Infotainment


12
febbraio

MA SGARBI E LA SANTANCHE’ ORMAI DORMONO ANCHE IN TV?

Una domanda tormenta simpaticamente negli ultimi tempi i telespettatori: ma Vittorio Sgarbi e Daniela Santanché una casa ce l’ hanno? O ormai quel paio di ore che non trascorrono nei salotti televisivi le passano in una brandina accanto ai custodi degli studi? Il prezzemolo ha perso lo scettro di presenzialista per antonomasia da quando i due tuttologi imperversano in ogni ora e in ogni canale. Gli Accademici della Crusca sono dovuti correre ai ripari aggiornando il nostro lessico: se d’ora in poi quando andate a trovare un amico vi dice sei peggio di Sgarbi e della Santanché vuol dire che per un po’ è meglio che cambiate amico da andare a trovare.

Non c’è festivo che tenga: dal lunedì alla domenica sono inchiodati alle poltroncine che ormai hanno la loro sagoma. Qualcuno pensa che abbiano il potere del teletrasporto per quanti programmi riescono a coprire in una settimana. Sarebbe sbagliato però fare di tutta l’erba un fascio e accomunarli come se apportassero lo stesso contributo ai dibattiti. L’unica caratteristica che li accomuna, oltre al ‘nomadismo catodico’, è quell’eterno retrogusto di sfiducia nei confronti della giustizia, un messaggio che lasciano serpeggiare pericolosamente, a dispetto del senso patriottico che tirano fuori alla fine del numero dai loro cilindri.

Il buon Sgarbi è capace al contempo di incantare con una veloce analisi della bellezza del Cristo Morto di Mantegna o dell’Ultima cena di Leonardo, e poi un secondo dopo dare fiato al disco strasentito dell’indignazione per le indagini su Calogero Mannino. Invitarlo è garanzia di clamore, che lo si ami o lo si odi riesce sempre a spiazzare. S’inalbera se gli danno del giurato da Pupa e Secchione ma non declina nessun invito perché tanto per nulla al mondo si limiterebbe a bocciare in diretta un format (e Facchinetti, grandemente amareggiato, ne sa qualcosa) E’ garantista quando vuole ma non gliene può fregare di meno di usare cautela se gli si chiede un parere sul primo passante che gli resta indigesto (chiedere ad Alessandra Mussolini).




11
febbraio

MATTINO CINQUE: CLAUDIO BRACHINO DA CONDUTTORE A GUEST STAR. AL SUO POSTO PAOLO DEL DEBBIO

Cambio della guardia a Mattino Cinque. Dopo la staffetta D’Urso-Panicucci di quest’inizio stagione, adesso è la volta del padrone di casa Claudio Brachino. A quanto pare, al direttore di VideoNews piace abbandonare la poltrona a programma già iniziato. Si ripresenta, difatti, la stessa situazione del 2008 quando il collega di Barbara D’urso “abbandonò” la co-conduttrice a poche settimane dall’inizio di quello che allora era un esperimento e che, oggi, è invece una realtà consolidata: Pomeriggio Cinque.

I motivi alla base del “forfait” sono tuttavia diversi. Se in occasione del contenitore pomeridiano si disse di voler tutelare l’immagine del Direttore, visti gli ascolti deludenti della prima versione, in questo caso, invece, il motivo sembra risiedere nel “sovraccarico” lavorativo della testata trasversale alle reti Mediaset. Non è un mistero, infatti, che da un paio d’anni a questa parte il numero dei programmi ricondotti sotto la responsabilità giornalistica di VideoNews sia certamente cresciuto. A Matrix e Verissimo, si sono difatti aggiunti Mattino, Pomeriggio e Domenica Cinque, e a breve arriverà il nuovo programma di Salvo Sottile, Quarto Grado su Retequattro, oltre alla nuova edizione di Vite Straordinarie.

