Televisione


11
giugno

SALVO SOTTILE FA IL QUARTO GRADO A SALVATORE PAROLISI: SEI STATO TU AD UCCIDERE MELANIA?

Quarto Grado

Questo non è un uno contro tutti, ma una semplice intervista”. Salvo Sottile annuncia a sorpresa un colpo di scena che ha smentito chi pensava di trovare nelle dichiarazioni di Valentina Misseri lo spannung del venerdì sera di Rete 4: sotto le luci soffuse dello studio di Quarto Grado c’è Salvatore Parolisi, pronto a consegnarsi in diretta ad una chiacchierata importante, quanto complicata, che di sicuro finirà per lasciare il segno nelle indagini sull’omicidio di Melania Rea.

Sono lontane anni luce le ingenuità di Ilaria Cavo alle prese con lo show di Zio Michele, Sottile affronta con lucidità la situazione, dribblando le tentazioni da sensazionalismo a portata di mano, ponendo invece l’accento su domande dirette e taglienti.

Te lo chiedo guardandoti negli occhi: sei stato tu ad uccidere Melania?

Le quasi due ore che hanno visto il marito di Melania Rea a disposizione di telecamere e opinionisti rimarranno negli annali del programma, soprattutto per la freddezza che ha pervaso l’intervista dal primo all’ultimo attimo. Una freddezza opportuna, anche quando sfiora con garbo lo scottante tema dei tradimenti dell’uomo, messo autenticamente sotto torchio. Lo sguardo di Parolisi è intercettato dai continui primi piani, che provano a scorgere qualche lacrima autentica tra i numerosi singhiozzi, ma senza successo.




10
giugno

RADICI: SU RAI3 IL REPORTAGE CHE RACCONTA L’ALTRA FACCIA DELL’IMMIGRAZIONE

Radici, Rai3

Rosita la studentessa, Mohamed il sindacalista, Nela l’ attrice, Magatte il musicista… Nomi e volti che saranno i protagonisti di Radici, la serie di quattro reportage firmati da Davide Demichelis da oggi su Rai3. Il programma di seconda serata racconterà alcune appassionanti storie di immigrazione, fatte di sacrifici, coraggio, emozioni vive, convivenze tra culture ed abitudini che vengono da lontano. Molto lontano. Ed è proprio da lì, dalle “radici” di persona che la trasmissione inizierà il suo viaggio ‘all’indietro’ nella vita dei suoi protagonisti. Donne e uomini che oggi vivono regolarmente in Italia, ma provengono dalla Bolivia, dal Marocco, dalla Bosnia, dal Senegal… e vi ritornano, seguiti dalle telecamere di Rai3.

E così, in presa diretta, il pubblico condividerà con loro le sensazioni nel ritrovare i luoghi natali, o conoscerà i motivi che li hanno convinti a lasciare il proprio Paese e a diventare “immigrati”. Questa sera, ad esempio, Radici racconterà la storia di Rosa , 31 anni, boliviana, che vive e studia a Bergamo dove si mantiene facendo le pulizie a casa di una famiglia. Tornerà in Bolivia in compagnia della sua mamma - immigrata anche in Italia - per ritrovare la sua famiglia e la sua gente,  tra emozioni e ricordi. Nel ruolo di protagonista e interprete delle sue sensazioni, Rosita condurrà il telespettatore in profondità nella cultura e nel tessuto sociale della sua terra. Lo porterà sino alle sue ‘radici’.

L’obiettivo del programma, prodotto da Icaro Communication con la collaborazione del Premio Ilaria Alpi, del Wwf Italia e di Oxfam Italia, è anche quello di far luce sulla vita quotidiana dell’immigrato in Italia. Il suo lavoro, la sua casa, la sua città, le persone con cui vive: sono tutti aspetti che spesso passano in secondo piano o vengono addirittura ignorati da parte di un’informazione che, invece, preferisce raccontare l’immigrazione “pericolosa”, quella che non sa o non vuole integrarsi. Dietro i volti di chi cerca l’America nella nostra Penisola ci sono storie di povertà, diseguaglianza e sfruttamento che la nuova trasmissione-reportage della terza rete intende raccontare senza filtri.


