True Blood


31
dicembre

DM CHARTS: GLEE E HOW I MET YOUR MOTHER SI DIVIDONO IL TITOLO DI MIGLIOR SERIE TV DEL 2011. SEGUE AMERICAN HORROR STORY

Glee e How I Met Your Mother sono le migliori serie tv del 2011

Per il popolo di DM sono GleeHow I Met Your Mother le due migliori serie tv del 2011. Il risultato dei voti raccolti nei due sondaggi (qui sul blog e sulla nostra pagina Facebook) decreta una secca parità nella sfida tra le dieci proposte della DM Chart. La popolare sitcom trasmessa negli Stati Uniti da CBS rimane al vertice delle preferenze nonostante le sue sette stagioni sulle spalle, affiancata dalla creatura di Ryan Murphy che conferma la sua enorme popolarità in rete più ancora che in tv. Proprio nel 2011, How I Met Your Mother ha avuto modo di conquistare il pubblico trovando spazio nel pomeriggio di Italia1 che ne ha trasmesso la quinta e sesta stagione in prima tv in chiaro.

Glee invece pur restando un pezzo forte del palinsesto di Fox Italia, è stata scelta sempre da Italia1 per riaccendere la fascia del preserale nei primi mesi del 2011, senza però sfondare negli ascolti come ci si poteva aspettare. La serie ambientata al McKinley High School, ha debuttato quest’anno al cinema e rimane un fenomeno televisivo per migliaia di appassionati anche in Italia. Resta un dato di fatto e cioè che nella classifica generale, How I Met Your Mother e Glee si portano a casa insieme il 42% delle preferenze, quasi la metà di tutti i voti pervenuti.

Terzo posto per American Horror Story: la terrificante serie creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk conquista il 10% dei voti. Nonostante il recente debutto su Fox Italia e la collocazione in seconda serata, le vicende della famiglia Harmon hanno creato una platea di coraggiosi affezionati. Seguono a ruota tutte le altre: NCIS con l’8% supera di un solo voto The Mentalist, seguiti a breve distanza da I Pilastri della Terra (8%). Netta parità tra Game of Thrones e The Walking Dead: entrambe si accontentano del 7% nonostante il fiume di critiche positive che si sono garantite durante l’anno.

Dopo il salto la classifica completa.




24
settembre

TRUE BLOOD E VALEMONT: MTV INAUGURA IL VENERDI SANGUINARIO, STASERA ALLE 22

True Blood

Seguendo l’esempio delle serate tematiche di Italia 1, che offrivano a tutti gli appassionati di serie tv americane produzioni di qualità accomunate da medesimi argomenti (ricordiamo le “serate doc” e quelle “crime”), anche MTV Italia gioca la carta del venerdì “a tema” proponendo – a partire da questa sera – i sanguinari telefilm ”Valemont” e True Blood.

La partenza è fissata per le 22, un orario a cavallo tra prima e seconda serata che consente di non vedere delle scene piuttosto “pulp” mentre ci si appresta a trangugiare il boccone della cena; qualche dubbio lo nutriamo per la collocazione settimanale considerando che il target al quale le serie si rivolgono (sostanzialmente il pubblico giovanile) proprio nella serata di venerdi apre le “danze del weekend”.

“Valemont”, in particolare, merita di essere seguito con attenzione: si tratta di un prodotto in 35 mini episodi – ciascuno dei quali ha una durata oscillante tra i 2:30 e i 4:30 minuti – pensato appositamente per il web. Il seguito che hanno avuto queste “pillole horror” sul sito di MTV ha determinato la trasposizione della serie in tv, grazie ad un accorpamento di cinque mini episodi per una durata complessiva di 30 minuti. La protagonista della serie è  Sophie (Kristen Hager) che, dopo l’assassinio del fratello Eric, decide di infiltrarsi tra gli studenti della prestigiosa Valemont University (della quale il fratello faceva parte) al fine di scoprire la verità sull’omicidio. Le ricerche di Sophie saranno guidate dai video contenuti nel cellulare ritrovato accanto al corpo del fratello. La ragazza arriverà così a scoprire quali inquietanti verità sono celate all’interno delle confraternite dei campus universitari.


9
novembre

TRUE BLOOD: DA STASERA LA SECONDA STAGIONE SU FOX, L’IMPORTANTE E’ CHE NON SI DICA IN GIRO

True blood-stagione 2-bill-and-sookieL’eccesso e la violenza, la lussuria e l’innocenza; tinte forti a tratteggiare le umane contraddizioni della società moderna. I vampiri come i neri, gli omosessuali o gli ebrei, una minoranza cattiva da combattere, o peggio ancora estirpare. A Bon Temps, cittadina di provincia della Lousiana, si odiano i cattolici, i metodisti, gli afroamericani, ma ciò che importa è che non si dica in giro.

True Blood ritorna su Fox, da stasera alle 22.00, con gli episodi in anteprima assoluta della seconda stagione. Tratta dai bestsellers di Charlaine Harris e portata sul piccolo schermo da Alan Ball, già creatore di Six Feet Under, True Blood ha saputo cavalcare il filone vampiresco in maniera assolutamente originale, mescolando, non senza un pizzico di kitsch, dramma e comedia, satira sociale ed erotismo. Dimenticatevi, dunque, le edulcorate storie di Twilight: in True Blood il confine tra bene e male, buoni e cattivi, non è mai netto e sesso e sangue si mescolano, sintesi perfetta tra amore e morte.

Tali peculiarità sono valse, oltreoceano, alla serie un gran successo di pubblico. Era dai tempi de I Soprano, infatti, che il network via cavo HBO non raggiungeva ascolti simili. Al successo di pubblico è corrisposto un buon successo di critica (per Aldo Grasso la serie è “potente”), ottenuto malgrado l’eccessiva presenza di scene di sesso e turpiloquio che hanno fatto gridare allo “scandalo” l’America puritana. Tali elementi, però, il più delle volte, sono metafora di una società ambivalente e “sporca” dove sono i pregiudizi a generare mostri e non viceversa.