Infotainment


20
marzo

CATERINA DEL GF 12 ‘LICENZIATA PER TRADIMENTO’. MA NON LAVORAVA NELLO STUDIO DEL PADRE?

Caterina Siviero

Il web è in subbuglio dopo l’ultima uscita di Caterina a Mattino Cinque in cui ha dichiarato di essere stata licenziata a causa del suo tradimento, con tanto di messaggio in cui i suoi presunti datori di lavoro affermavano di vergognarsi di lei (qui i dettagli). Peccato che il mondo è piccolo e il web è grande e furbo, impietoso. C’è qualcosa che non torna.

Caterina lavora nello studio del padre, o almeno ci ha lavorato. E’ il sito ufficiale del padre della ragazza, dentista nella zona di Padova, a gridarlo forte e chiaro, con tanto di foto e descrizione nello staff che collabora con il titolare. Scopriamo dalla pagina anche l’ateneo e l’anno di laurea in cui ha conseguito il titolo di igienista dentale. Sembra assurdo: cosa ci sarà mai sotto?

Tre possono essere le alternative: o la famiglia non ha reagito bene dopo l’ultima puntata decidendo di prendere le distanze da una vicenda così anomala (e per ‘dovere di cronaca’ bisognava però specificarlo meglio) o, ipotesi più remota, la gieffina collabora anche con altri medici (e si riferiva ad uno di loro stamane), oppure saremmo davanti ad una vicenda costruita ad arte per far vittimismo, strada che renderebbe difficile la posizione di Caterina, e non solo.

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20
marzo

CATERINA DEL GF 12 A MATTINO CINQUE: A CAUSA DI QUESTO TRADIMENTO MI HANNO LICENZIATA

Caterina e il tatuaggio per Armando

Incredibile ma vero. Corsi e ricorsi storici. Qualche anno fa era stato l’Ordine dei Medici a farla grossa alzando la voce sulle vicende del Grande Fratello, stavolta, un po’ più in piccolo, è lo studio dentistico all’interno del quale lavora, o meglio lavorava, Caterina a fare notizia con un provvedimento ‘morale’.

Licenziata per il tradimento svelato in diretta tv. Il tritacarne macina l’immagine della Siviero che, non paga dell’esposizione mediatica, a Mattino Cinque ha dichiarato:

“Questa vicenda ha gravato anche sulla mia vita lavorativa perché ho perso il mio lavoro. Facevo l’igienista dentale e dallo studio per cui lavoravo mi è arrivato un messaggio dopo la puntata del Grande Fratello di domenica scorsa, dicendomi che si vergognavano di avermi nello studio e mi hanno licenziata.”


19
marzo

FABIO VOLO DIVENTA FILOSOFO E PRENDE IL POSTO DELLA DANDINI. MERCOLEDI’ IL DEBUTTO SU RAI3

Fabio Volo

Un po’ David Letterman un po’ Marzullo, ma con la spensieratezza di un Muppet. Fabio Volo sembra abbia trovato lo spirito giusto per iniziare la sua nuova avventura televisiva. Dal prossimo 21 marzo, lo scrittore e speaker radiofonico di successo approderà in seconda serata su Rai3 con uno show di chiacchiere, riflessioni, interviste e incontri inaspettati: Volo in diretta. Il suo sarà un programma d’attualità che punterà tutto sull’effetto sorpresa, sulla contaminazione dei generi, sul sorriso che sdrammatizza e rende unici i gesti quotidiani di ciascuno. Più facile farlo – in diretta – che dirlo.

Ogni mercoledì, giovedì e venerdì, per 32 puntate, Fabio Volo racconterà il mondo attraverso le cose di tutti i giorni e le parole di alcuni ospiti da lui stesso intervistati. Attenzione: stavolta il cazzeggio, che spesso ha ispirato il conduttore bresciano, su Rai3 cederà il passo anche a momenti più impegnati, nonché a dialoghi con personalità che abitualmente non compaiono in tv.