A prendere in mano le redini di Mattino Cinque i telespettatori troveranno, dal prossimo 22 febbraio, Paolo Del Debbio, già volto di “Secondo Voi” e personaggio molto vicino al Premier durante il processo di formazione di Forza Italia. I “fan” del conduttore uscente, però, possono dormire sonni tranquilli: Claudio Brachino, come la migliore delle guest star, tornerà di tanto in tanto nel salotto di Federica Panicucci quando lo spessore dell’argomento trattato richieda la discesa in campo del Direttore. Come se Del Debbio non fosse sufficientemente autorevole, ma questa è un’altra storia.

Le dichiarazioni di Brachino dopo il salto:


6
febbraio

BOOM! VALERIA BILELLO E’ IL NUOVO VOLTO DI NONSOLOMODA

Settimanale di varia vanità. Era questo il claim della primissima edizione di NonSoloModa, uno dei più longevi programmi del Biscione. In onda dal 1983 (qui la prima sigla), ha visto avvincendarsi una serie di celebri volti femminili che hanno contribuito a rendere il magazine settimanale un piccolo concentrato di qualità ed eleganza. Un prodotto sicuramente di nicchia, curato nei dettagli e certamente originale nei contenuti.

Dopo un’annunciata chiusura lo scorso agosto, il magazine televisivo è pronto a tornare con un’edizione rinnovata a cadenza mensile, curata come sempre dal celebre Fabrizio Pasquero: si chiamerà NonSoloModa 25 e oltre…

Ma chi prenderà il testimone da Silvia Toffanin, vecchia padrona di casa del programma? DM può anticiparvi in anteprima che la scelta sembra essere caduta sulla ventisettenne siciliana Valeria Bilello, volto di MTV prima (debutta nel 2000 con RomaLive) e di All Music poi. Il debutto è previsto per mercoledi prossimo, 10 febbraio, alle 23.30 su Canale5.





5
febbraio

A MATTINO CINQUE, ANNA LONGHI IMBUFALITA CON LA PANICUCCI E LA CIPRIANI (VIDEO)

Su segnalazione dei nostri attenti commentatori Ore82 e NicolaPG88, DM presenta: Quel tranquillo “Mattino” sul 5.

Protagonisti:

 Tutto inizia ieri, in una tranquilla mattina d’inverno nello studio del contenitore mattutino di Canale 5, quando una sorridente Federica Panicucci, accompagnata dal collega Claudio Brachino, affronta il caso del giorno dedicato all’ostentazione in tv delle questioni personali. La dolce presentatrice pensa “bene” di chiedere un parere al tradizionale ospite del giovedi, Anna Longhi, donna navigata, signora d’altri tempi, genuina e senza peli sulla lingua.

Qual è la tua opinione in merito Anna?” chiede la Panicucci. Non l’avesse mai fatto! Un’agguerrita e indispettita Anna, gonfia il petto, indurisce lo sguardo e con il tono di chi non ha digerito un torto,  parte in quarta con un’esemplare parlata romana:

“Senti Federica io te devo dì una cosa: a me tu mi metti agitazione, capito? Te lo voglio dire, perché io l’altra settimana io parlavo e voi mi parlavate ASSopra e io non vengo qui a fa la comparsa. Io ti dico quello che mi sento. Io ti volevo dire già questo, voi mi dovete mette a mio agio, perchè a me mi mette agitazione, non mi fai parlare mai, parli,ecco, – indicando l’orologio-vengo a fare la comparsa.”


4
febbraio

MORGAN, PARTE LA GARA ALL’OSPITATA. QUESTA SERA DA VESPA A “PORTA A PORTA”, BALLOTTAGGIO DOMENICALE TRA VENTURA E GILETTI

Partito “in salita” e con molti detrattori già schierati con il fucile puntato, a pochi giorni dall’inizio il Festival di Sanremo 2010 ha trovato con il “caso Morgan” la dinamite necessaria per far saltare gli schemi e generare il beneamato rimbombo mediatico, che tanto piace all’italico popolo festivaliero. L’intervista shock in cui il cantante dichiarava di fare uso abituale di cocaina, l’inevitabile “levata di scudi” politica e mediatica; poi le accuse, le scuse e infine l’esclusione del cantante dalla gara canora per volere degli alti vertici Rai e della direzione artistica del Festival: in questi giorni tutti parlano di Morgan, tutti giudicano Morgan e soprattutto tutti lo vogliono.

