Fermi immobili, applaudirete solo quando lo dico io! Mauro Masi fa come Giucas Casella, e non ha neppure bisogno dell’ipnosi. Nei giorni scorsi il Direttore Generale della Rai ha emesso una delibera con la quale ha chiesto ai direttori di rete e ai conduttori che i talk show della stagione televisiva appena cominciata siano i più imparziali possibile. Insomma, niente applausi, commenti o interventi non previsti da parte degli spettatori in studio: potrebbero influenzare il dibattito, contaminando l’obiettività che dovrebbe caratterizzare tutte le trasmissioni di approfondimento politico in onda sulla tv pubblica.
Il DG Rai, nella nota, richiama tutti ad un “rigoroso rispetto delle regole aziendali” chiedendo che il pubblico non diventi “parte attiva” del confronto tra gli ospiti, soprattutto se si tratta di esponenti politici. La disposizione è arrivata, sotto forma di lettera, a pochi giorni dalla riapertura dei principali talk della tv pubblica. Stasera, infatti, torneranno Porta a Porta e Ballarò, poi a ruota toccherà a In 1/2 ora (19 settembre), Annozero (23 settembre, salvo imprevisti) Parla con me (28 settembre). A ottobre inizieranno Articolo 3 (il 15) e Report (il 17). Dopo le accuse di imparzialità di certi programmi piovute su Viale Mazzini nella scorsa stagione, stavolta Mauro Masi ha voluto mettere le cose in chiaro sin da subito.
Resta solo da capire fino a che punto le raccomandazioni ’silezia-pubblico’ possano risultare applicabili. Infatti, pare impossibile immaginare lo studio di Ballarò (composto in parte da una claque che i politici si portano dietro) in completo silenzio, inerte alle arringhe dei leader, impassibile di fronte alle loro risse dialettiche. E che dire del pubblico di Annozero, che esplode in un boato da stadio a sostegno dei monologhi di Marco Travaglio, o di quello di Parla con me, pronto a sbellicarsi dalle risate per le battute politiche della Dandini? Intanto l’aziendalista di ferro Bruno Vespa ha dichiarato che Porta a Porta si uniformerà alla disposizione dell’azienda, ma ha anche precisato che “se qualcuno non lo rispettera ci adegueremo“.