Si attendeva la terza puntata di Ballando con le Stelle 2018 per scoprire se Ivan Zazzaroni avrebbe votato o meno l’esibizione di Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro, dopo l’enorme polemica scoppiata negli ultimi giorni. Ebbene, l’ha votata, ma la questione ha creato nuovi strascichi, soprattutto tra lui e Selvaggia Lucarelli: lei gli ha dato sui social del “vecchio polveroso”, lui le ha detto che non aveva “capito una mazza” del discorso fatto sabato scorso, e i toni si sono alzati, portandoli quasi allo scontro. Poi la crisi è passata e Zazzaroni ha dato il suo 5, complimentandosi con se stesso per aver aperto una discussione culturale nello show del sabato sera di Rai 1.
Recensioni
Ballando con le Stelle 2018: voto zero per l’incidentato Morra, ma il pubblico lo salva. Eliminata Stefania Rocca
Celebrity MasterChef 2: i momenti da ricordare (e non) della seconda puntata
Eliminazioni inattese, il ritorno di Iginio Massari e una prova in esterna ad Amatrice sono stati gli ingredienti della seconda puntata di Celebrity MasterChef. Gli aspiranti chef si stanno dimostrando carichi di fantasia e competenza, cosa che inorgoglisce i giudici e li solleva dal rischio di essere poco severi trattandosi di concorrenti “speciali”. La necessità di fare la voce grossa davvero non c’è, i vip sono abbastanza disciplinati e non creano problemi di nessun genere. Talvolta si rendono anche protagonisti di momenti che val la pena incorniciare, come quelli che vi segnaliamo a seguire.
Il Cacciatore: una fiction col «pelo sullo stomaco»
La tv sta cambiando. Le frontiere si stanno abbattendo. Le fasce orarie sono un concetto (quasi) superato, non soltanto perchè il prime time inizia sempre più tardi – ieri sera alle 21.28 l’avvio su Rai2 – ma perchè se un tempo immagini crude ed impressionanti erano bandite dalla fascia protetta, oggi non è più così. E se questo può far storcere il naso a tanti, ad altri dà una grande libertà artistica, che nella fiction Il Cacciatore è stata sfruttata tutta.
David di Donatello 2018: l’evento televisivo non c’è. Ridondante e forzato il monologo d’apertura della Cortellesi
Un Carlo Conti un po’ ingessato ha fatto da cerimoniere per la 62esima edizione dei David di Donatello, in una lunga diretta Rai nel corso della quale sono stati consegnati ben ventotto premi. Una carrellata a suo modo anche veloce, senza tempi morti – ad eccezione dei discorsi dei premiati talvolta eterni – ma televisivamente poco appetibile, dove i pochi momenti extra sarebbe stato addirittura meglio evitarli. Come il monologo iniziale di Paola Cortellesi sulle donne, che altrove avrebbe avuto un suo senso, ma che in apertura di uno show di prima serata è risultato ridondante e forzato, con quel “mignotta” ripetuto ad oltranza, fastidiosamente.
Ballando con le Stelle 2018: infortuni, commozione e nessun eliminato nella prima puntata
Ballando con le Stelle 2018 inizia nel segno della commozione: nonostante la prima puntata si sia aperta con l’arrivo dalle “stelle” del co-co-conduttore Robozao, pronto a ballare la salsa con Maykel Fonts, Milly Carlucci ha voluto ricordare subito Bibi Ballandi insieme alla moglie, sedendosi nella poltrona in platea che di solito occupava il produttore. Questa edizione a lui dedicata, come ha chiaramente detto la conduttrice, vuole essere allegra e spensierata, “l’edizione del sorriso“. Forse un tentativo di mettere un freno a tutte le polemiche degli anni passati, diventate ad un certo punto eccessive, e in effetti l’esordio è stato piuttosto tranquillo, nonostante l’estrosità innocua di Giovanni Ciacci e i tentativi della giuria, di Guillermo Mariotto in primis, di smuovere le acque.
«Quelli che… Dopo il Tg» fanno l’inciucio
Nel giorno dopo le elezioni, il primo ‘inciucio’ lo hanno fatto in tv Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Mia Ceran. A Quelli che… Dopo il Tg, il nuovo programma dell’access prime time di Rai2, i tre conduttori hanno messo assieme spunti provenienti da altre trasmissioni a loro familiari: RaidireNius e Quelli che il calcio, in primis. L’accrocco televisivo, abbastanza evidente, ha tolto al telespettatore l’effetto sorpresa.
E’ Arrivata la Felicità 2: la malattia qui è una forzatura
Che la fiction italiana racconti le storie del pubblico, è vero. Che metta in scena i problemi delle persone comuni così come delle minoranze, anche. Ma ogni fiction ha un suo registro, un suo mood, e i temi trattati vanno tarati anche e soprattutto in base a quello: per questo la scelta di incentrare la seconda stagione di E’ Arrivata la Felicità sul cancro, seppur nobile e ricca di buone intenzioni, non convince.