Le Interviste di DM


26
marzo

SIMONE RUGIATI A DM: “ANDANDO ALL’ISOLA HO FATTO UNA SCELTA, CI HO RIMESSO ECONOMICAMENTE TANTISSIMO”

E’ un cuoco tv in ascesa catodica. Dopo essersi fatto apprezzare tra i fornelli de La Prova del Cuoco, dove ha “conquistato” la padrona di casa Elisa Isoardi, è stato chiamato alla corte di Simona Ventura per la settima edizione dell’Isola dei Famosi. E se finalmente i naufraghi del Nicaragua erano più tranquilli per il loro apporto nutrizionale durante la permanenza sugli schermi di Raidue, sono stati proprio loro - complice una fagiolata mal digerita – a mandare lo show-chef in nomination nel corso della prima sfida a colpi di televoto. E purtroppo è toccato proprio a lui abbandonare il reality di Mona Nostra dopo pochi giorni di permanenza in Nicaragua. Pochi giorni che non gli hanno permesso di far venir fuori la sua simpatia che noi, invece, abbiamo potuto apprezzare dopo la quinta puntata dell’Isola dei Famosi quando abbiamo avuto modo di scambiare due parole con lui. Ecco come racconta la sua esperienza isolana e più in generale quella televisiva a DM Simone Rugiati.

Simone, fai ancora lo chef?

(ride, ndDM) L’ho sempre fatto e continuerò a farlo sempre. L’Isola dei Famosi è stata una bella esperienza, mi avrebbe fatto piacere se fosse durata di più, ma non devo andare a fare le serate in discoteca.

Allora cosa si aspettava Simone Rugiati dall’Isola dei Famosi?

Poter fare tutte le cose che mi riesce bene fare, come ad esempio pescare. L’apoteosi sarebbe stata cucinare un po’ di piatti là ma sull’Isola che ho vissuto io non c’era modo di pescare. Ho dimostrato poco: se fossi rimasto un’altra settimana, probabilmente sarei rimasto molto di più.

Quando parli, non guardi negli occhi il tuo interlocutore. Si dice che significhi che non dici la verità…

Sinceramente è perchè ho un faro negli occhi. Pero’ ci sono abituato perchè parlo spesso con le donne e non dico loro mai la verità.

A proposito di donne, quantè vera la storia con Elisa Isoardi?

C’è sempre stato un rapporto molto freddo conduttrice – cuoco, poi ci siamo trovati una volta a Milano per delle telepromozioni che abbiamo fatto insieme ed è nato un rapporto…

Che tipo di rapporto?

Avevo una mezza storia in quel periodo ed è venuta fuori la paparazzata (secondo me i fotografi sono stati chiamati da qualcuno). Potevo trarne vantaggio io da sta storia.

Però non mi hai ancora risposto…

Diciamo che non è successo niente. Era un bellissimo rapporto ma è stato ingigantito.

Ti ha giovato in qualche modo?




23
marzo

INTERVISTA A MILO INFANTE E LORENA BIANCHETTI. IL CONDUTTORE A DM: “MARANO HA PROVATO A DARE UNA SVOLTA GIOVANILISTICA AL POMERIGGIO DI RAI2 MA L’HA QUASI UCCISA”. E SULLA SENETTE…

Non si può certo dire che non ti diano soddisfazioni. Milo Infante e Lorena Bianchetti ci hanno accolto nei loro camerini di Corso Sempione a Milano e, tra un pasticcino e un caffè, si sono raccontati senza maschera alcuna. Dalle esprienze professionali pregresse alla attuale conduzione dell’Italia sul 2, i padroni di casa del talk pomeridiano di Raidue non si sono tirati indietro di fronte a nessuna delle nostre domande. Da Francesca Senette ad Antonio Marano, da Marco Castoro a Monica Setta, da Pippo Baudo a Michele Cucuzza, Milo e Lorena, per dirla come la collega che li precede in palinsesto, ci hanno raccontato tutto, ma proprio tutto dei dietro le quinte della seconda rete della TV di Stato. Partiamo proprio dalle loro “origini”…

Milo viene dal giornalismo, Lorena dal varietà. Il primo è figlio d’arte, la seconda, invece, è figlia di pasticceri (figlia d’arte bianca). Cosa avranno mai in comune Milo Infante e Lorena Bianchetti?

