Televisione


16
aprile

INTERVISTA A LUCA ZANFORLIN: “LA TELEVISIONE E’ SEMPRE IN RITARDO RISPETTO ALLA REALTA’ CHE LA CIRCONDA”

Luca ZanforlinSeconda intervista nell’ambito del progetto di ricerca ”Web 2.0 e Innovazione: il ruolo dei blog nell’entertainment televisivo“. Dopo Massimo Donelli (per leggere la sua intervista clicca qui) è la volta di Luca Zanforlin. Quarantacinque anni, ferrararese, autore di punta del talent più celebre del piccolo schermo. Tra le sue creature, però, ci sono anche Meteore, Il Brutto anatraccolo e Gay tv, esperienze lavorative che hanno preceduto la sua consacrazione professionale avvenuta grazie ad Amici di Maria De Filippi, di cui è autore fin dalla prima edizione. La multimedialità della trasmissione, che nel web 2.0 ha trovato un ottimo alleato, insieme all’indiscusso talento autorale, è alla base della decisione di coinvolgere Luca Zanforlin nella ricerca. Di seguito potrete leggere il suo contributo.

Luca, come giudichi il livello di innovazione della televisione italiana? E nello specifico il livello di innovazione in Fascino?

Bé si sa la televisione è sempre in ritardo rispetto alla realtà che la circonda, ma è anche normale e giusto che sia così, la gente vuole riconoscersi in quello che  vede, la novità deve essere sedimentata per essere capita. Con questo non voglio dire che non ci debba essere uno spazio per la sperimentazione, anzi è importante che ci sia  ma capisco anche  che venga recepita con piu difficoltà. La Fascino produce intrattenimento per la tv e quindi come tale si allinea alla richiesta del mercato, e di innovativo ha sicuramente il fatto che i suoi programmi siano più vicini al pubblico. I programmi sono piu scritti dai protagonisti che dagli autori, sparisce quindi il copione e l’autore si limita a scalettare gli ingredienti della puntata.  Inoltre la conduzione è vista più come tramite per la comprensione del programma che protagonista dello show.

Ci sono dei blog che consulti più spesso? Perché?

A seconda del tempo che ho disposizione, comunque Davide Maggio e tv blog sono quelli che seguo di più.

Quali (anche tutte) tra queste caratteristiche di un blog: numero di utenti, modus operandi (inteso come grado di tempestività, serietà, incisività), profilo socio-demografico della comunità, numero di anteprime;  ritieni essenziali?

Bè tutti questi insieme, ognuna di queste caratteristiche è rivelatrice d’informazioni.

Quando consulti un blog oltre ai cosiddetti post ti soffermi anche sui commenti?

Certo che sì.

E la lettura di un commento o di un articolo pubblicato su un blog ha mai influenzato o potrebbe influenzare una tua scelta?

Non è ancora successo ma non lo escludo, semmai lo registro come imput; quello scritto sui blog non è ancora una verità assoluta ma solo l’espressione di una (per ora) élite di utenti.




16
aprile

RAI, POLEMICHE SUGLI ASCOLTI DEL TG1: MINZOLINI TRASCINA SUL RING ANCHE GARIMBERTI

Se va avanti così, questi si menano. Una cosa epica alla Rocky Balboa vs Ivan Drago, con i corridoi di Saxa Rubra come ring. Stavolta l’oggetto del contedere sono i dati d’ascolto del Tg1: da una parte abbiamo il direttore della testata Augusto Minzolini, ultimamente piuttosto rissoso, dall’altra il presidente della Rai Paolo Garimberti. La notizia è che tra i due pesi massimi della tv di Stato ci sia aria di bufera, con repliche e controrepliche, dopo che un consigliere Rai aveva accusato il Tg1 di perdere clamorosamente ascolti. Il giornalista, che certi affronti non li accetta proprio, ha indossato i guantoni. E giù botte. 

In realtà tutto è nato dalla lettura dei giornali, momento che procura comprensibili ansie al direttore Augusto Minzolini. La scintilla è stata un articolo comparso su Repubblica, nel quale il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo rendeva pubblici una serie di dati che documentavano un crollo degli ascolti del Tg nell’edizione delle 20. Auditel a picco: dal 32,79 per cento del 2006 con Riotta, al 32,69 nel 2007, al 29,64 nel 2008 al 28,12 da marzo 2009. E ad aprile lo share sarebbe del 27,5 per cento. Rizzo Nervo, consigliere d’opposizione, ha poi annunciato l’intenzione di sottoporre questi dati al Cda della Rai di lunedì, dichiarandosi preoccupato perché il Tg1 non sarebbe più “un riferimento” per gli italiani.    

