TG/Informazione


5
marzo

LUCIA ANNUNZIATA ‘SEPPELLISCE’ LUCIO DALLA: ERA GAY, I SUOI FUNERALI ESEMPIO DI IPOCRISIA

Lucia Annunziata

Chiamarla caduta di stile sarebbe un complimento. Quella che Lucia Annunziata ha commesso ieri è stata più di una mossa improvvida. La conduttrice di In mezz’ora è riuscita a sfruttare la morte di Lucio Dalla (a Bologna si svolgevano i suoi funerali) dedicando una puntata del suo programma al tema dell’omofobia. Una puntata riparatoria che la giornalista di Rai3 aveva promesso per una frase pronunciata alcuni giorni fa.

Avrei difeso Celentano a Sanremo anche se avesse detto che i gay devono andare al campo di sterminio” aveva detto. Le associazioni gay si sono infuriate e Lucy ha cercato di rimediare. Nei panni della paladina dei diritti omosessuali, ieri l’Annunziata si è fatta prendere la mano e ha tirato in ballo la sessualità di Lucio Dalla, sfruttando la triste concomitanza con le sue esequie.

“I funerali di Lucio Dalla sono probabilmente uno degli esempi più forti di come si vive in Italia la vicenda gay. Va tutto bene e ti seppelliscono anche in una Cattedrale con tutte le benedizioni della Chiesa e del caso se non dici di essere gay. Alla fine questo sembra essere il simbolo di quello che siamo: un permissivismo, basta che ci si volti dall’altra parte…”

ha detto la conduttrice di In Mezz’ora, riesumando – è il caso di dirlo – una questione sulla quale il cantante aveva sempre mantenuto la riservatezza. Dalla, infatti, non aveva mai rivelato il suo orientamento sessuale, e ieri Lucia lo ha voluto ribadire a modo suo. Con la delicatezza di un carro armato, anzi di un carro funebre.




3
marzo

ROSSELLA URRU LIBERA, SKYTG24 CONFERMA. LA FARNESINA ANCORA CAUTA

Rossella Urru

L’incubo di Rossella è finito. Mancano ancora le conferme ufficiali, quelle della Farnesina, ma adesso la speranza è viva più che mai. L’emittente araba Al Jazeera ha infatti divulgato la notizia che Rosella Urru sarebbe stata liberata. La cooperante italiana, che era stata rapita tra il 22 e il 23 ottobre scorso in Algeria, sarebbe stata rilasciata dai terroristi di Al Qaeda assieme ad un poliziotto mauritano, in cambio della scarcerazione di un detenuto salafita.

Dal mondo arabo, le voci sulla liberazione della Urru sono rimbalzate in Occidente trovando un’immediata eco sui media italiani. La Farnesina è cauta e non ha ancora confermato il rilascio di Rossella, tuttavia fonti di SkyTg24 hanno appena annunciato che la cooperante italiana sarebbe stata effettivamente liberata, consegnata in mani italiane, e in queste ore trasferita in un luogo sicuro.

L’emittente ha anche raccolto le dichiarazioni di Margherita Boniver, Inviata Speciale del Governo per le emergenze umanitarie, la quale ha parlato di “accertamenti in corso“. Con il passare delle ore, cresce così l’attenzione mediatica sulla scarcerazione di Rossella Urru. La sua vicenda, in verità, finora non aveva trovato grande risalto in tv ed erano stati soprattutto i social network a prendere a cuore la sorte della volontaria italiana.https://www.davidemaggio.it/wp-includes/js/tinymce/plugins/wordpress/img/trans.gif

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,


2
marzo

SERVIZIO PUBBLICO: SU CIELO SANTORO PRESENTA “LA VALLE E’ MIA”, LO SPECIALE SULLA PROTESTA NO TAV

No Tav

Sulla Val di Susa Michele Santoro ci marcia. Orfano delle grandi inchieste su Berlusconi, il giornalista si è ritrovato a fare il paladino della lotta No Tav. Ieri sera il conduttore di Servizio Pubblico ha dedicato la sua trasmissione al movimento che protesta contro Alta Velocità e il puntatone è andato bene, soprattutto in termini di ascolti. Così, il giornalista ha colto la palla al balzo e ha deciso di replicare.

Lunedì prossimo, 5 marzo, Santoro presenterà una puntata speciale di Servizio Pubblico dal titolo emblematico “La valle è mia“. Lo riporta Digital Sat, e al momento non si hanno ulteriori dettagli sui contenuti del programma. Tuttavia, è evidente che Michelone tornerà a parlare di No Tav, dopo aver richiamato l’attenzione di 1,4 milioni di telespettatori con la sua trasmissione di ieri, dedicata proprio all’argomento. Lo Speciale andrà in onda in esclusiva su Cielo (canale 26 del digitale terrestre free e canale 126 della piattaforma Sky).

La notizia arriva dopo un’altra giornata di scontri in Val di Susa, col premier Mario Monti che ha assicurato la determinazione del Governo a continuare con il progetto della Tav. “Non saranno consentite forme di illegalità e sarà contrastata ogni forma di violenza” ha affermato il Presidente del Consiglio in merito alle azioni di guerriglia innescate da alcuni manifestanti. 





2
marzo

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO SI INTRUPPA COI NO TAV E RIABILITA MARCO BRUNO, ‘ER PECORELLA’

Servizio Pubblico, Sandro Ruotolo e il No Tav Marco Bruno

A Servizio Pubblico certe notizie viaggiano su un binario preferenziale. Sfrecciano sempre a senso unico, e quella è l’unica forma di alta velocità tollerata da Michele Santoro. Per il resto, il giornalista preferisce intrupparsi tra i No Tav, come ha fatto ieri sera nel corso del suo talk show. Il conduttore ha dedicato l’intera puntata alle proteste in Val di Susa, ma il suo racconto è parso volutamente sbilanciato a favore dei dissenzienti.

Per tutta la trasmissione Santoro ha dato voce ai No Tav, collegandosi con Sandro Ruotolo che si trovava a Bussoleno. Il giornalista ha mostrato con estrema astuzia alcune immagini girate durante le manifestazioni di protesta. Michele, infatti, ha alternato le testimonianze pacifiche di alcuni valligiani a filmati che documentavano le cariche della polizia nei confronti di qualche facinoroso. Così, i piani si sono sovrapposti e l’unica immagine che si presentava al pubblico era quella di una Val di Susa ‘usurpata’ dallo Stato.

Servizio Pubblico ha anche mandato in onda immagini esclusive sull’incidente capitato all’attivista Luca Abbà. Poi è arrivato Marco Travaglio, che ha definito il Tav un’opera “ad alta voracità“. Ma il momento cult della puntata di ieri è stata l’intervista a Marco Bruno, il militante che era stato ripreso mentre insultava e provocava un Carabiniere definendolo “pecorella“.


1
marzo

MALORE IN DIRETTA PER EMILIO FEDE. IL DIRETTORE AFFUMICATO INTERROMPE IL TG4

Emilio Fede affumicato al Tg4

Momenti di panico nell’edizione del Tg4 di ieri sera. Emilio Fede ha terminato anzitempo il notiziario dopo essere stato colto da quella che è sembrata una crisi respiratoria. Mentre lanciava un servizio, il giornalista ha accusato un improvviso calo di voce che gli ha quasi impedito di parlare. Visibilmente affaticato, il direttore è stato costretto ad andare in pubblicità e al rientro in studio la situazione non era affatto migliorata. Così, il Tg4 si è concluso in anticipo. Che è accaduto al povero Emilio?

Alcuni avranno pensato ad una macumba comunista ai danni di Fede (che fino a pochi minuti prima stava benissimo) altri invece avranno sùbito temuto per la salute dell’80enne giornalista. Fortunatamente, pare che il ‘malore’ lamentato da Emilio sia stato passeggero e che tutto si sia risolto, anche se non sono ancora chiare le dinamiche del fattaccio. A ricostruire la faccenda ci ha però pensato Ezio Greggio, dalla sua pagina Twitter.

E’ passato qua Fede, aveva gli occhi rossi, rauco, capelli diritti in testa, era allucinato come quando è obbligato a intervistare Bersani” ha twittato ironico il conduttore di Striscia, spiegando:“pare ci sia un incendio in un capannone industriale non lontano dagli studi: c’è una puzza pazzesca e bruciano un po’gli occhi“.

A tradire il direttore del Tg4, dunque, sarebbe stato l’impianto di ventilazione di Mediaset che avrebbe diffuso un gas fastidioso. Anzi, soffocante.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,





29
febbraio

QUI RADIO LONDRA, GIULIANO FERRARA SU LUCA ABBA’ (NO TAV): “NON SI PUO’ MORIRE PER UN BUCO NELLA MONTAGNA”

Giuliano Ferrara, Qui Radio Londra

La protesta No Tav ne ha folgorati parecchi, e Luca Abbà è solo il primo della serie (o l’ultimo, dipende). L’incidente capitato lunedì scorso all’attivista valsusino, che si era arrampicato su un traliccio per manifestare, ha generato una scarica di reazioni ad alta tensione: alcuni hanno riconosciuto in lui un nuovo eroe, altri invece lo hanno bollato come un ultrà inscosciente. Tra questi c’è Giuliano Ferrara, che è intervenuto sull’argomento dando una scossa dai microfoni di Qui Radio Londra.

Il giornalista ha mostrato al pubblico il filmato che documenta lo sciagurato gesto di Abbà, il quale poco prima di precipitare dal traliccio si vantava di aver fregato i controlli degli “sbirri” e minacciava:  ”sono disponibile ad appendermi ai fili della corrente se non la smettete“. Ferrara ha commentato:

“Questa scalata verso il nulla per impedire una linea ferroviaria è un mistero più grande degli altri (…) Luca Abbà da sempre si configura come un piccolo grande eroe dell’antagonismo, che non accetta lo stato delle cose e non si è riconciliato col mondo“.

Il conduttore di Qui Radio Londra ha poi intavolato un discorsetto sugli obiettivi “profondamente sbagliati” della protesta e sulla necessità che qualcuno affronti il problema No Tav. Così, ha lanciato un appello:


28
febbraio

MATADOR: DA MENTANA A SANTORO, SU RAI2 LA BIOGRAFIA DEGLI ANCHORMEN DI SUCCESSO

Enrico Mentana

Nella corrida dell’informazione sono pochi i ‘toreri’ capaci di infilzare al cuore una notizia. I loro nomi risuonano nell’arena mediatica da oltre 25 anni, rimbalzando dalle cronache della Seconda Repubblica alle sobrie prime pagine dell’era montiana. Di loro si occuperà – da stasera – Matador, il nuovo programma di Rai2 dedicato ai giornalisti più celebri della tv italiana. Lo show, scritto da Simona Ercolani, racconterà in seconda serata le figure professionali di Enrico Mentana, Bruno Vespa, Gad Lerner e Michele Santoro.

Sempre pronti a cavalcare l’attualità, i magnifici quattro hanno mostrato ai telespettatori le sfide politiche, le guerre, gli scandali e le lotte giudiziarie della storia recente del nostro Paese. A loro Matador dedicherà quattro puntate (una per ogni fuoriclasse) ed il racconto diventerà anche l’occasione per approfondire l’evoluzione del delicato rapporto tra giornalismo e potere nell’ultimo quarto di secolo. Il programma di Rai2 svelerà anche il dietro le quinte di alcune trasmissioni di successo, come Samarcanda, Matrix, Porta a Porta, Milano Italia…

Stasera Matador parlerà di Enrico Mentana. La storia professionale del giornalista verrà raccontata dai suoi esordi giovanili in Rai ai primi scoop e alla vicedirezione del Tg2. Poi il racconto si soffermerà sulla nascita del Tg5, che il Mitraglietta creò da zero, e sull’introduzione di Matrix, primo vero competitor di Porta a Porta. Poi arriveranno gli anni dei contrasti con Berlusconi e  delle dimissioni da Mediaset. Dunque, il recente passaggio a La7, dove Mentana è approdato alla guida di un notiziario che ha trasformato a sua immagine e ha portato ad ascolti esaltanti.


27
febbraio

INCENDIO SULLA COSTA ALLEGRA ALLE ISOLE SEYCHELLES. IL CIRCO TELEVISIVO PUO’ RIPARTIRE?

Costa Allegra

Costa Allegra

Nonostante la situazione si sia normalizzata, la Costa Concordia continua a tenere banco, seppur in misura in minore, nei tg e nei talk show nostrani, soprattutto dopo il ritrovamento di altri corpi, tra cui quello della bimba riminese di 5 anni morta assieme al padre sul ponte 4 per via dell’inclinazione della nave, e lo scandalo inter-rete sulla finta coppietta, poi smascherata da Striscia la Notizia, che aveva dichiarato a Domenica In, Domenica 5 e Pomeriggio 5 di aver abortito a causa dell’episodio del Giglio.

Come se non bastasse, ci sta pensando proprio la Costa Crociere a mettere altra carne sul fuoco. Dalle ultime notizie arrivate alle agenzie, sulla Costa Allegra in viaggio verso le Isole Seychelles si è infatti sviluppato un incendio all’interno della sala macchine, nel locale generatori elettrici situato a poppa. Stando al comunicato diramato dalla società di crociera italiana, l’incendio è stato tranquillamente domato e tutti i passeggeri, più di 1000 tra clienti e membri dell’equipaggio (212 gli italiani), messi in sicurezza con le dotazioni necessarie. La nave però è alla deriva (e senza luce), dato che è rimasta senza propulsione, e i primi soccorsi dovrebbero arrivare attorno alla mezzanotte italiana.

Il circo televisivo può quindi ripartire col vento in poppa: l’argomento Concordia nell’ultimo periodo stava effettivamente scemando, anche a causa delle farfalle e dei telepredicatori sanremesi, a parte appunto le notizie “d’ordinanza” sui ritrovamenti e le operazioni di pompaggio del carburante, e qualche testimonianza shock da discutere in pubblica piazza con i vari e avariati esperti di mare, che però non “acchiappavano” come un tempo.