TG/Informazione


18
settembre

ANTONIO MARANO, VICE DG RAI: NOSTRO MODELLO EDITORIALE IMPROPONIBILE. SI ALLA RIDUZIONE DEI TG, MA NON LA FAREMO

Antonio Marano

Antonio Marano

Zitti tutti, parla Antonio Marano. Il Vice Direttore Generale della Rai era da diverso tempo che effettivamente non diceva la sua in pubblico: quale migliore occasione del Prix Italia, storico concorso internazionale organizzato dall’azienda pubblica? Al Prix, a dire il vero, ogni anno i vertici di viale Mazzini partecipano a conferenze ed espongono le proprie riflessioni sull’azienda e sul futuro della stessa.

Al centro della chiacchierata con Marano il modello editoriale della Rai, un modello da lui stesso definito politico, che come ben noto prevede quattro telegiornali nazionali (con relative redazioni e inviati), un telegiornale regionale (con 20 redazioni locali), una redazione sportiva e una parlamentare. Un modello fortemente criticato da Luisa Todini, neoconsigliera di amministrazione, ma anche dall’esterno da Michele Santoro, che ha ribadito l’idea di ridurre il numero dei telegiornali per abbattere i costi.

Marano, incalzato, ha colto la palla al balzo per annunciare la presentazione di un’apposita analisi alla nuova governance della Rai, in cui è emerso che “il modello europeo prevede una struttura più snella e si propone come modello industriale, al di là della libertà di espressione”. Il modello politico della Rai è invece, come facilmente ipotizzabile, improponibile a livello europeo perché non è competitivo”.

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16
settembre

ENRICO MENTANA: SE MEDIASET ACQUISTASSE LA7 MI DIMETTEREI (VIDEO)

Enrico Mentana

Il mondo delle frequenze è in subbuglio dopo la notizia di ieri che racconta di un  interesse di Mediaset per l’acquisto de La 7. Fatto già di per sé pieno di valenze degne di cronaca, ulteriormente rimbalzato all’attenzione per l’intervento chiaro e diretto di Enrico Mentana, simbolo della transizione a una sorta di triopolio che ha tolto forza al network di Cologno Monzese.

Lui che con il Biscione ha avuto una storia lunga, lui che ha scippato alla concorrenza anche Cristina Parodi, nonostante per ora la signora Gori stia faticando parecchio con l’Auditel, lui che a Matrix era riuscito a rintuzzare in un angolo il Premier che cercava di spiegare come indicare le preferenze sulla scheda, lui che dopo il grande affronto del Grande Fratello aveva preferito peregrinare come l’Enea degli ultimi quadri narrativi dell’Iliade. Lui che è il primo a commentare il rilancio dell’offerta, il primo ad annunciare una nuova Odissea per il tubo catodico pur di non sottostare alle magie di Circe Mediaset – Berlusconi. Queste le sue dichiarazioni, nell’editoriale del Tg di ieri sera (video al termine dell’articolo):

Se Berlusconi torna premier avrebbe il controllo di Mediaset, di gran parte della Rai e con la7 controllerebbe tutta l’informazione in chiaro, forse è un pò troppo…[..] Personalmente – ha aggiunto il giornalista – tre anni e mezzo fa lasciai non per mia scelta, fu una rottura sulla libertà di informazione e per coerenza e dignità mi dimetterei da questo Tg’

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14
settembre

L’ULTIMA PAROLA: GIANLUIGI PARAGONE DA’ VOCE ALLA PIAZZA. “SARA’ UN TALK SHOW FUNARIANO”

Gianluigi Paragone

L’Ultima Parola spetterà ai cittadini, alle piazze, ai giovani precari imbelviti dalla crisi. Perché è chiaro, no? I politici di professione non hanno più nulla da dire, se non le solite menate. “Sono morti”, come friniva quel tale. Gianluigi Paragone ha già deciso a chi allungare il microfono in occasione del suo ritorno in tv. Stasera, alle 23.25, il giornalista inaugurerà su Rai2 la quarta stagione del suo talk show e l’attenzione sarà tutta rivolta ai temi sociali, alle storie della gente comune, ma anche alle manovre discusse a Cernobbio dai tecnici.

