Serata di grandi emozioni a MasterChef, necessaria come ogni anno per smuovere un po’ gli animi dei concorrenti, tranquillizzare i più emotivi e tirare fuori l’umanità di quelli tutti d’un pezzo. Nella Mystery Box gli aspiranti chef hanno trovato un oggetto e una lettera inviati loro da un genitore, che li ha anche raggiunti durante la prova per portargli un ingrediente a sorpresa da inserire nel piatto e sostenerli con affetto e qualche lacrima.
MasterChef
MasterChef 10: Monir on fire
“E’ un po’ come se tu fossi mio figlio, ed è questo quello che mi aspettavo da te”. Con queste parole lo chef Giorgio Locatelli ha promosso il piatto con cui Monir Eddardary ha vinto l’Invention Test, riscattando tutte le lavate di capo e le critiche feroci che gli ha riservato nel corso di questa decima edizione di MasterChef, alla quale il ventinovenne di origini marocchine ha avuto accesso proprio grazie a lui.
MasterChef 10: esplosioni ed implosioni
La pressione si fa sentire a MasterChef e mette in crisi i concorrenti, spingendoli a tirare fuori nuovi aspetti della propria personalità, quando non addirittura il peggio di sé. La nona puntata, ad esempio, ha mostrato un volto inatteso del dominicano Eduard: da aspirante chef sempre sorridente e affabile, concentrato ma ben disposto verso gli altri, si è trasformato in un collega tirannico e troppo pieno di sé.
L’Aquila di MasterChef
Ci sono molti modi di giocare nella Masterclass: attaccare gli altri e credersi superiori, mantenere un profilo basso per non farsi notare troppo dagli avversari, buttarsi costantemente giù nella speranza di essere presi per mano dai giudici. Ma c’è anche chi gioca d’azzardo, pretendendo molto da se stesso e buttandosi sempre, anche a rischio di sbagliare e farsi male; quel qualcuno a MasterChef 10 è Francesco Aquila.
MasterChef 10: l’eleganza paga
Il momento più temuto dai concorrenti di MasterChef è arrivato anche nella decima edizione: Iginio Massari è stato protagonista assoluto della prima fase dello Skill Test della settima puntata, pretendendo dagli aspiranti chef la realizzazione di una complicata sfera di cioccolato, che li ha portati allo stremo delle forze. Unico immune da questa prova il pisano Antonio che, dopo aver vinto sia la Mystery Box che l’Invention Test, si è automaticamente qualificato per l’ottava puntata.
MasterChef 10: alziamo gli occhi al cielo
Le cose si mettono male a MasterChef: forse le aspettative dei giudici sono troppo alte – e lo sono state fin dal primo momento – o forse i concorrenti sono talmente convinti delle proprie possibilità da non accettare critiche e consigli. Fatto sta che la linea che divide gli uni dagli altri viene troppo spesso valicata, causando conflitti, e i più promettenti tornano puntualmente a casa.
MasterChef 10: cercasi cuore
Nella cucina di MasterChef 10, dove da subito hanno spopolato ambizione e rivalità, sembra battere un cuore, che fa ancora più rumore perchè è un caso isolato. E’ quello di Cristiano Cavolini, il saldatore dalla lacrima facile, che sembrerebbe non avere grande fiducia nelle proprie capacità e, mentre conquista quella dei giudici, attira anche le antipatie di chi crede che il suo sia solo un grande bluff.
MasterChef 10: Irish piega la proverbiale eleganza di Giorgio Locatelli
Colpo di scena a MasterChef: nella quarta puntata in onda ieri sera uno dei concorrenti più “blasonati” e quotati per la vittoria finale, nonché uno dei più convinti delle proprie capacità, è stato rispedito a casa dopo aver presentato ai giudici un piatto immangiabile, che ha costretto Giorgio Locatelli a sputare in un fazzoletto quanto assaggiato. E a ricordare a tutti i concorrenti che l’unico piatto che conta è l’ultimo che viene servito e tutti i precedenti, per quanto buoni possano essere stati, spariscono dinanzi ad un solo imperdonabile errore.