Il caso a Miss Italia 2012 è sicuramente quello di Chiara Danese. Per chi non lo ricordasse si tratta di una delle testimoni, costituitasi parte civile, nell’affare Rubygate, una delle voci più forti a sostegno dei capi di imputazione. A Montecatini Terme sfilerà con la fascia della Valle D’Aosta (clicca qui per le foto di tutte le finaliste) e cercherà la rivincita: ci aveva già provato due anni fa a diventare la reginetta tricolore, adesso, stando almeno alle dichiarazioni che ha rilasciato a Diva e Donna, il suo è soprattutto uno scatto d’orgoglio per dimenticare la disavventura di Priapo e del bunga bunga, la cui descrizione ricorda le pagine petroniane da Satyricon.
Il mondo dello spettacolo rimane comunque un suo obiettivo, nonostante narri di loschi sotterfugi che ha visto di persona per arrivare a calcare la ribalta:
”A Miss Italia ho realizzato il mio sogno: è la mia rivincita verso quello che mi è successo. [...] Non credo di essere avvantaggiata, anzi [...] Mi sono rimessa in gioco per farmi conoscere e raccontarmi. Non sono una gattamorta o l’ignorantona, ma una ragazza semplice e molto umile che cerca di portare avanti i propri valori [...] Vorrei fare carriera nello spettacolo senza compromessi: mi piacerebbe fare la comica…”
Nel Paese in cui anche i comici diventano guru tutto è possibile, del resto. A chi le fa notare però che i suoi buoni propositi e le sue belle parole, nel pieno del Miss Italia Style, cozzano un po’ con altre sue dichirazioni, come quella in cui afferma di non sapere che Mediaset facesse capo all’ex Premier, risponde: