Televisione


9
agosto

MAURO MASI CI RIPENSA: SANTORO E’ UN GRANDE PROFESSIONISTA. LASCIARE LA RAI? UNA LIBERAZIONE

Mauro Masi

Scusa ma ti chiamo amore. A sentire le parole gentili di Mauro Masi uno rimane spiazziato: da quando ha abbandonato Viale Mazzini, l’ex DG Rai non sembra più lo stesso. Il ’Don Chisciotte’ della tv pubblica (oggi Amministratore Delegato della Consap), è rimasto talmente folgorato da rivalutare nientemeno che la figura del suo mulino a vento preferito. Alias, Michele Santoro. In un’intervista rilasciata al settimanale Chi, l’ex dirigente televisivo ha parlato del giornalista con toni che sarebbero stati impensabili solo pochi mesi fa, quando tentava invano di domare le scorribande a tutto share di Annozero.

Santoro è sicuramente un grande professionista e si vedrà che, nella realtà, è molto meglio di come si sforza di apparire, a beneficio del suo pubblico, che lo vuole a tutti i costi nel ruolo del provocatore. Sarà un’autentica sorpresa” ha dichiarato Masi.

L’ex DG Rai ha così lasciato intendere di conoscere un lato nascosto del teletribuno, che nemmeno i telespettatori più zelanti avrebbero mai colto. ”Sto scrivendo un libro, che si chiamerà ‘Viale Mazzini’  (stesso titolo – Viale Mazzini e dintorni - di un altro libro sulla Rai, a breve in uscita, quello della “nemica” Monica Setta, ndDm) che uscirà in autunno, da cui credo emergerà un rapporto inedito e inaspettato tra me e lui” ha poi aggiunto. In realtà si fatica ad immaginare a cosa si riferisca esattamente Masi, anche perché i contatti diretti tra i due sarebbero stati rari. Almeno stando a quanto Santoro ha sempre testimoniato.

Piuttosto, il pubblico ricorda il braccio di ferro tra il conduttore di Annozero e l’ex DG, culminato con una telefonata in diretta tv da parte di quest’ultimo. Ancora oggi Masi non rinnega quell’intervento, “ma sarebbe stato meglio andare in trasmissione di persona” valuta. Poi parla del suo rapporto col faccendiere Luigi Bisignani: “un amico da trent’anni. Con cui parlavo di tutto, tipo quattro amici al bar. Ascolto tutti, ma poi decido sempre con la mia testa” spiega.




9
agosto

LUCA TIRABOSCHI PARLA DI UN CAMBIAMENTO EPOCALE PER ITALIA1. SARA’ L’AUTUNNO DEL RILANCIO?

Jane Alexander e Luca Argentero, i nuovi volti di Italia1

Che Italia1 non brilli più come un tempo, è ormai assodato. Perfino Tamarreide non ha conquistato il pubblico, un programma che sulla carta sembrava perfetto per fare breccia nel target della rete giovane del Biscione. Per questo il direttore Luca Tiraboschi, da undici anni al timone della rete, parla di un cambiamento epocale per l’autunno 2011. Sarà davvero così? Eppur, qualcosa si muove. Volti nuovi, programmi che ritornano a casa e un format musicale: sono questi gli ingredienti per il rilancio di Italia1.

In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, Tiraboschi, archiviati i flop di Uman (“ho sbagliato anche se ho cancellato da subito un programma brutto che avevo immaginato in un altro modo“) e per l’appunto di Tamarreide (“abbiamo tentato la strada della docu-soap e gli ascolti non erano il nostro obiettivo“) annuncia la nuova Italia 1. A partire del grosso cambiamento a Le Iene: era nell’aria da alcune settimane ma ora è certo che ad affiancare Ilary Blasi ci saranno Enrico Brignano e Luca Argentero.

È ufficiale che saranno in studio per tutte e otto le trasmissioni, che partiranno il 5 ottobredichiara Tiraboschi - Per la prossima primavera è probabile che vaglieremo altri nomi. Brignano studierà di volta in volta un monologo comico-sociale legato a un servizio e Argentero lancerà i servizi degli inviati che, lo ricordo, sono il cuore del programma“.

