Televisione


24
luglio

AMARCORD, LA TV CHE APRIVA PER FERIE: MARITI IN CITTA’

Mariti in Città

Nell’estate del 1993, dopo anni di fedeltà alla tv di stato, Giancarlo Magalli “tradisce” la Rai per passare a Telemontecarlo. Dal mese di giugno sino a metà agosto, il popolare conduttore presenta Mariti in città, un game show il cui titolo riprende la celebre canzone di Domenico Modugno. Ad affiancarlo in questa nuova avventura c’è la bella Dong Mei, modella di origini cinesi già nota al pubblico italiano per le sue numerose partecipazioni al Maurizio Costanzo Show.

Il gioco, in onda dal lunedì al venerdì alle 20,45, vede ogni settimana tre uomini impegnati a dimostrare di sapersela cavare in prove prettamente femminili e casalinghe. Giudicati da una giuria composta di sole donne, i concorrenti si cimentano nell’organizzazione di una cena piuttosto che nella preparazione di una frittata; curano fiori e piante, rammendano calzini, piegano i panni, stirano camicie, decorano una torta o lucidano un pavimento. Nella puntata finale del venerdì, a cui partecipano anche le rispettive consorti, soltanto colui che ha ottenuto il miglior punteggio riesce ad aggiudicarsi il premio in denaro posto in palio.

Il programma prodotto da Telesia prevede in ogni puntata la partecipazione di vari ospiti, pronti a raccontare aneddoti e ricordi delle loro estati in città. Nel corso dei 40 appuntamenti, inoltre, alcuni tra i più popolari cantanti italiani degli anni 60 e 70 intrattengono il pubblico in studio e a casa con dei medley dei loro successi estivi. A deliziare i telespettatori, tra una prova e l’altra, troviamo anche le performance canore di Dong Mei, impegnata a cantare in cinese, sotto lo sguardo impietoso di Giancarlo Magalli, alcune delle più celebri canzoni italiane.




23
luglio

TG1: MARIA LUISA BUSI DIMENTICA LE POLEMICHE E TORNA DAL “LUPO” MINZOLINI?

Maria Luisa Busi

Torna indietro, a Saxa Rubra, senza passare dal via. Nel Monopoli sgangherato dell’informazione televisiva Maria Luisa Busi gioca una mossa inaspettata e forse un po’ imbarazzante (per la diretta interessata, s’intende). Ad un anno dalla sua plateale auto-sospensione dal Tg1 in polemica con la linea editoriale del direttore, la giornalista torna sui suoi passi e, zitta zitta, ri-entra nella tana del ‘lupo Minzo’ dalla porta di servizio. Toh, chi si rivede! Come oggi riporta il quotidiano Libero, a partire dal prossimo settembre la fata turchina della libera informazione dovrebbe materalizzarsi nuovamente tra le scrivanie della redazione del notiziario di Rai1. Come se, nel frattempo, nulla fosse accaduto.

In realtà, in questi mesi di resistenza e di lotta contro i mulini a vento della censura, la bionda giornalista ha avuto modo di accorgersi che la dura legge del piccolo schermo non fa sconti a nessuno, nemmeno ai paladini del cosiddetto giornalismo libero. Sbattuta la porta del tanto vituperato Tg1, la Busi ottenne subito di condurre un programma tutto suo nella prima serata di Rai3. Meraviglia delle meraviglie! Tuttavia, vuoi la delusione del pubblico o i contenuti un po’ pesantucci, la trasmissione Articolo Tre si rivelò un clamoroso flop (share intorno al 4%) e la rete di Paolo Ruffini fu costretta a chiuderlo anticipatamente, dopo solo tre settimane.

Ad un anno di distanza Maria Luisa Busi ha fatto tesoro di quella esperienza e infatti, accantonata l’aspirazione di diventare una Michele Santoro in tailleur, sembra aver deciso di ritornare sui suoi passi, al Tg1. Ma non illudetevi di vederla presto alla conduzione dell’edizione serale delle 20: secondo i ben informati, Augusto Minzolini sarebbe disposto a farsi torturare da Di Pietro, Bersani e Vendola in persona piuttosto che assegnarle di nuovo questa mansione. Stando a quanto scrive Libero, per la Busi sarebbe già pronta una scrivania agli speciali, con la particolare competenza per la fascia mattutina.