Milo: La sensibilità. Abbiamo una sensibilità che è comune, abbiamo una veduta di intenti e una visione dei valori della vita comune. Sembra una ragazza dissoluta ma è una ragazza che ha dei principi.

Non cominciamo parlando di valori altrimenti devo fare la classica domanda su quest’alone clericale che pervade la Bianchetti. Anzi Lorena, lo confermiamo o lo smentiamo?

Lorena: Dipende da cosa intendi per alone clericale. Se intendi il vestirsi di bianco, mi è capitato di farlo solo col camice di papà! Scherzi a parte, credente lo sono sempre stata, poi la vita e la professione mi hanno portato a fare quest’esperienza, umanamente e professionalmente importantissima, che porto nel cuore e nella quale sono rimasta Lorena. Un‘esperienza che mi ha permesso di fare determinati studi e di crescere. Quindi la conservo gelosamente.

Sei spalleggiata da un determinato ambiente?

L: Cosa significa essere spalleggiati?

Significa essere “aiutati” da qualcuno, cosa che capita spesso quando si fa parte di determinati ambienti.

L: Non ho mai fatto parte di gruppi particolari per mia scelta, se poi parli di fare bene il proprio lavoro e di essere apprezzati il discorso è diverso. Il mio percorso è stato lineare ma capisco possa aver suscitato delle invidie. Finita l’esperienza della Corrida, l’ultima di Corrado che ebbe uno straordinario record d’ascolto, ho cominciato a lavorare per Rai International con un contratto di tutto rispetto. Allo stesso tempo  è arrivato A sua Immagine, che in tanti mi sconsigliarono ma che, invece, mi è stato utile. Era tra l’altro l’anno del Giubileo. È stato bello, ho potuto anche fare interviste in lingue straniere sfruttando così la mia laurea.

Quanto conta la politica in RAI?

M: Tanto. La politica è insita nella RAI, anche se credo che sia la TV di Stato ad aver bisogno della politica più che il contrario. Molte persone che lavorano nell’azienda non sono adeguate alla posizione ricoperta, per cui se non ci fosse la politica “a sostenerle” avrebbero ben più di un problema.

Dei talk show politici che ne pensi?

M: Io sono un consumatore di talk show politici, seguo e mi piace Santoro. E’ un istrione della notizia,  che fa un tipo di programma particolare perchè la sua non è informazione pura, nel senso che segue un percorso definito: sa dove inizia e dove “andare a parare”. Per questo è molto diverso, ad esempio, da Vespa, che seguo allo stesso modo. Non mi piace invece Floris, ha sempre quel sorrisino che ti viene da dire “ma che cazzo c’hai da ridere”.

Su Raidue oltre a Santoro c’è Paragone. Tra i due chi preferisci?


22
marzo

LORENA BIANCHETTI E MILO INFANTE IN UNA FICCANTE INTERVISTA DOPPIA SU DAVIDEMAGGIO.IT





22
marzo

LA PRIMA INTERVISTA POST-ISOLA DI ALDO BUSI E’ PER SIMONAVENTURA.TV: HA RAGIONE MAGALLI. A MEDIASET, PER LA MIA EPURAZIONE, STANNO STAPPANDO LE BOTTIGLIE

Simona Ventura è sempre più web-addicted. E dopo aver scelto DM per l’unica intervista rilasciata in esclusiva ad un sito web, ha deciso da un po’ di tempo a questa parte di mettersi in proprio e lanciare una web tv, come le star più glamour del globo.

Mona Nostra non sta mancando di riservare agli internauti delle esclusive succulente con le quali ”accalappiare” quanti più seguaci possibile. E quale miglior occasione per portare nuovi fedeli utenti alla sua nuova creatura se non la prima intervista al contestatissimo concorrente dell’Isola, epurato da qualsiasi programma RAI per le dichiarazioni rilasciate nel corso della puntata in cui ha volontariamente abbandonato il reality show.

Aldo Busi, tornato in Italia dal Nicaragua dopo aver lasciato l’Isola dei Famosi, sceglie simonaventura.tv per diffondere il Busi-pensiero esordendo così: “A me sembra anche un po’ regalare al nemico, cioè a Mediaset. Perché ha detto bene Magalli: non è vero che Busi è stato radiato dalla tv, ma solo dalla Rai. Mediaset sta stappando le bottiglie…”.  


