TG/Informazione


3
luglio

AL VIA L’ERA MENTANA SU LA7: DA SETTEMBRE UN TG LIBERO. PIROSO METAFORICO: IO MADONNA, MENTANA LADY GAGA

Il gran giorno è arrivato. Nell’edizione delle 20 di ieri, è partita l’era Mentana del Tg La7. Dopo vari proclami, la firma e la presentazione ufficiale, Chicco si è insediato come nuovo direttore delle news dell’emittente del Gruppo Telecom Italia e ha salutato il pubblico in un breve editoriale al temine del telegiornale.

«la linea di libertà non sarà intaccata: cercheremo di darvi in piena libertà tutte le notizie che riteniamo più importanti, per noi e per voi, e lo faremo in un modo agilmente libero. E questo farà la differenza nei momenti difficili per l’informazione che speriamo di poter superare». 

Niente grandi proclami, dunque, ma un impegno a lavorare tutto agosto per poi entrare, a settembre, a pieno regime, quando  Enrico Mentana inizierà a metterci anche la faccia. Quel che è certo è che la parola libertà compare spesso e volentieri, quasi a lanciare una sfida denunciando uno status quo in cui a farla da padrone non è propriamente la libertà. E nella parte finale del suo editoriale ci tiene a rivolgere un caloroso “saluto fraterno” al suo predecessore Antonello Piroso, per il lavoro svolto, anche se tanta è la tentazione si smarcarsi dal ‘vecchio’ telegiornale, con “un invito ai telespettatori a seguirci nonostante i lavori in corso”.

Ed anche il Direttore uscente ha voluto salutare il pubblico de La7, ricordando i successi raggiunti…

“Io ho molti amici, il mio giornale neanche uno. L’edizione del Tg delle 20, che quattro anni fa vivacchiava intorno all’1 per cento, è arrivata a travolgere la media del 3 per cento, a superare la ’soglia psicologica’ del 4 e a vedere molto da vicino il muro del 5. l’avvicendamento in panchina non è imputabile ai giocatori ovvero a deludenti risultati raggiunti in campionato”.

…ed augurando un buon lavoro al neodirettore in maniera simpaticamente metaforica:

“Si può, e si deve cambiare, se l’obiettivo è migliorare. Questo riguarda sia me sia Enrico Mentana che può ripartire dai traguardi fin qui raggiunti da par suo e ottenerne di superiori. Ne sono certo, e lo auguro a lui come a tutta la redazione, sapendo di lasciarla in buone mani. Senza dimenticare che nemmeno Madonna, che pure ha fatto la storia della disco music, può pensare di essere sempre e per sempre l’unica icona pop. Perché il futuro è sicuramente anche di Lady Gaga“.




2
luglio

LA CINA HA LA SUA CNN: NASCE LA CNC, CHINA NEWS NETWORK CORPORATION

Nella stagione in cui tutto sembra tacere e i nuovi progetti vengono rimandati a tempi più “freschi” in Cina nasce una nuova emittente, frutto di un progetto copioso e ambizioso. Si chiama CNC ossia China News network Corporation, un canale all news 24 ore su 24, rigorosamente in lingua inglese. Una sorta di CNN made in China che della “collega” americana riprende lo stile e la grafica.

Figlia dell’ agenzia di stampa Xinhua (di proprietà dello Stato), la Cnc vede alla base della propria nascita una duplice esigenza: la prima è quella di una Cina che ha “fame” di presenza sulla scena internazionale, la seconda, più concreta, è quella di fornire al mondo una versione dei fatti interni che sia il più fedele possibile. Infatti Pechino da sempre lamenta una “mala informazione” da parte dei media occidentali riguardo i fatti interni dello stato asiatico, considerando – ma guarda un po’ – come corrette solo quelle fornite dai propri strumenti di informazione, che, peraltro, informano previo controllo delle autorità. Con la Cnc, la Cina potrà parlare al mondo attraverso la propria voce, senza intermediari. L’obiettivo della Xinhua è quello di trasmettere via satellite, in tutto il globo, entro un mese, con l’ambiziosa sfida di conquistare 50 milioni di telespettatori.

