La Tribù


25
settembre

LA TRIBU’ NON SI FA PIU’, L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA!

Paola Perego (corna)

La Tribù non si fa più, l’avete appreso ieri sera su queste pagine. E quasi unanime è stata la solidarietà espressa nei confronti di Mediaset e della conduttrice dello show, Paola Perego, viste le motivazioni addotte per la chiusura anticipata del reality show mai partito.

Una situazione paradossale, quest’ultima, dovuta, stando a quanto si è appreso dalla Direzione Comunicazione del Biscione, a motivi tecnico-produttivi indipendenti dalla volontà di Mediaset e attribuiti dal broadcaster al produttore indipendente Triangle Production. La società di Silvio Testi, infatti, stando all’ultimo comunicato stampa rilasciato dal Gruppo di Cologno, avrebbe dovuto comunicare il “rientro” dei problemi riscontrati entro la giornata di ieri, termine ultimo entro il quale la produzione avrebbe dovuto mettere Mediaset in condizione di mandare in onda la trasmissione.

Comunicazione non arrivata, limite ragionevole superato… reality cassato! Ma per dovere di cronaca, è opportuno sapere che qualcuno, a torto o a ragione forse non lo sapremo mai, parla di una comunicazione che, seppur tardiva, sarebbe arrivata in Italia tramite vie non propriamente “ufficiali” (si parla di email). Ed in effetti pare che la produzione fosse pronta a partire ed i concorrenti avrebbero potuto spiccare il volo per l’India durante il week end. Una conferma arriverebbe da alcune dichiarazioni, rilasciate proprio ieri sera, mentre giungeva agli organi di informazione il comunicato di Mediaset, da Lorenzo Amoruso. Ecco quello che leggiamo nei commenti di questo post:




24
settembre

LA TRIBU’ MISSIONE INDIA CANCELLATA DEFINITIVAMENTE DAL PALINSESTO DI CANALE5

La  Tribù Missione India Annullata Partenza

Prima era un sospetto, adesso è una certezza. La Tribù Missione India è definitivamente cancellata dal palinsesto di Canale5. Questo il comunicato di Mediaset:

Essendo stato superato ogni limite ragionevole di ritardo, Mediaset ha comunicato ufficialmente al produttore indipendente Triangle Production, incaricato della realizzazione di “La Tribù – Missione India”, di essere costretta a rinunciare al programma e quindi a cancellarlo dal palinsesto di Canale 5.

Scadeva ieri infatti il termine ultimo entro il quale la produzione avrebbe dovuto mettere Mediaset in condizione di mandare in onda la trasmissione. Ma questo non è avvenuto, rendendo così oggettivamente impossibile, dopo diverse settimane di ritardo, l’inserimento di un programma di prima serata all’interno di un palinsesto già pianificato.

Mediaset è solidale con Paola Perego e la ringrazia per la professionalità con cui ha partecipato alla preparazione del programma. Ed esprime gratitudine sia a coloro che avevano accettato con entusiasmo di partecipare alla Tribù in veste di protagonisti, dall’inviato ai concorrenti, sia al proprio personale, inutilmente già sul posto da un mese, che ora sarà fatto rientrare in Italia.

 Alla luce del grave danno subito, Mediaset si riserva ogni iniziativa giudiziaria a tutela dei propri diritti. 


18
settembre

LA TRIBU’ MISSIONE INDIA: ANNULLATA LA PARTENZA DEL PROGRAMMA

La  Tribù Missione India Annullata Partenza

La partenza del nuovo programma di Canale 5 “La tribù-Missione India“, annunciata per mercoledì 16 settembre 2009, non avrà luogo nemmeno mercoledì prossimo 23 settembre per motivi tecnico-produttivi indipendenti dalla volontà di Mediaset.

Lo apprendiamo da una comunicazione ufficiale del produttore indipendente Triangle Production a cui è stata affidata la realizzazione del programma.

Pertanto mercoledì 23 settembre in prima serata su Canale 5 andrà in onda il film “E alla fine arriva Polly” con Ben Stiller e Jennifer Aniston.





15
settembre

LA TRIBU’ MISSIONE INDIA: RIMANDATA A MERCOLEDI’ 23 SETTEMBRE LA PREMIERE DEL REALITY DI PAOLA PEREGO

La  Tribù Missione India

Neanche abbiamo fatto in tempo a proclamare in gloria che La Tribù – Missione India sarebbe stato il primo reality a prova di logo, che a Mediaset lo rimpiazzano in corsa con uno dei film più logati del recente passato. Che karma beffardo! Però i promo non mentono e da ieri annunciano che l’esordio dei piccoli indiani di Paola Perego, fissato inizialmente per la serata di domani, verrà sostituito in corsa da Il Diavolo veste Prada, il blockbuster con Meryl Streep e Anne Hathaway -  e pure una garanzia per gli ascolti: lo scorso 22 gennaio la prima tv di una delle migliori commedie del decennio (se non la migliore), venne seguita da oltre 7 milioni e mezzo di spettatori con uno share del 29,84% (e con punte del 45% sul finale).