23
luglio

BACIATI DALL’AMORE O DALLA SFIGA?

Baciati dall'amore

Altro che amore, qui a baciare è la sfortuna! Non c’è pace per Baciati dall’amore, la fiction destinata alla prima serata di Canale 5, la cui messa in onda continua inesorabilmente a essere annunciata e puntualmente rimandata. A distanza di oltre un anno dalla fine delle riprese,  la miniserie in 6 puntate diretta da Claudio Norza e prodotta dalla Dap di Guido e Maurizio De Angelis, non è ancora  riuscita a trovare una sua collocazione in palinsesto.

Difficile capire il motivo di questo continuo slittamento per la fiction che vede protagonisti tra gli altri Lello Arena, Marisa Laurito, Giampaolo Morelli e Pietro Taricone. Prevista originariamente per l’autunno 2010, rinviata ai primi mesi del 2011 in seguito forse all’improvvisa e drammatica morte di Taricone, Baciati dall’amore sarebbe infine dovuta andare in onda la scorsa primavera, ma dei tanto attesi Cesaroni del sud nel palinsesto di Canale 5 non vi è stata nessuna traccia.

La miniserie intitolata inizialmente Dio li fa e poi li accoppia, e in seguito ribattezzata a stretto giro prima ‘Una bella Famiglia’, poi ‘La Famiglia Gambardella’ e infine ‘Baciati dall’amore‘, racconta l’incontro-scontro tra la famiglia Gambardella, meridionale e pasticciona, e la famiglia Trevisol, settentrionale e tutta d’un pezzo. Gaetano Gambardella (Lello Arena), di professione fioraio, vive in un quartiere popolare di Napoli insieme alla moglie Concetta (Marisa Laurito) e ai figli Antonio (Pietro Taricone) e Carlo (Giampaolo Morelli). Quest’ultimo è stato abbandonato dalla propria moglie ed è tornato a vivere con i genitori insieme ai suoi cinque figli.





23
luglio

RITA DALLA CHIESA: FORUM NON E’ VERDETTO FINALE. TI LASCIO UNA CANZONE INVECE…

Rita Dalla Chiesa

Rita Dalla Chiesa mette le mani avanti o, zitta zitta, prepara l’ascia di guerra? La padrona del tribunale di Forum si appresta a vivere un autunno in tv che la vedrà contrapposta, nel primo pomeriggio, a Verdetto Finale, il programma dell’ammiraglia Rai che in passato ha etichettato come il clone del suo show. Stavolta, però, si va sul velluto (o quasi) e le sue parole sembrano quasi stonare con tutto il polverone che si è scatenato tra i due “format”:

“Noi andiamo in onda su Rete 4 e Verdetto su Rai 1 – dichiara la conduttrice a Vero – Loro avranno il traino del Tg 1, mentre noi non abbiamo nulla, partiremo dal 2%. Sono stanca di questo continuo paragone con Veronica Maya. Non c’è paragone perchè ognuno di noi ha un proprio percorso. Basta con questa stupida polemica. Ogni tanto tirano in ballo una concorrenza e una rivalità che non esistono. Io ho tanti anni di carriera alle spalle, sono realizzata nel mio lavoro, ho una splendida famiglia. Non amo gettare fango su nessuno. E poi anche la Maya ha la sua vita, ora è anche in dolce attesa. Forum è un’altra cosa rispetto a Verdetto Finale.

Saranno le vacanze, il clima estivo e le giornate trascorse interamente in famiglia, fatto è che, almeno per ora, il sapore della sfida sembra essere lontano. Ma per quanto? Passata la sbornia delle repliche, che d’estate colpisce anche Rete 4, Forum tornerà in diretta dal 5 settembre. E Rita non vede l’ora: “E’ una trasmissione che rispecchia la vita di tutti i giorni, per cui la gente si identifica e si confronta con i protagonisti delle vicende. E poi ogni giorno c’è una causa diversa. E’ un programma sempre nuovo, pur essendo molto longevo”. E a proposito di programmi nuovi, la conduttrice rivela di volersi misurare e sperimentare in altri generi: “Ma purtroppo esistono problemi legati al budget. Mi sento spesso dire ‘Aspettiamo’”. In realtà, una strada differente l’ha tentata nell’autunno del 2008, conducendo in prima serata su Canale 5 Il ballo delle debuttanti. Visti i risultati auditel e il tipo di show, oggi non lo rifarebbe: “Quel programma avrebbe dovuto condurlo Maria De Filippi (che ne era autrice, ndDm), perchè era una trasmissione tagliata per lei. Noi conduttori dovremmo avere talvolta il coraggio di dire ‘No’ a programmi che non sentiamo nelle nostre corde”.


