Ciò che salta subito all’occhio nella nuova serie Mila e Shiro Il sogno continua (dal lunedì al venerdì alle 17.30 e alle 17.55 su Italia1), seguito cino-giapponese in onore delle Olimpiadi di Pechino 2008, è la presenza pressoché fissa di Shiro, selezionato come vice allenatore per la squadra delle Dragon Ladies, a cui fa capo la rossa pallavolista. Fatalità vuole che l’abile strategia di marketing di Mediaset, che all’epoca trasformò il titolo dell’anime per renderlo più appetibile a quel pubblico femminile tutto sole, cuore e amore, ha finalmente avuto riscontro, a distanza di ben 25 anni, nella nuova serie.
Anche ne Il sogno continua, tuttavia, la tanto attesa love story tra Mila e Shiro non pare doversi concretizzare nè tantomeno tenere banco: Shiro, per quanto presenza fissa, sembra perlopiù una comparsa all’interno della storyline, e anche Mila in più d’occasione rimane defilata, una scelta a quanto pare studiata a tavolino dai produttori per far emergere le nuove protagoniste della pallavolo animata e dare più spazio alla squadra piuttosto che al singolo. Come molti ricorderanno, la prima stagione, ambientata in Giappone, si era conclusa con la prima partita della nazionale alle Olimpiadi di Seul del 1988; Il Sogno continua si sposta invece in Cina, dove le tre storiche amiche-nemiche, Mila (appena ripresasi dalla rottura del tendine di Achille), Nami e Kaori, vengono piombate per risollevare le sorti delle Dragon Ladies, a rischio scioglimento.
Sequel e remake insieme: in Mila e Shiro Il sogno continua ritroviamo gran parte dei protagonisti della prima stagione, tra cui anche il cattivissimo Daimon ora diventato allenatore delle Hellcats, mentre alcune delle new entry ricalcano, sia fisicamente che nella caratterizzazione, alcuni dei personaggi che abbiamo avuto modo di apprezzare nei “Due cuori nella pallavolo”, creando inevitabilmente un filo diretto con la serie precedente. Anche gli obiettivi della squadra dopotutto rimangono gli stessi: vincere il campionato ed approdare alle Olimpiadi di Pechino. Al centro dell’anime rimangono ovviamente le interminabili partite di pallavolo, sempre vinte o perse “all’ultimo punto”, e le schiacciate sovrumane di Mila e le altre. Insomma, la fantasia, anche stavolta, non è proprio mancata.