Insomma Francesco Facchinetti e i talenti in erba di X Factor, soprattutto se la Mori a questo giro non dovesse travestirsi da Miranda Priestley puntando in extremis sullo spaesamento fashion dello spettatore, non dovrebbero temere più di tanto. Intanto per la premiere de La Tribù – Missione India l’appuntamento è per mercoledì 23 settembre, posticipato di una settimana.

Un reality show senza pace, questo che era stato annunciato come una delle novità più interessanti dell’autunno di Canale5. In ultimo sospettato dalla Ventura di eccessiva vicinanza alle dinamiche isolane (“Bene, così la gente non farà altro che chiedersi: ma quando arriva l’Isola?”, commentò beffarda la Mona), la Tribù sarebbe stata rimandata di sette giorni per permettere a tutti i partecipanti del gioco di raggiungere l’India: infatti alcuni di loro sono risultati alla partenza privi del visto valido per l’ingresso nel Paese.


9
settembre

LA TRIBU’, MISSIONE INDIA: NO ABITI INDIANI, NO PARTY. UN GUARDAROBA ‘LOCAL’ PER I CONCORRENTI DEL REALITY

La Tribù Missione India - No logo

Se solo Naomi Klein sapesse canterebbe vittoria: la Tribù – Missione India sarà il primo reality no-logo della televisione italiana. Meglio tardi che mai: un piccolo passo per le ormai agèe teorie della giornalista canadese che dieci anni fa pubblicava il suo best seller anti-griffe (“No Logo”, appunto), un’enormità per la nostra tv, per lungo tempo morbida in materia di pubblicità occulta e dintorni. Almeno sino a quando non ci si mise la solita Striscia la notizia a castigare un malcostume che si scoprì molto più diffuso di quanto lecitamente sospettabile: dalle sigarette del Maresciallo Rocca alla bottiglia d’acqua minerale dell’assetato Celentano – manco fosse nel deserto del Taklamakan, invece stava a Brugherio -, dalla monella ranocchietta di strass che sbrilluccicava, impudente, sulla spalla della cantante Annalisa Minetti a Pomeriggio Cinque, alle scarpe tricolori di Piero Chiambretti un paio di Sanremo fa.

Una cattiva abitudine, quella dello spot cifrato per abili solutori, che proprio nella fauna da reality ha sguazzato con più simpatia. Celebre il caso di Massimo Caputi, inviato dalla cueva dell’Isola dei Famosi con guardaroba opportunamente (e vistosamente) logato: la Rai venne multata dall’Antitrust, e il giornalista sportivo sopeso dall’Ordine di categoria per due mesi (ché un giornalista, comunque, non dovrebbe far da testimonial ad alcunché). Sempre all’Isola, ma ospite in studio, Mara Venier portò al collo un lezioso ciondolino: peccato fosse della collezione di bijoux da lei sponsorizzata – il che costò alla Rai una multa da 40.000 euro e un’infilata di irritanti sanzioni per Magnolia e per la casa produttrice della pietruzza dello scandalo. E che dire del rientro in Italia per malattia di Massimo Ciavarro? Il ringraziamento pubblico da parte della Mona all’agenzia che assicurò il ritorno in patria sano e salvo dell’attore destò all’ultima Isola più di qualche sospetto (e oltre 200.000 euro di multa).

Sarà forse per queste cifre pazzesche che la produzione della Tribù, in queste ultimissime ore pure alle prese con ben altre grane, avrebbe deciso: i concorrenti li vestiamo noi, e da indiani. Niente t-shirt, canotte, bermuda o gonnelline con scritte e disegnini più o meno evocativi; in pratica, niente sponsor, a prescindere dai ricchi contratti siglati dai partecipanti alla vigilia della partenza. L’ha rivelato il numero di Chi in edicola da oggi.





9
settembre

LA TRIBU’: MANCANO I VISTI PER L’INDIA

La Tribù - Concorrenti senza visto

Prima, ci hanno provato Paola, Barbara e l’azienda. Ora, si ci è messa pure la burocrazia di mezzo. Se il triangolo delle Bermuda, con ai vertici Perego, la Bislacca di Cologno e Mediaset, non era riuscito a risucchiare nelle profondità dei tubi catodici La Tribù – Missione India (qui l’ultima puntata), ci pensano ora dei visti a dare lo stop (seppur non definitivo, si spera) alla produzione del reality di Canale 5.

