5
giugno

CUCINE DA INCUBO: VITA NOVA PER CANNAVACCIUOLO

Cucine da Incubo - quarta puntata

Più che per Antonino Cannavacciuolo, Cucine da Incubo sta diventando un incubo per noi. Ormai, ogni volta che andiamo a mangiare fuori pensiamo a cosa sta accadendo nelle cucine, se per impiattare hanno usato i guanti o se invece hanno prediletto il metodo “a mani nude”, se la carne prima di finire nel nostro piatto ha incautamente avuto un incontro ravvicinato con il pavimento, se lo chef che ha preparato il nostro primo, per renderlo più saporito, ha abbondato in grassi saturi perché in fondo non è uno chef ma un anatomopatologo che vuole ucciderci per poi farci l’autopsia e studiare come ha reagito il nostro fegato.

Al momento, però, noi siamo sopravvissuti e Cucine da Incubo è arrivato alla quarta puntata, stasera alle 21:55 su Fox Life. Siamo in Veneto, precisamente nell’osteria Vita Nova. Guardiamo una foto. A vederlo sembra uno di quei posti dall’impatto rustico-casereccio, che fanno venir fame solo a guardarli. Immaginiamo che dentro ci sia la vecchia signora con il grembiule e le mani sporche di farina impegnata ad ammassare le tagliatelle. Dopo aver naturalmente avviato il sugo, il cui profumo si diffonde nella cucina e, annusate bene, si sente anche da fuori. In un angolo della cucina le patate sono già tagliate e pronte per essere infornate insieme alla carne con cui cuoceranno lentamente, insaporendosi vicendevolmente per poi finire fumanti nel nostro piatto con l’odore del rosmarino che arriva direttamente alle narici. Ah si, c’è anche una crostata appena sfornata, fatta con una marmellata preparata in casa. Ci siete cascati? No, vero? Questo sarebbe un sogno, il nostro invece è un incubo.


Prima di tutto, la vecchia signora è un uomo. E ha degli amici in cucina con lui. Prendete tre uomini goliardici e metteteli in una cucina. Poi abbassate le luci, alzate il volume dello stereo, iniziate a fare il trenino di Capodanno su AEIOU…Y e avrete l’atmosfera della cucina dell’osteria Vita Nova. Balletti, birrette scolate in cucina direttamente dalla lattina, padelle usate come piatti da cui “inforchettare” gli spaghetti e le mani, quelle dello chef, usate per impiattare. Altro che ammassare le tagliatelle. Le sue, di mani, Cannavacciuolo le utilizza invece per pregare di svegliarsi presto dal quarto incubo.




29
maggio

CUCINE DA INCUBO: CANNAVACCIUOLO AL RISTORANTE SAN PAOLO DI ROMA

Cucine da Incubo Italia - terza puntata

Antonino Cannavacciuolo è tornato a Roma per la terza puntata di Cucine da Incubo, in onda stasera, 29 maggio, alle 21:55 su Fox Life. E vi pareva, proprio adesso che l’ “assaggiatrice ufficiale” di DM è in trasferta milanese. A malincuore, a differenza del primo ristorante romano provato per voi (qui, la nostra esperienza) abbiamo quindi dovuto rinunciare a testare per voi la fetta di cocomero decorata con palle di non sappiamo bene cosa (date un’occhiata alla fotogallery qui in basso) che è nel menù del ristorante pizzeria San Paolo di Roma. Perdonateci. Abbiamo comunque telefonato, sono aperti a pranzo e, se siete interessati, per venerdi sera c’è posto.

Dunque, siamo di nuovo a Roma. E, si sa, nella capitale la buttano sempre un po’ in caciara e Cannavacciuolo dovrà di nuovo confrontarsi con i problemi di disorganizzazione. Non per fare Benvenuti a Tavola Nord vs Sud, ma sempre meglio la disorganizzazione, piuttosto che gli scarafaggi del ristorante milanese sui Navigli, al centro della seconda puntata. Problemi fondamentali del ristorante romano sono i debiti da cui si ritrova sommersa la proprietaria e le velleità da “stellato” dello chef del ristorante. Quello che pensa che il cocomero addobbato ad albero di Natale sia una variante sul tema di prosciutto e melone.

Per il momento, vista la reazione di Cannavacciuolo ai suoi piatti, sembra che l’unico modo per questo chef di avere un contatto con le stelle sia quello di leggere l’oroscopo di Paolo Fox. Certo, inserire piatti sosfisticati nel menù di una zona turistica di Roma, quella che ruota attorno alla Basilica di San Paolo, è una pensata che non inseriamo tra i colpi di genio della ristorazione. E’ come se andaste a visitare il tempio di Senso-ji in Giappone e a due passi vi ritrovaste un ristorante giapponese in cui lo chef prepara il sushi rivisitato in chiave mediterranea, con un paio di foglioline di basilico e qualche pachino per insaporire.


22
maggio

CUCINE DA INCUBO AL CAPOLINEA, L’ISOLA FIORITA RINNOVATA DA ANTONINO CANNAVACCIUOLO

Cucine da Incubo Italia - seconda puntata

Prima dell’inizio di questo post, ci teniamo a sottolineare che alla redazione di DM piace mangiare. E va bene, forse siamo anche un tantino schizzinosi, ma stavolta non abbiamo avuto il coraggio di provare per voi la seconda delle Cucine da Incubo italiane, che, nella puntata di stasera su Fox Life alle 21:55,  Antonino Cannavacciuolo tenterà di trasformare in un sogno. Gli scarafaggi ci hanno fatto optare per la strada della prudenza. Nel senso che ci fidiamo dello chef pluristellato, ma è sullo scarafaggio che nutriamo qualche dubbio. Mettete si sia trovato bene e abbia consigliato il posto ad amici e familiari!?

