La settimana scorsa ci eravamo lasciati con una puntata che aveva dato a questa edizione una flebile speranza, e così ci eravamo chiesti se fosse possibile dire addio alla noia che veloce si era impossessata della casa più spiata d’Italia.
Questo primo mese di Grande Fratello, e la quinta puntata che lo ha celebrato, non ci danno di certo l’opportunità di rispondere positivamente a questa domanda. La certezza che questo decimo ciclo del papà di tutti i reality sia decisamente fiacco è arrivata prevedibile ma insperata. Che questo cast ci stia mettendo troppo tempo a carburare è cosa ormai chiara a tutti; verrebbe da dire che, con buona pace della Gialappa’s, sarebbe meglio un Ciccio Benzina qualunque che un affollamento di concorrenti diesel come quello di quest’anno.
E se tutto appare troppo lento, e lo spettro della noia aleggia impietoso sul day time come nelle puntate in prima serata, si capisce molto bene il gioco che il GF sta tentando di attuare, con continue iniezioni di “effetto novità” provenienti dall’esterno della casa. La prima, estemporanea, è stata costituita da Belen Rodriguez, il cui ingresso aveva un deciso sapore di déjà vu, non essendo l’ex-isolana nuova alle incursioni nella casa del Grande Fratello. Mauro finge di svenire, Alberto è prevedibilmente impacciato, Massimo non ci fa certo sbellicare, e il tutto si risolve in una bolla di sapone, anche perchè la bellezza mozzafiato di Belen non può da sola assolvere al compito di salvatrice del reality. I nuovi ingressi invece, potrebbero essere funzionali allo scopo.