La CNC vuole offrire una visione migliore della Cina al suo pubblico internazionale e dare la possibilità a voci diverse di essere ascoltate dal resto del mondo” [...]Saranno trasmesse notizie in modo tempestivo e oggettivo, sarà una nuova fonte di informazione per un pubblico globale” ha dichiarato il presidente Li Xinhua Congjun in una cerimonia a Pechino.


29
giugno

LA MORALIZZAZIONE DI STUDIO APERTO: MENO GOSSIP E CELEBRITIES. CI SONO GIA’ I CONTENITORI DI VIDEONEWS

“Studio Aperto senza minigonna”. E’ pronto a giurarlo il direttore del Tg di Italia 1, Giovanni Toti, che, in un’intervista rilasciata ad Alessandra Menzani di Libero, rivela di voler rendere più serio il suo notiziario. Troppo gossip e tante starlette, direte voi. Non proprio. La vera ragione del “cambio d’abito” è leggermente diversa.

“Fattori interni a Mediaset ed esterni mi suggeriscono che sia il caso di cambiare il tg delle 18.30, tradizionalmente più leggero, e di allinearlo a quello delle 12.30. [...] Il tg delle 18.30 è sempre stato una sorta di tabloid, tanto gossip, tanto costume, celebrities. Nel 2001, mentre gli altri tg erano paludati, Studio Aperto inventò un linguaggio nuovo e catturò un pubblico diverso. Ma oggi ci sono i contenitori di Canale 5 di Videonews (Pomeriggio Cinque, A gentile richiesta) che vanno in onda allo stesso orario parlando degli stessi argomenti. C’è un accanimento di temi, quindi è bene una nostra riflessione”.

Il direttore prosegue spiegando quali saranno le linee guida del nuovo Studio Aperto.

“Manteniamo lo stesso linguaggio, l’irriverenza, l’uso della telecamera nascosta per le inchieste, ma daremo più spazio ai fenomeni di costume italiani, alla gente comune”.

E se vi state già preoccupando di non vedere più le pose sexy di Belen o non aggiornarvi con le news dal Grande Fratello, rimanete tranquilli. Toti vi rassicura con queste parole:

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23
giugno

ENRICO MENTANA: AI PRIMI DI LUGLIO SARO’ IL NUOVO DIRETTORE DEL TG LA7. BERLUSCONI MI VOLEVA PER UN NUOVO MATRIX

Mentana direttore tg La7

“Ai primi di luglio sarò al mio posto nella stanza di direttore”.  Con queste parole, Enrico Mentana, nel corso della presentazione dei palinsesti di La7, fa luce, una volta per tutte, sul suo nuovo e chiacchieratissimo incarico. 

In primis, l’ex conduttore di Matrix ci tiene a precisare che: “Se il contratto con La7 non è ancora stato firmato non è per questioni economiche ma esclusivamente burocratiche”.  La mancata firma del contratto, però, non gli impedisce di mostrare entusiasmo per una sfida accettata dopo dieci anni dalla prima tentazione (Ne parlammo insieme a Lerner e Fabio Fazio: poi non se ne fece nulla”) e malgrado le sirene di Mediaset. Mentana rivela, infatti, che Silvio Berlusconi gli avrebbe chiesto, non molto tempo fa, di tornare “all’ovile”. Un proposta economicamente allettante, quella del Premier, ma che il giornalista ha prontamente rifiutato visto che prevedeva la conduzione di un programma simile a Matrix.

Sull’insediamento di Mentana al Tg, che costerà alla rete nel 2010 160.000 euro, incombe anche il ruolo, tutt’ora in bilico, di Antonello Piroso come ha spiegato Giovanni Stella. Il vicepresidente Telecom Italia Media, non ha nascosto il desiderio di trattenere l’ormai ex direttore del Tg per la conduzione del programma del mattino Omnibus e dell’approfondimento serale Niente di Personale.