E sulla scia delle Iene, una piccola rivoluzione interesserà anche la nuova edizione di Mistero:

 ”Un esperimento che ci vede ancora una volta la rete più sperimentale del panorama italiano. Eliminato il conduttore in studio dopo Enrico Ruggeri e Raz Degan abbiamo scelto di confermare Marco Berry, Andrea G. Pinketts, Daniele Bossari e ingaggiare Jane Alexander per trasformare Mistero in una specie di Iene del paranormale“.


9
agosto

MILLY CARLUCCI VS BAILA: OGGI LA PRIMA UDIENZA IN TRIBUNALE. CHI HA RAGIONE?

Milly Carlucci

>>> UPDATE: Qui la decisione del giudice <<<

Milly Carlucci ha mantenuto le sue promesse (o per meglio dire “minacce”). Baila, il Ballando con le Stelle in salsa Mediaset, non s’ha da fare  e così il volto di punta di Rai1, dopo le lamentele a mezzo stampa, è passata alle vie legali (per maggiori info clicca qui). Oggi scatta la prima udienza, davanti alla IX Sezione del Tribunale Civile di Roma, della causa civile intentata da Milly Carlucci e dal suo staff nei confronti di Rti, Endemol e del direttore artistico del programma Roberto Cenci.

La richiesta di Milly, che oggi sarà in aula con il suo avvocato Giorgio Assumma, è uno stop cautelativo e preventivo di Baila (il debutto è fissato per martedi 27 settembre in prima serata su Canale 5). Lo show di Canale 5, come più volte ribadito dalla conduttrice, andrebbe direttamente a danneggiare Ballando con le stelle, proprio com’è accaduto a Ti Lascio Una Canzone che si è indebolito dopo la nascita del clone Io Canto.

Dal canto suo Mediaset risponde tirando in ballo il fatto che il varietà danzante con Barbara d’Urso sia un format sudamericano regolarmente acquisito e che la somiglianza tra i due programmi, se c’è, viene dall’appartenenza ad uno stesso genere (il ballo) che in quanto tale non può essere soggetto ad un’esclusività (per leggere la “difesa” di Cenci clicca qui). Argomentazioni valide che, pur non allontanando lo spettro del plagio, potrebbero mettere in serie difficoltà Milly e il suo staff. Anche se, comunque vada, la cattiva pubblicità o un rinvio per Baila potrebbero essere già delle (mezze) vittorie  per Ballando con le stelle.





8
agosto

BODY WORK: MEGAN GALE E’ TORNATA. MA NESSUNO SE N’E’ ACCORTO, NEANCHE LA5

Megan Gale a Body Work

Il boom della telefonia mobile in Italia è iniziato con – e anche un po’ grazie a – lei. Alla pubblicità che ha fatto storia sono seguite le apparizioni in film, fiction e persino un Sanremo. Se dovessimo raccontarla ai giorni d’oggi la descriveremmo come una Belen più raffinata e forse meno dotata artisticamente se non altro perchè lei l’italiano non l’ha mai parlato (o quasi). Trattasi di Megan Gale, la top model australiana che, in Italia, dopo un inizio di carriera folgorante, ha ormai fatto perdere le  proprie tracce, con buona pace di chi ancora la rimpiange nei panni di testimonial pubblicitaria.

Ebbene Megan ha conosciuto il successo nella sua madrepatria dove, oltre ad essere stata apprezzata come top model, fa la conduttrice. E’ lei la padrona di casa della versione australiana del celebre reality sulla moda Project Runway. Non solo, nel 2005 la super top ha condotto, su Channel Nine, Body Work, show sulla chirurgia plastica (una sorta di Plastik) che è attualmente in onda su La5, in seconda serata in svariati giorni della settimana (anche questa sera alle 23.20). Si, Megan Gale è tornata (video dopo il salto) ma nessuno se ne è accorto, nemmeno – verrebbe da dire – la rete che la ospita.

