Serie TV


12
giugno

ONE TREE HILL, DA DOMANI LA SETTIMA STAGIONE IN PRIMA TV SU RAI2 MA SENZA CHAD MICHAEL MURRAY

One Tree Hill

Mentre il consigliere Rizzo Nervo invoca il ritorno di Carlo Freccero (per maggiori info clicca qui), Massimo Liofredi deve fare i conti con qualche ritocco al pomeriggio telefilmico della sua rete. La prima ed unica stagione “rifatta” dello storico Melrose Place, terminata venerdi scorso, non ha avuto grande appeal sul pubblico giovane: con uno share al di sotto del 4%, troppo basso per gli obiettivi di Rai 2.

Il posto lasciato vacante verrà immediatamente riempito da domani da Las Vegas e a partire dalle 17.05 da One Tree Hill, di cui Rai 2 trasmette la settima stagione in prima tv assoluta. La serie americana creata da Mark Schwahn si conferma un tradizionale appuntamento estivo, come succede da tre anni a questa parte. La storia riprenderà 14 mesi dopo il finale della passata stagione, per la prima volta senza Chad Michael Murray: Lucas ha lasciato Tree Hill insieme alla fidanzata Peyton per cercare fortuna altrove. Dei due fratelli ritroveremo solo Nathan (James Lafferty) che ora è riuscito a coronare il suo sogno di giocare in NBA, la massima serie del basket statunitense. Per due grandi protagonisti che hanno lasciato il set, non mancano i nuovi ingressi.

Nathan, star in NBA, ha un nuovo agente: si tratta di Clayton (Robert Buckley), personaggio sfuggente che dice di aver perso fiducia nell’amore. L’altra new entry della stagione sarà Quinn James (Shantel VanSanten), sorella di Haley, che torna a Tree Hill dopo la rottura con il fidanzato.




11
giugno

CRIMINAL INTENT E L’ULTIMA STAGIONE DI 24 NEL SABATO CRIME DI RETE4

Criminal Intent

Adulto, una grande passione per il telefilm, non abbonato a pay tv satelliare o digitale terrestre, scarsa dimestichezza con Internet e siti di streaming. Sono queste le caratteristiche perfette della ‘vittima’ preferita delle tv generaliste che acquistano i diritti di serie tv di successo per programmarle in slot improponibili e, soprattutto, a distanze siderali dalla programmazione statunitense.

Un ‘triste’ destino, al quale non sfugge l’ottava stagione di Criminal Intent, spin-off di Law and Order, che debutta questa sera su Rete4 (ormai un classico della programmazione estiva del canale) a distanza di due anni dalla messa in onda in prima tv su Joi e Fox Crime. La serie, che si pone l’obiettivo di mostrare allo spettatore una visione del crimine a trecentosessanta gradi attraverso un’analisi delle classiche procedure investigative unita ad un attento approccio psicologico relativo al caso da risolvere, vedrà l’ingresso di un nuovo personaggio al quale sarà affidato il compito di rendere più leggero l’ambiente poliziesco. Stiamo parlando dell’ironico Zack Nichols (Jeff Goldblum, già visto in pellicole di successo anche se un pò datate come Jurassic Park o Indipendence Day) che esordirà nella serie cimentandosi con il caso della morte di un noto chitarrista rock (come sappiamo i delitti di Criminal Intent sono legati a personaggi famosi).

Il sabato crime della rete diretta da Giuseppe Feyles proseguirà alle 23 con Law and Order: Unità speciale per concludersi a mezzanotte con la stagione conclusiva del cult internazionale (ma non italiano) 24, trasmessa a settembre dal canale satellitare FX. L’ultimo giorno di Jack Bauer si svolge a New York dove l’agente – ormai convinto di tornare a Los Angeles con figlia, cognato e nipotina per poter finalmente vivere in tranquillità – viene informato di un imminente attacco terroristico progettato proprio nel cuore della grande mela, sede di un importante accordo sul disarmo nucleare tra il presidente USA Allison Taylor e il leader della Repubblica Islamica del Kamistan (una nazione di fantasia), Omar Hassan.


10
giugno

SQUADRA ANTIMAFIA 3: LA PUNTATA FINALE CON L’ARRESTO DI ROSY ABATE

Squadra Antimafia Palermo Oggi 3, Simona Cavallari e Marco Bocci

Così vicine non le avevamo mai viste (almeno in questa terza stagione). La parte finale del penultimo episodio di Squadra Antimafia – Palermo Oggi 3, vero fiore all’occhiello della garanzia primaverile di Canale5, ci aveva lasciato con gli occhi strabuzzati di fronte all’incredibile alleanza tra le grandi rivali della fiction Claudia Mares e Rosy Abate. La storia dell’integerrimo poliziotto che cede alle preghiere del latitante inseguito per una vita e finalmente a portata di manetta, rischiando di rimanere con un pugno di mosche in mano per aiutarla a ritrovare il figlioletto rapito dal perfido De Silva è quanto di più lontano dalla realtà ci possa essere.

