Dai sottaceti Saclà alla co-conduzione di Ciak … si canta! e de I Raccomandati passando per i podi di Ballando con le stelle, primo gradino, e del Festival di Sanremo, secondo posto. E a partire da questa sera, con l’anteprima in onda alle 23.40 su Rai 1, co-conduttore di Miss Italia 2010. Questi i passi, lunghi e spediti, di Emanuele Filiberto all’interno del tubo catodico nostrano. Fra curiosità, sgomento e una valanga di critiche, il discendente di casa Savoia sta rimpinguando il suo curriculum con una serie di esperienze televisive degne di nota. E non sembra intenzionato a fermarsi, nonostante la sua scalata stia facendo storcere il naso a molti.
“Leggo sempre il vostro sito e le critiche che mi vengono mosse”, ha infatti esordito prima di cominciare l’intervista. “A chi punta il dito contro di me dico che senza critiche sono un uomo morto. Le critiche, che se sono costruttive ascolto con attenzione, fanno sì che io sia ancora vivo. Più mi fischiano, più mi guardano”.
A proposito di fischi, a Sanremo ne hai ricevuti davvero tanti. In questi giorni non si fa altro che parlare del presentatore del prossimo Festival, ti piacerebbe cimentarti in questo ruolo?
“Assolutamente no. Sanremo ormai è uno spettacolo vecchio. Va ristrutturato completamente, così com’è non ha più un gran senso. Mi sono divertito a partecipare, ma non l’avrei mai guardato come spettatore: il Festival dovrebbe essere un programma musicale, invece è schiavo dell’auditel. Bisogna chiedersi se Sanremo è uno show televisivo, e in questo caso va bene invitare chi come me non c’entra niente con la musica e serve a creare polemiche, o se è un concorso musicale. Ci sono già troppi talent-show come X Factor o Amici che danno l’opportunità ai giovani di emergere e siamo pieni di gente che fa audience e non sa cantare. Vogliamo fare l’ennesimo talent show o dare spazio alla vera musica?”.
Cosa faresti quindi per far tornare il Festival agli antichi fasti?
“Toglierei importanza al televoto e darei spazio al giudizio critico di professionisti del settore. Basta giurie demoscopiche, bisogna tornare al voto dei tecnici”.
E’ curioso che questa proposta arrivi proprio da te che grazie al voto popolare hai vinto Ballando e quasi vinto Sanremo. Anche se, non sempre è andata così. Quando hai tentato la carriera politica ad esempio…
“Quando mi sono candidato per la circoscrizione estera (nel 2008, ndDM) è andata male perché ho fatto una campagna elettorale con poco budget. E’ andata molto meglio invece con l’UDC per le elezioni europee (nel 2009, ndDM) quando sono risultato essere il primo nome del partito in Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, anche se poi non sono stato eletto. Il pubblico evidentemente preferisce vedermi in tv”.