In studio ci sarà pure un pubblico composto da cento ragazzi impegnati in politica e nel sociale, i quali incalzeranno senza censure gli ospiti di turno; le loro voci si intrecceranno a quelle della piazza e stasera toccherà agli operai di Torino farsi sentire. Questa formula, di ispirazione vagamente santoriana, ha portato fortuna al talk show di Rai2 e dunque la si ripeterà.

La soluzione di lasciare la parola direttamente ai cittadini ha sempre funzionato. Nel 2011 abbiamo raggiunto il 10,6% di share in una stagione in cui i talk show hanno vissuto la prima vera crisi





13
settembre

CORRADO FORMIGLI E PIAZZA PULITA TORNANO SUL CASO GRILLO

Piazza Pulita ancora su Beppe Grillo

Il menu della terza puntata di Piazza Pulita, dopo gli sfraceli dello scoop ’stagionato’, lo lasciamo presentare direttamente ad un ringalluzzito Corrado Formigli, sempre abbastanza presente sul suo social account:

”Torneremo sul caso Favia con un nuovo approfondimento sul M5S, mettendo a confronto opinioni diverse e mostrandovicome funziona il movimento tedesco dei Pirati, per molti versi analogo al Cinque Stelle. Sarà un’occasione di dare voce al movimento di Beppe Grillo - militanti, simpatizzanti e critici – e mettere a confronto i suoi meccanismi di democrazia con quelli (assai fragili) degli altri partiti. Molti ospiti, tante sorprese.”

Con i sondaggi che danno i grillini ben al di sopra della doppia cifra, con la possibilità non remota che diventino addirittura la terza forza italiana dopo Pd e Pdl, sembra normale, non fosse anche per ragioni di eco mediatica, che un programma di approfondimento cerchi di spiegare al meglio ai telespettatori come potrebbe cambiare il Parlamento e quale volto abbiano i giovani a Cinque Stelle.


12
settembre

CHI L’HA VISTO?: FEDERICA SCIARELLI RIPARTE DALLE STORIE DI ELISABETTA E VANESSA

Federica Sciarelli

Federica Sciarelli torna da stasera in prima serata su Rai3 con Chi l’ha visto?. Da nove anni in sella alla trasmissione di prima serata, con ben 374 puntate all’attivo nello Studio 2 di via Teulada, all’interno di una lunga tradizione che vede quest’anno il compimento del 25esimo anno di messa in onda del programma delle scomparse, dei delitti e dei ritrovamenti. Nonostante qualche aggiustamento per combattere la concorrenza che si è inserita nel filone dell’intrigo da delitto, il punto interrogativo della Sciarelli rimane un grande classico.

Nella prima puntata la storia di Elisabetta, uccisa a coltellate sulle scale di casa. La donna, titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche, è diventata popolare nella sua città per aver visto lacrimare una Madonnina vicino l’ufficio. L’assassino potrebbe essere una donna…o forse un uomo vestito da donna. Zoom anche sulla vicenda di Vanessa, la ragazza di Fucecchio scomparsa da alcuni mesi. In una lettera ai genitori, spedita dalla Sicilia, la giovane li tranquillizza dicendo che è viva e sta bene, ma che ha dei problemi esistenziali e privati che non le consentono di tornare. I genitori lanciano un appello attraverso le telecamere della Sciarelli.

Nei libri di storia della televisione questo format è da sempre indicato come una chiave di volta della postmodernità, o della neotelevisione, con quella rottura ideale della quarta parete che la sua apparizione rese evidente. Il mix tra inchiesta e narrazione, rimane, oggi come ieri, il nucleo centrale del concept, capace di resistere caparbiamente ai modi e alle mode dell’informazione e della cosiddetta tv di servizio.





9
settembre

OTTO E MEZZO: MARIO MONTI HA DETTO SI

Lilli Gruber e Mario Monti

Ritorna lunedì alle 20.30 il contenitore d’informazione politica del preserale di La7 Otto e Mezzo, condotto da una Lilli Gruber pronta a riaprire i battenti per una stagione politica che si promette interessante e bollente. La Gruber rimane aggrappata alla sua creatura non sbilanciandosi sui progetti futuri che potrebbero investirla di qui a poco.