10
giugno

SQUADRA ANTIMAFIA 3: LA PUNTATA FINALE CON L’ARRESTO DI ROSY ABATE

Squadra Antimafia Palermo Oggi 3, Simona Cavallari e Marco Bocci

Così vicine non le avevamo mai viste (almeno in questa terza stagione). La parte finale del penultimo episodio di Squadra Antimafia – Palermo Oggi 3, vero fiore all’occhiello della garanzia primaverile di Canale5, ci aveva lasciato con gli occhi strabuzzati di fronte all’incredibile alleanza tra le grandi rivali della fiction Claudia Mares e Rosy Abate. La storia dell’integerrimo poliziotto che cede alle preghiere del latitante inseguito per una vita e finalmente a portata di manetta, rischiando di rimanere con un pugno di mosche in mano per aiutarla a ritrovare il figlioletto rapito dal perfido De Silva è quanto di più lontano dalla realtà ci possa essere.

Aldilà di questa sbavatura e di qualche scena dall’impatto discutibile (come quella dello sparo a Totò Schillaci, boss di Messina, che spira accanto un pallone di calcio), la fiction della Taodue chiude i battenti con un bilancio che più positivo come dimostra l’enorme successo di pubblico che l’ha vista aggiudicarsi il prime time per tutte e 9 le serate in cui è stata trasmessa.

Tanti i punti di forza di Squadra Antimafia, a partire dall’ottima sceneggiatura che è riuscita ad attualizzare (basti pensare al business delle scorie nucleari tanto a cuore a De Silva) un argomento usuratissimo come quello della lotta tra Stato e mafia siciliana, uscendo dai soliti cliché come quello del boss con la coppola, nascosto in qualche caverna che impartisce ordini con i ‘pizzini’. Naturalmente all’ottimo riscontro ha contribuito anche la bravura degli attori più noti come Marco Bocci, Simona Cavallari e Giulia Michelini (clicca qui, qui e qui per leggere le loro interviste) e delle vere e proprie rivelazioni: difficile trovare una faccia più cattiva di quella di Paolo Pierobon nei panni dello spietato De Silva.





10
giugno

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 10 GIUGNO 2011. IL GRAN FINALE DI SQUADRA ANTIMAFIA 3 E IL DEBUTTO DI VERONICA PIVETTI CON FRATELLI E SORELLE D’ITALIA

Squadra Antimafia 3 - Palermo oggi

..::Prime Time::..

Rai1, ore 21.20: Il Commissario Montalbano (1×17 La pista di sabbia)

Continuano su Rai1 le repliche della fiction di maggior successo sul piccolo schermo. Nell’episodio di questa sera: ‘La pista di sabbia’ inizia con il ritrovamento di un cavallo massacrato che è venuto a morire nella spiaggia sotto la casa di Montalbano. Da quel momento il commissario inizia la sua indagine circondato da una serie di personaggi curiosi ed affascinanti: i manichini della nobiltà siciliana di provincia, i brutti ceffi dei cavallari, i gregari della mafia, semplici delinquenti e infine i capo-rioni che tirano le fila dei delitti, il tutto condito dall’apparizione di una bella e affascinante amazzone, amica di Ingrid.

