Televisione


24
settembre

VERISSIMO, DIVANO AFFOLLATISSIMO: BONOLIS, BIVONE, PELLEGRINI, MORISE. E LA LANDI?

Silvia Toffanin

Forte di una netta vittoria contro l’impalpabile programma avversario Le amiche del sabato, la nuova puntata di Verissimo riparte dallo schema vincente del debutto portando nel suo salotto il fuoriclasse Paolo Bonolis, testimone della staffetta del preserale con Gerry Scotti che proprio sette giorni fa è stato l’ospite interno di punta per Silvia Toffanin. Il conduttore di Avanti un altro dopo una breve chiacchierata con la conduttrice sottoporrà Alfonso Signorini a quella litania geniale e infernale della manche finale del nuovo quiz.

Immancabile il leggero cicaleccio sulle storie che nascono e che finiscono. La giovanissima Roberta Morise, forse unico personaggio capace di far passare alle cronache, per qualcosa che non sia l’abbronzatura, Carlo Conti, svelerà qualche retroscena di questo rapporto che, nonostante la rottura sentimentale, continua con grande professionalità nell’impegno del varietà di Raiuno. Ed è proprio in tema di spettacolo che la Morise svelerà un  nuovo progetto artistico.

Fresca di elezione giungerà ai lidi Mediaset, per quella che potrebbe essere la prima vera e propria uscita in ‘terra straniera’, la Miss Italia Stefania Bivone sospesa a metà tra i progetti da reginetta e il sogno dell’Ariston con quella vocazione per il canto di cui sta dando prova nelle varie ospitate. Un’altra che di questi tempi è tallonata dai riflettori è Federica Pellegrini: dopo l’intervista della prima puntata a Magnini Verissimo racconta questa relazione ascoltando la seconda campana che si dichiara finalmente serena, nonostante il fastidio della popolarità delle sue beghe sentimentali.




24
settembre

UOMINI E DONNE: RISSA SFIORATA TRA MARCO MELONI E LEONARDO GRECO (VIDEO)

Uomini e Donne, Marco Meloni e Leonardo Greco

Solo qualche giorno fa ci si chiedeva come fosse possibile che Uomini e Donne riuscisse a tenere ancora incollati alla tv 2.618.000 spettatori (21,92% di share) nonostante la veneranda età e un inizio di stagione in cui l’unica novella (peraltro piuttosto rischiosa per un programma che vanta una formula invariata da anni) è un poker di tronisti, da scremare, alle prese con prove di cucina e “perspicacia”. Ma è proprio quando cominci a pensare “se oggi non avessi visto la puntata non avrei perso niente” che la Sanguinaria sfodera il colpo che… ti aspetti!

Dopo un inizio soft in un salottino dove a farla da padroni sono gli occhi innamorati delle coppie formatesi nella scorsa stagione e il solito bla bla bla che raggiunge ben presto l’apice della scontatezza e della banalità, le frasette smielate e il vadevecum dei perfetti fidanzati lasciano posto a qualcosa di ben più divertente: un accesissimo confronto tra Marco Meloni e Leonardo Greco. L’ex tronista sardo, accusato di aver partecipato al programma di Maria de Filippi per cavalcare l’onda mediatica, ma anche di aver tentato di abbordare Teresanna Pugliese in occasione di un evento che li vedeva protagonisti, viene inaspettatamente investito dalla furia di Leonardo Greco che sembrava non veder l’ora di togliersi un macigno dalla scarpa (altro che sassolino) che lo tormentava da quando Marco, in un video, aveva definito, tra le righe, Diletta Pagliano una poco di buono.

Accuse, toni accessi e occhi fuori dalle orbite. Mentre Leonardo sputa fuoco, Marco sfodera un sorrisino “salva apparenze”, mantenendo un self control da vero “divo”. La sua maschera di cera però si scioglie al primo vero insulto:


24
settembre

L’AFFONDAMENTO DEL LACONIA: LA TRAGEDIA DEL TRANSATLANTICO RIVIVE DOMENICA 2 OTTOBRE SU CANALE 5

L'affondamento del Laconia

Le tragedie in tv ‘acchiappano’ sempre. Devono certamente pensarla così i responsabili delle fiction Rai e Mediaset, pronti in questa stagione a proporre al rispettivo pubblico, sotto forma d’imponenti kolossal, due dei disastri più grandi del secolo scorso. Da una parte la tv pubblica, che ha deciso di puntare sulla più che nota tragedia del Titanic, il transatlantico inabissatosi il 12 aprile 1912, dall’altra la tv commerciale, con la meno conosciuta ma altrettanto terribile sciagura del Laconia, il mercantile colato a picco il 12 settembre 1942.