22
giugno

DAGOSPIA LANCIA LA “BOMBA”: LAMBERTO SPOSINI NUOVO VICE DI MENTANA AL TG LA 7?

A DM Mara Venier aveva dichiarato che la presenza di un giornalista a La Vita in Diretta sarebbe stata necessaria (per leggere l’intervista clicca qui). Chissà, però, se rimarrà della stessa opinione qualora Lamberto Sposini, suo futuro partner, decidesse di abbandonare volontariamente il programma.

A lanciare la “bomba” è Dagospia, secondo cui per il Bello della diretta pare esserci in serbo un clamoroso ritorno alle origini: pronto per Lamberto Sposini un posto da vice direttore nel nuovo TG La7, diretto da Enrico Mentana, suo ex capo ai mai dimenticati tempi del TG5.

Un’indiscrezione, questa, che, se si rivelasse vera, avrebbe più di una ripercussione. In primis, Sposini si troverebbe a dover lasciare la conduzione del talk pomeridiano di Rai1; un ruolo nel quale non è mai sembrato a suo agio e che quest’anno l’ingombrante (mediaticamente)presenza di Mara Venier renderebbe ancora più stretto. Inolte, la new entry a La7 di Sposini favorirebbe ancora di più la posizione della rete, già rafforzata dall’arrivo di Mentana, nel sistema televisivo e informativo italiano.





22
giugno

AL JAZEERA CAMBIA ROTTA, LE DONNE PROTESTANO: E’ LA TV DEI TALEBANI

Aljazeera

Anche gli emiri hanno le loro Maria Luisa Busi, anche ad Al Jazeera la rivolta è donna. Il motivo del contendere però è ben diverso, e se al Tg1 si discute la linea editoriale del ‘sultano’ Augusto Minzolini, nella tv del Quatar si parla di dignità personali negate, di scelte ideologiche non proprio trasparenti. Alcune presentatrici della tv araba hanno lanciato il loro grido d’allarme, denunciando come l’emittente stia diventando sempre più “talebana”. Da quella linea aperta, che aveva conquistato il mondo arabo, si è passati ad una estremista e pericolosa che, manco  a dirlo, ha colpito per prime le donne.

La tv, infatti, censura l’abbigliamento. Una prima avvisaglia che qualcosa stesse cambiando, le giornaliste l’hanno avuta quando Ayman Jaballah, direttore della redazione, ha deciso di stabilire in modo insindacabile quale fosse l’abbigliamento più adatto per presentarsi davanti alle telecamere. In barba alla femminilità e alla loro stessa dignità, le presentatrici si sono viste imporre un codice severo: niente pantaloni aderenti, gonne lunghe almeno cinque centimetri sotto il ginocchio, camicette castigatissime. Il look imposto è un segno del cambio di rotta, del fatto che l’integralismo sta iniziando a diffondersi anche via satellite, dagli studi della prestigiosa Al Jazeera. Sull’abbigliamento degli uomini nessuna particolare restrizione, chiaro.

Cinque presentatrici si erano già dimesse, dimostrando con coraggio che su questa battaglia di principio erano pronte a metterci la faccia. Cinque importanti volti della tv, conosciuti in tutto il mondo arabo. Altre nove giornaliste, di recente, hanno invece scritto una lettera di protesta alla direzione. Lo hanno fatto nel silenzio, perché non volevano fare cattiva pubblicità all’emittente, o forse per “precauzione”. Da parte loro, la “resistenza” sta diventando una battaglia di valori, il desiderio di poter affermare certe basilari libertà all’interno di una tv che di fatto è la più seguita dell’intero mondo arabo.


21
giugno

MENTANA: “OGGI FIRMO”. CHICCO CONFERMA IL PASSAGGIO AL TG DE LA7

Mentana passa a La7. Ne abbiamo parlato proprio pochi giorni fa, precisando, però, come il Chicco nazionale non avesse ancora confermato il rumor nè firmato alcun contratto, pur essendoci praticamente la certezza in relazione a quanto trapelato. Oggi è il fondatore del Tg5 a dare l’annuncio:

La firma del contratto per il Tg La7 dovrebbe avvenire oggi, ma la cosa finchè non succede non è successa”.