Aldilà di questa sbavatura e di qualche scena dall’impatto discutibile (come quella dello sparo a Totò Schillaci, boss di Messina, che spira accanto un pallone di calcio), la fiction della Taodue chiude i battenti con un bilancio che più positivo come dimostra l’enorme successo di pubblico che l’ha vista aggiudicarsi il prime time per tutte e 9 le serate in cui è stata trasmessa.

Tanti i punti di forza di Squadra Antimafia, a partire dall’ottima sceneggiatura che è riuscita ad attualizzare (basti pensare al business delle scorie nucleari tanto a cuore a De Silva) un argomento usuratissimo come quello della lotta tra Stato e mafia siciliana, uscendo dai soliti cliché come quello del boss con la coppola, nascosto in qualche caverna che impartisce ordini con i ‘pizzini’. Naturalmente all’ottimo riscontro ha contribuito anche la bravura degli attori più noti come Marco Bocci, Simona Cavallari e Giulia Michelini (clicca qui, qui e qui per leggere le loro interviste) e delle vere e proprie rivelazioni: difficile trovare una faccia più cattiva di quella di Paolo Pierobon nei panni dello spietato De Silva.





10
giugno

GIULIA MICHELINI A DM: ERO INDECISA SE PARTECIPARE A SQUADRA ANTIMAFIA 4. CI SARO’ MA IL RUOLO DI ROSY ABATE SARA’ RIDIMENSIONATO

Giulia Michelini

A poche ore dal gran finale di Squadra Antimafia Palermo Oggi 3 non potevamo non far approdare su DM la boss Rosy Abate, artefice prima del successo della terza stagione della fiction targata Taodue. E conviene godercela appieno, poichè – come ci confida la protagonista – il ruolo della capomafia più sexy del Paese sarà ridimensionato nella quarta serie. Un cambiamento voluto dalla stessa attrice con la quale abbiamo fatto un tuffo in un virtuale backstage per scoprire cosa si cela dietro la cattiveria e la spietatezza del personaggio interpretato. E’ con vero piacere che diamo il benvenuto a Giulia Michelini su DM.

Giulia, che ci facevi nei giorni scorsi dall’avvocato?

E’ un periodo un po’ così. Sto cambiando alcune cose, ne sto sistemando altre. Devo riassettare un po’ la mia vita.

Ti trovi bene nel ruolo di cattiva?

Si, mi piace e mi sono divertita molto. Nei tre anni ho cercato di diversificare un po’ il personaggio: in queste ultime puntate, ad esempio, è più fragile e non spietata e cattiva come al solito.

Nella quarta serie come sarà?

E’ una bella domanda. Bisognava decidere se partecipare o meno. Io tengo al progetto ma dopo tre anni diventa difficile mettere nuova farina. Ci sarò sicuramente perchè alla fine siamo arrivati a un compromesso ma il ruolo di Rosy Abate penso che sarà ridimensionato. Lei probabilmente collaborerà, ma non potrà fare molto altro visto che sarà in carcere.

Quindi questa sera Rosy Abate verrà arrestata (ultima puntata di Squadra Antimafia alle 21.10 su Canale5)?

Presumo proprio di si (ride, ndDM).

Nella vita sei ‘tosta’ come lo sei per fiction?

Nel quotidiano non tanto, sono abbastanza morbida e anche lasciva per certi versi. Sono determinata solo per le cose a cui tengo veramente. Rosy Abate è una che agisce subito e quando vuole qualcosa la ottiene, seppur con la forza. Io, invece, procrastino, procrastino…

Il tuo curriculum è molto legato al Presidente di Taodue, Pietro Valsecchi…

E’ totalmente legato a Valsecchi; non ho mai lavorato in RAI. Fino a poco fa avevo proprio un’esclusiva con Pietro ed era difficile uscire dalla scuderia. Adesso sono sicuramente più libera, tendo a fare contratti annuali. Con Taodue, invece, si procedeva con contratti triennali e, pur essendo una grande sicurezza, ogni tanto c’è anche voglia di fare altro e di spaziare.

Per esempio, cosa?


