Canale 5 tenta un’altra strada per ridare vigore al proprio universo seriale, ispirandosi un po’ a titoli Rai quali Tutti Pazzi per Amore e Sirene (con quest’ultimo condivide la casa di produzione Cross Productions), nonchè a qualche suo vecchio esperimento (Angeli – Una Storia d’Amore). E’ la strada del surreale, dell’immaginazione che incontra la realtà, della fantasia che prende il sopravvento, trasportando il pubblico in un universo filmico un po’ magico, che fa sorridere. E’ il caso di Lontano da Te, la fiction con Megan Montaner e Alessandro Tiberi partita ieri sera.
Recensioni
Realiti, Enrico Lucci rischia tra parodia e déjà vu
A Realiti regna il paradosso e l’effetto è voluto. Il titolo del nuovo programma di Rai2, del resto, allude proprio all’assonante genere televisivo che trae linfa dagli eccessi e dall’assurdo, aspetti volutamente sublimati da Enrico Lucci. L’ex inviato de Le Iene, approdato in prima serata, ha messo a punto un programma dalle tinte surreali, a tratti palesemente canzonatorio nei confronti di certe derive sociali e televisive. Scelta acuta ma molto rischiosa.
Reazione a Catena: Marco Liorni parte con il freno a mano
‘Sono un po’ emozionato’. Ecco le parole con cui il nuovo conduttore di Reazione a Catena, Marco Liorni, ha aperto ieri per la prima volta il game show che da tredici edizioni tiene compagnia al pubblico di Rai 1 per tutta l’estate. Nessun inizio col botto, nessuna entrata trionfale, nessun riferimento alla conduzione ’strappata’ dello scorso anno. Liorni apre la trasmissione in punta di piedi, con il basso profilo che l’ha sempre contraddistinto e l’educazione che lo spinge appena partito a ringraziare i presentatori che l’hanno preceduto al timone del programma.
Catch 22: come ti smonto il mito americano della guerra
La guerra è uno dei temi forti della fiction, delle serie tv e del cinema. E’ stata raccontata da ogni angolazione possibile, ne sono stati sottolineati il dramma, il dolore, il pericolo, l’attesa, le conseguenze, l’eroismo. Ma, per studiarla da vicino, stavolta è stata usata una lente diversa, quella del sarcasmo, che ha reso surreale qualcosa di tangibile e serio come la storia. Accade in Catch 22, la nuova serie di Sky Atlantic.
Rai Pipol: se ne poteva fare a meno
Tra le novità lanciate quest’anno da Rai3 – rete distintasi proprio per il numero di inediti in palinsesto – ce n’è una di cui avremmo fatto tranquillamente a meno. Anche perché, di innovativo, ha davvero poco o nulla. Si tratta di Rai Pipol, il «late show» condotto in terza serata al sabato da Geppi Cucciari, la comica che piace alla gente che piace.
L’Aquila – Grandi Speranze: quando la location da sola basterebbe
Rai 1 stavolta è andata oltre, toccando il sociale con mano. L’Aquila – Grandi Speranze, di cui è andata in onda ieri sera la prima puntata, è un prodotto che racconta una pagina triste ed importante della storia italiana e lo fa in diretta dai luoghi narrati: i calcinacci, gli edifici distrutti e le strade impolverate sono i veri protagonisti della fiction e servono a mostrare un’altra parte di verità al resto dell’Italia.
Mentre Ero Via: la Puccini alle prese con un già visto «romanzo familiare»
Serialità fatta in serie, tanto per giocare con le parole. Così potremmo definire l’offerta di Rai Fiction, che da sempre propone al proprio pubblico prodotti molti simili; i casi storici sono quelli con protagonisti gli investigatori impiccioni ed improvvisati, come Don Matteo o Provaci Ancora Prof, ma ultimamente si somigliano tra loro anche fiction più complesse, che dovrebbero essere in qualche modo uniche. Emblematico è il caso di Mentre Ero Via, un prodotto intricato e coinvolgente che, però, sembra già visto.
Che tempo che fa: Fazio e la narrazione su Adam e Rami, piccoli eroi «non italiani»
Adam e Rami, i piccoli eroi dello scuolabus dirottato, ieri sera su Rai1 hanno indossato il cappello dei Carabinieri. Da grandi sognano infatti di arruolarsi nell’Arma e di diventare colleghi dei militari che li hanno salvati. Davanti al loro coraggio, noi il cappello ce lo siamo tolto: chapeau! Lo stesso omaggio, tuttavia, avremmo voluto renderlo anche agli altri giovani protagonisti della sventata tragedia. Peccato però che Fabio Fazio a Che Tempo che Fa abbia curiosamente scelto di celebrare solo due dei 51 bambini tenuti in ostaggio, proprio quelli che ancora non hanno la cittadinanza italiana.