Difficile, per non dire impossibile, infatti, reperire informazioni on line sul programma. Un vero peccato perchè, pur essendo un programma d’annata, sull’”universalità” del tema (anche la maggior parte dei filmati di Plastik erano importati dall’estero) e sulla notorietà pregressa di Megan, il marketing della rete avrebbe potuto ”giocare”. Un pò come, in questi casi, fa il principale antagonista, Real Time, che, a  furia di spot (martellanti e ben fatti) e comunicati stampa, sa rendere appetibili le produzioni factual d’importazione anche quando sono modeste. Al contrario su La5 - dove furono presentati come punti di forza del palinsesto – i programmi esteri non hanno mai trovato molta fortuna, eccezion fatta per Extreme Makeover  Home Edition.


8
agosto

LA PROFEZIA D’AVIGNONE: L’ENNESIMO FLOP IN PRIMA TV DI CANALE 5 PASSA IN SECONDA SERATA. AGLI ITALIANI NON DISPIACCIONO LE REPLICHE?

Manuela Arcuri in So Che Ritornerai

E dire che era partito bene. Dopo tanti mesi a giugno Canale 5 era riuscito a battere il rivale Rai1 ma invece con il prosieguo della stagione estiva, complici ritocchi nella programmazione dell’ammiraglia Rai e l’invecchiamento progressivo della platea, la situazione sembra essersi capovolta. Per la rete diretta da Massimo Donelli, infatti, è sorto più di un grattacapo: prima il pessimo esordio di Parenthood, subito spostato in seconda serata, poi i cattivi risultati di Angeli e Diamanti e soprattutto di L’amore non basta (quasi) mai, dirottato su La5.

Ora va ad aggiungersi al trittico di insuccessi La Profezia d’Avignone, la serie francese - dopo essere crollata, nel secondo episodio trasmesso venerdi scorso, all’8.38% di share pari a 1.291.000 spettatori (risultato persino inferiore a quello registrato dall’ennesima riproposizione di Fantozzi va in Pensione su Rete 4) – è “costretta” ad abbandonare la prima serata. Dopo soli due appuntamenti la serie del 2007, che mescola thriller e mistery, si sposta in seconda/terza serata (dopo il Tg5 Numeri in Chiaro) alle 24. Al suo posto, venerdi 12 agosto, andrà in onda la fiction So che Ritornerai con Manuela Arcuri e Jason Lewis.

E’ curioso notare come ad aver fallito in quest’estate di Canale 5 siano tutte produzioni inedite (almeno in chiaro) mentre il maggior successo è quello registrato dalle repliche di Ciao Darwin 6. Non sarà che, mentre la critica si lamenta, agli italiani le repliche piacciono?





8
agosto

IL COMMISSARIO WALLANDER: DA QUESTA SERA SU RAI3 LA TRASPOSIZIONE DELLA BBC DI UN CULT DELLA LETTERATURA

Il commissario Wallander

Esplorando i palinsesti estivi, curiosando nei meandri di una poco appetibile terza serata di Rai3 a partire da stasera ci si potrà imbattere in un personaggio curioso, probabilmente conosciuto dai cultori della letteratura. Stiamo parlando del commissario Kurt Wallander, protagonista dei romanzi di Henning Mankell da cui è liberamente tratta l’omonima serie televisiva trasmessa da BBC One.

Non si tratta certo della prima trasposizione sul piccolo schermo delle avventure di questo atipico ispettore: già nel 2005 la televisione svedese aveva dato vita a una serie di 13 episodi in cui il tormentato commissario era interpretato dall’attore Krister Henriksson, alla quale ha fatto seguito una seconda stagione di altrettante puntate. I telespettatori ne ricorderanno probabilmente la messa in onda italiana su Rete4 nel dicembre 2008 e nel giugno 2010.

Quella in onda questa sera, alle 23.45 su Rai3 e già trasmessa nel 2009 da Sky Cinema1, è la versione inglese di Wallander che può avvalersi dello straordinario contributo dell’attore, regista e sceneggiatore Kenneth Branagh che ha preferito non guardare gli episodi della serie svedese per dare al personaggio l’interpretazione dedotta direttamente dalla lettura dei romanzi. Il tratto che contraddistingue principalmente il commissario, come dicevamo, è proprio la sua atipicità: uno scrupolosissimo approccio alle indagini e la continua ricerca del senso della vita, oltre al perenne senso di colpa dovuto al naufragio del suo matrimonio, danno al personaggio un’impronta inconfondibile.


