American Horror Story


12
ottobre

AMERICAN HORROR STORY COVEN: LA STREGONERIA DIVENTA CHIC

American Horror Story Coven - Kathy Bates

Diciamolo, maghi e streghe non passano mai di moda. Ce ne siamo accorti nel 1987, quando Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer combattevano contro il diabolico Jack Nicholson; nel 1998, quando le sorelle Halliwell scoprivano i propri poteri magici sfidando il Male più oscuro; nel 2001, quando il giovane Harry Potter si dilettava fra partite di Quidditch e mastodontici scacchi e, ora, in American Horror Story Coven, quando le streghe 2.0 di Ryan Murphy cercano di sopravvivere e di controllare il proprio “dono”.

Gli ingredienti ci sono tutti: droga, sesso, amore, tortura e, naturalmente, magia. Se Jessica Lange ci appare ancora schiava di una personaggio intrappolato nella sensualità e nella malvagità più palpitante, le vere rivelazioni di questa stagione, almeno stando al primo episodio, sembrano essere due: Kathy Bates e Taissa Farmiga. Se la prima, già ammirata nel thriller L’ultima eclissi, è una pericolosa dama dell’800 ossessionata dall‘eterna giovinezza e dai bagni nel sangue dei suoi schiavi, la seconda sembra davvero la protagonista indiscussa del nuovo racconto di FX. L’ex interprete di Violet Harmon nella prima stagione, è ora Zoe Benson, una giovanissima strega in erba pronta a farsi addestrare in un’antica e rinomata scuola di stregoneria. Hogwarts? No, ma la storica Accademia di Miss Robichaux. Il suo amore per Evan Peters, dapprima il problematico Tate, e, ora, l’intrepido Kyle Spenser, continua a non destare particolari sorprese, se non per la fine del loro rapporto sul nascere a causa di uno spettacolare incidente mortale.

Sarah Paulson, invece, abbandona i panni dell’impressionante Lana di Asylum per un ruolo più composto e ordinato: quello di preside della Scuola di magia, Cordelia Foxx. Lily Rabe, il diavolo incarnato della scorsa stagione, si è poi ridotta a un’iniziale comparsata finita immediatamente con la morte sul rogo, anche se siamo convinti di rivederla presto esercitare la sua “arte di resurrezione”, così come la tenebrosa Delphine LaLaurie interpretata dalla Bates e avvelenata a tradimento dalla storica rivale in amore. Certo, parliamo di una serie supportata da una fotografia minuziosamente studiata, da una scrittura impeccabile e da personaggi controversi e interessanti, eppure ci sembra che Ryan Murphy abbia, ancora una volta, gettato troppa carne sul fuoco. Come andrà a finire?




4
agosto

AMERICAN HORROR STORY COVEN: BATES E BASSETT SARANNO “STREGHE” REALMENTE ESISTITE

American Horror Story Coven - la locandina

Proprio qualche giorno fa vi mostravamo le prime immagini dal set, congetturavamo sui ruoli principali che sarebbero stati ricoperti nel nuovo American Horror Story e sulla data d’inizio della terza stagione dell’enigmatica serie. Ebbene, l’ufficialità non è tardata ad arrivare: il 9 ottobre 2013 le streghe, capitanate da Jessica Lange e Kathy Bates, planeranno sul piccolo schermo per regalare ai telespettatori umorismo e terrore. Svelati anche i titoli dei primi tre episodi della serie che, come le precedenti, vanterà tredici appuntamenti e andrà in onda sul canale statunitense FX: “Bitchcraft” (9 ottobre), “Boy Parts” (16 ottobre) e “Replacements, The” (26 ottobre).

Dopo l’ingresso nel cast di Denis O’Hare, anche un’altra vecchia conoscenza prenderà parte ad American Horror Story Coven: si tratta della bellissima Alexandra Breckenridge, interprete della versione giovane di Moira O’Hara, la domestica di casa Harmon della prima stagione. Nuovi dettagli svelano retroscena sui ruoli e sugli intrecci che saranno sviluppati all’interno della nuova creatura di Ryan Murphy. E così, si scopre che Angela Bassett interpreterà un personaggio storico realmente esistito, tale Marie Laveau di New Orleans dedita al voodoo e che Sarah Paulson abbandonerà i panni della scrittrice Lana di Asylum per vestire i panni Cordelia, la figlia della perfida Jessica Lange, alias Fiona.