22
marzo

FICARRA E PICONE, DARIO BALLANTINI, GIGI VESIGNA E LANDO BUZZANCA SU DM TV

dai nostri inviati  Sanremo Luca Alberici e Mery Berciga





21
marzo

CARLO CONTI A DM TV: DAL 22 APRILE SU RAIUNO MI CIRCONDERO’ DI COMICI

dai nostri inviati a Sanremo Luca Alberici e Mery Berciga


20
marzo

MILLY CARLUCCI A DM: CON BALLANDO CON LE STELLE ABBIAMO VINTO PUR NON AVENDO 200.000 EURO PER UN OSPITE COME LA CARRA’. E A DM ANNUNCIA: “PER L’ESTATE UN NUOVO FORMAT”.

Ha trionfato al Premio Regia Televisiva, dove per il secondo anno consecutivo, oltre alle 6 statuette già incassate nelle scorse edizioni, ha vinto l’Oscar TV come Miglior Programma dell’Anno per Ballando con le Stelle. E’ con ogni probabilità la conduttrice italiana che sbaglia meno di tutte e, da brava atleta, se si prefigge un obiettivo deve raggiungerlo a tutti i costi. L’ultima delle sue mission catodiche era quella di battere la nuova e temibile concorrenza di Io Canto che minava gli ascolti stratosferici registrati dal suo talent show nelle precedenti stagioni. Obiettivo raggiunto, grazie alla sua determinazione e alla sua sicurezza. Posata ma grintosa, seria ma sorridente, Milly Carlucci ha chiacchierato con DM in quel di Sanremo, proprio dove si celebrava il successo del suo programma, rivelando, tra l’altro, dei particolari interessanti inerenti Ballando con le Stelle e il suo futuro professionale. Iniziamo proprio dallo spettacolo del sabato sera di Raiuno.

Ballando con le Stelle. 6 edizioni, un successo crescente. Pensavi che potesse arrivare ai livelli di notorietà che ha raggiunto?

Assolutamente no, era un tentativo. Pensa che quando cominciammo a gennaio del 2005 dovevamo fare quattro puntate. Era un periodo in cui il ballo in televisione non si vedeva neanche più nei programmi ed il balletto era una specie di pausa pubblicitaria in cui far rifocillare il conduttore; era balletto di gruppo, stile Fantastico. Ballando era invece un’altra cosa ed ero convinta che fosse affascinante e mi dicevo: “In Italia esistono una quantità di scuole di ballo per cui almeno i ballerini ci guarderanno”. Ma certo non potevo immagiare che la prima puntata facesse quasi il 32%. Fu un botto, rimanenno tutti di stucco.

In termini di risonanza mediatica, però, è cambiato qualcosa. Nonostante il 32% iniziale, sono state le ultime edizioni a far parlare del programma, vuoi per la conquista del sabato sera, vuoi per la concorrenza spietata.

Certo, la concorrenza non può che far bene. Se due corridori sono sulla pista e uno è un corridore fiacco, l’altro non ha bisogno di spremersi fino in fondo per vincere. Quando ci sono due corridori forti, dello stesso livello…

A quale programma ti riferisci?

Mi riferisco a Io Canto. Ti Lascio una Canzone fece il 39% in finale. Parliamo quindi di una concorrenza che ha spinto noi a correre ancora più forte.  A doverci inventare ogni volta una puntata diversa, a non poterci mai ripetere, cosa che invece nei programmi, una volta trovato un assetto, si tende a fare. Si tende a riproporre in maniera rassicurante un modello non tanto per questioni di risparmio sulle tue energie ma per l’affezione del pubblico.

La trovi corretta come concorrenza?

Intendi come confezione di prodotto?

No, mi riferisco al fatto che lo show riecheggi o si ispiri a Ti Lascio una Canzone.

Dal mio punto di vista non è un fatto che incide. Mi trovo davanti un corridore, se poi quello sia l’originale o una copia, poco importa. Se corre, corre. E’ stato un testa a testa di dimensioni notevoli. Hanno portato Raffaella Carrà, Renato Zero…

Tu hai portato Valerio Scanu…


20
marzo

BALLANDO CON LE STELLE, LA FINALE: MILLY CARLUCCI E PAOLO BELLI AI MICROFONI DI DM TV

dai nostri inviati a Sanremo Luca Alberici e Mary Berciga

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