TG/Informazione


18
gennaio

MA ANCHE NO CHIUDE IL 22 GENNAIO. RUFFINI SU PIROSO: HA IL DIRITTO DI GUARDARSI ATTORNO

Antonello Piroso, Ma anche no

Ma anche no abbassa la serranda. Il programma condotto da Antonello Piroso su La7 chiude i battenti prima del tempo e domenica prossima, 22 gennaio, andrà in onda la sua ultima puntata. Lo ha annunciato il direttore di rete Paolo Ruffini, il quale ha giustificato lo stop anticipato in termini di share. “Non ha avuto i risultati aspettati” ha detto.

Il responsabile dell’emittente terzopolista ha comunque precisato che il conduttore sarà in palinsesto fino all’estate con il programma serale ‘Ahi Piroso’. Ma qualcuno ha mangiato la foglia, soprattutto a seguito dei rumors – sempre più insistenti – che darebbero Piroso vicino ad un passaggio a Rai2. Il giornalista dovrebbe spostarsi sulla tv pubblica alla guida di un nuovo programma, probabilmente in prima serata.

Oibò, Piroso a Rai2? “Sono voci che ricorrono periodicamente. Io con lui non ho parlato di nulla, né lui mi ha detto niente”, ha dichiarato Ruffini. Tuttavia, il direttore di La7 sembra saperne qualcosa di più. E infatti, di lì a poco ha commentato: “non ci vedo nulla di strano. Ogni professionista ha tutto il diritto di guardarsi attorno”. Ogni interpretazione è quella buona, fate voi.




18
gennaio

VADA A BORDO: BRUNO VESPA E LA SCIARELLI TORNANO SULLA CONCORDIA IN PRIMA SERATA

Bruno Vespa sorvola la Concordia

Eccezion fatta per la fiction di Canale5, la serata televisiva di oggi sarà dedicata alla tragedia della Costa Concordia. Di diritto o di rovescio, le redazioni giornalistiche torneranno sulla nave affondata per approfondire, commentare e dibattere. Come se in tv avessero preso alla lettera l’ordine impartito dall’ufficiale De Falco al comandante Schettino nell’ormai celebre telefonata: “Vada a bordo, cazzo!“. E allora tutti su, in crociera. Ad inaugurare le trasmissioni sarà Bruno Vespa, con uno speciale in prima serata.

Porta a Porta tornerà a parlare dell’incidente nautico all’Isola del Giglio partendo dall’inchiesta avviata dalla magistratura. Gli inquirenti stanno acquisendo prove per attribuire le responsabilità di quello che pare uno sventurato errore umano, mentre Schettino si trova agli arresti domiciliari. Nello studio di Vespa si alterneranno voci, immagini e collegamenti in diretta. Lunedì scorso, il giornalista aveva sorvolato il relitto della Concordia, per mostrare dall’alto il teatro della tragedia.

Su Rai3, dalle 21.10, Chi l’ha visto? dividerà la sua puntata tra gli aggiornamenti sul delitto di Yara Gambirasio e le ricerche dei dispersi della nave Costa. Al momento mancano all’appello 28 persone e Federica Sciarelli lancerà un appello in tv nella speranza di rintracciarle. Dunque, saranno due le reti Rai che si divideranno il pubblico interessato agli sviluppi della vicenda Concordia. Mediaset, invece, si occuperà del naufragio solo in seconda serata.


18
gennaio

MOVIMENTO DEI FORCONI: LA SICILIA E’ IN RIVOLTA. MA LA TV ARRIVA IN RITARDO

Movimento dei Forconi, Sicilia bloccata

Altro che gli indignados. Quando girano le balle ai siciliani, la reazione è assai più dirompente: scatta la rivolta, u’ capisti? Per questo vanno tenute d’occhio le proteste del cosiddetto Movimento dei Forconi, una schiera di autotrasportatori, edili, agricoltori e disoccupati che da lunedì sta paralizzando la Sicilia. La loro contestazione, che proseguirà fino a venerdì, si sta espandendo a macchia d’olio procurando disagi significativi. Ma la televisione sembra ignorarla, o quasi.

A sentire i notiziari ed i programmi d’informazione, infatti, la rivolta siciliana pare un episodio marginale, una delle tante proteste che ultimamente riempiono le piazze. Ma non è così, visto che stavolta c’è un’intera regione in sommossa e in ogni angolo dell’isola echeggiano slogan durissimi. Dunque, cos’è questo Movimento dei Forconi? La tv latita, tace, arriva in ritardo e quando lo fa non riesce ad offrire un ritratto completo della protesta.