Rai2, ore 21.05: NCIS – Unità anticrimine (1×03 Lupo di mare, 1×04 Gli immortali, 1×05 La maledizione)

Lupo di mare: Il corpo di un ufficiale della Marina risale a galla sulle rive dell’oceano insieme ai corpi di due trafficanti di droga. Gibbs rifiuta di credere che il Comandante fosse un delinquente e insieme al suo team cerca le prove che attestino la sua onestà. Gli immortali: L’NCIS sta indagando sulla morte di un marinaio trovato in fondo al mare in alta uniforme con tanto di spada cerimoniale. Durante le indagini si scopre che il marinaio era un appassionato di giochi di ruolo e la squadra cerca di capire fino a che punto il giovane fosse coinvolto nel gioco e a che cosa fosse disposto pur di sconfiggere il suo arcinemico, un altro marinaio. La maledizione: Un Tenente della Marina, scomparso da ben dieci anni, viene ritrovato nei boschi da un cacciatore. Arrivati sulla scena del crimine, la squadra scopre che l’uomo è stato mummificato. Gibbs e gli altri indagano per scoprire cosa è successo e che fine ha fatto il milione di dollari che il Tenente aveva a bordo della sua nave.

Rai3, ore 21.05: Mi manda RaiTre

Nella puntata in onda questa sera, tra gli altri argomenti, le numerose segnalazioni dei clienti del noto marchio di arredamento Aiazzone: dopo la chiusura dei punti vendita in tutta Italia, migliaia di persone sono rimaste senza mobili e con un finanziamento sulle spalle. Le finanziarie hanno promesso di congelare le rate, ma è proprio così? Edoardo Camurri (intervistato da DM) parlerà anche di auto difettose, dando spazio alle lamentele di molti cittadini.

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10
giugno

GIULIA MICHELINI A DM: ERO INDECISA SE PARTECIPARE A SQUADRA ANTIMAFIA 4. CI SARO’ MA IL RUOLO DI ROSY ABATE SARA’ RIDIMENSIONATO

Giulia Michelini

A poche ore dal gran finale di Squadra Antimafia Palermo Oggi 3 non potevamo non far approdare su DM la boss Rosy Abate, artefice prima del successo della terza stagione della fiction targata Taodue. E conviene godercela appieno, poichè – come ci confida la protagonista – il ruolo della capomafia più sexy del Paese sarà ridimensionato nella quarta serie. Un cambiamento voluto dalla stessa attrice con la quale abbiamo fatto un tuffo in un virtuale backstage per scoprire cosa si cela dietro la cattiveria e la spietatezza del personaggio interpretato. E’ con vero piacere che diamo il benvenuto a Giulia Michelini su DM.

Giulia, che ci facevi nei giorni scorsi dall’avvocato?

E’ un periodo un po’ così. Sto cambiando alcune cose, ne sto sistemando altre. Devo riassettare un po’ la mia vita.

Ti trovi bene nel ruolo di cattiva?

Si, mi piace e mi sono divertita molto. Nei tre anni ho cercato di diversificare un po’ il personaggio: in queste ultime puntate, ad esempio, è più fragile e non spietata e cattiva come al solito.

Nella quarta serie come sarà?

E’ una bella domanda. Bisognava decidere se partecipare o meno. Io tengo al progetto ma dopo tre anni diventa difficile mettere nuova farina. Ci sarò sicuramente perchè alla fine siamo arrivati a un compromesso ma il ruolo di Rosy Abate penso che sarà ridimensionato. Lei probabilmente collaborerà, ma non potrà fare molto altro visto che sarà in carcere.

Quindi questa sera Rosy Abate verrà arrestata (ultima puntata di Squadra Antimafia alle 21.10 su Canale5)?

Presumo proprio di si (ride, ndDM).

Nella vita sei ‘tosta’ come lo sei per fiction?

Nel quotidiano non tanto, sono abbastanza morbida e anche lasciva per certi versi. Sono determinata solo per le cose a cui tengo veramente. Rosy Abate è una che agisce subito e quando vuole qualcosa la ottiene, seppur con la forza. Io, invece, procrastino, procrastino…

Il tuo curriculum è molto legato al Presidente di Taodue, Pietro Valsecchi…

E’ totalmente legato a Valsecchi; non ho mai lavorato in RAI. Fino a poco fa avevo proprio un’esclusiva con Pietro ed era difficile uscire dalla scuderia. Adesso sono sicuramente più libera, tendo a fare contratti annuali. Con Taodue, invece, si procedeva con contratti triennali e, pur essendo una grande sicurezza, ogni tanto c’è anche voglia di fare altro e di spaziare.

