TG/Informazione


17
marzo

A UN PASSO DALLA VERITA’, SPECIALE SERVIZIO PUBBLICO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA. LUNEDI, SU CIELO

Servizio Pubblico, A un passo dalla verità

Michele Santoro torna ad approfondire uno degli argomenti più scottanti e delicati della recente storia d’Italia: la trattativa tra Stato e mafia. Dopo anni di processi, testimonianze, condanne e colpe mai ammesse, oggi si avverte la sensazione di essere A un passo dalla verità, che è il titolo della puntata speciale di Servizio Pubblico in onda lunedì prossimo, 19 marzo, su Cielo.

In prima serata, il programma di Santoro proporrà un nuovo reportage in cui si parlerà di mafia, di stragi e delle domande che attendono ancora delle risposte. Sono infatti tanti gli interrogativi che ruotano attorno alla strage di via d’Amelio, riguardo alla quale gli inquirenti dovranno accertare l’esistenza di una presunta trattativa tra pezzi dello Stato e componenti di Cosa Nostra. All’argomento Michele Santoro aveva già dedicato la puntata di Servizio Pubblico in onda giovedì scorso.

In quell’occasione il giornalista aveva aperto i microfoni anche al figlio del boss Bernardo Provenzano, il quale aveva chiesto una perizia per valutare le condizioni di salute del padre e aveva parlato di “violenza che genera violenza”. Sempre settimana scorsa, Servizio Pubblico aveva trasmesso anche un’intervista a Massimo Ciancimino condotta da Sandro Ruotolo.




16
marzo

TGCOM24: SALTA IL CONFRONTO TRA CARLO FRECCERO E MAURIZIO BELPIETRO. IL DIRETTORE POTREBBE PERDERE RAI4

Carlo Freccero

Carlo Freccero

TgCom24 ci ha provato, e a quanto pare la cosa era andata anche in porto. Se non fosse che il diretto interessato è stato richiamato dagli avvocati dell’azienda pubblica, oltre che convocato dall’Ufficio del Personale e dal Direttore Generale Lorenza Lei, che fonti interne dicono essere piuttosto risentita. Stiamo parlando del Direttore di Rai4 Carlo Freccero, finito nell’occhio del ciclone per la telefonata privata con il giornalista di Libero Francesco Borgonovo, ‘reo’ di aver criticato una delle serie di punta di Rai4, Fisica o Chimica.

Le pesanti accuse rivolte telefonicamente al giornale diretto da Maurizio Belpietro (e a Belpietro stesso), ma anche a Lorenza Lei, si sono sprecate, tanto che la notizia ha fatto in men che non si dica il giro della rete. A quanto pare però, accusato (Belpietro) e accusatore (Freccero) avevano tutte le intenzioni di chiarirsi e chiarire la situazione, e TgCom24 era riuscita ad ottenere un confronto tra i due amici-nemici, forse anche per distendere il clima.

Peccato che il confronto, che era atteso per l’edizione pomeridiana di TgCom24, la all news del Biscione, sia saltato. Il motivo, rivela il giornale diretto da Mario Giordano, non è dipeso dai due protagonisti, bensì dall’azienda pubblica, che avrebbe “bloccato” il Direttore di Rai4, convocato alla stessa ora dai piani alti per discutere l’atteggiamento non consono del dirigente.


12
marzo

AUGUSTO MINZOLINI VS IL GIORNALISTA DI SANTORO: “LEI E’ UN IGNORANTE, LA QUERELO!” (VIDEO)

Augusto Minzolini, Luca Bertazzoni

Dopo che il Tribunale del Lavoro aveva rigettato il suo ricorso per il reintegro al Tg1, Augusto Minzolini ha sbroccato sul serio. Ad innescare la reazione dell’ex direttorissimo, tuttavia, non è stata la decisione del giudice ma una domanda di troppo da parte dell’inviato di Servizio Pubblico Luca Bertazzoni.

Il giornalista di Santoro si era appostato fuori dal Palazzo di Giustizia, pronto ad ‘agguantare’ il Minzo e ad interrogarlo sulla vicenda delle sue celebri spese con la carta di credito aziendale (68mila euro). Così è accaduto, e l’ex direttore del Tg1 non l’ha presa bene.

Non ho deciso io di andarmene dal Tg1. Lei probabilmente è un ignorante, perché non c’è nessun motivo per licenziarmi (…) Lei deve partire dal presupposto che quei 68mila euro sono stati restituiti all’azienda perché era una procedura sbagliata e andremo a verificare che quella procedura è stata applicata solo con me

ha dichiarato Minzolini di fronte alle insistenze di Bertazzoni, facendo poi riferimento alla legge 97 del 2001. La norma in questione prevede il trasferimento ad incarico equivalente per il dipendente della pubblica amministrazione per il quale sia stato “disposto il giudizio”. I legali del direttorissimo avevano messo in discussione la sua applicabilità.





12
marzo

BYE BYE MINZOLINI: IL GIUDICE RIGETTA IL RICORSO D’URGENZA PER IL REINTEGRO AL TG1

Augusto Minzolini

Augusto Minzolini

Nessun nuovo caso Santoro o Ruffini, e la Rai può “brindare”. Il giudice ha deciso che Augusto Minzolini non deve essere reintegrato d’urgenza alla direzione del TG1 dopo la sostituzione con Alberto Maccari e lo spostamento provvisorio alla Direzione Generale, a disposizione di Lorenza Lei.

A dare la notizia sono i legali del giornalista, che hanno altresì annunciato che faranno tutte le valutazioni del caso nel momento in cui saranno disponibili le motivazioni contenute nell’ordinanza. Per l’azienda pubblica si tratta di una vittoria a tratti inaspettata, visti appunto i casi precedenti di Michele Santoro, vittima del famoso editto bulgaro, e di Paolo Ruffini, sostituito dall’ex DG Mauro Masi alla Direzione di Rai3 con Antonio Di Bella.

Entrambi poi hanno deciso di lasciare l’azienda per sperimentare su altri lidi, ma questo è un altro discorso. Non è chiaro ora quale sia il futuro dell’ex Direttore, che potrebbe continuare a lavorare per il servizio pubblico – si vociferava che viale Mazzini fosse intenzionata a trasferirlo a New York, ma anche alla Direzione di Rai1 o del TG2 nel caso peggiore – , oppure abbandonare la Rai come i due colleghi citati poc’anzi.

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10
marzo

ROBINSON: MARA CARFAGNA SMONTA LUISELLA COSTAMAGNA. SU RAI3 L’EX MINISTRO ALLA RISCOSSA

Mara Carfagna, Robinson

La ragazza studia ma non si applica. Già, Luisella Costamagna è una di quelle. Tanto preparata quanto precipitosa nel sostenere la sua prima serata su Rai3. Ieri, al debutto con Robinson, la conduttrice aveva promesso di tradire i cliché dei tradizionali dibattiti tv, ma tutti i buoni propositi sono andati a ramengo di fronte all’ospite Mara Carfagna. Davanti all’ex Ministro delle Pari Opportunità, la giornalista si è irrigidita di colpo come fa la Canalis quando balla, e la conversazione si è trasformata in un tagliente duello.

Si parlava di condizione della donna, ma da subito la conduttrice di Robinson ha virato il discorso con l’aria di chi la sa lunga. Così su Rai3 sono saltati fuori Berlusconi, le cene di Arcore, i pettegolezzi sulla carriera politica della Carfagna, i suoi trascorsi da soubrette. Vecchie menate sulle quali certi talk show ci campavano alla grande. Era evidente che Luisella pensasse di guidare il gioco con facilità, di ‘impallinare’ l’interlocutrice con un paio di domandine ben assestate. Ma l’impresa non le è riuscita.

L’ex Ministro, infatti, ha ribattuto colpo su colpo alle provocazioni e ha risposto alla Costamagna citando delle interviste in cui lei stessa parlava di pregiudizio nei confronti delle belle donne. “Mi rivedo nelle sue parole…” Un atteggiamento che ha spiazzato la preparatissima Luisella, la quale ha visto neutralizzarsi all’istante tutte le sue stoccate dialettiche. “Non pensavo di dover parlare di gossip” ha anche detto l’Onorevole, mettendo alle corde la giornalista di Rai3.





9
marzo

ROBINSON: LUISELLA COSTAMAGNA RIPARTE DA RAI3 CON BAUDO E CARFAGNA. FARA’ MEGLIO DELLA BUSI?

Luisella Costamagna

Abbandonata alla deriva da La7, Luisella Costamagna è approdata sull’isola felice di Rai3, che una speranza la offre a tutti. Da stasera la giornalista, ex santorina e già conduttrice di In Onda, presenterà Robinson, il nuovo programma di prime time della terza rete. L’obiettivo ambizioso della trasmissione è quello di destrutturare il tradizionale concetto di talk show, per restituire al pubblico uno spazio che racconti fatti e misfatti della settimana con una chiave giornalistica e ironica. Dodici le puntate previste, sei quelle garantite, per dare modo alla nuova fata turchina di Rai3 di ingranare la marcia.