Augusto Minzolini, che su certi attacchi ormai ci ha fatto il callo, non ha aspettato a replicare. “È in atto una campagna denigratoria da parte di Nino Rizzo Nervo, che parla male dell’azienda Rai. Io ho contenuto il calo di ascolti proveniente dalla gestione Riotta, pagando il prezzo dello switch off e in presenza dell’aumento dei canali del digitale terrestre. Nonostante tutto, ho avviato un circolo virtuoso aumentando la distanza in termini di ascolto con il Tg5”. In sostanza il direttore ha invitato a rivedere i dati da un’altra prospettiva, forse quella giusta. Poi ha assestato un destro su muso del sinistrorso Rizzo: “è fazioso, un uomo ridicolo”.


16
aprile

TELERATTI 2010, PEGGIOR OPINIONISTA DELL’ANNO: CHI VUOI IN NOMINATION?

La tv ormai è per tutti! Basta avere una voce particolare, una vis comica, un look “evidente” o un animo provocatore e si può contare su un posto assicurato nei più celebri salotti tv. Nei reality, nei talk show, nei programmi di infotainment impazzano opinionisti di ogni genere, senza una vera e propria qualifica, che possono dire e fare tutto ciò che passa loro per la testa, ergendosi a grandi saggi del sapere, televisivo e non. Accade così che si degeneri in facili litigi che alzano lo share ma innervosiscono il telespettatore o, peggio ancora, che si dicano castronerie lapalissiane da lasciare – gli altri – senza parole.

E’ arrivato il momento di “punirli”. Avete una chance per un’inversione di ruolo: ergetevi voi, per una volta, ad opinionisti e segnalate senza vergogna il Peggior Opinionista dell’anno alla nostra Giuria di Qualità affinchè il vostro candidato entri tra le nominations per i TeleRatti 2010.

Di nomi ce ne sarebbero tanti, troppi. Qualcuno lo avete già fatto: dalla coppia Cipollari- Sperti, al prezzemolino Rocco Casalino, passando per Alessandro Meluzzi ed Eva Henger. Potete esprimere il vostro disappunto e dare spunti alla nostra giuria fino a domenica 18 aprile in ogni post dedicato ai Teleratti per candidare alla temuta statuina colui o colei che reputate il più insopportabile tra gli ospiti parlanti.

I TeleRatti continuano… [- 4 giorni per scoprire le nominations]





16
aprile

PAOLA PEREGO IN SALSA RAI, OSPITE DELLA SETTA PECCAMINOSA DI RAIDUE

Se vi siete sintonizzati su RaiDue da mezzanotte circa, avrete sicuramente notato la partenza del nuovo programma di Monica Setta dedicato ai sette vizi capitali: Peccati. E se siete stati attenti, avrete anche notato il nutrito parterre di ospiti, in larga parte femminile (alla faccia delle quote rosa), che ha popolato il nuovo talk della seconda rete Rai, nella cui prima puntata si è parlato di lussuria.

Non parliamo di Vladimir Luxuria, protagonista di una nostra recente intervista e ormai talmente onnipresente nei contenitori pomeridiani che risulta difficile farci caso, ma di Paola Perego. Proprio l’attuale conduttrice de Lo show dei Record su Canale5, dal 2005 in forze in quel di Cologno Monzese, ritorna (nelle vesti di ospite, sia chiaro) – quatta quatta e dopo ben cinque anni di assenza - sulle reti Rai e, nello specifico, su RaiDue, quella stessa RaiDue che tanto successo le ha dato con la prima, indimenticabile edizione de La Talpa, poi passata su Italia 1 assieme alla stessa conduttrice.

Che l’ospitata, non annunciata tra l’altro, sia in realtà un primo assaggio di un imminente passaggio in Rai? D’altronde è piuttosto noto ai ben informati che il contratto che lega  Paola Perego a Mediaset è di prossima scadenza, come piuttosto noti sono i risultati non proprio esaltanti delle recenti trasmissioni condotte (Questa Domenica, La Fattoria e Lo Show dei Record), per non parlare dei dissidi avuti con l’azienda di Cologno lo scorso settembre. Insomma, che la nostra non sia una semplice supposizione? Ai posteri l’ardua sentenza.