8
agosto

TG5 NUMERI IN CHIARO: DA STASERA LA CRISI ECONOMICA SPIEGATA IN MEZZ’ORA

Crisi economica: Borse impazzite

Gli Usa sono alla prese con il primo downgrade della loro storia, intanto la Bce acquista i titoli di Stato e la Borsa vola al +4,8%. Si riduce così lo spread tra Btp e Bund. Tutto chiaro? Nei giorni in cui la crisi globale mette in ginocchio i mercati e fa temere il collasso, pare che spesso le notizie economiche vengano divulgate in codici cifrati, sconosciuti ai più. Il tentativo di rendere la comunicazione finanziaria più accessibile al pubblico va riconosciuto solo a poche testate tv, tra le quali prova a distinguersi il Tg5.  Da oggi e per tutto il mese, infatti, il notiziario diretto da Clemente Mimun trasmetterà un nuovo approfondimento per raccontare e analizzare l’attuale momento di crisi economica.

Lo spazio si chiamerà Tg5 numeri in chiaro, ed andrà in onda dal lunedì al venerdì alla fine della prima serata. In trenta minuti al giorno, la redazione di Canale5 ragguaglierà i telespettatori sulla situazione finanziaria in Italia, in Europa e nel mondo. Sul piatto ci saranno molti interrogativi da affrontare e soprattutto da spiegare al pubblico con un linguaggio commestibile. Cosa ha provocato il crollo dei mercati internazionali? Perché gli Stati Uniti, la nazione più potente del mondo, hanno rischiato il fallimento? Quali sono le cause di una nuova recessione alle porte che spaventa il mondo?

Per cercare di rispondere a queste domande, Tg5 numeri in chiaro proporrà una serie di servizi, di intervistecollegamenti in diretta, ascoltando ogni sera il parere di un grande nome del giornalismo italiano. Nella prima puntata odierna, l’approfondimento di Canale5 ospiterà Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera. Il quotidiano di via Solferino, proprio ieri era entrato a gamba tesa sulla crisi italiana con un editoriale in cui l’economista Mario Monti denunciava il commissariamento del Governo da parte della Bce. Con tutta probabilità, lo scottante argomento verrà ripreso anche stasera.


8
agosto

E’ BEPPE IL “FIORELLO” ALL’OCCHIELLO DELLA FICTION RAI

Beppe Fiorello

Continua con successo su Rai1 la messa in onda del ciclo di fiction Storie di un Italiano, interpretate da Beppe Fiorello. La retrospettiva, partita lo scorso 11 luglio, ogni lunedì in prima serata, propone alcuni dei lavori più significativi dell’attore siciliano. Dalla biografia di Giuseppe Moscati alle scandalose e drammatiche vicende de L’uomo sbagliato e La vita rubata. Tante storie di uomini comuni che la vita ha reso eroi. Vicende che hanno appassionato i telespettatori nella loro prima messa in onda e che ritrovano un ottimo consenso di pubblico e critica anche all’ennesima riproposizione.

Merito della qualità delle fiction proposte e del talento di Beppe Fiorello, ma anche della Rai, cui va riconosciuto l’impegno nell’offrire al proprio pubblico, in mezzo ad un marasma di repliche collocate in palinsesto con la stessa accortezza di un’estrazione del lotto, una retrospettiva di film tv che, seppur ugualmente in replica, abbia quantomeno un filo conduttore. Un’idea da coltivare ed utilizzare anche in futuro per sfruttare al meglio l’enorme patrimonio del quale la tv di Stato dispone.

Forte del successo ottenuto, il ciclo Storie di un Italiano prosegue questa sera con la messa in onda del film tv Il bambino sull’acqua, con protagonisti insieme a Beppe Fiorello, Vittoria Belvedere, Valeria Fabrizi e il piccolo Mattia D’Alessio. La storia è quella di due genitori che non si arrendono davanti alla grave malattia del figlio: una rarissima e incurabile forma di asma che costringe il piccolo a vivere tra bombole d’ossigeno e medicinali di ogni sorta. Un giorno, durante una gita al mare, mamma e papà si accorgono  che il bimbo si sente meglio. Quell’aria non fa scatenare le crisi respiratorie e anzi, provoca giovamento. I due genitori decidono allora di regalare al figlio un sogno: vivere per mare, su una grande barca.