Televisione


3
ottobre

BOOM! CI VORREBBE UN AMICO TORNA IN ONDA A DICEMBRE CON LORELLA CUCCARINI

Ci Vorrebbe un Amico

Hai capito la Cucca! Domenica In, Star Academy e adesso anche la conferma di Ci Vorrebbe un Amico, il people show testato lo scorso giugno.

Risultati deludenti (11% di share), ma formula del programma tutto sommato interessante e televisivamente migliorabile. Sembra pensarla così anche il direttore di Rai: vi anticipiamo, infatti, che Mauro Mazza avrebbe intenzione di confermare per Lorella Cuccarini la messa in onda per il prossimo dicembre – e comunque fuori garanzia – di altre puntate (dovrebbero essere 2 o 3) del programma prodotto dalla Triangle di Silvio Testi.

Un’unica preghiera per pietà: si togliesse dal titolo quell’ORA unitamente ai puntini di sospensione.




3
ottobre

ERIKA E OMAR OGGI (FOTO). DA AVETRANA A NOVI LIGURE, IN TV IL GRAND TOUR DELL’ORRORE.

Omar Favaro ed Erika De Nardo, oggi

Della cronaca nera non si butta via niente: tutto fa brodo. Anzi brodaglia, da rimestare nel calderone mediatico con un pizzico di cinismo. Succede così che delitti antichi e recenti si cedano il testimone, diventando protagonisti di un unico filone narrativo capace di far impallidire i grandi classici della letteratura gialla. Ieri pomeriggio, ad esempio, Domenica Cinque ha rispolverato l’efferato delitto di Novi Ligure, avvenuto nel 2001 per mano di Erika De Nardo e Omar Favaro. I due fidanzati uccisero a coltellate la madre e il fratellino della ragazza, la quale uscirà dal carcere il prossimo dicembre. Dieci anni dopo, quell’omicidio torna a far parlare di sè; come se non bastassero le iniezioni di cronaca nera somministrate ogni giorno dalla tv.

Canale5 ha trasmesso un’intervista a Deborah Barbarito, l’attuale compagna di Omar. La donna ha raccontato un lato inedito dell’assassino (conosciuto in chat), che oggi sarebbe diventato ”un’altra persona“, “dolcissima, buona, di cuore…“. “Non chiedo alla gente di dimenticare ma di darci una possibilità per un futuro migliore e una vita normale” ha affermato la Barbarito, confidando di volere una figlia da Omar. E in effetti dimenticare è difficile: quelle cinquanta coltellate inferte con bestialità sulla madre ed il fratellino di Erika impressionarono il pubblico, che ancora oggi non scorda.

Omar mi ha raccontato di quella sera piangendo e mi ha chiesto di non tirare più fuori l’argomento” ha detto la donna a Domenica Cinque, dichiarando di sentirsi vittima di pregiudizio. Poco prima, la trasmissione di Canale5 aveva proposto un’intervista esclusiva a Michele Misseri; da Avetrana a Novi Ligure, il grand tour dell’orrore sta trovando nuove forme di espressione. Che, ovviamente, riguardano tutte le emittenti e diversi programmi.


2
ottobre

L’AFFONDAMENTO DEL LACONIA: QUESTA SERA SU CANALE 5, LA TRAGEDIA DEI SOLDATI ITALIANI

L'affondamento del Laconia

Presentato con successo al Roma Fiction Fest, arriva questa sera alle 21,30 su Canale 5, L’affondamento del Laconia. Il tv movie, coprodotto fra Italia, Inghilterra e Germania, e distribuito per il nostro Paese dalla Publispei, racconta una tragedia storica sconosciuta a buona parte del pubblico. Una storia che riemerge a distanza  di quasi 70 anni, e ci riporta alla sera del 12 settembre 1942.

Il Transatlantico Laconia sta risalendo le acque dell’Oceano Indiano, diretto verso l’Inghilterra. A bordo 1800 italiani, prigionieri di guerra, sono rinchiusi nelle viscere della nave, senza aria, acqua e cibo. Il sole è appena tramontato e ai piani alti i passeggeri e gli uomini dell’equipaggio cantano e ballano. Sotto la superficie dell’acqua, il sottomarino U-BOOT 156, del comandante Werner Hartenstein, osserva il lento procedere del mercantile. All’altezza del Golfo di Guinea, dal sommergibile tedesco escono tre siluri. Il Laconia si squarcia, e un’enorme quantità d’acqua si riversa nella nave risalendo i corridoi fino ad arrivare sul ponte.

Gli italiani, presi dalla disperazione, riescono a sfondare una sola delle tre gabbie in cui sono rinchiusi. Le altre due vengono sommerse dalle acque e 1350 italiani perdono la vita, prigionieri per sempre dell’oceano. I pochi riusciti a scappare cercano la salvezza risalendo nella totale oscurità le scale che conducono al ponte. Saliti su, troveranno tutte le scialuppe occupate e gli inglesi poco disposti a fargli spazio.





