Se avete avuto uno strano senso di deja-vu, potete stare tranquilli perché era del tutto normale: lo scorso anno le cipolle, e per questa seconda edizione di MasteChef è toccato alle patate. Ebbene sì, i 40 concorrenti che hanno passato la prima fase di casting si sono ritrovati loro malgrado di fronte ad una montagna di patate, da tagliare – come le cipolle – secondo le direttive del temibile trio: una parte a bastoncino, un’altra parte a saponetta.
Precisione, dimestichezza, manualità e velocità: queste le caratteristiche richieste agli aspiranti MasterChef per la dura prova hangar, ma non tutti sono riusciti nell’impresa di reggere allo stress e alla tensione. E così da 40 sono divenuti ben presto (4 ore è durata in totale la prova per le ultime due contendenti) 28. Pochi rispetto agli 8000 presentatisi ai casting, troppi rispetto ai posti disponibili. E i nostri prodi hanno dovuto alzare le maniche e darsi da fare, perché per Joe Bastianich, Bruno Barbieri e Carlo Cracco era importante procedere con un’ennesima prova: la preparazione della tanto bistrattata besciamella, salsa fondamentale e basilare per accedere a talent show di Magnolia.
Peccato che la gran parte dei mitici 28 abbia fatto un gran bel disastro. Nonostante il parere tutt’altro che positivo sull’esito della preparazione, gli aspiranti MasterChef hanno comunque avuto la possibilità di rimediare con un ennesimo piatto, che facesse ovviamente uso della besciamella. Ed ccco chi è riuscito a convincere i giudici ed entrare nella classe della seconda edizione di MasterChef, ecco a voi i 18 nuovi concorrenti: