Scoperta la finalità della ristrutturazione dell’ospedale, praticamente la sua vendita, nella quattordicesima puntata della nona stagione di Grey’s Anatomy si comincia con la scelta del testimonial più adatto. Alex e Jackson si contendono il ruolo. Ma stiamo parlando del Seattle Grace e di Grey’s Anatomy, quindi un nome solo. Derek Shepherd. Chi altro? Ovviamente, tutti i medici non vedono di buon occhio questa decisione, con l’unica eccezione della Bailey che continua a mostrarsi entusiasta della soluzione, mettendo addirittura a rischio i rapporti con i suoi colleghi.
Intanto, April si trova ad affrontare il caso di un ragazzino politraumatizzato soccorso in ambulanza e, nonostante la chiusura del pronto soccorso, chiede a Jackson di farlo arrivare al Seattle Grace che è l’ospedale più vicino. Una volta arrivato, Owen e la Cahill non danno il loro consenso. E indovinate un po’? I medici non obbediscono. Non solo April e Jackson, ma anche Meredith, Cristina, Alex e Derek. Scoperto il loro gesto, Owen e Cahill comprendono quanto le novità non siano accettate dallo staff.
L’obiettivo è comunque quello di vendere alla Pegasus Horizon, una importante società. Ma a Grey’s Anatomy i medici sono attaccati al loro ospedale nemmeno fosse una casa di proprietà su cui hanno appena pagato l’IMU e quindi Richard e Callie, trasofrmati in una sorta di 007, iniziano a indagare su questo potenziale acquirente. Ne viene fuori che sono tutto il contrario rispetto al Seattle Grace. Iperburocrazia e nessun interesse per il paziente, con medici spesso impossibilitati ad agire secondo coscienza.