A Volo in diretta, per intenderci, ascolteremo le parole del linguista Noam Chomsky, dell’economista Serge Latouche, di Jeremy Rifkin del filosofo Slavoj Žižek. Ma interverranno anche Jovanotti, Franco Battiato, Daniele Silvestri, Alessandro Baricco…

Il nostro obiettivo è quello di proporre una televisione divertente e fatta con eleganza, che parli della nostra contemporaneità e del nostro tempo trovandovi motivi di speranza e ottimismo (…) Rai3 è la tv che mi piace di più e so che sto entrando in una cattedrale“.

ha detto Volo alla presentazione del suo programma, che andrà in onda dagli studi di via Mecenate a Milano davanti ad un pubblico e con il supporto musicale live della Toy Orchestra.

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19
marzo

DM LIVE24: 19 MARZO 2012. GILETTI ALL’ARENA: A BALLANDO C’E’ OMERTA’, SEMBRA DI STARE IN SICILIA. RUTELLI VS ANNUNZIATA A IN MEZZ’ORA

Diario della Televisione Italiana del 19 marzo 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Giletti a L’Arena: a Ballando c’è molta omertà, come in Sicilia

WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto alle 15:48

Giletti all’Arena, chiedendo ad una ballerina se sapesse chi fosse la nuova fidanzata di Bobo Vieri e ricevendo una risposta negativa, afferma: ”a Ballando c’è molta omertà, sembra di stare in Sicilia”.

  • Rutelli VS Annunziata

AnTo ha scritto alle 17:54

Lite tra Francesco Rutelli e Lucia Annunziata nel corso della trasmissione ‘In mezz’ora’ in onda oggi pomeriggio su Raitre. Il leader di Api, invitato dalla conduttrice a spiegare le recenti vicende che hanno coinvolto l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi in una inchiesta per appropriazione indebita dei soldi del partito guidato da Rutelli, ha perso la pazienza quando la giornalista ha chiesto chiarimenti circa l’articolo apparso sull’Espresso in cui si parla di migliaia di euro versati da Lusi al Centro per il futuro sostenibile (Cfs), fondazione creata dall’ex sindaco di Roma.


  • Tgcom24: nuovi reperti della Costa Concordia

Tgcom24 trasmette in esclusiva nuove immagini dal relitto della nave Costa Concordia. A 20 metri di profondità, ancora attaccati agli appendini nell’armadio, ci sono i vestiti e le camicie del comandante Schettino che galleggiano nell’acqua all’interno della cabina. Ma ci sono anche un paio di scarpe da donna, da sera. Sono le calzature italiane di Domnica Cermontan, proprio quelle che, come dichiarato da lei stessa in un’intervista, le sono costate un occhio della testa e che la ragazza ha tolto quando è andata a cambiarsi, subito prima di abbandonare la nave. Poco più in là, sempre nella cabina personale del comandante della Costa Concordia,  la giacca dell’uniforme che Schettino si sarebbe tolto prima di lasciare la nave che stava affondando e un giubbotto della compagnia di navigazione.

Eccole:


13
marzo

MARCO LIORNI COMMENTA LA VITTORIA DEL PREMIO TV 2012

Marco Liorni commenta la vittoria del Premio TV 2012





9
marzo

CASO ROSI, MILO INFANTE: ‘NON CI DIMENTICHIAMO CHE SIAMO IL PAESE DELL’ANONIMA SARDA E DELLA ‘NDRANGHETA’

Milo Infante- L'Italia sul 2

Eravamo stati profetici con il nostro monito alla delicatezza sulla questione. Il dibattito sulla morte tragica di Luca Rosi approda a L’Italia sul 2 e tocca a Milo Infante gestite la ‘patata bollente’ servita dal susseguirsi delle opinioni in studio. Per smorzare qualche accelerazione di foga nell’ambito di un apprezzabilissimo (quasi psicanalitico) interrogarsi sul perché di tanta violenza il conduttore si sente in dovere di controbilanciare la tentazione a chiudersi nel vicolo cieco della rabbia.

Ci tiene a precisare Infante. Comprensibile la paura e l’indignazione dei perugini e degli ospiti in studio, ma guai a mettere da parte la lucidità e la memoria. Sulla questione slavi tanto si dice e si racconta, con tanto di recriminazioni su patteggiamenti, indulti e svuotacarceri. Nessuno però ricorda che anche gli italiani non siano stati spesso esemplari. Cattivi gli stranieri malevoli, ma forse tanto quanto i nostri connazionali che delinquono. Correttezza obbliga a non vedere travi laddove ci siano pagliuzze, o viceversa.