Circolava da tempo la voce che voleva Ryan Murphy impegnato nella ricerca di personaggi realmente esistiti e di particolare interesse per la serie e, alla fine, il risultato non è stato disatteso. Così come la Bassett, anche Kathy Bates interpreterà un ruolo ispirato a una donna reale. L’attrice darà il il volto a Marie Delphine LaLaurie, una serial killer con la “passione” per le torture. Esattamente come in passato, AHS Coven punterà sull’originalità del plot e su un maggiore umorismo, anche se la tensione e i brividi saranno assicurati, quindi non disperate.


2
agosto

AMERICAN HORROR STORY COVEN: ECCO LE PRIME IMMAGINI DELLA TERZA STAGIONE

American Horror Story Coven - il cast

Dopo una casa stregata e infestata da spiriti e un manicomio diviso fra la conoscenza ascetica e demoniaca, American Horror Story è pronto a immergerci in una nuova, straordinaria avventura che avrà per protagoniste le streghe.

American Horror Story Coven, terzo capitolo della saga messa a punto da Ryan Murphy, abbandona i precetti freudiani portati avanti dal dottor Harmon e la disciplina ferrea tramandata da Suor Jude in Asylum per approfondire intrecci e leggende su quelle donne in grado di terrorizzare generazioni di bambini e non solo.

Come dimostrano le immagini dal set di New Orleans che ritraggono le protagoniste Jessica Lange, Lily Rabe, Jamie Brewer, Emma Roberts e Gabourey Sidibe di spalle, sembra che le fattucchiere di AHS resteranno fedeli alla classica tradizione delle streghe dall’abito scuro e dal cappello a punta, come dimostra la maggior parte delle pellicole cinematografiche dedicate a loro. Da Le streghe di Eastwick ad Amori e Incantesimi con Sandra Bullock e Nicole Kidman, “nostre signore delle scope” hanno progressivamente abbandonato quell’aria stereotipata e greve delle fiabe dei Fratelli Grimm per ritagliarsi un’identità sempre più complessa ed enigmatica, sintomo di una psiche controversa e diabolica oltre l’immaginabile.





18
luglio

EMMY AWARDS 2013: ECCO LE NOMINATIONS. DOMINA AMERICAN HORROR STORY ASYLUM

Aaron Paul e Neil Patrick Harris

E’ il premio televisivo più famoso a livello internazionale, una sorta di Premio Oscar per il piccolo schermo. Parliamo naturalmente degli Emmy, nati nel 1949 e la cui cerimonia di chiusura nel 1974 si è sdoppiata in due: quella relativa al Daytime, che per l’edizione 2013 si è svolta il 16 Giugno 2013 (qui tutti i vincitori) e quella del Primetime, alle quali vanno aggiunti gli International Emmy Awards previsti per il prossimo 25 novembre.

Il 22 settembre, giorno in cui si svolgerà la consegna dei Primetime Emmy Awards 2013 ai vincitori, intanto si avvicina. In attesa dell’evento, che sarà condotto per la seconda volta da Neil Patrick Harris (star di How I Met Your Mother) al Nokia Theatre di Hollywood per la CBS, siamo in grado di comunicarvi le nominations, appena annunciate da Aaron Paul e Neil Patrick Harris al Leonard H. Goldenson Theatre di Los Angeles.

Il maggior numero di nominations va ad American Horror Story:Asylum che se ne aggiudica 17, seguita da Il Trono di Spade con 16 e dallo show Saturday Night Live e dal biopic Behind the Candelabra con 15 ciascuno. Sul fronte comedy, domina l’ultima stagione di 30 Rock con 13 nominations (come la serie drama Breaking Bad), seguita da Modern Family, a quota 12, e The Big Bang Theory, con 8 candidature. HBO è il network più nominato con ben 108 candidature.

