Intrattenimento


5
ottobre

DOMENICA CINQUE, LEONI PER AGNELLI: FABRIZIO PERDE LA CORONA ED ANCHE LA FACCIA

Fabrizio Corona (Domenica Cinque)

La Bislacca si starà facendo un bagno caldo. Uno di quelli riposanti, in cui non ripensare a quello che ti è successo durante le giornata. Sì, perchè se il Zequila-moment può aver strappato qualche sorriso (qui la Caporetto d’Er Mutanda), il Corona-moment ha avuto, davvero, dell’imbarazzante. Per la conduttrice, in primis.

Con l’oramai televisivamente consueto “metodo dell’arena”, di gilettiana memoria, la D’Urso mette Fabrizio Corona su una poltrona rossa. Ma la seduta inizia presto a scottare, e non già per rivelazioni shock dell’ultima ora (del tutto assenti oggi), quanto per il fuoco incrociato di accuse cui l’intervistato è costretto suo malgrado a sottostare.

Le penne parlanti non sono nè gli Enzo Biagi e nè le Milene Gabanelli, ma la Sora Lella e la Donna Mariuccia di turno. Normale pubblico, insomma, ma parlante e con tanta voglia di esserlo. Si parla di tutto e gli si rinfaccia di tutto: la speculazione su Lapo Elkann in punto di morte, la lite con Simona Ventura ed il suo entourage, il guidare contromano ed il farlo anche senza patente, gli alimenti mancati al figlio, il servizio che lo ritrae nudo assieme a Belen con foto forse concordate,  la rissa in discoteca con minacce al seguito, il circolare con denaro fasullo, il suo arrivo in macchninone a Garlasco dopo il tragico delitto, il film con un suo nudo integrale frontale (qui il nudo integrale). Tutto vecchio (e già risaputo, purtroppo).

La novità, però, sta che, questa volta, Corona sembrava l’agnello sacrificale ed il pubblico i leoni del Colosseo. Imperatore col pollice puntato sempre verso? Platinette, mai così poco democratica come oggi. Fortunatamente, ci sentiamo d’aggiungere. In un crescendo di microfoni ruggenti ed incandescenti, con qualche urla di troppo e relative risposte poco convinte e convincenti, Corona prova a barcamenarsi come meglio può e come meglio sa. Non sa, però, che, questa volta, il pubblico della D’Urso l’hanno caricato al tritolo e che Platinette, struccato, “al naturale” ed abbastanza serioso, modera solo in un verso. Col pollice verso, appunto.




4
ottobre

ANTONIO ZEQUILA A DOMENICA CINQUE: IL CAVALCATORE DELL’INFOTAINMENT DISARCIONATO.

DOMENICA CINQUE ANTONIO ZEQUILA SELVAGGIA LUCARELLI

Selvaggia Lucarelli e Antonio Zequila

Siparietto storico nel pomeriggio domenicale del Biscione. La bislaccata della puntata riguarda vita, opera e pensiero di Antonio Zequila. Il buon mutanda oggi ha raggiunto il culmine della sua improbabile carriera. Ospite infatti in puntata, sempre per il solito presunto flirt con Ivana Trump, ma in cerca di occasioni per dimostrare il suo talento artistico, il caro Zequila ha collezionato una serie di figure davvero ‘barbine‘.

La prima sfilettata arriva da Selvaggia Lucarelli, fustigatrice eccellente del malcostume del bell’Antonio, irritata per le sue contraddizioni tra presenzialismo a tutti i costi e rivendicazione di artisticità. L’attore, che dichiara di aver recitato persino per Zeffirelli, non è per nulla furbo nell’attaccare la ’selvaggia’ ex nuora di Pappalardo che infatti ne spegne l’ardore polemico rivelando una delle tante strategie losche di marketing zequiliano. Pare che infatti avesse contattato la Lucarelli per concordare un finto rubato in vacanza da rivendere ai giornali sfruttando l’eco mediatica di quel periodo (erano i giorni della sua mega lite nella domenica della Venier).

