
La Tribù, Missione India
3
settembre
BOOM! GIANLUIGI LENTINI E’ L’ULTIMO COMPONENTE DELLA TRIBU’ MISSIONE INDIA
settembre 3rd, 2009 16:19 Davide Maggio

Con l’arrivo di Sergio Arcuri, fratello della più famosa Manuela, si era risolto il problema della presenza nella Tribù indiana di Canale5 del belloccio di turno. Rimaneva, dunque, lo sportivo ad essere l’ultimo anello mancante della catena dopo il forfait (non voluto) di Andrew Howe. Ma tutto è bene quel che finisce bene.
Proprio nel giorno in cui è scoppiato un terremoto mediatico senza precendenti, possiamo rivelarvi in anteprima assoluta che sarebbe stato individuato un degno sostituto di Andrew Howe per la Tribù – Missione India. Si tratta di uno dei calciatori più discussi degli ultimi anni: Gianluigi Lentini. Nato nel 1969, nel 1992 viene acquistato dal Milan, tra il clamore del tifo granata (in rivolta verso la società e lo stesso giocatore) e della stampa (il cartellino fu pagato 18,5 miliardi di lire, una cifra record per l’epoca, inoltre vi furono indagini giudiziare per il presunto pagamento di altri 10 miliardi fuori bilancio). Il primo anno è buono, poi nell’Agosto 1993, al rientro da una partita amichevole, è coinvolto in un grave incidente automobilistico lungo l’Autostrada Torino-Piacenza (ha sostituito una gomma forata con il “ruotino”, ma continua a correre, si schianta a quasi 200 km all’ora e si salva per miracolo). Tornerà in campo verso la fine della stagione 1993/1994 senza però recuperare la stima dell’allenatore Fabio Capello. Da li la parabola in discesa della sua cattiere. Dalla stagione 2008-2009 sempre insieme a Diego Fuser, altro buon ex professionista, indossa la maglia rossoblu della Saviglianese squadra che milita in Promozione piemontese. [biografia tratta da Wikipedia]
Vi è di più, Gianluigi Lentini è stato, in un passato non troppo recente, tenero amico di Simona Ventura, che per prima cercò di averlo tra i concorrenti della sua Isola dei Famosi, proprio per la storia particolare che il calciatore ha alle spalle. Ma stavolta, sembra (fino alla firma del contratto chi può dirlo) che il reality show di Canale5 abbia avuto la meglio.


3
settembre
FERMI TUTTI! PAOLA PEREGO ABBANDONA LA TRIBU’
settembre 3rd, 2009 11:09 Davide Maggio
Paola Perego rinuncia alla conduzione di La tribù, il reality previsto su Canale 5 a partire dal 16 settembre. L’agente della conduttrice, Lucio Presta, spiega di considerare “violato il rapporto fiduciario indispensabile tra l’azienda e l’artista” per una serie di episodi e “significative incomprensioni”. L’ultimo di questi, spiega Presta, è relativo alle “opinioni (immotivate, gratuite, provocatorie e offensive) della signora Barbara D’Urso a proposito dell’attività professionale della mia assistita Paola Perego” alle quali non è seguita, sottolinea l’agente, da parte di Mediaset, “una presa di posizione che pubblicamente rendesse merito ed il giusto riconoscimento” alla Perego tutelandone l’immagine.
Queste le dichiarazioni oggetto del “contendere”:
[da intervista per Corsera del 31 agosto 2009] E pensare che i figli, Giammauro di 23 ed Emanuele di 21 anni, le avevano intimato: «Guai a te se accetti di condurre un programma come “Buona Domenica”». Evidentemente non era di loro gradimento. «Quando hanno saputo che avevo accettato — racconta Barbara — ho fatto loro una promessa solenne: vostra madre non si presterà mai alla volgarità». Ciò significa che, secondo la famiglia D’Urso, Paola Perego si era distinta nel trash. «La Perego è un’ottima professionista — corre ai ripari — ma io faccio la mia domenica: divertente, ironica, mai volgare, il che è difficile, trattandosi di una diretta così lunga, la volgarità è sempre in agguato».