16
aprile

EXIT TORNA SU LA7. LA NEOMAMMA ILARIA D’AMICO RIPARTE DALLE INCHIESTE.

Ilaria D'AmicoAvanti con le inchieste, arma a doppio taglio dell’informazione in tv. Sulla scia dei decàni del genere, Riccardo Iacona e Milena Gabanelli, si inserisce anche Ilaria D’Amico con il suo “Exit”, da questa sera in prima serata su La7. Ci prova anche lei. Un ritorno che ha la pretesa di avvenire in grande stile, con otto puntate monografiche che saranno impostate, appunto, sull’inchiesta. Un genere che attira pubblico ma che richiede anche un alto tasso di professionalità perché sia svolto come Dio comanda. La prima puntata sarà dedicata alla TAV, la nuova linea ferroviaria che dovrà collegare Torino a Lione, passando sotto le Alpi. Attualità scottante, insomma.   

Parliamo di un’opera strategica, più costosa del faraonico ponte sullo stretto di Messina, e per questo determinante per il futuro del nostro Paese. Il programma di La7 ha inviato il giornalista Alessandro Sortino in Val di Susa, là dove materialmente dovranno passare i treni ad alta velocità che collegheranno l’Italia commerciale al resto d’Europa. In quelle zone si è concentrata la protesta del popolo No Tav, che si oppone da tempo alla grande opera con manifestazioni, atti dimostrativi e scontri con la polizia. Sortino ha ascoltato e raccolto le loro motivazioni, accanto a quelle dei cittadini che invece vedono la nuova linea ferroviaria come l’unico modo per avviare un processo di ripresa economica, con la speranza che questa possa compensare la fuga delle aziende manufatturiere dal territorio. Due fronti che si scambiano accuse pesanti e che non vogliono indietreggiare di un solo passo dalle loro posizioni.

Muovendo da questo dato d’attualità, la trasmissione arriverà a parlare degli inevitabili risvolti politici della vicenda. Infatti ci sono state le elezioni regionali con la vittoria, in Piemonte, del leghista Roberto Cota e l’irruzione sulla scena del movimento di Beppe Grillo, inaspettato outsider rubavoti. Ilaria D’Amico, dallo studio di La7, avrà il compito di mettere assieme tutti questi tasselli, cercando il contatto diretto con i telespettatori.    

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15
aprile

VLADIMIR LUXURIA A DM: “NON DIRO’ MAI DI ESSERMI OPERATA. SONO CAVOLI MIEI”.

Animatrice delle notti romane del Muccassassina, discussissima ospite del Maurizio Costanzo Show e naufraga vincitrice della sesta edizione dell’Isola dei Famosi. Ma anche Deputato della Repubblica Italiana, attrice teatrale e scrittrice. Chiusa la parentesi politica, durata il tempo di una legislatura, è tornata a far parlare di sè in qualità di opinionista nei migliori salotti catodici, ma un vero e proprio boato mediatico si è sollevato nei giorni scorsi quando - secondo l’amica trans Mara Keplero – sarebbe volata a Casablanca per sottoporsi al “preventivato” intervento per diventare a tutti gli effetti una donna. L’abbiamo incontrata poco prima della sua partecipazione alla prima puntata di Peccati, nuovo programma della seconda serata di Raidue, pronta a parlare di Lussuria. E d’altro canto non poteva non essere così visto che la Luxuria, Vladimir ce l’ha anche nel nome.   

Tanto per incominciare, quanto stai “odiando” Mara Keplero? (la trans che ha “spifferato” la notizia dell’intervento per il cambio di sesso, ndDM)

No, assolutamente no. Ci siamo anche sentite dopo. Le voglio bene, è una mia amica da tantissimo tempo e non credo che tutto quello che abbia detto l’abbia fatto con cattiveria. Mica è andata a dire che ho ammazzato qualcuno.

Ma, infatti, sei tu che stai mantenendo il massimo riserbo. Anche se pochi sono i dubbi dopo aver letto una tua intervista di ieri…

Ma io non ho confermato in quell’intervista di essermi sottoposta all’intervento. Ritengo che ci siano degli aspetti privati di ciascuno che appartengono alla sfera privata. E’ un aspetto che riguarda la salute e su queste questioni si può – e in certi casi si deve -mantenere un po’ di riserbo. La salute secondo l’OMS non è solo l’assenza di patologie fisiche ma è anche benessere mentale. Per questo rientra nell’ambito della salute.