Secondo affondo è a firma Parpiglia. La terribile ‘cimice’ di Alfonso Signorini non resta indietro e sfodera un’ulteriore prova dello Zequila way of thinking. La furba memoria del suo cellulare custodisce infatti un sms eloquente e circostanziato che invita il giornalista a paparazzarlo con la signora Trump a Saint-Tropez. Il quadro è completo: ennesimo caso di gossip pilotato, perché l’importante è stare in video.


4
ottobre

DOMENICA IN: SI PARTE CON UN GILETTI POLEMICO E CON IL DUO VALERIA MARINI-SOFIA BRUSCOLI PER PIPPO BAUDO

Domenica In (Massimo Giletti, Pippo Baudo, Valeria Marini)

Dopo varie vicissitudini e modifiche di palinsesto (leggi qui e qui), tutto è pronto per il debutto di Domenica In. Una domenica al maschile, al via questo pomeriggio alle 14 con Massimo Giletti, che per il sesto anno torna alla guida dell’Arena, non senza polemiche ancor prima di cominciare. In conferenza stampa Giletti ha accusato la concorrenza di Domenica cinque di aver copiato il suo spazio di talk, nonostante nelle scorse settimane avesse dimostrato profonda stima per la conduttrice Barbara D’urso.

Giletti non ha tirato le orecchie solo alla Bislacca di Cologno, ma ha riacceso la polemica con la sua acerrima nemica Paola Perego, lamentando di essere stato diffidato, ancor prima di andare in onda, dal parlare del reality La tribù – Missione India, annullato ancor prima di vedere la luce catodica. Il giusto mix di polemiche e frecciatine per assicurarsi un ottimo debutto, in linea con gli ascolti della scorsa edizione che viaggiavano su una media del 24% di share (contro gli Amici di Maria). Il tema principale della puntata d’esordio sarà il gossip, attorno al quale discuteranno alcuni opinionisti fissi: Klaus Davi, Gianni Ippoliti (confermati) e lo psichiatra Luigi di Maio.

Alle 15.30 la palla passa a Pippo Baudo e alla sua Domenica In 7 giorni, che si allunga prendendo anche il segmento che inizialmente si era pensato di dedicare alla fiction, che per il direttore di rete Mauro Mazzaavrebbe spezzato il ritmo del pomeriggio“. Lo spazio di Baudo presenta molte novità: oltre alla durata maggiore (fino le 18.50 quando cederà la linea a L’eredità) e a una sigla nuova di zecca curata dal maestro Pippo Caruso, ad affiancare il conduttore di Militello ci saranno Valeria Marini, padrona di casa in un salotto tutto al femminile e Sofia Bruscoli, che darà voce a temi e problemi del mondo giovanile.





3
ottobre

TINTO BRASS SCATENATO: SI AL SESSO CON LE MINORENNI E SI ALLA PROIEZIONE DEI SUOI FILM NELLE SCUOLE

Tinto Brass al Chiambretti Night

L’avevamo lasciato pacioso e sorridente in un pomeriggio di Pomeriggio Cinque. Uno di quelli in cui la popputa Cipriani (qui la nostra recente intervista) era quel tantino scollaciata, ma lui si proponeva, da vero esperto in materia, nella lettura del sedere. Sì, proprio la lettura del sedere, quasi fosse “la zingara del deretano”.

Tinto Brass - lo sappiamo – delle provocazioni ne ha fatto una ragione di vita e di lavoro.  Egli stesso, d’altronde, non lo ha mai nascosto : “Le mie provocazioni – ha dichiarato di recente il regista alla Mostra del Cinema di Venezia 2009 che gli ha dedicato una mini-retrospettiva - hanno sempre avuto un unico fine: quello di una lunga, profonda ricerca di libertà“. E libertà, per Tinto, vuol dire, naturalmente, libertà sessuale.