Se per Titanic – Blood and Steel, co-produzione internazionale di ben 20 milioni di dollari, realizzata per l’Italia dai fratelli De Angelis, bisognerà attendere la messa in onda  il prossimo 12 aprile, centenario del disastro, per L’affondamento del Laconia, basterà invece sintonizzarsi su Canale5 domenica 2 ottobre. La fiction in un’unica puntata, frutto di una co-produzione anglo tedesca del valore di 13 milioni di dollari, vedrà nel nutrito cast internazionale oltre all’inglese Andrew Buchan, lo scozzese Brian Cox, e i tedeschi Ken Duken e Franka Potente, anche gli italiani Ludovico Fremont e Paolo Conticini. Fremont, diventato popolare con la serie I Cesaroni, vestirà i panni di uno dei prigionieri di guerra, Vincenzo Di Giovanni, un giovane tenente che cercherà disperatamente di aiutare i tanti italiani verso la salvezza.

Per chi non ricorda o non fosse a conoscenza della tragedia, val la pena fare un salto indietro a quella sera di fine estate del 1942.  Il Laconia sta risalendo le acque dell’Oceano Indiano, si dirige verso l’Inghilterra e si muove a zig zag per evitare di incontrare sommergibili tedeschi. Il transatlantico è pieno di italiani, 1800 prigionieri di guerra, rinchiusi nella stiva della nave, senza aria, cibo e acqua potabile. Il sole è appena tramontato e ai piani alti i passeggeri e gli uomini dell’equipaggio cantano e ballano. Sotto la superficie dell’acqua però c’è qualcuno che da qualche ora osserva il lento procedere del mercantile. Sono i marinai tedeschi che compongono l’equipaggio di un U-Boot. La loro missione è quella di affondare più navi nemiche possibili. Con il calare della sera, dal sommergibile tedesco escono tre siluri. Il Laconia si squarcia e un’enorme quantità d’acqua si riversa nella nave risalendo i corridoi fino ad arrivare sul ponte.





23
settembre

FERMI TUTTI! IL GIUDICE STOPPA BAILA

Barbara D'Urso

[Da Oggi.it] Prima Milly Carlucci, poi addirittura la BBC. La nuova trasmissione di Barbara D’Urso Baila! aveva subito accuse di plagio. Ora, arriva la sentenza del giudice. Stando alle indiscrezioni che trapelano, il tribunale civile di Roma ha inibito la trasmissione della prima puntata dello show, prevista per lunedì 26 settembre su Canale5, in prima serata.

LA SENTENZA – La sentenza è stata depositata oggi pomeriggio. Ma verrà diffusa solo lunedì. Però, da viale Mazzini e anche da Cologno Monzese trapelano le prime indiscrezioni. Gli autori e gli alti dirigenti sono al lavoro per studiare alternative e strategie. In particolare, a Mediaset si preparano al peggio. E proprio in queste ore pare che stiano decidendo che cosa programmare al posto del nuovo show della D’Urso, che doveva andare in onda già lunedì sera.

LA D’URSO ERA IN DIRETTA – L’indiscrezione ha scosso i corridoi di Cologno Monzese mentre la stessa Barbara d’Urso era in diretta Tv con Pomeriggio Cinque. E la notizia le è stata comunicata solo alla fine della puntata di venerdì pomeriggio.

IL COMMENTO DELLA CARLUCCI – Raggiunta al telefono, Milly Carlucci non conferma né smentisce l’indiscrezione: «Siamo tutti in fibrillazione in attesa di conoscere i reali contenuti della sentenza», dice Milly. «Solo lunedì, però, ci sarà chiarezza su questa vicenda».


23
settembre

LARISSA RIQUELME INFIAMMA BAILA(NDO POR UN SUENO). E SE TGCOM SMONTA LA DIFESA…

Larissa Riquelme a Bailando por un sueno

Beh va beh! Ha del comico che nel pieno di una causa giudiziaria che vede le tv del Biscione opposte a due colossi come Rai e BBC, sia lo stesso portale d’informazione di Mediaset a ‘smontare’ tutta la difesa di Baila, il nuovo show di Barbara D’urso che dovrebbe, e il condizionale a questo punto è d’obbligo, prendere il via lunedì in prima serata su Canale 5.

Siamo d’accordo, la questione continua a non essere semplice: nonostante sia stata sviscerata in ogni particolare nel corso degli ultimi mesi, qualcuno nutre ancora dei dubbi sulla genealogia dei format. E se il giudice cui spetta il verdetto finale si è concesso altri tre giorni di tempo prima deliberare in extremis su Baila, Tgcom è caduto nel fatal errore.

Parlando del topless che la modella Larissa Riquelme ha regalato ai telespettatori di Bailando por un sueno, TgCom è caduto in un errore fatale, definendo il programma come “la versione argentina di Dancing with the stars“, ovvero Ballando con le Stelle. Viene da pensare che il generale Milly Carlucci pur di vincere la sua battaglia, abbia inviato una talpa in quel di Cologno. Oppure che qualcuno del famoso portale non abbia in simpatia Maria Carmela tanto da farle uno sgambetto.





23
settembre

TI LASCIO UNA CANZONE SMILE: LA CLERICI SI ALLUNGA DI 30 MINUTI E SFIDA C’E’ POSTA SINO ALL’ULTIMO.