27
agosto
DM INTERVISTA PAOLA PEREGO. “TRASH LA TRIBU’? SPIEGATEMI IL PERCHE’, MA NON NASCONDETEVI DIETRO AD UN NICK”
agosto 27th, 2009 11:30 Davide Maggio
Se dovessimo tener fede al detto “Nel bene o nel male, l’importante e’ che se ne parli” il personaggio protagonista di quest’intervista dovrebbe certamente essere etichettato come una star che non teme paragoni. Diventata la Signora dei reality, vanta una carriera lunga 35 anni: dopo un debutto a soli 16 anni in Autostop, programma di Italia1, conduce qualunque tipo di programma percorrendo quello che il personaggio di cui parliamo definisce un cammino (all’epoca) obbligato: valletta muta – valletta – coconduttrice – conduttrice. Abbandonato il contenitore domenicale di Canale5 per dedicarsi a La Tribù Missione India, in partenza il 16 settembre su Canale5, è pronta anche ad affrontare un nuovo progetto con Maria De Filippi che dovrebbe vedere la luce il prossimo anno. Capace di accendere come nessun altra gli animi dei telespettatori divisi sull’ “annosa questione” della trash tv nostrana, ha accettato di rilasciarci un’intervista a tutto in tondo per conoscerla più a fondo e per parlare dei nuovi progetti professionali. Dopo aver vinto quattro TeleRatti, Paola Perego arriva sul “luogo del delitto”. Buona lettura.
E allora Paola, come mai quest’intervista?
Perchè i blog sono diventati importanti. Finalmente sento la voce di colui che leggo ogni giorno.
In realtà mi riferivo agli “amatissimi” Teleratti che non credo tu abbia gradito tantissimo.
Guarda, premio a parte io sono davvero musofobica. Forse per questo mi sono sembrati immeritati tutti e quattro.
Come ti spieghi che per alcuni giornalisti risulta quasi divertente accanirsi contro Paola Perego? Il motivo e’ da rintracciare in un “non saper trattare con la stampa”?
Se per “non saper trattare con la stampa” si intende non fare vita mondana, probabilmente si. Sono una donna che ama il suo lavoro e non potrebbe farne un altro ma quando le telecamere si spengono sono una donna normalissima, con una famiglia e con una casa da mandare avanti. Come dirti… non sono personaggio. Sono una persona. Alle feste preferisco un bel film guardato in casa con gli amici. Amici che, per la maggior parte, non appartengono al mondo dello spettacolo. Sono rimasta sempre con i piedi per terra e non dimentico mai da dove sono partita.
Quanto ti infastidisce, invece, il commento cattivo o pregiudizievole di un lettore come ad esempio su un blog?
Le critiche mi fanno sempre riflettere, sono una persona che si mette in discussione. Quando sono volgari e gratuitamente cattive, allora mi piacerebbe che ci fosse quanto meno il coraggio di firmarsi con nome e cognome. E’ molto facile tirare il sasso e poi nascondere la mano. E normalmente quelli più pesanti si celano sempre dietro un nickname.
Qual è la critica, tra quelle che riguardano il tuo privato, che meno gradisci?
Quelle con le quali si esprimono opinioni sul mio modo di essere, sul mio carattere e sui miei gusti. Cose che non possono conoscere. Sai quante volte mi è venuta voglia di entrare e lasciare un commento per rispondere?!? Quando ho letto “la tribù è trash” senza che il programma sia ancora iniziato sarei voluta entrare e chiedere “mi spiegate perchè?”. Io riuscirei a fare anche programmi ”più alti” se mi spiegassero perchè è trash la Tribù visto che del programma non si ancora nulla.


26
agosto
INTERVISTA A PAOLA PEREGO. DOMANI, SU DAVIDEMAGGIO.IT
agosto 26th, 2009 15:14 Davide Maggio


26
agosto
ANTONIO ZEQUILA (AUTO)RIABILITATOSI IN TV: DA CONCORRENTE A LA TRIBU’ AD INVIATO PER L’ISOLA. SECONDO LUI.
agosto 26th, 2009 12:14 Eugenio Viterbo
Il buon vecchio Antonio Zequila, che lo scorso anno ha ininterrottamente mangiato e bevuto alla mensa della nostra Bislacca di Cologno, sembra aver lavorato bene su una sua nuova immagine ripulita, dopo lo scontro all’ultimo urlo che l’aveva visto infelice protagonista con quell’essere anch’esso pericoloso qual è il Pappalardo (qui il “gradevole” episodio, che, oltretutto, fece un’importante vittima: Mara Venier).
Ebbene, dopo annunci di matrimoni americani, fede incrollabile (e controllata mediaticamente) per Padre Pio e tutti i santi del calendario di Frate Indovino, feste di compleanno a sorpresa e rimpatriate con mammà sul piccolo schermo, che ci hanno accompagnato ogni dì tra Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque, il meschiatissimo Antonio sembra essere tornato il caro Er Mutanda che tutti amiamo. Che tutti amiamo odiare.
Qualche settimana fa lo vedevano tra le braccia (avvizzite) di Ivana Trump, come un qualunque Rossano Rubicondi, seppur lui non possa nemmeno giocarsi la carta del toy-boy avendo quarant’anni per gamba. Oggi, punta più un alto. E l’alto per Zequila vuol dire ancora reality: La Tribù – Missione in India o l’Isola dei Famosi. Sì, avete letto bene. Addirittura, Antonio Zequila sarebbe stato contattato da entrambe le produzioni. Su un’eventuale entrata nel cast de La Tribù di Paola Perego afferma a La Nazione: “Ci sono state telefonate: potrei andare come concorrente“. Ancora più importante sarebbe il suo ruolo nel reality della Mona Nazionale, visto che come concorrente vi ha già partecipato, dovrebbe far l’inviato dell’Isola! ”Altra ipotesi [il partire come inviato per lo show di Raidue, ndDM]. Con il produttore Gori ci sono stima e rispetto“. Ci auguriamo per lui che questa stima e questo rispetto non siano unilaterali.