Ebbene, giovedi sera, sollecitato da Piero Chiambretti nel suo Chiambretti Night sul recente arresto di Roman Polanski, il vecchio Tinto si è lasciato andare in affermazioni davvero forti: ”Sono delle mitologie, quanti anni aveva la ragazza? 13, 14? E’ l’età in cui la Madonna ha partorito pare. E’ sbagliata la condanna, l’accusa, l’imputazione. Quel fatto, non lo trovo così scandaloso. Il fatto che fosse minorenne sono convenzioni. Se la ragazza era abbastanza maggiorenne mentalmente per volerlo fare, l’ha fatto. Non lo sappiamo, ma non lo sanno neanche questi criteri posti così apoliticamente dalla giustizia. Se uno ha quell’età non lo può fare … Ma quando? Ma come? Ma perché? Ma lo vogliono fare loro magari … Se c’entra la violenza è un altro discorso, se vuoi fare una cosa, dico, falla pure,  ma stai attenta perché sarai giudicata male perché è l’ipocrisia che sta intorno che poi dopo, ti butta addosso questa colpa di essere una donna quasi di mal affare“.


3
ottobre

TV MODA: UNA PUNK ROCKER ALLA CORTE DI RE GIORGIO

Tv Moda (Jo Squillo)Se fosse nata qualche decennio prima dei favolosi anni Sessanta, Jo Squillo sarebbe stata la pupa di Filippo Tommaso Marinetti, il gran visir del Futurismo italiano: lui, nel 1910, lanciava volantini su piazza San Marco gridando contro il vecchiume di Venezia; lei, nel 1980, lanciava Tampax macchiati di rosso su piazza Duomo scandalizzando i proto-yuppies di una Milano da bere agli albori. Lui fece la storia dell’avanguardia in Italia; lei, che vi piaccia o no, quella del punk nostrano.

Perché a vederla adesso, la Jo Squillo, che declama le proprietà terapeutiche dello chiffon inguainata in un tripudio di lycra, proprio non la si può immaginare che canta “Violentami, violentami/ piccolo/ Violentami, violentami/ sul metrò”. Eppure, prima delle passerelle, e prima ancora di “Siamo donne”, l’al secolo Giovanna Coletti cambiò il suo nome da prof. di matematica in favore di quello più grintoso con cui a tuttoggi s’aggira leggiadra tra Montenapoleone, la Madison Avenue e i Campi Elisi à Paris (ma con cui allora capitanava le Kandeggina Gang dedicandosi occasionalmente alla  decontestualizzazione  dell’uso dell’assorbente interno). Comunque sia, pace all’anima loro – delle Kandeggina, s’intende -, dal momento che oggi Jo veste stabilmente i panni meno aggressivi di notista fashion, madre matrona di quel Tv Moda nato dieci anni fa su Retequattro e diventato persino un canale satellitare a sua immagine e somiglianza dedicato allo stile – e all’ego stesso della conduttrice, che imperversa dalla sigla di testa a quella di coda di ciascun benedetto programma.

Nella prima puntata della nuova stagione, in onda da questa mattina il sabato alle 11.20 su Italia1, Tv Moda è stata a Milano sotto i riflettori dell’appena conclusa tornata di prêt à porter femminile per la prossima primavera. Con il suo barocchissimo eloquio, Jo Squillo ha presentato le collezioni di  Giorgio Armani, Byblos, Just Cavalli, Krizia, Prada, VDP – non mancando ovviamente di decantare le proprietà terapeutiche dello chiffon, come s’è detto -, e ha braccato i vip di turno a bordo passerella per porre loro quesiti illuminanti del tipo “Cosa indossi oggi?” – e cento volte su cento se siamo da Armani la risposta sarà “Armani!”; da Cavalli, “Cavalli!”; da Dior, “Dior!”, e così via, di sfilata in sfilata.





2
ottobre

SALEMME E FALCHI RIMANDATI A DICEMBRE

Da Nord a Sud e Ho detto Tutto (Falchi e Salemme)Mentre Antonella Clerici “è stata soppressa” per preservarne la strada in salita che la porterà dritta dritta al Festival di Sanremo (qui il requiem del suo show), il suo predecessore nel palinsesto di Raiuno, alias Vincenzo Salemme, non se la passa meglio. Anzi.