Robinson andrà in onda da uno studio che ricorda gli spazi aperti e sarà “la metafora di un Paese che sopravvive al naufragio“, come ha detto la conduttrice. Una parte della trasmissione sarà dedicata all’inchiesta, e stasera si parte con un reportage di Domenico Iannacone dedicato al mondo del lavoro, al precariato, alla condizione della donna. Ci saranno anche le incursioni comiche di Antonio Cornacchione, i videoclip firmati da Sora Cesira, le battute tratte da Spinoza.it e il contributo della trasmissione Blob.

Ogni venerdì Luisella Costamagna si collegherà con lo scrittore/inviato Flavio Soriga da un “punto di ascolto” particolare, e ospiterà in studio tre interviste singole o doppie. Nella prima puntata di Robinson interverranno Maurizio Landini (Fiom), l’ex ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna e Pippo Baudo, in visita ‘promozionale’ per il nuovo programma che condurrà su Rai3. Tanta carne al fuoco: ma come sarà il risultato finale?


7
marzo

SILVIO BERLUSCONI DA’ FORFAIT, SALTA LO SPECIALE DI PORTA A PORTA

Silvio Berlusconi, Porta a Porta

Narcotizzato dalla sobrietà montiana, Bruno Vespa ha sentito il bisogno di riportare in tv la politica politicante, quella che fino a pochi mesi fa infuocava il dibattito pubblico trasformandolo in un inferno, con una doppietta di appuntamenti in prima serata con Porta a Porta dedicati rispettivamente a Silvio Berlusconi e a Pierluigi Bersani. Ci ha pensato il Pdl a guastare la festa, però.

Il Cavaliere, infatti, non sarà ospite di Vespa perché a giudizio di alcuni maggiorenti del suo partito avrebbe significato una delegittimazione del segretario Angelino Alfano in quanto nelle prossime settimane, nello stesso salotto, verrà ospitato il segretario del Pd Luigi Bersani.  Il forfait è arrivato qualche minuto prima che iniziasse la registrazione e dopo una serie di telefonate notturne per spingere Berlusconi a non partecipare alla trasmissione.

A spiegare meglio la situazione ci pensa lo stesso Bruno Vespa in una nota:

Silvio Berlusconi è rimasto vittima della par condicio. Com’è noto la legge impone l’equilibrio delle presenze tra rappresentanti di forze politiche di peso equivalente. Sappiamo bene che il segretario del Pdl è Angelino Alfano, che era stato nostro ospite di altre due prime serate insieme con politici di segno diverso, ma Berlusconi non aveva mai parlato in televisione dopo le sue dimissioni da palazzo Chigi del 12 novembre e certamente le spiegazioni che solo lui potrebbe dare sarebbero state interessanti. L’ex presidente del Consiglio  mi ha tuttavia spiegato che – dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ruolo di Alfano – una sua presenza  in parallelo con il segretario del Pd avrebbe creato sgradevoli equivoci sulla leadership operativa del Pdl che è di Alfano al quale Berlusconi intendeva confermare ancora una volta tutta la sua fiducia. Ho obiettato che seguendo questo criterio Berlusconi non potrà più comparire in televisione e fatto fermamente presenti le difficoltà  in cui ci metteva questa decisione dell’ultima ora [...]“


6
marzo

REPORT: RENATO BRUNETTA CONTESTA LA REGISTRAZIONE NON AUTORIZZATA DELLE TELEFONATE

Renato Brunetta

Non sarà un titano di statura ma quando ha un obiettivo è un osso duro. Renato Brunetta lo ha dimostrato come Ministro della Funzione Pubblica e anche quando ha dismesso i ruoli istituzionali, continuando a battibeccare aspramente contro il partito d’opinione opposto al suo. Il nuovo obiettivo del nemico dei fannulloni sembra essere Report, trasmissione Rai candidata al premio Oscar Tv 2012.

Alla trasmissione di Milena Gabanelli l’ex ministro contesta la correttezza nell’acquisizione delle informazioni. A scatenare la reazione del politico del Pdl la modalità con cui è stato contattato dalla redazione che lavora per le inchieste del programma. In una nota Brunetta ricostruisce quelle che reputa pratiche giornalistiche deontologicamente anomale:

‘Questa mattina verso le ore 11 mi chiama un ‘giornalista’ di Report il quale comincia a fare domande, piu’ o meno le stesse che mi aveva fatto una tale Chiara, sempre di Report, che si era rifiutata di fornire il suo cognome, venerdi’ scorso. La telefonata sembra registrata, dato il fastidioso ‘ritorno’, ma il mio interlocutore non lo dice. Risponde affermativamente solo dopo la mia esplicita richiesta.’

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