Enrico Mentana si sfoga con l’ex collega Toni Capuozzo, rilasciando telefonicamente queste dichiarazioni al Reportage Atri Festival 2010.

“Sarebbe sempre bene non parlarne, ma voglio essere estremamente sincero: sono qui che sto controllando tutti gli aspetti, non pecuniari per intenderci”.

Mentana, dunque, si prepara ad un’altra avventura nel giornalismo televisivo, dopo ben sei anni dall’abbandono della direzione del Tg 5. Un’esperienza che permetterà, anche grazie alla telegiornalistica new entry, di scrollarsi di dosso l’etichetta di tv radical-chic, per lo meno in relazione al proprio notiziario. Se Piroso, infatti, è riuscito a creare una macchina giornalistica ben funzionante, Chicco cercherà sicuramente di farla decollare portandola a livello dei tg nazionali di Rai e Mediaset. Ci metterà la faccia?

Vi toccherà“, risponde a Toni Capuozzo nel corso della conversazione.


17
giugno

MENTANA AL TG DI LA7, UNA SCELTA VALIDA A CUI MANCA SOLO LA FIRMA. INCERTO IL FUTURO DI PIROSO

La sensazione è che non si tratti di un semplice avvicendamento, che stavolta La7 voglia giocarsi l’asso dell’informazione. La notizia che Enrico Mentana sia a un passo dal diventare il nuovo direttore del Tg di La7 ha sùbito fatto discutere, suscitando commenti dai toni a dir poco entusiastici. Tutti felici per Chicco, tutti contenti che il brizzolato giornalista torni a mitragliare notizie in tv, come ai vecchi tempi. Per ora il diretto interessato tiene a precisare “non ho firmato nulla”, ma pare sia solo questione di giorni. Sarebbero ancora da concordare la questione economica e qualche dettaglio; la fumata bianca è attesa per lunedì. Intanto si discute anche sul futuro di Antonello Piroso, attuale direttore delle news di La7, e sulla possibilità che rimanga o meno all’emittente.

Enrico, centravanti ‘smarcato’. La scelta di reclutare Mentana avrebbe tutte le caratteristiche per risultare vincente. Da sempre il giornalista ha lavorato in modo indipendente, con l’accortezza di mantere posizioni non militanti. Ha fondato e condotto per anni il Tg5, pur dichiarando di non avere particolari simpatie berlusconiane. Il pubblico e lo stesso Confalonieri lo hanno poi apprezzato a Matrix, prima della definiva e sofferta rottura con Mediaset. A quel punto Mentana, che da disoccupato ha comunque fatto l’opinionista per alcuni talk, ha sempre mostrato equilibrio nelle sue posizioni, anche quando la sinistra lo tirava per la giacchetta per trasformarlo in un martire della libera informazione. L’arrivo di Chicco Mitraglia al Tg di La7 sarebbe quindi il ritorno in tv di uno stile giornalistico competente, non fazioso, di cui oggi gli spettatori sembrano avere urgente bisogno. Una scelta azzeccata.

Ancora tutto da discutere, invece, il futuro di Antonello Piroso. L’attuale direttore delle news di La7, qualora dovesse passare il testimone a Mentana, potrebbe restare all’emittente per realizzare alcuni speciali. In forse il fatto che gli venga rinnovata la conduzione del programma d’approfondimento Niente di personale. Ma non è nemmeno da escludersi che Piroso possa lasciare La7. Infatti, come riporta La Stampa, un mese e mezzo fa il giornalista fu visto dalle parti degli uffici Mediaset di Roma. In seguito –ricorda il quotidiano- lo stesso dichiarò: “se fossi costretto a lasciare La7 preferirei Mediaset alla Rai. Meglio un padrone solo che tanti partiti di riferimento”. Un modo per alludere a un corteggiamento o una semplice battuta, di quelle provocatorie a cui Piroso ci ha abituati?