E se Tutti Pazzi per la Tele è caduto sotto lo sguardo di ghiaccio di Gabriel Garko, Da Nord a Sud e Ho Detto Tutto non ha resistito al fascino latino di Raoul Bova. La prima settimana un esordio tiepido, a voler essere fiduciosi (15,5%), la seconda la discesa negli inferi dell’auditel (13,47%).

Il risultato? Delle quattro puntate previste, la terza andrà in onda lunedì prossimo, sempre contro la fiction Intelligence, mentre la quarta sarebbe stata rimandata a dicembre, fuori periodo di garanzia. Almeno Anna e Vincenzo mangeranno il panettone.


30
settembre

BOOM! SOPPRESSO TUTTI PAZZI PER LA TELE

Antonella Clerici (Tutti Pazzi per la Tele soppresso)

Detto… fatto! Soppresso Tutti Pazzi per la Tele. Martedi prossimo, al posto dello show di Antonella Clerici, andrà in onda una puntata di Un Medico in Famiglia.

Info sulle motivazioni della chiusura in questo post.

Comunicato ufficiale RAI.

RAI: SOSPESO “TUTTI PAZZI PER LA TELE”

E’ stato sospeso il programma di Raiuno “Tutti pazzi per la tele”, condotto da Antonella Clerici.

La formula della trasmissione, nonostante l’impegno  e la grande professionalità della conduttrice, non ha incontrato il consenso che la rete si aspettava.

Raiuno ringrazia Antonella Clerici che rappresenta una delle importanti risorse della rete e che così potrà dedicarsi interamente alla preparazione del prossimo Festival di Sanremo che la vede protagonista. 


29
settembre

PARLA CON ME TORNA STASERA E FA SUBITO LA FESTA A BERLUSCONI: BUON COMPLEANNO, PRESIDENTE!

Silvio Berlusconi (Parla con Me)Meno male che Silvio c’è! Pensate a Suzy Menkes, arguta penna fashion dell’Herald Tribune: a Milano sfilano ragazze in abitini leggeri, corti, persino succinti? “Veline pronte a parties infami”, scrive Menkes dalla prima fila delle passerelle di Armani, di Pucci, e di Bottega Veneta – a questo giro tra i più scostumati, a suo dire; a Milano vestiti troppo short e sexy? “Prendetevela con Berlusconi”, titola Menkes - e non con l’effetto serra, o con l’umidità abissale delle notti estive. E pensate a Claudia Mori, che iersera da Gad Lerner ha ribadito tutto il suo genuino scazzo per quel famigerato confronto tra due sue foto a X Factor definendolo “un’aggressione tipica di una società e di una televisione che la rappresenta” – e magari anche di Berlusconi, per ovvia proprietà transitiva.

Pensate a Serena Dandini: stasera riparte con la striscia quotidiana del talk satirico Parla con me, in onda dal martedì al venerdì intorno alle 23.00 su Raitre, e, tanto per assicurarsi qualche grintoso richiamo sulle pagine dei quotidiani, fa la festa a Berlusconi (ché oggi è pure il suo compleanno). “Happy birthday, Mr. President”, gli canterà Sabrina Impacciatore di biondo à la Marylin imparruccata; “seduto in quella sala travaglio, non pensavo ad altro che alla nascita del Presidente del Consiglio”, dovrebbero intonare gli Elii con una canzone scritta ad uopo per cotanto genetliaco; ma “Lost in wc” dovrebbe essere la proverbiale ciliegina sulla torta.

Protagoniste della minifiction (due minuti al dì) sono Federica Cifola e Paola Minaccioni nei panni di due apprendiste escort dallo spiccato accento barese intente a imbellettarsi e a fotografarsi col cellulare sperando di passare una notte – ben retribuita – con un misterioso Lui. Il tutto tra i marmi e gli specchi di un bagno in stile Palazzo Grazioli – che non viene mai nominato, ma la presenza dell’asciugacapelli di Putin non darebbe adito a ulteriori interpretazioni.