2
ottobre

SETTEMBRE NERO PER LA FICTION, SI SALVA SOLO DON MATTEO

Don Matteo 8, Terence Hill e Nino Frassica

I responsi Auditel sono stati a dir poco impietosi: per la fiction italiana si è trattato di un vero e proprio settembre nero. Mai come in questa prima parte di stagione, infatti, la serialità made in Italy aveva realizzato un così basso riscontro di pubblico. Una crisi generale, che sembra aver colpito indistintamente Rai e Mediaset, personaggi popolari del piccolo schermo come Lino Banfi e Sabrina Ferilli, e volti del cinema, eccezionalmente prestati alla tv, come Riccardo Scamarcio.

Proprio al bell’attore spetta il triste primato di fiction meno seguita. Il segreto dell’acqua, serie tv in sei puntate prodotta da Magnolia Fiction, con protagonisti, oltre a Scamarcio, Valentina Lodovini e Michele Riondino, ha riportato nei suoi primi 5 appuntamenti, in onda su Rai1, una media inferiore ai 3 milioni di spettatori ed uno share del 12,35 %. Non è andata molto meglio a Luca Argentero e Martina Stella, protagonisti della miniserie in due puntate Tiberio Mitri – Il Campione e la Miss, seguita da poco più di 4 milioni di spettatori con il 15,75% di share. Un vero e proprio disastro, nel quale l’unica eccezione è rappresentata dall’immarcescibile Don Matteo, sempre pronto a salire in sella alla sua bici, e scovare cadaveri come fossero funghi. Le rassicuranti avventure del prete-detective di Rai1 non sembrano soffrire il passare del tempo, riportando una media di oltre 6 milioni di spettatori e del 26% di share.

Se Atene piange, Sparta non ride, e anche in quel di Mediaset sembra esserci ben poco da festeggiare. Il Commissario Zagaria, la miniserie in due puntate con protagonista Lino Banfi, ha portato a casa una media di appena 3 milioni di spettatori e del 14% di share. Non va molto meglio a Sabrina Ferilli, che nei panni di tata in Anna e i cinque – La nuova serie, in attesa dell’ultima puntata (mercoledì 5 ottobre, 21.10 Canale5) si deve accontentare di una media di circa 4 milioni di spettatori  e del 16% di share.


2
ottobre

MICHELE MISSERI A DOMENICA CINQUE: “SCAGIONERO’ SABRINA E COSIMA O LA FARO’ FINITA”

Michele Misseri

Michele Misseri continua a pronunciare il suo mea culpa, ad accusarsi per l’omicidio della piccola Sarah Scazzi. L’ex orco di Avetrana, sempre più star televisiva, questo pomeriggio ha concesso un’intervista esclusiva al programma Domenica Cinque. Collegato in diretta con la giornalista Ilaria Cavo, Michè ha ribadito di aver ucciso con le proprie mani la nipote 14enne, scagionando la moglie Cosima e la figlia Sabrina, che in questo momento sono detenute con l’accusa di aver commesso il crimine. 

Mi pento di non aver lasciato nessuna traccia del delitto di Sarah. La corda l’ho buttata insieme alle scarpe nel bidone della spazzatura” ha detto Misseri su Canale5, ripercorrendo ancora una volta quelle che sarebbero state le drammatiche sequenze dell’assassinio. Nel corso dei mesi, l’uomo ha sempre sostenuto con insistenza una versione che secondo gli inquirenti sarebbe piena di contraddizioni e in parte priva di riscontri. A riguardo, zio Michele ha di recente chiesto di essere nuovamente ascoltato dai giudici, per fare chiarezza e liberare Cosima e Sabrina dalle sbarre

Anche oggi, in diretta tv, il pensiero di Misseri è andato a loro. Figure sempre presenti, martellanti nel ricordo, come un’ossessione o forse più. ”Io lotterò sempre per farle scagionare, ma se non riuscirò a farle uscire, la farò finita perchè non riesco ad andare avanti così” ha dichiarato l’uomo, quasi lanciando un appello accorato. “Gli abitanti di Avetrana vogliono che io dica che sono state Sabrina e Cosima ad uccidere Sarah. Soffro per la mia famiglia perchè quella poveretta (Sarah Scazzi, ndDM) non riposerà mai in pace” ha proseguito davanti al microfono di Domenica Cinque.