23
luglio

AUTOBOMBE E SPARATORIA, NORVEGIA SOTTO SHOCK. MA LA TV NORDICA RIESCE A VINCERE IL TERRORE

Terrore in Norvegia, Oslo sotto attacco

Una bomba esplosa nel cuore di Oslo e poi, come in un brutto incubo, una sparatoria sull’isola di Utoya. Nel pomeriggio di ieri la Norvegia è crollata nel caos, piegata da un attacco che ha risvegliato in tutto il mondo lo spettro del terrorismo. Alle 16.26 una deflagrazione ha distrutto la sede del tabloid VG coinvolgendo anche gli uffici del Primo Ministro Jens Stoltenberg. Lo scoppio ha provocato feriti e vittime. A poche ore di distanza, sull’isolotto di Utoya (a 30km dalla capitale) un uomo travestito da poliziotto ha aperto il fuoco sui partecipanti ad un meeting del partito laburista: la strage si ripete, forse i morti sono venti-venticinque.

Da quel momento le tv di tutto il mondo hanno raccontato in diretta l’incubo della Norvegia, col fiato sospeso per la paura di nuovi ed improvvisi attacchi. Intanto sul web è comparsa una rivendicazione dell’atto terroristico da parte di un gruppo jihadista. La televisione di stato norvegese Nrk sta trasmettendo senza sosta news e immagini della tragedia nel corso di lunghe dirette. Nella serata di ieri l’emittente ha anche realizzato un’intervista esclusiva al Primo Ministro Jens Stoltenberg da una località non precisata “per motivi di sicurezza“. “I terroristi ci vogliono spaventare” ha detto il premier, invitando la popolazione a seguire le indicazioni che la polizia aveva divulgato in tv.

Nonostante il livello di allarme resti tutt’ora altissimo, suscita una dovuta riflessione il fatto che le emittenti televisive norvegesi continuino ormai da ore ad informare i cittadini mostrando loro le immagini crude della tragedia con toni pacati che non lasciano alcuno spazio alle suggestioni. In una circostanza così drammatica, la volontà dei media nordici sembra proprio quella di fare informazione in modo asettico e completo, impedendo che la paura si diffonda pericolosamente via etere.





23
luglio

LA VERSIONE DI BANFI CONFERMATA IN AUTUNNO

Alessandro Banfi

Mettere in piedi un buon talk show politico di successo non è cosa facile, farlo sulle reti Mediaset senza apparire troppo di parte lo è ancora di meno. Il “lavoro sporco” è toccato ad Alessandro Banfi, condirettore di Videonews, già vicedirettore del TG5 grazie alla chiamata di Enrico Mentana: a dispetto di qualche pregiudizio della vigilia e dopo sole due puntate, il suo programma si è dimostrato un esempio di approfondimento aperto a tutte le voci in campo, nonostante La versione di Banfi alluda ad un punto di vista chiaro, che è quello del conduttore.

Il cammino è però tutto in salita per l’ultima creatura di Videonews che deve affrontare diversi “inconvenienti”. Innanzitutto quello di doversi inserire nel panorama di Rete4, sotto lo stesso tetto del telegiornale di Emilio Fede che non svetta nelle classifiche di credibilità ed equilibrio. Secondo, il clima pacato e professionale che tiene a bada i toni urlati e sguaiati, una scelta d’obbligo per un neonato talk show che non permette al dibattito di accendersi come accade nei salotti di Michele Santoro e Giovanni Floris. E terzo, il fatto di arrivare in piena estate.

Se poi hai abituato il pubblico al giornalismo fatto alla maniera di Barbara D’urso, non c’è da sorprendersi se un prodotto di qualità raccoglie appena il 3.69% con 651.000 telespettatori alla prima puntata, cresciuti in una settimana al 4.59% con 848.000 individui. Spesso in questi casi la parte ancora più difficile è crederci e, chiudendo un occhio sugli ascolti, Mediaset ha  deciso di puntare su La versione di Banfi, confermando la nuova serie di puntate per il prossimo autunno, secondo quanto scrive Alessandra Menzani su Libero.


