Lo scaldasonno più tormentato della storia del Grande Fratello ha un nome e cognome: Angelica Livraghi. Come se non bastassero le temperature sahariane delle stanze da letto che costringono i concorrenti a svelare quasi tutto di loro, per Ferdinando, preferito del pubblico e forse predestinato alla vittoria, il calar della notte porta con sé sempre una tribolazione bollente. Per settimane intere la bionda romana ha messo alla prova l’amore, ma soprattutto la resistenza di Ferdi, approfittando dell’oscurità per tentare l’accensione per sfregamento, salvo poi sottrarre la propria pietruzza nel momento clou, voltandosi da Levante a Ponente o addirittura cambiando letto.
La Febbre del Sabato Sera, organizzata dal Gf tra cibaria ed alcool vari in modo che si degenerasse dalla calma piatta della sobrietà, ha finalmente aperto uno spiraglio portando i due alla costruzione di quella capannina di teli che già tanti piaceri e soddisfazioni aveva dato agli altri inquilini. Dentro l’alcova dell’ammore il pensiero del papà a casa sembra aver finalmente abbandonato la profumiera Livraghi? Questa amletica domanda esistenziale ha tenuto banco durante la puntata di Domenica Cinque, con una Federica Panicucci che faceva fatica a celare l’imbarazzo di siffatto voyeurismo. L’ampia platea convenuta per dirimere la fondamentale questione ha votato per il no: secondo i più Ferdinando starebbe ancora aspettando di vedere quello che gli italiani hanno ben osservato nell’ormai celebre accavallamento di coscia smutandato (nella foto) di qualche settimana fa, durante una nomination in confessionale.
Ormai nella casa c’è chi pensa, citofonare Guendalina, che nel tira e molla tra i due piccioncini ci sia una strategia per restare sempre al centro dell’attenzione. Più probabile che sia stata lei ad essersi ricamata attorno un personaggio non troppo verosimile, dato che poi davanti a un bacetto saffico con Margherita non si fa troppi problemi. Un piano nemmeno tra i più nuovi, a dir la verità, se pensiamo che ogni edizione ha voluto a suo modo omaggiare la questione del profumo del mosto selvatico, con il primato storico di Marina La Rosa. Una sorta di Veronica Ciardi più vereconda? Il povero Ferdinando è una pedina inconsapevole di un gioco più grande di lui o solo complice di un male necessario?