2
ottobre

RAI1 IN CRISI D’ASCOLTI PERDE LA SFIDA SETTIMANALE CON CANALE 5. GARIMBERTI E’ PREOCCUPATO

Riccardo Scamarcio

Riccardo Scamarcio non è Terence Hill: i telespettatori di Rai1 non si sono fatti conquistare dall’attore pugliese protagonista de Il segreto dell’acqua, la ficton che, probabilmente nei piani dei vertici Rai, doveva essere il fiore all’occhiello del palinsesto per inaugurare al meglio la nuova garanzia autunnale. E invece l’ammiraglia della tv pubblica ha dovuto fare i conti con un imprevisto calo d’ascolti per colpa soprattutto di quello che fino a ieri era il suo punto di forza: la fiction.

Per rimanere in tema di attori presi in prestito dal grande schermo, anche Luca Argentero ha deluso con l’attesa miniserie su Tiberio Mitri, superato dalla premiere di Baila e da Ballarò. La settimana nera di Rai1 ha poi raggiunto il suo picco negativo mercoledì sera con l’esordio di Me lo dicono tutti, programmato all’ultimo minuto e senza uno straccio di promozione. L’ascolto è stato da minimi storici: solo l’11.89%, quasi sei punti in meno rispetto alle prime tre puntate trasmesse a maggio che si erano assestate intorno al 18%.

Meno male che Don Matteo c’è, verrebbe da dire: la fiction di Terence Hill dimostra una tenuta unica in tutto il panorama catodico. E se anche gli ascolti non sono più quelli dei suoi migliori anni, Carlo Conti può dire di aver regalato qualche sorriso, e con lui Antonella Clerici e il suo Ti lascio una canzone che rimane stabile anche dopo il calo del suo “facsimile” Io canto. Peccato che i risultati degli ultimi tre giorni non siano bastati a colmare il divario con Canale 5: l’ammiraglia del Biscione si aggiudica l’ultima settimana settembrina con una media del 17.3% contro il 16.81% di Rai1.


2
ottobre

QUELLI CHE IL CALCIO: LE IMMAGINI ESCLUSIVE DEL ‘TUNNEL DELLA GELMINI’

Quelli che il calcio- Trio Medusa alla scoperta del tunnel dei neutrini

Mariastella Gelmini è dentro il tunnel e forse ci resterà per un bel po’ di tempo. La gaffe dei neutrini che sta impazzando per il web con una serie di imperdibili parodie continua a tenere banco nella satira. Il Trio Medusa e il nuovo Quelli che il calcio di Victoria Cabello non potevano non affondare il colpo e dopo aver portato all’attenzione del pubblico televisivo la vignetta che ritrae ‘Maria Star’, alias Maria Stella Gelmini, nelle pose di un santino con la scritta Beata Ignoranza dà il colpo finale al ministro.

Un collegamento in esclusiva con Mario Tozzi, illustre geologo e volto storico di Gaia, e il viaggio alla scoperta del tunnel può cominciare. Gustosa parodia: un ristorante, una scala contorta verso un seminterrato e finalmente la famigerata via Gelmini tra Gran Sasso e Ginevra. Se gli antichi Romani nominavano le loro strade avveniristiche in base a qualche caratteristica commerciale o topografica, il ministro si merita tutto il titolo su questo improbabile percorso.

Irresistibile il cartello stile autostrada con le due direzioni di marcia per neutrini con tanto di indicatori di direzione e con tutte le relative tappe del percorso dei veloci neutrini, capaci di sfidare la luce. Satira brillante e quello stile Cabello che inizia a convincere un po’ tutta la stampa che si sta allineando in una positiva valutazione del cambiamento di gestione Ventura.


2
ottobre

L’ULTIMA PAROLA: MAI PIU’ UN LEGHISTA DA PARAGONE. PAROLA DI UMBERTO BOSSI

Umberto Bossi e la guerra a L'ultima parola

L’ultima parola più che a Gianluigi Paragone stavolta spetta ad Umberto Bossi e per il talk show nato per fare da contraltare a Michele Santoro sono cavoli amari. Dal quartier generale della Lega Nord vento di guerra contro il conduttore de L’ultima parola, nonchè vicedirettore della seconda rete della tv di Stato. Il Senatur è stato chiaro, e un quotidiano amico come Il Giornale gli attribuisce questo monito:

Da Paragone non bisogna andarci, se qualcuno ci va è per farsi vedere, vuol dire che pensa a sé e non alla Lega.

A monte dell’improvviso cambiamento di rotta c’è il dietrofront di Paragone, d’ispirazione maroniana, che ha pubblicamente preso le distanze dalla recente politica della maggioranza, un esecutivo che naviga da mesi in acque sicuramente turbolente. Lui deluso dalla centralizzazione del partito che ha smarrito man mano la propria forza propulsiva contro i guai della politica italiana, loro delusi dalla sua disobbedienza e dal suo riversarsi nell’antipolitica generalizzando il malcontento.