Di seguito l’elenco di tutti i nominati nelle principali categorie:

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3
febbraio

AMERICAN HORROR STORY: LA PRIMA STAGIONE DA STASERA SU DEEJAY TV E ASYLUM DA MERCOLEDI’ SU FOX

American Horror Story-Evan Peters

Per coloro che volessero rivederla o per chi non ne avesse semplicemente mai sentito parlare, American Horror Story sbarca finalmente in chiaro da stasera alle 22.55 su Deejay Tv. Si tratta del nuovo caso seriale popolarissimo fra i giovani e gli impavidi, della nuova frontiera di horror e drama raggiunto sul piccolo schermo e dell’ennesima dimostrazione di estro del suo creatore, Ryan Murphy.

La prima stagione ruota attorno alle vicende della famiglia Harmon composta dallo psicoterapeuta Ben (Dylan McDermott), la moglie Vivien (Connie Britton) e la problematica figlia Violet (Taissa Farmiga), trasferitisi da poco nella cosiddetta “Casa degli omicidi”, teatro, in un passato non troppo remoto, di orrori ed efferati delitti sviscerati di puntata in puntata. La petulante vicina di casa Costance (Jessica Lange) si appresterà a mettere in guardia la famigliola dai pericoli e dalle insidie del maniero, mentre il giovane e aiutante Tate (Evan Peters), con il suo sguardo languido e il suo fare misterioso, intrigherà la piccola Violet con un sentimento forte e contrastante.

Nuova location e nuovi personaggi, invece, per American Horror Story Asylum, la seconda stagione ambientata in un ospedale psichiatrico degli anni ‘60 e totalmente slegata dalla prima, che debutterà per la prima volta in Italia mercoledì 6 febbraio alle 22.45 su Fox. Briacliff è un istituto di igiene mentale gestito dall’intransigente Suor Jude, una sempre più straordinaria Jessica Lange, e dal Dottor Arthur Arden (James Cromwell), autore di esperimenti al limite del paranormale. Esorcismi, alieni e un killer spietato e assetato di sangue dal nome Bloody Face renderanno Asylum un serie ancor più cupa e suggestiva della prima indagando le cause degli squilibri mentali e la natura più profonda del conflitto fra ragione e fede.





20
dicembre

AMERICAN HORROR STORY 2 IN PRIMA TV DAL 6 FEBBRAIO SU FOX

American Horror Story Asylum

Ne abbiamo parlato tanto e, finalmente, l’attesa della seconda stagione di American Horror Story ha la sua scadenza: il 6 febbraio 2013 sempre su Fox. Per chi è ancora memore della terribile Casa degli Omicidi e delle sue presenze infestanti, AHS Asylum è pronto a immergerci in una location completamente diversa, dove la vera mostruosità non risiede più nei non-vivi, ma nei caliginosi meandri della psiche umana.

L’Istituto Briarcliff, l’ospedale teatro delle urla e delle paure custodite in questa seconda stagione, si pone l’obiettivo di correggere le turbe psichiche che affliggono molti dei suoi pazienti aiutandoli a trovare la serenità interiore grazie all’ascetico potere della fede propinato dalla Responsabile Suor Jude (Jessica Lange) e agli insulsi esperimenti scientifici brevettati dal Dottor Arthur Arden (James Crowell). Peccato che il maniero del 1964 racchiuda, fra le sue mura, segreti e sorprese ben più impensabili e terribili dell’apparente missione salvifica.

La serie, che è riuscita a imporsi come vero e proprio cult soprattutto fra i giovani, riesce lì dove molti hanno fallito trasponendo sul piccolo schermo una storia dell’orrore in grado di imporsi come immancabile appuntamento settimanale per una masnada di appassionati del genere ansiosi di mettere alla prova il proprio coraggio e il proprio ingegno investigativo.