Per esempio, cosa?





10
giugno

CASO SANTORO, LIOFREDI CHIEDE ALLA RAI DI RIPENSARCI. MA MICHELE SBATTE LA PORTA: ORA NON DIALOGO PIU’

Michele Santoro

Massimo Liofredi abbocca all’amo. Amo (e sostengo) Michele Santoro, si intende. All’indomani del record di ascolti (32,3% di share) registrato dal giornalista nell’ultima serata di Annozero, il direttore di Rai2 invita l’azienda pubblica a valutare con attenzione la proposta lanciata ieri in diretta dal teletribuno. “Un euro a puntata e rimango in Rai” aveva, in estrema sintesi, annunciato il conduttore, mettendo alle strette i piani nobili di Viale Mazzini sulla loro intenzione di far proseguire o meno il programma. Una provocazione galattica, che alcuni hanno interpretato come tentativo di alzare la posta in gioco con La7 (interessata a reclutare il conduttore ‘divorziato’), mentre altri hanno candidamente letto come una dichiarazione d’amore al servizio pubblico.

Tra questi c’è lo stesso Liofredi, secondo il quale ieri Santoro ha lanciato un messaggio che “fa leva sul senso di appartenenza alla Rai e così facendo dismette finalmente dai panni del teletribuno per mettersi a disposizione di un’azienda che soprattutto in questa fase storica deve coniugare le esigenze del pluralismo delle voci politiche con il risanamento dei bilanci“. Il responsabile della seconda rete ha dunque apprezzato i riferimenti all’orgoglio di appartenere alla Rai espressi nell’anteprima di Annozero, ma ha gradito ancora di più il boom di ascolti e di introiti pubblicitari garantiti anche stavolta dal talk show. Del resto, la questione del finanziamento ai programmi Rai è molto sentita di questi tempi, e ne abbiamo avuto riprova iersera durante la sfiorata rissa tra Michele Santoro e Roberto Castelli sull’argomento.

Il giornalista in questione sarà anche scomodo, ma sta di fatto che è un gallinone dalle uova d’oro e sarebbe un errore lasciarselo scappare. “Santoro ha dimostrato di essere comunque un elemento strategico per le casse della Rai e per l’evoluzione del dibattito politico del Paese” ha ribadito Liofredi. Peccato che il disperato tentativo di trattenere nella tv pubblica il divino Michele pare stia sfumando definitivamente in queste ore. In mattinana il Presidente della Rai Paolo Garimberti, chiamato più volte in causa dal conduttore, aveva definito “demagogia” l’offerta-provocazione avanzata da Santoro in diretta tv. Ora il giornalista gli replica secco: “visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai, lo rassicuro sulla mia volontà di finire qua la polemica“.


10
giugno

EDOARDO CAMURRI A DM: SODDISFATTO DI MI MANDA RAITRE MA IL PROGRAMMA SOFFRE LA CRONACA NERA DI QUARTO GRADO

Edoardo Camurri

Con un curriculum da giornalista culturale, all’età di 37 anni Edoardo Camurri ha conosciuto l’ebbrezza della prima serata. Gli è stato affidato, infatti, il difficile quanto prestigioso compito di rilanciare Mi Manda Raitre, storico brand della terza rete di Viale Mazzini. Dopo sei puntate, come spiega il conduttore a DM, il bilancio è soddisfacente: la ’sostanza c’è’ e gli ascolti, anche se bassi, vanno interpretati. Colpa di una serata non proprio facile e della cronaca nera di Quarto Grado, sul cui appeal presso il pubblico Edoardo ha una teoria…

Com’è arrivato un ‘filosofo per vocazione’ a Mi Manda Raitre?