La formula di Otto e mezzo resterà invariata e la Gruber sarà ancora la padrona di casa del suo salottino: nessuna doppia conduzione e, soprattutto, tante idee e suggerimenti da una squadra autoriale vincente che vanta, fra gli altri, anche il fedele editore e giornalista Paolo Pagliaro. Come primi ospiti, lunedì si inizia con il direttore dell’Unità Claudio Sardo e Marco Travaglio, recentemente protagonista a Bersaglio Mobile di un dibattito poco gradito da Giuliano Ferrara, colpito da un malore pochi giorni fa. Si prosegue martedì con il ministro Elsa Fornero e mercoledì con Pierluigi Bersani. E Mario Monti?

“Lo abbiamo invitato e Otto e mezzo sarà la prima trasmissione a cui sarà presente” rivela a Il Messagero. Una grande soddisfazione, quindi, per la Gruber che la scorsa stagione è riuscita a irretire un sempre maggior numero di telespettatori arrivando al 6,24% di share, dato superiore alla media di rete, con circa un milione e 800 mila presenze sintonizzate su La7 nella fascia dell’access prime time. Riuscirà Otto e mezzo a confermare il suo successo?

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9
settembre

CORRADO FORMIGLI: TOTALMENTE FALSA L’IPOTESI CHE L’INTERVISTA A FAVIA SIA CONCORDATA, O FINTAMENTE RUBATA

Corrado Formigli

Si deve difendere su due fronti Corrado Formigli, all’indomani dello scoop di Piazza Pulita legato alle dichiarazioni rubate al grillino Giovanni Favia, profeta ‘distruttore’ della favola dei Cinque Stelle, o almeno così sembrava. Da un lato Beppe Grillo, dall’altro una breccia interna all’informazione culminata con un interrogativo, in pieno tg, del direttore Mentana sulla correttezza deontologica delle dichiarazioni rubate.

Possibile anche che quella del riccioluto Enrichetto fosse solo un atto di coscienza o di onestà intellettuale e che le voci che già parlano di divisione interna con una predilezione verso i lidi santoriani siano solo fantapolitica giornalistica. Formigli affida però al suo social account una breve replica per mettere a tacere le polemiche sul ritardo di messa in onda del servizio rispetto alla data effettiva di realizzazione e sull”accusa’ di congiura concordata, avanzata in queste ore da Grillo.

”L’ipotesi, pubblicata da www.beppegrillo.it, che l’intervista di Piazzapulita a Favia sia concordata e fintamente “rubata”, è totalmente falsa.”


7
settembre

PIAZZA PULITA – GRILLINO SHOCK: IL COLPACCIO DI CORRADO FORMIGLI (VIDEO)

Giovanni Favia e Beppe Grillo

Zitto zitto e quatto quatto, mentre gli altri sorseggiavano drink a bordo piscina, Corrado Formigli preparava il colpaccio per l’inizio di stagione? Probabile. Ieri nella puntata del talk show di La 7 è stato, infatti, proposto un fuorionda scoop in cui il grillino Giovanni Favia rilasciava dichiarazioni parecchio pesanti sulla democraticità del movimento e sul ruolo di Beppe Grillo (video dopo il salto).

Quello che è emerso dalle parole ’strappate’ al consigliere della regione Emilia è stato un quadro a tinte fosche di Gianroberto Casaleggio, mente e padrone del Movimento Cinque Stelle, secondo Favia. Il conduttore però dalla sua pagina social ha tenuto a precisare come sono andate le cose relativamente a questa inchiesta:

”A proposito dello scoop di Piazzapulita con l’intervista a Favia. Chi chiede, giustamente, perché l’intervista realizzata a maggio sia andata in onda adesso deve sapere che Gaetano Pecoraro ha parlato con il consigliere regionale di M5S alla fine di maggio, nel quadro di un’inchiesta sul movimento di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. L’ultima puntata di Piazzapulita della scorsa stagione è stata il 7 giugno, dunque c’era troppo poco tempo per terminare l’inchiesta, montarla e mettere su una puntata sul caso Grillo. Ecco perché abbiamo mandato in onda l’inchiesta e l’intervista ieri sera, 6 settembre, seconda puntata del nuovo ciclo di Piazzapulita.”