Il sorriso di Antonella Clerici

Sabato scorso sono uscite entrambe vincitrici: Antonella Clerici ha riacceso il sabato sera di Rai1 con un buon 21% di share, mentre Maria De Filippi ha confermato la forza di C’è posta per te con un altrettanto buono 23% (in sovrapposizione c’è stato solo un punto a favore di Canale5). A conti fatti, una sorta di pareggio, poichè il baby talent della Rai a mezzanotte in punto deve chiudere il sipario e nei minuti successivi il people show di Canale5 può prendere il sopravvento e volare alto, soprattutto nei valori percentuali.

Per arginare l’ultima mezz’ora di C’è posta per te, da domani Ti lascio una canzone dopo le 24 diventa Smile. Fino alle 24.30, infatti, andrà in onda uno speciale dedicato al dietro le quinte dello show con i momenti più divertenti e curiosi della puntata. Un escamotage a costo zero (o quasi) per tenere incollati allo schermo i fedelissimi di Antonellina, che altrimenti, una volta messi a letto i bambini, come vuole la legge sui minori in tv, avrebbero potuto cambiare canale per gustarsi l’ultima storia di Maria.

Col sorriso, insomma, la Clerici e la Rai non stanno a guardare e non lasciano campo libero alla concorrenza. Con Smile i verdetti dell’auditel potrebbero cambiare, anche perchè i conti si fanno alla fine e non certo dopo la puntata d’esordio.


23
settembre

EMILIO FEDE: ‘NICHI VENDOLA MERITAVA ANCHE DI PIU’ DI QUELLO CHE HO DETTO. MI HA ACCUSATO DI ESSERE PROCACCIATORE DI DROGA’

Emilio Fede

Nell’occhio del ciclone, prima per le intercettazioni e le allusioni che lo tirano in ballo, poi per un intervento radiofonico non troppo diplomatico nei confronti di Nichi Vendola, Emilio Fede passa al contrattacco e risponde all’accusa di omofobia che rimbalza dal web e dalla carta stampata a seguito delle sue frecciatine a distanza al leader di Sel (che intanto si era premurato di precisare: “Io sono gay, ma non sono un porco. Ovviamente mi riferisco a Emilio Fede”).

Si difende innanzitutto così il direttore del Tg4:

La mia è stata una risposta a Nichi Vendola che mi ha, pubblicamente, accusato di essere procacciatore di droga, realtà mai esistita nella mia vita. [...] Meritava anche di più di quello che ho detto.

Le battutine, per chi non avesse avuto modo di leggerle, durante l’ospitata alla trasmissione radiofonica La Zanzara risuonavano così ai microfoni:

Va capito davanti e… di dietro perché uno non è che davanti dice una cosa e poi di dietro ne fa un’altra. Lui la fa davanti e di dietro

Se vado in cella speriamo che mi venga a trovare, però io mi paro il c..o

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , , ,


23
settembre

SERIE A: SKY E PREMIUM VERSERANNO 2,5 MLD DI € PER IL PROSSIMO TRIENNIO. DIRITTI IN CHIARO ANCORA INVENDUTI

Serie A

Crisi? Taglio dei costi? Macchè! C’è solo una cosa che, televisivamente parlando, non conosce momenti di recessione e tira sempre, tira addirittura più di un carro di buoi. Non fate i maliziosi e non pensate al celebre proverbio, stiamo parlando della Serie A, l’unico evento in grado di far superare il milione di spettatori ai canali Sky e Mediaset Premium. Limitandoci agli ascolti dell’ultimo turno infrasettimanale la partita Novara-Inter ha fatto toccare alla pay tv di Murdoch il 5.6% (3.35% per la concorrenza) mentre la diretta delle altre otto partite del mercoledì sera ha toccato l’8.4% complessivo.

Normale, quindi, che i due colossi a pagamento non si siano lasciati sfuggire i diritti del campionato di calcio relativi al triennio 2012-2015 per un costo complessivo di quasi 2,5mld di € versati nelle casse della Lega Calcio. In particolare, Sky si è assicurata i diritti di tutte e 20 le squadre di Serie A (Pacchetto 1) per un importo complessivo di 1,683 mld di € mentre Premium ha fatto suo il Pacchetto 3 comprendente le partite di 12 squadre alla “modica” cifra di 804 mln di €. Restano senza copertura sul digitale terrestre le altre 8 squadre del massimo campionato (quelle che fino alla scorsa stagione avevano venduto i diritti a Dahlia Tv) ma non è una novità. Del resto, anche in questa stagione il dtt non trasmette tutte le 380 partite.

Si tratta di cifre proporzionalmente più alte rispetto all’importo versato dalle pay tv per il biennio 2010-2012, che rendono il “valore” della Serie A il secondo in Europa dietro la Premier League inglese. Il motivo è che la fame di calcio del pubblico del Belpaese non si è mai placata nonostante il livello tecnico del nostro campionato non sia più d’eccellenza, con la conseguenza che il football è – e resterà - l’unico veicolo a disposizione delle tv a pagamento per attrarre nuovi clienti e mantenere quelli vecchi, con buona pace di Simona Ventura, film in prima tv e serie in anteprima.