Damiano Sardi, Xfactor 4
Damiano Sardi, entrato alla quinta puntata, non ce l’ha fatta. Il suo viso angelico e la sua voce soul non sono piaciute al pubblico di XFactor che non lo ha televotato; ma il colpo più grosso glielo hanno inferto i giudici Anna, Enrico ed Elio, preferendo Davide a lui. Ai microfoni di DM, ci mostra cosa c’è dietro quel “muro” di cui lo accusava Lady Tata e, a sua volta, non risparmia frecciatine ai giudici che lo hanno tradito…
Per te fattore X significa “tanta fortuna unita al talento”. Sei stato sfortunato?
Sono stato fortunato ad entrare ad X Factor, questa è una fortuna immensa. Però sono stato sfortunato ad entrare alla quinta puntata. Devi essere al posto giusto, al momento giusto. Io ero nel posto giusto, ma nel momento sbagliato;
Nonostante il tuo appello accorato, Anna, Enrico ed Elio ti hanno eliminato. Cosa gli vuoi dire?
Io posso solo dire che il mio percorso a loro non interessava molto. Hanno parlato di un muro che dovevo abbattere e di alcuni miei difetti e io ci ho lavorato; con il mio “cavallo di battaglia” le emozioni trasparivano. Se fossero stati interessati mi avrebbero dato il tempo per lavorare sui miei difetti;
Sei finito allo scontro finale contro Davide. Allora non è vero che il televoto di X Factor è ad appannaggio solo di giovani fanciulle affascinate da visini puliti?
Quella di Davide, Ruggero e me era una categoria nuova per X Factor 4, una categoria che separava gli uomini dalle donne. E’ vero che il pubblico di X Factor è composto da giovani ma non sono solo le giovani donne ad apprezzare questa categoria. Quando siamo andati alla serata di Fiorello e al concerto di Ruggeri, c’erano un sacco di nonne che ci facevano apprezzamenti. In una di queste occasioni io ero ancora poco conosciuto ma loro ricevevano complimenti, poi da Fiorello abbiamo avuto affetto da persone di tutte le fasce d’età. Diciamo che le giovanissime lo manifestano più vistosamente ma la categoria maschi under 24 piace anche a persone più adulte;
Anna e Mara hanno parlato di un “muro” che interporresti tra te e il pubblico. Ma cos’è questo muro?