Se infatti l’indignazione collettiva è stata automatica e repentina, è stata (e sarà) altrettanto repentina la curiosità morbosa del pubblico e degli addetti ai lavori pronti a sviscerare il caso in ogni sua sfaccettatura, nel nome della critica e dello share. Ieri la prima intervista ufficiale (post-bufera) a “Radio Gioventù” con Pierluigi Diaco e il ministro Giorgia Meloni che aveva aspramente ammonito il cantante come esempio da “non seguire”; questa sera lo sbarco del giudice di X Factor in tv sulle poltrone di Porta a  porta. In seconda serata su Raiuno come sempre, Bruno Vespa accoglierà il baudelairiano cantante sulla via della sentita (?) redenzione e proverà a darne un’immagine più reale e verosimile di quella consegnata ai media negli ultimi giorni.

Ambitissimo e corteggiatissimo, Morgan inoltre potrebbe “fare bis” nella giornata di domenica; a contenderselo “L’Arena” di Giletti e “Quelli che il calcio” dell’amica/collega Simona Ventura. Il primo è al momento favorito nel toto-ingaggio, ma non è escluso che l’amicizia della conduttrice con il Castoldi possa avere la meglio sulle varie gerarchie di rete e consegnare così alla Ventura un autentico “colpo acchiappa-audience”.





4
febbraio

LE IENE SI AUTOCENSURANO SUL CASO DI ADELAIDE CIOTOLA. LA MAMMA: SE ANDASSE IN ONDA IL SERVIZIO, MIA FIGLIA E’ PRONTA A FARE UNA FOLLIA.

Non è la prima volta che accade che le Iene realizzino un servizio importante e delicato e abbiano problemi per la messa in onda. Era successo nel 2005 per un filmato sulla Battaglia di Nassiriya che coinvolgeva soldati italiani, nel 2006 sul test antidroga e sembra essere accaduto anche stasera. Ma stavolta si tratta di autocensura: la trasmissione non ha mandato in onda, come annunciato, il servizio realizzato da Luigi Pelazza dedicato alla presunta truffa organizzata dalla famiglia Ciotola. Al posto del filmato solo le parole dell’inviato che spiega le motivazioni di quanto accaduto:

Noi la settimana scorsa ci eravamo occupati di una famiglia che raccoglieva fondi per curare la propria bambina affetta dalla sindrome del lobo medio. Sono stati in diverse trasmissioni, sia Rai che Mediaset, e ogni volta raccontavano la terribile malatta di cui Adelaide era affetta. Si appellavano alla solidarietà delle persone per raccogliere del denaro che poi, a detta della madre, spendevano in costose cure che Adelaide era obbligata ad affrontare. Si è parlato anche di un’operazione chirurgica di 300.000 Euro che si poteva fare solo in America. Adesso, noi eravamo pronti a mandare in onda quello che il Procuratore della Repubblica di Genova, oggi, ha dichiarato all’ Ansa: ”Luisa Pollaro(mamma della bambina), indagata per concorso in truffa, insieme ad altre persone in corso di identificazione,[...] con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, con artefizi e raggiri, avrebbe simulato che la figlia Adelaide era affetta da una grave malattia”. Ebbene, in qualsiasi caso, chiunque soffra di questa malattia, la sindrome del lobo medio, viene curato in Italia senza spendere un euro. [...] Tutto questo era raccontato in un servizio che avremmo mandato in onda questa sera…”

Ma già questa mattina il legale della famiglia aveva diffidato Mediaset dal mandare in onda il servizio, chiedendo tra l’altro il sequestro del filmato alla Procura della Repubblica di Napoli. A quanto pare, però, pur non essendo intervenuto il sequetro è stata l’azienda di Cologno a bloccare volontariamente il servizio dopo aver letto le dichiarazioni della madre:


3
febbraio

ADELAIDE CIOTOLA, FORSE UNA BUFALA LA SUA MALATTIA. LO RIVELANO LE IENE NELLA PUNTATA DI QUESTA SERA

Ricordate Adelaide Ciotola, la dolcissima bambina che – con mamma al seguito – ha girato gran parte dei programmi di infotainment del Biscione suscitando tenerezza e ammirazione per la forza e la grinta con cui affrontava la terribile malattia che l’aveva colpita? Bene! A quanto pare le cose non stanno come abbiamo sempre pensato: ha dell’incredibile, infatti, ciò che hanno scoperto Le Iene di Italia1 e che vedremo nella puntata in onda questa sera. Il “tour televisivo” e la malattia della bambina potrebbero essere, difatti, solo una terribile messinscena dei genitori per racimolare quei trecentomila euro necessari – a detta loro – per un intervento delicato che poteva essere affrontato solo a Houston.

Peccato che, secondo le parole del professor Rossi dell’Ospedale Gaslini di Genova, la bambina non abbia mai sofferto della sindrome del lobo medio, malattia rara, usata forse solo a scopo mediatico per la colletta solidale. La Guardia di Finanza ha aperto già un fascicolo a carico della famiglia Ciotola, e il Procuratore della Repubblica di Genova parla di  sequestro di cui deve ancora essere verificato l’esito. La magistratura aveva chiesto alla trasmissione di non trasmettere il servizio la settimana scorsa a causa delle indagini ancora in corso.

Ma nell’appuntamento di questa settimana l‘inchiesta potrà finalmente venire alla luce. Ad occuparsi del caso la iena Luigi Pelazza che, a seguito di una segnalazione che parlava di utilizzo non ortodosso dei soldi raccolti dalla famiglia, ha iniziato a indagare sul collegamento tra la malattia della bambina e i soldi spesi per le cure. Dalla famiglia fino a questo momento solo una parziale verità: la mamma ha ammesso che per le cure sono bastate le coperture sanitarie della mutua, aprendo ulteriori spiragli all’ ipotesi di reato.


1
febbraio

CLAUDIA MORI DA FAZIO: “CELENTANO ASPETTA L’OK DALLA RAI PER IL SUO NUOVO SHOW. TUTTO E’ PRONTO MA LA RETE TACE”.

 

“Il Molleggiato torna in pista”: così esordivano alcuni siti web già dall’inverno 2008, ma i fans dell’artista, per ora, sono ancora a bocca asciutta. Era stato lo stesso Del Noce a dichiarare alla stampa il ritorno di Adriano Celentano in tv, con un programma che doveva ricalcare la scia del tanto discusso ma seguitissimo Rockpolitik del 2005. Dopo il più che deludente “La situazione di mia sorella non è buona”, infatti, Celentano doveva tornare a parlare e far parlare attraverso monologhi sull’attualità, sulla storia e sulla politica. Un progetto top secret che avrebbe dovuto vedere la luce nella primavera 2009, poi slittato all’autunno. Ma arrivati al nuovo anno ancora tutto tace.

A riaprire la questione è stata Claudia Mori in un’intervista rilasciata a Fabio Fazio nel corso dell’ultima puntata di Che tempo fa: “Lui ha scritto il programma e c’è il titolo ma i nuovi (dirigenti Rai) non hanno risposto”. E il motivo di tale silenzio non sarebbe la crisi economica: “La Rai non risponde, ma certamente non per motivi di budget. Con l’occasione ribadiamo che il cachet di Adriano Celentano è facilmente verificabile ed è più basso di quello di altri importanti artisti di Raiuno” – aveva comunicato il Clan in una nota.

Ma la autopromozioni della Mori non finiscono qui. Già che c’era, Claudia ha anche presentato la fiction di sua produzione “C’era una volta la città dei matti”, in onda su Raiuno il 7 e l’8 febbraio. “All’anteprima al Petruzzelli – ha spiegato - ha avuto venti minuti di applausi e speriamo che venga promossa bene dalla Rai. Di spot ne ho visti pochini. [...] Produrre un lavoro sulla legge Basaglia – che è giusta ma in gran parte è stata applicata male - è stata una scelta civile.”