Ieri l’allegro cast de La Tribù sarebbe dovuto imbarcarsi alla volta del continente asiatico, ma ad attenderli a Fiumicino, secondo il quotidiano Libero, un’amara sorpresa: non tutti erano forniti dei necessari visti per partire. Vani i tentativi della produzione per ovviare al “piccolo” inconveniente: rimandati tutti a casa, come una classe di scolaretti senza il permesso di genitori.

Ed ora, vi chiederete? Partenza dei concorrenti rimandata, pare, bisogna capire se lo show partirà ancora regolarmente il 16 settembre, come inizialmente programmato. Nel frattempo, godiamoci, magari, qualche nuovo altro strascico della simpatica querelle che ci ha accompagnati negli ultimi giorni. Se non è reality quella!


5
settembre

COLPO DI SCENA! A POCHE ORE DALLA PARTENZA, DIETROFRONT DI GIANLUIGI LENTINI PER LA TRIBU’ MISSIONE INDIA

Gianluigi Lentini (Tribù Missione India)

Ve l’avevamo annunciato ieri in anteprima: Gianluigi Lentini era il tredicesimo e ultimo concorrente della Tribù Missione India che aveva ritrovato anche una conduttrice dopo le arcinote vicende Paola Perego – Barbara D’Urso.

Ma… colpo di scena, amici ascoltatori. Ieri pomeriggio, quando una bella firma avrebbe dovuto siglare definitivamente l’impegno indiano del calciatore piemontese, c’è stato il dietrofront dell’ex stella del calcio nostrano che ha detto NO al reality show di Canale5.

La partecipazione di Lentini, sino a ieri praticamente certa, lascia così la Tribù orfana dello ”sportivo di turno” e si è già al lavoro per trovare un nuovo sostituto. E si lavora alacremente poichè il nome deve necessariamente essere pronto e contrattualizzato entro lunedi per poter rispondere all’appello di martedi prossimo, 8 settembre, quando i concorrenti saluteranno l’Italia alla volta dell’India.

C’è chi parla di un colpo grosso che la produzione vorrebbe mettere a segno e, al momento, i papabili sarebbero 3. Rimanete sintonizzati per conoscerne gli sviluppi. 


4
settembre

MEDIASET RIBADISCE PIENA FIDUCIA A PAOLA PEREGO. “GESTO RIPARATORIO” SUFFICIENTE?

Mediaset ribadisce piena fiducia a Paola Perego

Lucio Presta, agente di Paola Perego, l’aveva detto dichiarato a chiare lettere sulle pagine di questo blog: (La situazione, ndDM) è risolvibile qualora l’azienda ponesse in essere un gesto riparatorio nei confronti di Paola Perego, ma non dovrebbe esserle molto difficile visto che nel privato ha sempre manifestato apprezzamento, stima e rispetto per il lavoro svolto dalla mia assistita. In assenza la situazione rimarrà invariata

La situazione cui si fa riferimento è, come noto, l’improvviso abbandono de La Tribù – Missione India da parte di Paola Perego, per “esser stato violato – affermava Presta – il rapporto di fiduciario indispensabile tra l’artista e l’azienda“ a causa del mancato sostegno alla conduttrice de La Tribù da parte di Mediaset in relazione ad alcune dichiarazioni rilasciate da Barbara D’Urso al Corriere della Sera, goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di rancori che si protraggono da svariati mesi (info qui).

E il “gesto riparatorio” non ha tardato ad arrivare. Questa sera, dall’headquarter di Cologno, è stato diramato un comunicato con il quale “Mediaset ribadisce piena fiducia a Paola Perego“:

Paola Perego è una professionista di alto livello. Lo dimostra il fatto che Mediaset da anni le affida produzioni importanti come il nuovo reality in partenza il 16 settembre su Canale 5. I malintesi che hanno ingenerato comprensibili tensioni sono frutto di un eccesso di esternazioni personali a cui Mediaset è estranea, che non corrispondono al pensiero dell’azienda e rispetto alle quali da sempre Mediaset è solita non intervenire. Confidiamo in una responsabile composizione della vicenda e confermiamo che il programma andrà regolarmente in onda nella data prevista“.

Per la verità, a cercare un salvataggio in extremis era stata la stessa D’Urso che in una più recente intervista spendeva (incomprensibilmente, quanto meno sino al “terremoto mediatico” di ieri mattina) parole positive nei confronti della “titolare uscente” andando, per certi versi, a ritrattare quanto dichiarato al Corsera: