
TeleRatti 2011
23
maggio
TELERATTI 2011: LE VOTAZIONI SONO PROROGATE SINO A DOMANI, 24 MAGGIO, ALLE 9.30.

TeleRatti 2011
In considerazione dell’importante ‘affluenza alle urne’ e della possibilità di chiudere in diretta i TeleRatti 2011, la redazione di davidemaggio.it comunica che le votazioni valide per l’elezione dei vincitori della quinta edizione del premio alla peggiore tv dell’anno si chiuderanno domani, 24 maggio, alle ore 9.30 e non più quest’oggi alle 23.59.
La chiusura verrà fatta in diretta nel corso dell’Alfonso Signorini Show su Radio Montecarlo nel corso del quale verranno anche comunicati i primi vincitori della quinta edizione (maggiori info qui).
Nel frattempo, qualora non l’aveste già fatto, potete votare i vostri ‘preferiti’.
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I TeleRatti sono sponsorizzati da Chili Tv (www.chili-tv.it), la televisione on demand lanciata da Fastweb, che si può vedere attraverso qualsiasi dispositivo connesso a Internet come Smart Tv, PC, tablet, smartphone. Nessun decoder, nessun abbonamento, nessun vincolo di operatore telefonico per scegliere quando si vuole solo il meglio della tv.


23
maggio
TELERATTI 2011: PEGGIOR SCENOGRAFIA

Teleratti 2011 Peggior Scenografia
E mica solo scostumati, scoppiati o fenomeni da baraccone. Tra le diverse novità di quest’anno, i Teleratti 2011 hanno visto anche lo sbarco di categorie più tecniche, che richiedono senza dubbio un occhio più attento dai parte degli internauti. Dopo avervi riferito del Peggior Autorato, in cui sono in lizza Centocinquanta, Uman e Stasera che sera, oggi ci concentriamo invece sulla peggiore scenografia. Ne avete segnalate tante ma solo tre, di cui due firmate dallo stesso architetto, sono state ritenute meritevoli dai nostri 30 fantastici giurat(t)i di essere nominate. Eccole:
I Raccomandati: una scenografia può risultare determinante per il successo o meno di un programma. E’ il caso del talentuoso programma di Pupo ed Emanuele Filiberto, la cui ‘avvolgente’ scenografia firmata da Marco Calzavara ha fatto storcere il naso a molti. Nominata.
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G’ Day: doveva essere un’alternativa comica ai canonici quiz show dei preserali di Rai1 e Canale5 con l’arduo compito di “lanciare” il telegiornale di Enrico Mentana ma nei fatti gli ascolti parlano di tutt’altra situazione e, nonostante la piena fiducia dei piani alti, la strada da fare è ancora tanta. Colpa anche della scenografia firmata da Marco Calzavara, che nel tempo ha anche subìto delle leggere modifiche per venire incontro alle critiche (lecite) dei fan. Un grande ledwall, elemento centrale della trasmissione vista l’elevata interazione della conduttrice con i contenuti video, sovrasta il piccolissimo studio, affiancato da un pannello che ospita la grande “G” del titolo. In studio sono stati inoltre inseriti alcuni elementi di arredamento, per arricchire la (spogliata) scena: un tavolo accompagnato da due puff, dove siedono lo stagista e la conduttrice (solo durante la rubrica telefonica), e un frigorifero giallo con un secondo schermo al suo interno che ospita il protagonista della puntata, assente “fisicamente” in studio.


