Televisione


8
maggio

TV TALK CERCA NUOVI ANALISTI. CHE I LETTORI DI DM “ASSALGANO” LA REDAZIONE

Tv TalkTessere le lodi di Tv Talk è impresa decisamente semplice. Il programma di Massimo Bernardini, infatti, ha la straordinaria, e per questo rara, capacità di “entrare in punta di piedi nelle case degli Italiani” riuscendo ad  imporsi, cosa altrettanto rara, per i propri contenuti, senza l’ossessione di dover necessariamente sbaragliare la concorrenza. 

Una “mancanza” che, pur potendo essere etichettata come privilegio tipico di quei programmi ”educational” e meritevoli, solo per questo, del video, rende Tv Talk un programma assai godibile, riservato a quella cerchia di telespettatori, forse ristretta, forse no, che ha voglia di capirne di più del piccolo schermo. Il tutto condito da competenza, serietà, toni pacati, necessaria critica e ospiti di spessore che testimoniano il valore di una trasmissione che, nonostante l’orario di messa in onda, può pregiarsi di nomi altisonanti dell’italico tubo catodico.

A far da cornice al programma c’è una nutrita schiera di analisti. Ragazzi giovani e naturalmente… telepatici! Telepatici proprio come un nutrito gruppo di chi “sfoglia” le pagine di davidemaggio.it e che, per questo, potrebbe accogliere con piacere una lieta novella. TvTalk, infatti, è alla ricerca di nuovi analisti. Ho ritenuto opportuno segnalarvi questa opportunità. Qualora, dunque, siate laureati o laureandi in Scienze della Comunicazione o materie affini, abbiate meno di 28 anni, e vogliate diventare ANALISTI di TV TALK, potete inviare il vostro curriculum vitae, completo di foto, unitamente ad un recapito all’indirizzo email: cliccando qui. In bocca al lupo!




7
maggio

SILVIO E VERONICA: ECCO PERCHE’ ALCUNI TACCIONO. STASERA SANTORO PREPARA UNA PUNTATA AL FULMICOTONE DI ANNOZERO

Veronica Lario, Noemi Letizia, Silvio Berlusconi, Bruno Vespa, Michele Santoro

Che l’annunciato divorzio di Veronica Lario da Silvio Berlusconi possa intaccare gli equilibri politici del belpaese è un dato di fatto. Che sia un questione privata, è relativamente vero. E la relatività sta nel fatto che una questione privata come quella di cui parliamo assurge inevitabilmente al rango di “res publica” non solo per la “pubblicità” dei protagonisti ma anche e soprattutto per le scontate, seppur indirette, implicazioni e ripercussioni che la faccenda può avere nel sistema politico italiano.

D’altro canto, è noto a tutti che le vicende private dei più celebri Presidenti Americani abbiano rappresentato un tassello importante nella storia politica statunitense e siano state oggetto di approfondite analisi atte, tra l’altro, a valutare a 360° l’inquilino di turno della Casa Bianca. Ma come mai in Italia tutto sembra tacere e persino quei programmi che vivono di gossip e che farebbero carte false pur di poter offrire in pasto al pubblico tradimenti, nascite di nuovi amori, divorzi eccellenti, assegni di mantenimento stratosferici sembrano, tutt’a un tratto, disinteressati alla liaison Silvio-Veronica?

Se i maligni sono pronti a parlare di “regime” e se, allo stesso tempo, viene facile pensare ad uno spontaneo silenzio da parte delle emittenti del Biscione, sembra quanto meno strano che anche la maggior parte delle reti della TV di Stato abbia preferito glissare sull’argomento. Situazione decisamente anomala che meritava di essere approfondita e trovare una spiegazione. Per questo motivo, DM è andato a spulciare nei resoconti delle sedute della ”Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi” (meglio nota come Vigilanza RAI) e, a quanto pare una spiegazione l’abbiamo trovata.


