Sono più i detrattori che gli ammiratori o forse no chi lo sa, comunque sia non possiamo negare che Michele Santoro sia uno dei pochi giornalisti-conduttori a riuscire nell’impresa (ardua) di tenere incollati in prime time milioni di telespettatori con l’approfondimento politico. Merito certamente dell’innovativa formula del talk-show spettacolo (da molti definita arena spettacolo) e merito anche di un professionista, poco super partes, che non si pone problemi ad attaccare a “destra e manca” (con un occhio di riguardo alla destra) proponendo servizi stimolanti e “fuori dal coro”. In tanti hanno provato a copiarlo ma nessuno ci è mai praticamente riuscito, e questo è senza dubbio oggetto di lusinga.
Tuttavia con il nuovo regolamento vagliato dalla Commissione di Vigilanza Rai, Annozero (così come Porta a Porta, Ballarò e via discorrendo) dovrà giocoforza andare in onda con la formula della tribuna elettorale: non più informazione ma comunicazione politica. In altre parole: niente talk show in favore di un miglior equilibrio politico in vista delle elezioni regionali. Michele Santoro non ci sta e, pur di rimanere in video, ha inviato al Direttore Generale Mauro Masi una proposta alternativa:
“[...] Io ritengo che la Rai dovrebbe resistere disapplicando le prescrizioni del Regolamento, rese in manifesta violazione della lettera della legge sulla par condicio e in contrasto con le sentenze interpretative della Corte Costituzionale, adottando il Regolamento precedentemente approvato dalla stessa Commissione. Per quanto attiene alle mie decisioni, Annozero potrà comunque continuare ad andare in onda con cadenza settimanale, senza politici, anche in giorni diversi dalla sua normale programmazione, per il periodo indicato, con obiettività, completezza e imparzialità. Naturalmente l’Azienda potrà assumere decisioni diverse da quelle da me prospettate assumendosene tutte le responsabilità.”