10
giugno

MARCO BOCCI A DM: MI SONO INFATUATO SUL SET, MA NON MI SONO MAI CONFESSATO. IN SQUADRA ANTIMAFIA 4 CI SARA’ UNO SCONTRO PIU’ FRONTALE DI CALCATERRA CON DE SILVA

Marco Bocci

Continua quest’oggi la nostra intervista a Marco Bocci, il vice questore Calcaterra di Squadra Antimafia – Palermo Oggi 3. Qualora aveste perso la prima parte, potete leggerla qui.

A proposito di amore, complimenti per la scena hot dell’ultima puntata di Squadra Antimafia; sembravi particolarmente coinvolto… (ridiamo, ndDM).

Ah si?!? (ride, ndDM). Beh, allora è un complimento. Noi ci proviamo…

Non è imbarazzante?

A volti si, però poi no. Non voglio dire che ti ci abitui perchè l’abitudine in questo mestiere è brutta, ma impari a fare i conti con quello che sei nella vita e con quello che interpreti in quel momento.

A cosa pensa un attore quando gira una scena di sesso?

Ti posso dire quello che penso io. Io spero di riuscire a trasmettere a chi guarda la carica erotica, la passione.

Non capita mai che…

Ci si ecciti?

Esatto!

E’ difficile. Quella che arriva al pubblico è una situazione che sul set è molto diversa. Hai almeno 30 persone intorno e sono talmente tante le cose che devi fare che è difficile eccitarsi.

Tinto Brass ha sbagliato a scartarti?

Io non ho veramente imbarazzo per niente ma ha fatto bene a non scegliermi. Dove dovevo andare!

Però sono degli erotici d’autore…





9
giugno

MARCO BOCCI A DM: C’E’ TROPPA GENTE CHE METTE BOCCA NELLA FICTION SULLA GENERALISTA. IN ROMANZO CRIMINALE C’E’ STATA UNA VOLONTA’ DI CHIUDERE TUTTO ALL’IMPROVVISO.

Marco Bocci, il vice questore Calcaterra in Squadra Antimafia Palermo Oggi 3

Avete presente quando la sera, terminata una bella giornata di lavoro, vai a bere qualcosa con un amico e inizi a parlare, parlare, parlare?!? Ecco! Con Marco Bocci è successa una cosa del genere. Il vice questore Calcaterra di Squadra Antimafia – Palermo Oggi 3 non è un tipo che si tira indietro e, pur essendo assolutamente diplomatico, ha avuto modo di raccontarsi a tutto tondo con particolare brio. Il risultato è stata un’intervista fiume che proprio per la sua spontaneità vi proponiamo integralmente, seppur divisa in due parti: una più seria (che state per leggere) e una più divertente, una sorta di ‘dietro le quinte’, che leggerete, invece, domani poco prima del gran finale della fiction della quale è protagonista. La nostra chiacchierata, a dirla tutta, inizia con una confessione di chi vi scrive: Lo sai che sto diventando un fanatico di Squadra Antimafia?

La figata è proprio questa. Squadra Antimafia è apprezzata anche dagli addetti ai lavori, non me lo sarei mai aspettato. Significa che c’è un giusto equilibrio tra un prodotto nazional-popolare ed uno di qualità.

Basta una storia giusta e una buona sceneggiatura?

La penso esattamente così. Sono uno di quelli che crede che alla base di un buon progetto debba esserci assolutamente una buona scrittura, una sceneggiatura forte con una storia che coinvolga. Se non c’è questo, puoi impegnarti al massimo, puoi lavorare con i migliori professionisti ma non si va da nessuna parte.

Gli attori contano poco?

Contano, però è ovvio che in qualche modo debbano essere ‘assistiti’.

Facciamo così, puoi portare con te soltanto una tra Giulia Michelini e Simona Cavallari: chi scegli?

No, vabbè… non puoi. Non ti risponderò mai perchè sono diplomatico. Diciamo che porterei qualcosa dell’una e qualcosa dell’altra.

Sei un paraxxlo!

Assolutamente si (ride, ndDM).

Di sicuro non porteresti Fabrizio Corona…

Sicuramente no. Però, in realtà, io non l’ho conosciuto per niente. Non ho girato con lui nemmeno una scena. L’ho incontrato una volta sul set ed è stato carino ma professionalmente non so nemmeno com’è lavorarci insieme.

Nella scorsa puntata, però, il ritorno del ‘catanese’ è stato accolto dalla squadra della Duomo con un “che faccia da caxxo!”. Sembrava una battuta particolarmente sentita. Quanto c’era di sentito e quanto di scritto?