7
maggio

LO SHOW DEI RECORD: SECONDA PUNTATA SENZA AMY. DECEDUTO DURANTE IL TRASPORTO IL CONIGLIO PIU’ GRANDE DEL MONDO

Lo Show dei Record Seconda Puntata @ Davide Maggio .it

Secondo appuntamento stasera su Canale 5 con le stranezze e le imprese da guinness, guidati come di consueto dalla Bislacca di Cologno e il suo Show dei Record. Ancora una volta, insieme a Barbarona, ci saranno il campione mondiale d’apnea Umberto Pellizzari e Marco Frigatti, Giudice Ufficiale del Guinness World Record, che ha il compito di convalidare e certificare il raggiungimento effettivo dei nuovi record. Non mancheranno neanche i Fichi D’India, prontissimi a commentare in modo dissacrante ed ironico le numerose performance dei record-men in gara, ed è pronta a fare il proprio ingresso sul palco degli studi ICET anche Victoria Silvstedt

Le imprese da giudicare stasera saranno delle più strane: ci sarà infatti Baby Hanibal, un australiano che dovrà tagliare con una spada una serie di angurie poggiate sulla pancia nuda della sua assistente Riby; e ancora il lettone Agris Zakelnis, il lituano Zydrunas Savickas e l’italiano Paolo Capponi che si sfideranno a portare un bilanciere di ben 300 Kg per 20 metri nel minor tempo possibile, dando vita ad una sfida da veri braccio di ferro. Bjorn Walter invece è un tedesco, campione di boxe tailandese, che tenterà di battere il record di mazze da baseball rotte con lo stinco in un minuto. Quello attuale è di ben 54 mazze rotte.

Ma questa seconda puntata vedrà anche riunirsi la coppia più curiosa che si sia mai vista sul piccolo schermo, formata da He PingPing e Xi Shun, rispettivamente l’uomo più alto e quello più basso del mondo: Xi Shun è alto 2 metri e 36 cm di altezza mentre il suo amico He Pingping appena 74.61 cm. E i due cinesi non saranno i soli a farsi ammirare per le loro caratteristiche fisiche. Con Barbara D’Urso, infatti, ci saranno alcuni detentori di guinness come Norma Stitz, statunitense che detiene il record per il seno naturale più grande del mondo (di quello artificiale ce ne siamo già occupati qui), e Xie Quiping, arrivata dalla Cina per mostrare la sua chioma: la ragazza ha i capelli che misurano oltre 5 metri ed è arrivata per la prima volta in Italia con una guardia del corpo incaricata di proteggere il suo straordinario record.

Amy - Coniglio più grande del mondo Xie Quiping - Capelli più lunghi del mondo Xi Shun - Uomo più alto del mondo Norma Stitz - Seno naturale più grande del mondo





6
maggio

LA VITA SEGRETA DI UNA TEENAGER AMERICANA: STORIA DI UN INSPIEGABILE SUCCESSO

La Vita Segreta di una Teenager Americana @ Davide Maggio .it

Stasera sono in onda su Mtv, come di consueto ormai il mercoledì, due episodi del telefilm “La Vita Segreta di una Teenager Americana“, serial americano ideato da Brenda Hampton, già creatrice dello stucchevole ma simpatico “Settimo Cielo“. Per fare il punto della situazione, e dichiararsi increduli del successo ottenuto dalla serie, c’è ancora tempo, ma avendo avuto la (s)fortuna di aver visto la serie prima che arrivasse su Mtv, il fenomeno risulta ancora più inspiegabile.

A dispetto di un pilot che lasciava ben sperare, l’evoluzione della prima stagione non è stata delle migliori. La delusione di fronte a “Vita Segreta” è tanta, visti i temi trattati, che ancor prima della messa in onda avevano creato abbastanza curiosità da suscitare un caso, sia in America, dove a far parlare di gravidanze giovanili ci aveva già pensato la pellicola Juno, sia qui in Italia, dove il web aveva contribuito a pubblicizzare la serie in modo abbastanza vivace. Per gli argomenti trattati qualcuno ha tentato di avvicinare questa serie all’indimenticata Dawson’s Creek. Ma la gravidanza, l’aborto, la religione, sono dispiegati uno dopo l’altro in modo convenzionale, sminuiti da dialoghi che non si avvicinano nemmeno minimamente ai discorsi fatti dalla ribelle Jen ai suoi compagni di avventura.

Se quei personaggi erano necessariamente stereotipati, quelli di “Vita Segreta” sono a dir poco assurdi; sono stereotipi viventi, vittime di una caratterizzazione impossibile che impedisce di dare credibilità a quelle dinamiche, poche a dir la verità, degne di attenzione. La stessa protagonista, Amy, è del tutto priva di spessore, ingabbiata a quindici anni in una gravidanza a cui non viene mai attribuito il giusto peso nella narrazione; così, prima la si vede fingere che non sia successo niente, e poi la si ritrova alle prese con un amore folle, un innamoramento lampo che sfocia in una proposta di matrimonio da parte di un ragazzino, Ben, il cui personaggio è curato poco e male.