Hai avuto il coraggio di parlare di tanti altri aspetti delicati della tua vita ed ora sembra quasi che tu ti voglia rifugiare nell’ambiguità non smentendo ma nemmeno confermando. Insomma, un “no” secco non è arrivato.

E non lo dirò mai perchè sono cavoli miei e perchè sono sicura che non cambierebbe il giudizio della gente nei miei confronti. Eventualmente dovrò renderne conto, quando sarà, alla persona che condividerà la mia intimità e magari anche dei sentimenti.

Qual è il confine tra ciò che può esser dato in pasto al pubblico e ciò che invece deve rimanere tra le mura di casa?


15
aprile

10 COSE CHE ODIO DI TE, LA SERIE: DA STASERA SU MTV.

Il giovedì si fa ricco su Mtv con la più classica delle commedie soft americane rivisitata in chiave televisiva. Gli ingredienti ci sono tutti: due sorelle, una agli antipodi dell’altra, un padre iperprotettivo, la capocheerleaders, il più ambito della scuola, una trappola ai danni del brutto anatroccolo. Il risultato è 10 cose che odio di te, la serie televisiva tratta dall’omonimo film del 1999 con Heath Ledger, Julia Stiles e Joseph Gordon-Levitt, prodotta dal network ABC per il canale Family e lanciata per l’ Italia da Mtv.

Il canale giovane per antonomasia presenta da stasera alle 21, ogni giovedi, le 10 puntate della prima stagione della serie “adolescenziale” che già da un anno impazza negli Stati Uniti, dove sono già in corso le riprese per la nuova stagione. Mentre il film fu un riadattamento della commedia “La Bisbetica domata”, la serie si concentra più sui personaggi delle sorelle Kate (Lindsay Shaw) e Bianca Stratford (Meaghan Jette Martin), la prima, femminista e anticonvenzionale, determinata a combattere per i propri ideali, la seconda, interessata alla popolarità e al proprio aspetto fisico. I loro problemi iniziano quando si trasferiscono con la famiglia in Ohio e l’integrazione in nuovo liceo acuisce le loro diversità. Se Kat è seria e studiosa, piena di ideali e con il sogno di cambiare il mondo; Bianca pensa solo a diventare popolare e ad entrare nel corpo delle cheerleader. Per questo motivo Bianca cerca in tutti i modi di diventare amica di Chastity, la più popolare della scuola. Ciò malgrado Cameron, un ragazzo impopolare, s’innamora di lei e farà di tutto per conquistarla.

Ad interpretare il ruolo di Patrick Verona, ragazzo cui Kate è interessata, che fruttò la popolarità a Heath Ledger, è il ventitreenne Ethan Peck, nipote di Gregory, mentre Chastity Church, la capo cheerleader, ha le sembianze di Dana Davis, ormai famosa sul piccolo schermo grazie ad un curriculum di tutto rispetto: Heroes, Veronica Mars, CSI, O.C. , Una mamma per amica, Cold case.


15
aprile

TELECINCO COMPIE 20 ANNI

Grande festa in corte di Spagna. Stasera al Palazzetto dello Sport di Madrid è attesa una gran folla, tra vip e nip, per celebrare il ventesimo anniversario della prima rete commerciale spagnola, Telecinco. Sono passati 20 anni da quando Miguel Bosè e Victoria Abril il 3 marzo 1990 celebravano l’inizio delle trasmissioni, una vera e propria rivoluzione per la Spagna televisiva. La rete nata per mano di Silvio Berlusconi, che fa tutt’ora capo al Gruppo Mediaset, ha saputo, infatti, imporsi al pubblico iberico diventando, in poco tempo, leader nel panorama televisivo.

E se all’inizio i programmi erano tutti di matrice italiana, compreso il logo pressochè identico a quello della sorella Canale 5, Telecinco, negli anni, si è distinta per originalità e fervore creativo tali da portare all’attenzione mondiale i suoi programmi. Caiga quien caiga (Le iene), Los Serranos (I Cesaroni), Medico de familia, Cronicas Marcianas, Aida sono solo alcuni degli show che meglio descrivono l’innovativo palinsesto.

Tra questi Gran Hermano seguito  da Siete Vidas (7 Vite) sono, secondo il sondaggio ancora in corso, indetto dal network sul web, quelli meglio rappresentano i 20 anni della rete. In un analogo sondaggio che verte sui conduttori storici, invece, a prevalere è Jesús Vázquez conduttore di programmi come Supervivientes e Operación Triunfo.

Null’altro da aggiungere se non Feliz cumpleaños