Facendo dei colloqui e un provino; una cosa meravigliosa e molto seria così come dovrebbe essere. Io mi occupavo del cosiddetto giornalismo culturale: ho curato per Adelphi un libro su Rodolfo Wilcock, importante scrittore della seconda metà del Novecento, altre cose culturali sul Foglio e ho condotto Omnibus Estate oltre ad aver fatto tanta radio. Poi ho ricevuto una telefonata dalla Rai che mi invitava a fare un colloquio, al quale è poi seguito un provino vero e proprio in cui ho simulato due casi da Mi Manda Raitre con dei figuranti.

Sei soddisfatto di come procede la trasmissione?

Sì, certo, la sostanza c’è. Per quanto riguarda gli ascolti non lo sono perché si può sempre fare di più. Sono dati che vanno interpretati: come diceva Nietzsche ‘non esistono fatti ma solo interpretazioni’. In un palinsesto molto difficile come quello del venerdì sera dove Rai 3 storicamente fatica, noi abbiamo fatto guadagnare qualcosina. Inoltre dopo un anno e più di assenza del programma con un conduttore nuovo ed esordiente non era facile. Non ci aiuta la concorrenza molto forte di Quarto Grado, così come il fatto che proponiamo temi duri in una serata della settimana in cui gli italiani hanno voglia di svagarsi. Anche la cronaca nera di Quarto Grado è una forma di svago se pensiamo ai gialli che d’estate leggiamo avidamente.

Che ne pensi dell’invasione della cronaca nera sulla tv generalista?

Sui casi di cronaca c’è un aspetto interessante che si collega alle favole tradizionali. Un esempio è la storia di Pollicino: una favola tradizionale che da secoli raccontiamo ma che è cronaca nera efferata. Ritengo perciò che la cronaca nera tocchi aspetti profondi della psiche collettiva, che susciteranno sempre interesse e che vanno ad agganciarsi a degli archetipi di cui siamo in qualche modo succubi. Si tratta del fango primordiale nel quale noi sguazziamo da sempre. Più che sociologica, dunque, darei una spiegazione archetipica al successo della cronaca nera.

Avete pensato di cambiare collocazione al programma?


10
giugno

FRATELLI E SORELLE D’ITALIA: VERONICA PIVETTI PARTE CON DE MAGISTRIS INTERVISTATO DA VERGASSOLA (VIDEO)

Veronica Pivetti

Non è mai troppo tardi per celebrare il 150°anno dell’Unità d’Italia. Su La7, la rete più chiacchierata degli ultimi tempi, arriva in prima serata la trasposizione televisiva di Fratelli e Sorelle d’Italia, lo spettacolo teatrale di Veronica Pivetti che si pone l’ambizioso obiettivo di approfondire nel corso delle 6 puntate previste i temi che simboleggiano le peculiarità del Popolo Italiano, nella sua accezione originale e nel suo contrario.

Un’iniziativa lodevole per il ‘terzo polo’ che propone qualcosa di originale nonostante la calura estiva abbia costretto gli altri canali ad infarcire i propri palinsesti di repliche e premi patrocinati da località turistiche. Certo, la poca concorrenza (non tanto per la prima puntata di stasera che vedrà in onda l’ultima puntata di Squadra Antimafia e della penultima di Quarto Grado) e il 10% sfiorato da Maurizio Crozza con Italialand nella medesima collocazione del venerdì sera fanno ritenere che da Fratelli e Sorelle d’Italia ci si aspetti un buon risultato anche in termini di ascolti, a fortiori se si pensa alla platea di ospiti con la O maiuscola previsti per la prima puntata.

Il neo sindaco di Napoli Luigi De Magistris (intervistato da Dario Vergassola), l’indimenticabile Libanese di Romanzo Criminale Francesco Montanari e il talentuoso Giovanni Allevi si alterneranno in un eccentrico studio disegnato prendendo ispirazione dalle forme tipiche del circo contemporaneo. Impressionante l’elenco di comici chiamati a offrire al pubblico un ironico affresco del nostro paese con Antonio Cornacchione, Paolo Hendel, Dario Vergassola, Dario Cassini, Ugo Dighero, Lillo e Greg e la bravissima Virginia Raffaele.