20
novembre

AMERICAN HORROR STORY FA “TRIPLETE”

Evan Peters e Lizzie Brocheré

Presenze infestanti, alieni venuti da mondi sconosciuti, psicopatici incalliti in cerca di una valvola di sfogo per ottemperare i loro oscuri propositi e religiosi in cerca di risposte da un male oscuro e dilagante, queste sono solo alcune delle caratteristiche dell’horror drama che ha stregato il mondo: American Horror Story. Perché stiamo parlando di un vero e proprio fenomeno, riuscito a dimostrare la malleabilità intellettuale di Ryan Murphy, passato dalle cover danzanti di Glee ai meandri più oscuri della mente umana, e il fascino di un genere televisivo e cinematografico ormai prevedibile e parodiato oltre l’inverosimile.

Visto il successo che la seconda stagione continua a mietere in patria (e non solo), il canale FX conferma la sua serie di punta per una terza stagione composta da 13 episodi, spronato dall’ottima media di ascolto che, nella quinta puntata del ciclo tutt’ora in corso, ha tenuto incollati al televisore ben 3,8 milioni di spettatori. I punti di forza di un prodotto come AHS? La raffinatezza delle riprese, le storie narrate profondamente suggestive, ovviamente, una Jessica Lange straordinaria e perfettamente in sintonia con la psiche contorta e labile dei personaggi che si è trovata a interpretare: dapprima la petulante vicina di casa Constance e ora l’intransigente Suor Jude di Asylum.

La seconda stagione, in particolare, è riuscita a spingersi lì dove la Casa degli Omicidi non è riuscita ad arrivare, trasportando l’ignaro telespettatore in un mondo inedito e avulso come quello di un ospedale psichiatrico, teatro di oscuri esperimenti medici e di intrighi e sotterfugi elaborati con arguzia e estro da alcune delle menti più pericolose e instabili dell’America degli anni ‘60. Immancabile per la terza stagione la riconferma della Lange e di altri membri del cast fra cui speriamo vivamente di ritrovare Evan Peters, riuscito a ritagliarsi un ruolo sempre più complesso e affascinante come quello del presunto killer seriale Kit Walker.


24
ottobre

AMERICAN HORROR STORY ASYLUM E L’ETERNO CONFLITTO TRA FEDE E RAGIONE

Jessica Lange

Abbandonata la famigerata Casa degli Omicidi, i feti amorfi e i maniaci sessuali avvolti da un’attillata tuta in lattice, la seconda stagione di American Horror Story Asylum si svolge a Briarcliff Manor nel 1964, un ex ricovero per malati di tisi e ora adibito a manicomio per iniziativa della Chiesa Cattolica.

Ritroviamo la bravissima Jessica Lange, stavolta nei panni di Suor Jude, la serva di Dio che nega l’esistenza del disturbo mentale e cerca di redimere i pazienti dell’istituto, peccato che la sua concezione di fede sia alquanto discutibile; rivediamo Evan Peters che abbandona i panni del disturbato Tate per impersonare Kit, internato perché accusato di essere il serial killer Bloody Face e anche Joseph Fiennes che interpreta il direttore Monsignor Howard. Il dottor Arthur Arden (James Cromwell) crede, poi, che la pazzia umana sia insita nel lobo frontale e, per questo, sottopone a strazianti interventi i suoi pazienti fra cui Kit, che inevitabilmente intriga il pubblico per via della sua misteriosa storia.

Decisamente il tema della follia è ben più cupo e reale di una canonica villa abitata da fantasmi e Ryan Murphy e Brad Falchuk sono riusciti a non deludere le aspettative dello stuolo di fan ansiosi di seguire le vicende dei protagonisti che li hanno terrorizzati nel corso della precedente stagione. Montaggio serrato e rapido e una miriade di spunti di riflessione forniti su un piatto d’argento. Paura degli alieni, omofobia, ninfomania e razzismo sono solo alcuni dei temi sviluppati sullo sfondo dell’eterno conflitto tra fede e ragione che qui assume contorni macabri. Buona la prima, dunque, per la serie che ha esordito in Usa con un ascolto pari a 3.8 milioni di spettatori. Quando il manicomio di Briarcliff Manor invaderà i teleschermi italiani?