(ride, ndDM) Vedendo la replica ho avuto la stessa impressione pure io e mi sono detto: “porca puxxana, non e’ che magari è troppo?”. Quando si diventa molto famosi non per essere attori ma per quello che si fa nella vita è molto difficile distaccare il personaggio dal ruolo che sta interpretando. E’ una gran pecca di tutti gli attori che si fanno conoscere un po’ troppo per questioni private. Quando vedi il catanese pensi subito a Fabrizio Corona ed è difficile  che non vengano in mente tutti i casini che ha fatto e i problemi che ha avuto.

Tornando a parlare di fiction scritte come si deve, hai recitato in Romanzo Criminale; se dovessi fare un confronto con Squadra Antimafia?


8
giugno

MONTALBANO SBARCA IN FRANCIA. LA FICTION RAI CONQUISTA IL MERCATO INTERNAZIONALE

Detective Montalbano, Inspector Coliandro, Police Chief Manara, G.P. Family Doctor

Il Commissario Montalbano ha varcato le Alpi ed è arrivato in Francia. La serie tv tratta dai libri di Andrea Camilleri, è pronta a debuttare in prima serata dal prossimo luglio sull’emittente pubblica France 3. Grazie ad un accordo tra la direzione commerciale della Rai e France Television, i cugini d’oltralpe avranno modo di seguire le indagini di Salvo Montalbano, alias Luca Zingaretti, negli ultimi otto film della serie, ovvero quelli trasmessi da Rai1 a partire dal 2008.

Un debutto molto atteso, che ha portato a un investimento considerevole, in particolare nel doppiaggio, da sempre un elemento di complessità per i romanzi di Camilleri. Con l’acquisto da parte della Francia, notoriamente restìa nell’acquisire fiction made in Italy, la serie diretta da Alberto Sironi, si conferma ancora una volta come uno dei prodotti televisivi italiani di maggiore successo all’estero. Un prodotto tipicamente italiano in grado di appassionare un pubblico internazionale.

Montalbano non è però l’unico italiano a trionfare all’estero: sono, infatti, numerose le fiction del nostro Paese ad esser vendute in giro per il mondo. Le relazioni più importanti riguardano il centro e l’est Europa, in particolare Germania e Spagna, ma tra gli acquirenti spuntano curiosamente anche i paesi mediorientali e latinoamericani. Più difficile e pressoché inesistente è invece l’approdo sull’agguerritissimo mercato statunitense.


7
giugno

THE KENNEDYS: LA POLITICA DI JFK ARRIVA SU HISTORY CHANNEL TRA CRITICHE FEROCI E UN BUDGET DA RECORD

The Kennedys

Un assassinio politico postumo“, “Una campagna diffamatoria“, “Falsificazione storica“. Questi sono solo alcuni dei giudizi espressi dagli storici statunitensi su The Kennedys, una delle miniserie più discusse e controverse mai prodotte oltreoceano che arriva anche in Italia. Sarà il canale satellitare History Channel, da questa sera alle 21 per quattro martedì, a mostrare in anteprima al pubblico tricolore il telefilm prima della messa in onda ‘free’ prevista per fine settembre su La7.

A far discutere, come è normale quando si toccano certi nervi scoperti della storia recente, è la sceneggiatura di The Kennedys che secondo i detrattori esprime una ricostruzione dei protagonisti sin troppo romanzata e poco aderente alla realtà. Nell’occhio del ciclone scene come quelle in cui l’ex Presidente fa sesso in piscina con una bellissima bionda (ogni riferimento a Marilyn Monroe non sembra puramente casuale), le allusioni ai rapporti tra la Presidenza e la mafia italoamericana e le caratterizzazioni dei personaggi principali con JFK e la moglie Jacqueline che sembrano particolarmente avvezzi all’abuso di medicinali e psicofarmaci (“Gran parte della serie sembra girata in una farmacia” è infatti uno dei giudizi più ricorrenti).

Polemiche a parte, favorite anche dalla vicinanza del produttore Joel Surnow (già creatore di 24) alle posizioni più conservatrici del partito repubblicano, siamo di fronte ad una delle serie più costose mai girate (si parla di oltre 30 milioni di dollari spesi per gli otto episodi): un cast stellare con Greg Kinnear nei panni di JFK, Katie Holmes – moglie di Tom Cruise e mai dimenticata Joey Potter in Dawson’s creek – in quelli della moglie Jacqueline e Barry Pepper in quelli di Bob Kennedy fa capire come History Channel USA, che aveva commissionato la serie, puntasse forte su questo prodotto. Peccato però che, una volta terminate le riprese, ha deciso di non acquistare più The Kennedys.