22
maggio
TELERATTI 2011: PEGGIOR OPINIONISTA

TeleRatti 2011: Peggior Opinionista
Mentre le votazioni dei Teleratti arrivano agli sgoccioli (potete votare fino a domani, lunedì 23 Maggio. Per farlo clicca qui), ci occupiamo di una temibile categoria, i cui protagonisti hanno invaso la tv nel corso degli ultimi anni. Non esiste un contenitore di infotainment che si rispetti senza dei validi opinionisti, coloro che hanno il compito di commentare qualsiasi tipo di notizia venga sottoposta loro, passando con disinvoltura dalla cronaca nera di Avetrana agli ultimi gossip sui concorrenti dei reality. Se è vero che l’opinionista è tanto più bravo quanto più riesca ad essere incisivo, allora ricevere il nostro Teleratto potrebbe rappresentare addirittura un riconoscimento. I nostri giurat(t)i ne hanno indicati ben otto tra i quali voi lettori dovete scegliere il vincitore.
Numero 1: Mario Adinolfi – Mario Adinolfi, giornalista e politico militante nel centro-sinistra sconosciuto ai più, è balzato agli onori delle cronache popolari oltre che per le ospitate a Pomeriggio Cinque, anche per una battuta infelice su Alfonso Signorini sulla sua bacheca di Facebook. In una puntata di Pomeriggio Cinque dedicata alle persone obese, ha reso noto il suo peso di 170 chili e ha preso posizione contro la dittatura dei magri. Sempre alla corte di Barbara D’urso ha avuto modo di commentare il delitto di Avetrana, difendendo il ruolo della televisione che avrebbe a suo dire accelerato i tempi della soluzione del caso.
Numero 2: Roger Garth – Roger Garth è stato l’asso nella manica di Pomeriggio 5. Fortemente voluto dalla padrona di casa Barbara D’urso, rimasta orfana degli scoop di Gabriele Parpiglia, il caschetto biondo più temuto del pomeriggio si è ritagliato un suo ruolo come smascheratore di tutti gli scheletri nascosti negli armadi dei concorrenti del Grande Fratello. E’ sufficiente che la telecamera riprenda il suo sorriso malizioso per far tremare coppie consolidate e rispettivi amanti. Certo, l’ingrato compito di “sputtanatore” ufficiale portato avanti con tanta leggerezza e un pizzico di godimento, gli ha assicurato l’antipatia dei telespettatori e una nomination ai Teleratti.
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22
maggio
TELERATTI 2011: PEGGIOR FICTION

TeleRatti 2011: peggior fiction
Al grido di …e mo so’ ratti, continuano con successo le votazioni per i TeleRatti 2011. Tra le tante categorie in gara, un posto di riguardo è occupato naturalmente dalla fiction, la grande macchina narrativa che ogni sera tiene con il fiato sospeso milioni di famiglie. L’Italia è tra i più importanti produttori mondiali, con una media di oltre 600 ore a stagione. Tra tante produzioni, può però capitare di non incontrare i gusti degli spettatori o, in alcuni casi, trovare insieme al successo anche una scia di critiche legate alla sceneggiatura, piuttosto che alla regia o alla scelta dei protagonisti. Dopo La freccia nera (2007), La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2008), Il sangue e la rosa (2009) e Fratelli Benvenuti (2010), chi meriterà il Teleratto come peggior fiction dell’anno? Vediamo nel dettaglio le 3 nomination di questa edizione.
Numero 1: Il peccato e la vergogna. Con una media di 6 milioni di spettatori e del 26.85% di share, la fiction con protagonisti Gabriel Garko e Manuela Arcuri è stata uno dei più grandi successi dello scorso autunno. La serie in 6 episodi, prodotta dalla Ares Film e trasmessa da Canale 5, non convince del tutto il pubblico che, oltre a nutrire dei dubbi sulle reali capacità recitative dei due protagonisti, sembra non apprezzare pienamente neppure la formula del “fotoromanzo televisivo” tanto cara alla società di Alberto Tarallo. La fiction, ambientata nei primi anni ‘40, ha ricevuto inoltre numerose critiche dai telespettatori più esigenti che ne hanno contestato le ricostruzioni storiche, definendole piuttosto approssimative, i colpi di scena al limite dell’inverosimile, ed una trama nel complesso alquanto contorta.
Numero 2: Le due facce dell’amore. Prodotta da R.T.I. e realizzata da FremantleMedia S.p.A per la regia di Monica Vullo e Maurizio Simonetti, la versione italiana di Sin Tetas No Hay Paraiso è stata in assoluto una delle fiction meno seguite della stagione. Edulcorata e stravolta rispetto all’originale capolavoro colombiano, la serie in 6 episodi con Daniele Liotti, Nathalie Rapti Gomez, Lorenzo Flaherty e Lola Ponce, nel suo primo appuntamento in onda mercoledì 6 ottobre 2010, ha ottenuto 3.692.000 telespettatori e il 14,11% di share. Ascolti piuttosto bassi, crollati ulteriormente, complice il boom di Chi l’ha visto in onda in contemporanea su Rai 3, la settimana successiva, arrivando a totalizzare appena 3.304.000 spettatori e il 12,66% di share. La serie, che narra la storia d’amore all’apparenza impossibile tra Caterina, giovane studentessa universitaria, e Alessandro detto “il Duca”, boss malavitoso della periferia romana, dopo solo due appuntamenti, abbandona quindi la rete ammiraglia. Le 4 puntate rimanenti vengono mandate in onda su La5 con risultati record per l’emittente all digital. A non aver convinto il pubblico, oltre ad un cast in buona parte straniero e ben riconoscibile come tale, anche la coppia protagonista, con un Daniele Liotti decisamente troppo vecchio per interpretare il fidanzato della giovane e ingenua Caterina.
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22
maggio
TELERATTI 2011: IL PEGGIOR FENOMENO (DA BARACCONE) DI UN REALITY/TALENT SHOW