6
maggio

SONS OF ANARCHY: PRIMA REGOLA NESSUNA REGOLA. DA DOMANI SU FX

Sons of AnarchyDenaro e potere, sangue e violenza a intorbidire la vita di una cittadina di provincia della California il cui destino è indissolubilmente legato a quello di una famiglia mistificatrice di segreti e peccati. Questi in breve i contenuti a tinte forti di Sons of Anarchy a partire dal 7 maggio, ogni giovedì alle 23:00, in prima visione assoluta su Fx (canale 119 di SKY).

La serie, scritta e ideata da Kurt Sutter, già creatore di “The Shield”, narra di un gruppo di motocliclisti denominato Motocycle Club Redwood Original che ogni giorno si trova a combattere, con il tacito assenso dello sceriffo, spacciatori, microcriminalità e mafie locali che ”infestano”  la cittadina di Charming in California. Tale attività, fatta di spedizioni punitive e truculenti vendette, è una vera e propria fonte di guadagno per i membri del club che però ufficialmente prestano lavoro nelle aziende locali. Sons of Anarchy oltreoceano ha incontrato il favore del pubblico, sul canale FX, raggiungendo circa 6 milioni di telespettatori, e della critica.

Il telefilm è anche la storia di una famiglia, quella del protagonista, Jackson ‘Jax’ Teller (Charlie Hunnam), figlio del fondatore del club, John, che pur essendo totalmente dedito al ”lavoro” è spaventato dalla crescente piega malavitosa che la gang sta prendendo. Sua madre Gemma Teller Morrow (Katey Sagal) in seguito alla morte del primo marito ha sposato Clarence “Clay” Morrow (Ron Perlman) da poco divorziato dalla moglie Wendy (Drea De Matteo), tossicodipendente e che ha da poco dato alla luce un loro bambino. Ma un oscuro legame destinato inevitabilmente col passare del tempo a venire a galla, intercorre tra madre, figlio e patrigno.

Di seguito la trama dell’episodio pilota in onda stasera:





6
maggio

FIORELLO FRENA LE DISDETTE A SKY MA NON CONVINCE DEL TUTTO: LA FAVOLA DELLA TV LIBERA DAGLI ASCOLTI NON HA AVUTO IL LIETO FINE?

Di “relativismo” degli ascolti avevamo già parlato, prendendo in analisi la differenza di interpretazioni che uno stesso dato può subire a seconda della rete di messa in onda.

Il caso “Fiorello Show” però, merita sicuramente un discorso a parte. Perchè non stiamo parlando di un dato che può essere definito un successo su una rete e un flop su un’altra, bensì di un programma i cui risultati vengono, a discrezione del commentatore, definiti brillanti o deludenti. Fin dalla prima, super pubblicizzata, puntata, quello share del 3,53% (con 1.399.000 contatti) fu al centro di una disputa, in cui Sky gridava al successo, con un comunicato stampa che rimarcava che “il 40% dei nostri abbonati ha scelto Fiorello, e il restante 60% ha potuto comunque dividersi tra cinema, sport, telefilm, programmi divulgativi, proposte per bambini, news, musica“, e Mediaset rispondeva facendo notare che gli abbonati Sky avevano invece scelto il Grande Fratello, “in particolare, tra le 21.32 e le 22.08, orario in cui erano in onda il programma-evento su SkyUno e “Grande Fratello” su Canale 5, gli abbonati Sky hanno preferito guardare il reality di Mediaset (24.30%) e solo il 15.37% ha visto la nuova proposta della tv a pagamento di cui è cliente“.

