E’ partito The Cube – La sfida, un’altra delle novità servite da Italia1 per la nuova stagione tv. The Cube è prima di tutto una sfida per Teo Mammucari perché i panni del gentleman gli vanno decisamente stretti. Il suo spirito dissacrante riesce a contenersi nella divisa da bravo ragazzo ma questa presa di distanza dalle sorti del concorrente non alimenta la tensione che troppo spesso sembra mancare.
I meccanismi di gioco richiamano quelli di Un minuto di vincere, ma in questo caso le prove sono ancora più difficili e, grazie all’aiuto dei dispositivi tecnologici all’interno del Cubo, risultano anche più attraenti da guardare. Tutto è incentrato solo sul concorrente: il cubo come una gabbia e l’oscurità dello studio circostante lo fanno sembrare ancora più isolato. La mano inglese si sente: la realizzazione è impeccabile, come in un vero show d’oltremanica. Le riprese in gamefreeze danno un ulteriore tocco di raffinatezza e di assoluta novità al tutto.
Regia a parte, la durata monstre del programma (quasi tre ore di trasmissione) può essere definita un azzardo per un game show di prima serata, ma lo spauracchio dell’audience è sempre dietro l’angolo. E nonostante il gioco sia stato epurato dai tipici ‘momenti vuoti’ che vorrebbero/dovrebbero creare suspence, il ritmo non è incalzante.