Allora il giornalista precisa:

”Non ci dimentichiamo che siamo il Paese dell’Anonima Sarda e della ‘ndrangheta

Probabilmente non si attirerà le simpatie popolari con questo inciso ma per chi guarda più a fondo non si può che ribadire la professionalità di un uomo che non teme di fare il proprio mestiere, infischiandosene di apparire sempre e a tutti i costi come il buono, il vicino di casa, l’amico della domenica. Non è lì per quello, del resto.

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8
marzo

OMICIDIO ROSI: I PERICOLI DEL DIBATTITO TELEVISIVO SU UNA VIOLENZA COSI’ ESTREMA

Omicidio Luca Rosi

Storia terribile, nessun alibi per comprendere le dinamiche efferate, comprensibile rabbia e paura. L’omicidio di Luca Rosi durante una tragica rapina in villa nel perugino lascia sgomenti. Quando nell’atmosfera aleggiano crimini innominabili quali i tentativi di stupro e pericoli così forti per la libertà personale degli individui minacciati nella propria serenità domestica ogni parola sembra persino superflua per esprimere l’intima perplessità sulle ragioni di questa deriva di criminalità.

Il dovere di cronaca, sacrosanto, ha raggiunto a qualche giorno di distanza i parenti della vittima, visibilmente e comprensibilmente scossi e increduli per la tempesta che li ha travolti. La televisione, soprattutto quella del pomeriggio, ha ascoltato in religiosa contemplazione il dolore della madre: cosa controbattere al cospetto di una donna a cui è stato assassinato un figlio nel bel mezzo di un’invasione drammatica nel proprio recinto familiare, solo per aver tentato di salvare la propria compagna dall’oltraggio più umiliante?

I salotti d’opinione devono però comprendere la delicatezza della loro posizione in momenti estremi come questo. La richiesta di giustizia, la rabbia per un meccanismo di colpe e di pene non sempre efficace per risolvere alla radice il perpetuarsi delle violenze, la tentazione di farsi giustizia da soli per reagire alla paura ed uscire dal guscio. Pulsioni razionali e spesso irrazionali che i moderatori dei dibattiti devono sapere calibrare con un senso di responsabilità vigile più che mai.

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7
marzo

L’AVVOCATO CANZONA AMMETTE LE SUE BUFALE. LA TV ‘BOCCALONA’ INVECE NO

Giacinto Canzona, Valerio Staffelli

Almeno l’ha ammesso: erano tutte canzonature. L’avvocato Giacinto Canzona ha vuotato il sacco e, davanti alle telecamere di Striscia la Notizia, ha riconosciuto di aver dato sfogo alla fantasia nell’invenzione di alcuni casi ‘giudiziari’ dati in pasto alla stampa e alla tv. “Io non racconto bufale” si era difeso il legale in un primo momento. Ma poi, incalzato sulla vicenda della coppia che avrebbe perso un figlio nell’incidente della Concordia, ha detto: “la bufala non sono i naufraghi, ma la storia dell’aborto“.

Così, il tg satirico di Antonio Ricci è riuscito ad incastrare Canzona dopo una pressante campagna anti-tarocco durata settimane. Dalla suora in topless al prete ubriacone, passando per il gattino milionario e il divorzio tra centenari, l’avvocato ha partorito una serie di storie assurde che i mezzi d’informazione hanno sempre ripreso a tutta pagina (o a tutto schermo). E la cosa più incredibile è che nessuno ha mai sospettato di nulla. Come è possibile?

Già, perché il dato più sconcertante della vicenda non sono le canzonature dell’avvocato ma l’atteggiamento delle varie redazioni, che mai hanno messo in dubbio la veridicità di quelle ’strane’ notizie e le hanno servite al pubblico. Il caso più imbarazzante è quello dei naufraghi della Concordia, perché rimanda ad una tragedia realmente accaduta. Ma il discorso si può estendere a tutti gli altri episodi.