TeleRatti 2011: Peggior Fenomeno (da baraccone)
I TeleRatti 2011 vivono la loro fase decisiva, quella delle votazioni (vi ricordiamo che c’è tempo per dare sfogo a tutta la vostra cattiveria catodica fino a lunedì 23 maggio. Per farlo clicca qui), e nel frattempo DM continua a fare zoom sulle tredici categorie. Dal carrozzone della tv, in particolare dai reality (soprattutto) e i talent show, escono sempre quei personaggi trainanti, assoluti protagonisti delle vicende e delle storie più chiacchierate, fenomeni televisivi verso i quali il telespettatore nutre un interesse smisurato e al tempo stesso paragonabile alla sola convinzione di non volergli assomigliare per nessuna ragione al mondo. Proprio per questo non poteva mancare il TeleRatto per il Peggior Fenomeno (da baraccone) di un reality/talent show. Dopo l’infuocata fase con le vostre segnalazioni, ecco il terzetto in nomination stilato dalla giuria di qualità.
Numero 1: Eleonora Brigliadori (Isola dei Famosi 8) – Il curriculum giocava dalla sua parte, e non si può certo dire che la naufraga non l’abbia fatto pesare ai malcapitati compagni d’avventura. Si è destreggiata tra acque di luce e svenimenti, apparizioni e momenti di preghiera, non facendosi mancare nemmeno la costruzione di un tempio spirituale. Il tutto in compagnia degli angeli che, parole sue, non l’hanno mai abbandonata (trovando, dunque, con chi fare gruppo, visto il pessimo rapporto con gli altri naufraghi). Protagonista sopra le righe in tutti i sensi… e in tutti i sensi è riuscita a ’spaccare i cocchi’ sull’Isola (e non solo). Meritevole persino di imitazione della comica Virginia Raffaele (‘Sarafanna’ è ormai un tormentone), poteva la Briglia non meritare almeno la candidatura?
Numero 2: Nando Colelli (Grande Fratello 11) – Se la Casa più spiata d’Italia ti mette a nudo, tirando fuori da ognuno anche il peggio, non chiedete al pometino cosa voglia dire vivere la fase post reality, quella della gloria fondata sul nulla. L’ingenuità fatta persona, come un bambino che nega di aver mangiato la cioccolata malgrado ne sia coperto dalla testa ai piedi. Il ragazzo comune che s’innamora all’interno della Casa, ma che una volta fuori si fa imbambolare dal mondo delle serate in discoteca, delle notti quasi folli in albergo e del soldo facile che la vita di ieri non gli consentiva. E invece di ammettere di aver ceduto al divertimento (sacrosanto), si è ridicolizzato nei vari salotti tv a smentire paparazzate e dichiarazioni a destra e a manca, uscendone praticamente distrutto. Non ha l’aria del calcolatore e neppure quella dello stratega (chi avrebbe mai messo in piedi un piano così ’suicida’?), ma del fenomeno (da baraccone), suo malgrado, si.
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