Ieri, ad esempio, il Tg1 delle 20 ha riservato pochi secondi alle agitazioni in Sicilia a margine di un servizio sulle liberalizzazioni. Il Tg5 vi ha dedicato un pezzo con immagini  annesse, mentre in altri notiziari c’è stato solo qualche accenno. Poca roba, insomma. Non pervenuti, invece, gli interventi dei programmi d’approfondimento, che fino ad ora hanno ‘bucato’ la notizia. Eppure di spunti da cogliere ce ne sarebbero parecchi, a cominciare dalla natura della rivolta.

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17
gennaio

“SCHETTINO, VADA A BORDO CAZZO!”. E IN TV SI SCOPRONO TUTTI CAPITANI DI LUNGO CORSO

Francesco Schettino

Capitan Fracassa non ha più alibi. Le testimonianze raccolte dai magistrati, nonché le registrazioni telefoniche relative all’incidente nautico, sembrano inchiodare Francesco Schettino alle sue responsabilità. Il comandante della Costa Concordia affondata all’Isola del Giglio avrebbe infatti abbandonato la nave prima del tempo, sottraendosi al dovere di gestire i soccorsi. La magistratura indaga, e intanto in tv si discute sulle manovre d’emergenza, si attribuiscono meriti e condanne sommarie. E così, da un giorno all’altro, c’è chi si copre Capitano di lungo corso.

Schettino ha sbagliato tutto, è un mostro. Anzi no, ha fatto il possibile per mettere in sicurezza la nave. Nei talk televisivi ogni spunto è buono per dirimere con facilità questioni che solo delle analisi approfondite potranno chiarire. Di fronte alla tragedia, ecco che si schierano colpevolisti e innocentisti, pronti a colpire. E con la divulgazione della incredibile telefonata di sabato tra Guardia Costiera e il comandante della Concordia, il dibattito si infamma ancora di più.

Schettino, vada a bordo cazzo!“. Gli ordini scanditi con fare perentorio dall’ufficiale Gregorio De Falco stanno facendo il giro della rete, e in tv diventano un’occasione per dare sfogo ai commenti. Purtoppo c’è poco da commentare, e le uniche valutazioni accettabili sono quelle pronunciate da esponenti della Marina (come avvenuto iersera a Porta a Porta e oggi alla Vita in diretta). Il resto sono inopportune sceneggiate da reality show.


15
gennaio

MA ANCHE NO: GIANCARLO CASELLI CONTRO LA TV CHE DELEGITTIMA I MAGISTRATI

Giancarlo Caselli

Nella domenica televisiva, mentre Rai1 ha scodellato la lista dei big in gara a Sanremo 2012, La7 ha trasmesso un’interessante intervista a Giancarlo Caselli. Il Procuratore Capo di Torino è stato ospite di Antonello Piroso a Ma anche no, e ha parlato di giustizia, attualità e politica. Interessanti sono state soprattutto le sue parole sull’atteggiamento dei media nei confronti della magistratura.

L’occasione per trattare l’argomento è stata una domanda di Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano. Sollecitato dal cronista, Caselli ha spiegato come nel passato l’opinione pubblica abbia “fatto il tifo per la magistratura“. Del resto, le telecronache di Tangentopoli erano un inno ai giudici. “Poi però dal tifo si è passati alla perplessità e oltre“, ha spiegato.

Un cambiamento di prospettiva che avrebbe trovato spazio in tv: dal tifo alla delegittimazione. E qui Caselli ha raccontato un’esperienza personale. “A furia di vedere certi spettacoli tv che mi dipingevano come un manigoldo (…) anche mia madre dubitava di me“. Il magistrato ha poi parlato di disinformazione soprattutto in merito a definizioni (“giustizialista”, “eversore”) che la tv attribuisce a certi giudici.

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15
gennaio

NAUFRAGIO DEL COSTA CONCORDIA: COME CAMBIA LA PROGRAMMAZIONE A MEDIASET

Naufragio Costa Concordia (Ansa)

Cambia la programmazione delle reti Mediaset e anche oggi TgCom24, Tg5 e Studio Aperto continueranno a informare il pubblico sugli sviluppi del naufragio della Costa Concordia nel Tirreno. Prosegue la lunga diretta iniziata ieri all’alba sul canale all news diretto da Mario Giordano, con aggiornamenti in tempo reale dal luogo della tragedia e uno speciale con ospiti e documenti esclusivi a partire dalle 14 e per tutta la giornata.