Sembra quasi che la magia di Fiorello, quell’incantesimo capace di mettere tutti d’accordo e che aveva accompagnato lo show-man nella sua trasversale promozione dello show, si sia inevitabilmente rotto; secondo “La Stampa” lo spettacolo vivacchia nella mancanza di un fattore che faccia la differenza, ma Sky è pronta nuovamente a smentire. In un’intervista a “Il Sole 24 ore“, l’amministratore delegato Tom Mockridge ha parlato dell’effetto positivo che Fiorello ha avuto sugli abbonati della piattaforma satellitare. Secondo l’ad, infatti, il Fiorello Show ha decisamente contribuito a frenare le disdette dovute all’aumento dell’Iva per le tv a pagamento, inserito nel tanto discusso decreto anti-crisi del governo. “La media di ascolti è buona” – dichiara Mockridge a fronte di una media di circa 600mila telespettatori – “lo spettacolo è un successo di creatività, ma per noi è più importante che siano contenti gli abbonati, il nostro unico padrone“.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , ,


6
maggio

ACCORDO RAI-TELECOM PER WEB E TV IN UN UNICO DECODER

Decoder Unico - Rai/Telecom

Unire il web e la tv digitale in un unico decoder. E’ questo il progetto che la Rai e Telecom Italia stanno realizzando per cercare di ridurre il “digital-divide“, quella linea immaginaria che divide gli italiani “digitalizzati” da quelli “più tradizionali”, in particolar modo donne ed anziani. Una famiglia italiana su due, secondo le ultime stime, non ha mai usato Internet ma guarda ogni giorno la tv. 

E’ su questo presupposto che Telecom e Rai puntano a portare il web in tv in modo facile, veloce ed immediato. A presentare l’avvio del progetto al grande pubblico, è stato Stefano Pileri, direttore generale del settore tecnologico dell’ex Sip. In occasione della giornata dell’Innovazione Tecnologica che si è svolta a fine aprile nella sede della tv di stato di Viale Mazzini, Pileri ha annunciato: ”Con il Centro di ricerche Rai di Torino stiamo lavorando per sfruttare la straordinaria opportunità del passaggio al digitale terrestre per sviluppare un decoder per la nuova tv che abbia anche la capacita’ di navigare a larga banda su Internet. Si tratta di un progetto che puo’ concretamente abilitare il 100% delle famiglie italiane all’utilizzo di Internet insieme con la tv”.

Il progetto, ha aggiunto Pileri, deve essere supportato dalle istituzioni con la promozione e il rilancio di progetti anti digital divide che portino la banda larga in tutto il territorio italiano.


6
maggio

INSIEME A TE NON CI STO PIU’. IL DIVORZIO DEL SECOLO, QUEL SENTIMENTALONE DI EMILIO FEDE E IL PADRE CONFESSORE BRUNO VESPA

Silvio Berlusconi e Veronica Lario

È ormai sulla bocca di tutti. Fiumi d’inchiostro sui giornali, la rete impazzita, la portiera ne spettegola con i condomini, solo la televisione, e in particolare l’informazione, sembra stranamente disinteressata al divorzio del secolo. Ebbene sì, se quello fra Carlo e Diana, nel lontano 1981, è stato ribattezzato il matrimonio del secolo, l’annunciata rottura dell’unione trentennale tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario, sembra avere tutte le carte in regola per essere ricordata dai posteri come l’evento di cronaca rosa più rilevante degli ultimi anni.

Curiosamente, in questa occasione, la nostrana informazione televisiva, da sempre pronta a infarcire i propri notiziari con servizietti pruriginosi dal disgustoso sapore di becero gossip, si è arroccata in un’intransigente posizione di discrezione e riserbo nei confronti di un fatto privatissimo e doloroso. Massimo rispetto, per carità, ma permetteteci di rimanerne sorpresi. Roba che, fossero stati altri i protagonisti, Studio Aperto c’avrebbe campato un mese di rendita! Eppure si tratta di quella stessa informazione che, invocando il sacrosanto diritto-dovere di cronaca, non si è fatta mai tanti scrupoli a offrirci nei minimi dettagli immagini e racconti di cruenti omicidi, di delicatissime questioni di coscienza o a irrompere, con imbarazzante invadenza, nella tenda di un terremotato disperato per chiedergli: “Come ci si sente ad aver perso tutto, casa, famiglia e lavoro?”. 

Eppure sono stati gli stessi protagonisti a rendere pubblica la vicenda sin dai tempi della famosa lettera a Repubblica in cui donna Veronica rimbrottava l’arzillo marito per la sua eccessiva galanteria nei confronti del gentil sesso. Comprendiamo la lontananza, le dimensioni, verosimilmente, faraoniche delle loro residenze, ma certo una telefonata o una bella scenata casalinga sarebbero state scelte più logiche da parte di chi avesse voluto mantenere il riserbo sui propri dissapori familiari.