Siamo a Milano. Zona Navigli. E’ qui che c’era una volta L’Isola Fiorita, una risoteca – gnoccoteca dove gustare riso e gnocchi dai mille condimenti. E alla parola “condimenti” un brivido ci corre lungo la schiena. Che il riso è un po’ come le polpette, alla fine non si capisce mai fino in fondo cosa ci mettono dentro. Senza voler troppo infierire, possiamo supporre che prima dell’intervento di Cucine da Incubo, il ristorante non fosse un amico intimo dei NAS. Nemmeno su Facebook. Al massimo li seguiva su Twitter, ma solo per sapere se fossero in zona!

Comunque, a differenza della prima puntata dove i problemi di Pane & Olio di Roma (qui, la nostra esperienza) erano più che altro di livello imprenditoriale, nella seconda puntata Cannavacciuolo se la dovrà vedere oltre che con l’igiene anche con una serie di dinamiche tra madre e figlio che lavorano insieme nel ristorante. La madre eccentrica e accentratrice, il figlio succube e indifeso. Che probabilmente è il motivo per cui non c’è nessuna nuora a lavorare nel ristorante. Siamo anche un po’ sentimentali, qui in redazione. E’ un grande lavoro quello che stasera aspetta lo chef, anche perché, a livello psicologico, non è facile far tornare clienti in un posto dopo aver mostrato lo stato in cui erano ridotte le cucine. Sarà sufficiente il cambio del nome, da L’Isola Fiorita a Trattoria Al Capolinea, una sistemata all’arredamento e un’iniezione di autostima al figlio per risollevare le sorti del ristorante?

..:: ECCO LA FOTOGALLERY PRIMA/DOPO ::..





16
aprile

ANTONINO CANNAVACCIUOLO A DM (CUCINE DA INCUBO ITALIA): MASTERCHEF? IN 10 PUNTATE NON SI DIVENTA CHEF

Antonino Cannavacciuolo

Appassionati di fornelli televisivi, segnatevi questa data: mercoledi 15 maggio. Alle ore 21.55, infatti, su Fox Life debutta la versione tricolore di Cucine da Incubo, il format che ha consacrato a livello internazionale Gordon Ramsay. Al posto del pluristellato chef scozzese troveremo Antonino Cannavacciuolo. Napoletano, di Vico Equense, con due stelle Michelin all’attivo, non sente la ’sfida’ con il ‘diavolo della cucina’ né tanto meno teme la notorietà che la televisione potrebbe regalargli. “Il mio sogno è scoprire che i dieci ristoratori, protagonisti del nostro programma, sono riusciuti a tenere aperti i loro ristoranti.” - dichiara Antonino a DM, che continua - “E’ logico, poi, che mi aspetti una notorietà diversa da quella che ti ‘regala’ l’alta cucina. Una casalinga magari non sa chi io sia ma presto potrebbe scoprirlo. La televisione porta visibilità e spesso uno chef lo si considera più bravo solo perchè è in tv”.

Non c’è il timore di fare una figuraccia?

E qual è il problema? Sono pronto.

Visto che la tv “rende più bravi”, Gordon Ramsay è davvero così bravo?

Sì, è bravo. Quello che sta facendo con 33-34 ristoranti è un ottimo lavoro. Se arrivi solo perchè sei lanciato, dopo qualche anno cadi. In pochi lo sanno ma Gordon Ramsay ha maturato esperienze nei migliori ristoranti stellati inglesi e, anche se può sembrare arrivato per caso, è un professionista che sa lavorare e, al tempo stesso, recitare la parte d’attore.

Con gli “chef televisivi” italiani che rapporto hai?


12
dicembre

CUCINE DA INCUBO: ANTONINO CANNAVACCIUOLO E’ IL NOSTRO GORDON RAMSAY

Antonino Cannavacciuolo

Avete un ristorante che sta andando a rotoli? Siete sull’orlo del fallimento a causa di una gestione, diciamo, non proprio da tre stelle della Guida Michelin? Bene, avete bisogno dell’intervento dell’uomo che vedete qui a sinistra. Se per il momento avete bisogno di google per risalire alla sua identità, sappiate che nel giro di qualche mese il suo volto sarà familiare a tutti gli appassionati del genere culinario in tv. Come DM aveva anticipato qualche mese fa infatti Endemol è riuscita a realizzare l’adattamento italiano di Cucine da incubo e l’erede designato di Gordon Ramsay sarà il 37enne chef napoletano Antonino Cannavacciuolo.

Come avevamo detto occupandoci dell’argomento, il canale destinato a ospitare questo nuovo progetto è Fox Life che prosegue così la linea già tracciata in passato consistente nell’adattare per il mercato televisivo nostrano format internazionali di successo (come già dimostrato in passato con Cambio Moglie, SOS Tata, Sex Education Show e Tesoro, salviamo i ragazzi!).

A vestire i panni di Gordon Ramsay sarà dunque uno dei migliori chef d’Italia e proprietario dell’hotel ristorante a due stelle Michelin Villa Crespi sul lago d’Orta. Dotato di un forte temperamento accompagnato da spiccate doti imprenditoriali, Cannavacciuolo avrà il compito di risollevare le sorti di ristoranti in cattive acque affrontando – come del resto nella versione originale – tipici problemi come la sporcizia delle cucine, ingredienti avariati, pietanze disgustose, chef arroganti e uno staff poco qualificato. Quali ristoranti italiani avranno il coraggio di mandare in onda questi aspetti negativi?