22
luglio

IL FATTO QUOTIDIANO PRONTO A SBARCARE IN TV: AL VAGLIO 6-7 PROPOSTE. E SE ARRIVASSE SANTORO?

Marco Travaglio, Michele Santoro

Immaginate una tv plasmata ad immagine e soglianza del Fatto Quotidiano, l’organo di stampa della vulgata anti-Silvio brillantemente diretto da Antonio Padellaro. Un’emittente televisiva in grado di sparare controinformazione a raffica, con le analisi irriverenti di Marco Travaglio e le inchieste scottanti che gli altri canali (quelli “diversamente liberi” per definizione) non oserebbero mai mostrarvi. Per molti sarebbe un sogno. Un desiderio covato da tempo che – leggete bene – potrebbe presto trasformarsi in realtà. A quasi due anni dalla sua fondazione, infatti, il giornale in questione registra una continua crescita di vendite e di ricavi, ed ora l’intenzione del suo editore sembrerebbe quella di espandersi in ambito televisivo.

La voce che circola, in particolare, riguarda l’idea di costituire un’emittente che si occupi di approfondimento giornalistico, di informazione, dibattiti e reportage in presa diretta, magari realizzati anche solo con una semplice videocamera. Il piano è tutt’altro che astratto e infatti, come riporta Milano Finanza, l’argomento sarebbe già stato affrontato nel Cda del Fatto tenutosi ieri. I vertici del giornale avrebbero però deciso di deliberare definitivamente sulla questione nel prossimo Consiglio, fissato per la fine di settembre. Allora sapremo se l’ambizioso progetto di espandere il Fatto al piccolo schermo si concretizzerà.

Sicuramente ci interessa ampliare la nostra offerta puntando sul video. Questo almeno chiedono i lettori del giornale” ha dichiarato a Milano Finanza l’Amministratore Delegato del Fatto Giorgio Poidomani, rivelando: “al momento stiamo valutando 5-6 proposte avanzate da operatori del settore tv. Ci propongono soluzioni sia per il satellite che per il digitale“. Il problema della collocazione, dunque, sarebbe quasi risolto. Il nuovo approfondimento giornalistico di Travaglio & C. potrebbe perciò essere trasmesso da emittenti locali o da intraprendenti network a base regionale.


22
luglio

LORELLA LANDI CONTRO MARIA CARMELA: “HANNO PRESO UNO SCOPPOLONE”

Marco Liorni e Lorella Landi

Marco Liorni e Lorella Landi

Chi la fa la aspetti. Barbara D’Urso ha voluto lanciare il guanto di sfida alla coppia Landi-Liorni, partita in sordina a metà luglio con una versione estiva de La vita in diretta, forte del successo del suo Pomeriggio Cinque (senza concorrenza) e… ci ha rimesso le penne. Altro che “siamo qui vittoriosi”, per Maria Carmela l’Auditel ha emanato un giudizio tutt’altro che positivo nello scontro diretto con Estate in Diretta, e la padrona di casa del contenitore di Rai1 non ci sta a far passare in sordina le forti dichiarazioni della rivale.

Nella breve intervista a Novella 2000, Lorella Landi ha infatti voluto sottolineare la rimonta del suo spazio in daytime nonostante non ci fosse in principio alcuna sfida con il competitor del Biscione: “Per me non era una sfida, ma la D’urso l’ha presa come tale. Infatti, il giorno dopo il nostro esordio aprendo il suo programma ha fatto una dichiarazione del tipo: ‘Mi avevano detto che ci sarebbe stato qualcuno che ci doveva dare fastidio ma noi siamo sempre qui vittoriosi’”.

Poi però i telespettatori, assefuatti dalle repliche delle generaliste, si sono accorti della nuova produzione della prima rete: “Alla seconda puntata hanno preso (Pomeriggio Cinque, ndDM) uno scoppolone e alla terza un altro ancora più forte“. Tant’è vero che Pomeriggio Cinque e Estate in Diretta si dividono ormai equamente il (poco fedele) pubblico estivo, che zompa dall’uno all’altro contenitore indifferentemente pur di scappare dalle solite proposte estive della tv italiana.