Su Canale5 alle 15,30 verrà trasmessa un’edizione straordinaria del Tg5 diretto da Clemente Mimun. Studio Aperto diretto da Giovanni Toti aprirà su Italia1 due ampie finestre informative alle 16 e alle 17,30. In seconda serata su Canale 5, nello spazio tradizionalmente riservato al settimanale Terra, andrà in onda un lungo Speciale Tg5 con collegamenti in diretta, ospiti in studio, testimonianze e documenti inediti.

Attraverso le sue reti generaliste e il sistema all news TgCom24, l’informazione Mediaset continua così a garantire ai telespettatori e agli utenti internet la possibilità di essere costantemente aggiornati sui drammatici eventi in corso.


14
gennaio

THE SHOW MUST GO OFF, DEBUTTO RIMANDATO. STASERA SU LA7 LO SPECIALE SUL NAUFRAGIO DELLA CONCORDIA

Serena Dandini

Il gran debutto è rimandato. The show must go off, il nuovo programma di Serena Dandini che avrebbe dovuto esordire stasera, non andrà in onda per lasciare spazio alle notizie. La7 trasmetterà infatti uno Speciale TG La7 sulla tragedia della nave Costa Concordia affondata ieri notte all’Isola del Giglio. L’approfondimento, curato dalla redazione giornalistica e condotto da Enrico Mentana, inizierà alle 19.20 e poi – dopo il tg della sera – si protrarrà per tutto il prime time.

Salta così la partenza di uno degli show più attesi della nuova stagione di La7, quello che Serena Dandini ha preparato assieme alla sua truppa di comici ed artisti. Tra gag, musica e interviste, nella prima puntata di stasera sarebbero dovuti intervenire lo scrittore Andrea Camilleri e Tiziano Ferro, con le sue ultime canzoni di successo. Per maggiori info sul programma, leggi qui.

Ma le ultime notizie dai risvolti drammatici arrivate dall’Isola del Giglio hanno imposto alla rete terzolopolista un cambio di programma in palinsesto. Stasera, dunque, spazio alle news. Anche perché in certe circostanze è giusto che pure la satira si fermi. Durante lo speciale del TgLa7 sul naufragio della crociera Costa Concordia verranno trasmessi servizi e collegamenti in diretta con l’isola teatro del naufragio.


14
gennaio

COSTA CONCORDIA NAUFRAGA AL GIGLIO, LE TRE ALL NEWS NOSTRANE “BUCANO” LA NOTIZIA. E LA BBC ARRIVA PRIMA

La Costa Concordia naufragata al Giglio © Carlos Folgoso/Massimo Sestini

La notizia del naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio sta facendo il giro del mondo. Si parla di tre morti accertati e una quindicina di feriti, e ovviamente tanto malumore e rabbia dei passeggeri. L’incidente è avvenuto alle 21.30 di ieri: la nave che sembra stesse procedendo a poche miglia dalla costa, avrebbe urtato uno scoglio. Lo scafo ha iniziato ad imbarcare acqua dallo squarcio di 70 metri che si è aperto nella collisione fino a inclinarsi vistosamente su un lato.

La notizia inizia a diffondersi sul web quasi due ore dopo l’impatto e per le tre all news italiane c’è tempo per un veloce lancio prima di chiudere bottega. Gli aggiornamenti e le prime immagini che arrivano dalle agenzie e dai siti online di alcuni quotidiani impegnati a seguire la vicenda rivelano con il passare dei minuti una situazione più grave di quanto si potesse inizialmente pensare. Ma sono soprattutto i social network con la loro frenetica attività a seguire in diretta l’emergenza che coinvolge le oltre 4.000 persone a bordo. La tv invece tace.

Ora verrebbe da chiedersi perchè SkyTg24, RaiNews24 eTgCom24, le tre principali all news italiane (non una, non due ma ben tre!), non abbiano pensato di aprire una finestra notturna per raccontare in diretta i soccorsi. Il naufragio della Concordia viene battuto in pochi caratteri come breaking news e, nel caso di RaiNews24, con qualche sporadico aggiornamento nei sottotitoli e una finestra inedita di pochi minuti attorno alle cinque del mattino. Bisogna invece aspettare lo scoccare delle sei, più di otto ore dopo l’incidente, per le prime informazioni in diretta. Peccato che proprio a quell’ora l’informazione sia disponibile anche sulle ‘vecchie’ generaliste alle prese con i primi telegiornali.