Ora, che il direttore Giancarlo Leone si cimenti da tempo immemore con i cinguettii è cosa nota. Spesso e volentieri, Gianka ci regala alcune perle; perle che, in alcuni casi, rasentano la risibilità, in altri suscitano compassione. Ma ci siamo ben guardati dal ‘ricamarci’ su o, più semplicemente, dal riprenderle. Nel primo caso per questioni di uno stile che non ci appartiene; nel secondo per il rispetto che portiamo nei confronti di una persona âgé, soprattutto se questi si confronta col ‘nuovo’, a noi affine, come un bambino alle prese con barattoli di cioccolata.
Succede, però, che l’ultima Gianka-perla ci riguardi da vicino. “Questa volta @davidemaggio l’ha sparata più grossa del solito. Capita. Ma basterebbe verificare. Comunque buon lavoro. Meglio se informato.“, tuona twittando il direttore. E, a dire il vero, se non ci fosse stato quel comparativo – che ha tutto il sapore di una volontà screditatoria – avremmo probabilmente soprasseduto anche questa volta, sempre in nome di quel rispetto di qualche riga fa. D’altro canto abbiamo messo in conto sin da subito che l’essere poco governabili avrebbe potuto urtare la sensibilità di qualcuno.
Ma da una persona che ha giocato nei giardinetti del Quirinale ci saremmo aspettati un atteggiamento differente, foss’anche solo la diplomazia propria di quegli ambienti. Tuttavia, nel caso specifico, sarebbe bastata una semplicissima… lettura! Eh già, Gianka ci “accusa” di averla sparata grossa in relazione alla sostituzione di Veronica Maya alla guida di Linea Bianca. Attenzione, però: mica il direttore contesta la notizia (perchè quella è!). Contesta le motivazioni: ovvero che l’ex padrona di casa di Verdetto Finale sarebbe stata allontanata dalla tv pubblica a causa dell’incidente occorsole a Tale e Quale Show.
Bene. Volete ridere?! Non l’abbiamo mai scritto. A scriverlo, invece, sono state le numerosissime testate che hanno ripreso la nostra notizia ‘ricamandoci’ un po’ sopra e affibiandoci in alcuni casi la paternità della ‘correlazione’ scapezzolamento-epurazione. Bastava, dunque, che il direttore facesse un salto su davidemaggio.it e si informasse leggendo il pezzo piuttosto che affidarsi alla carta stampata, che evidentemente gli è tanto cara. Oppure, se proprio non sapeva come digitare d-a-v-i-d-e-m-a-g-g-i-o-.-i-t, poteva chiamare l’ottimo Fabrizio Casinelli della Comunicazione Rai per chiedergli lumi. Sicuramente si sarebbe illuminato seduta stante. Ma abbiamo il presentimento che un amorevole tweet come quello indirizzatoci ieri non sarebbe stato riservato ai ‘genitori’ dell’equivoco. In questo caso, forse, la diplomazia del Quirinale sarebbe stata rispolverata immantinente.