TG/Informazione


23
novembre

PIERLUIGI BERSANI AL TG1 DELLE 20. I RENZIANI INSORGONO: VERGOGNA, COSI’ SI INQUINANO LE PRIMARIE

Pierluigi Bersani

Fratelli coltelli… Alla vigilia delle primarie di domenica, nel Pd volano stracci e colpi bassi tra i principali candidati alla competizione elettorale di coalizione. Nel pomeriggio di oggi, infatti, lo staff di Matteo Renzi ha reagito duramente alla notizia – divulgata da Dagospia come indiscrezione – che Pierluigi Bersani avrebbe rilasciato un’intervista durante il Tg1 delle 20. Circostanza, questa, confermata poi dallo stesso direttore del notiziario Alberto Maccari: il segretario del Pd ci sarà.

“Se fosse vero che Bersani otterrà stasera un’intervista in diretta nell’edizione di maggiore ascolto, mi sembra chiaro che si tratterebbe da parte del Tg1 di una procedura di inquinamento del voto delle primarie

ha accusato il deputato Pd e renziano Mario Adinolfi, appellandosi persino al buon senso del Direttore Generale della Rai Luigi Gubitosi. Alle sue parole ha fatto eco Roberto Reggi, coordinatore della campagna elettorale del sindaco di Firenze: “sarebbe una vergogna inaccettabile“, ha detto. Da parte sua, il portavoce di Bersani Stefano di Traglia non ha esitato a replicare e a gettare benzina sul fuoco.




20
novembre

VERO TV: EMILIO FEDE OSPITA VITTORIO FELTRI E ALESSANDRO SALLUSTI

Emilio Fede

Parterre de roi, oggi, sul canale Vero. Nello spazio Attualità con Fede, in onda sul canale 55 del digitale terrestre alle 14.15, saranno protagonisti i giornalisti Alessandro Sallusti e Vittorio Feltri del Giornale, Massimo Fini del Fatto Quotidiano e, in collegamento telefonico, il direttore di Pubblico Luca Telese. In una posizione privilegiata, accanto alla conduttrice Laura Freddi, ci sarà Emilio Fede, l’ex direttore del Tg4 che ha iniziato una collaborazione con il canale tv dell’editore Guido Veneziani.

Com’era prevedibile si parlerà di temi di strettissima attualità, dalla legge che per evitare il carcere allo stesso Sallusti rischia, però, di mettere il bavaglio a tutti i giornalisti, fino alla discesa in campo di Luca di Montezemolo e alle ipotesi di un governo Monti bis. Inoltre, si discuterà anche sulla crescita di consensi di Beppe Grillo e sulle polemiche che da tempo accompagnano l’ex comico sulla strada verso le elezioni politiche della prossima primavera.

L’argomento clou, però, sarà con molta probabilità proprio uno degli ospiti in persona, il direttore Alessandro Sallusti, ormai prossimo al carcere. Stanno per scadere, infatti, i 30 giorni da quando Sallusti è stato condannato a 14 mesi di reclusione , e il giudice dovrà disporre a giorni l’arresto del direttore del Giornale. Il Parlamento non è riuscito, finora, a promulgare la legge che avrebbe dovuto salvare Sallusti dal carcere, il quale ha già detto di essere pronto ad affrontare l’eventualità.


16
novembre

CRACK: PIAZZA PULITA TORNA STASERA CON UN FILM-INCHIESTA SULL’ITALIA A RISCHIO DEFAULT

Corrado Formigli, Piazza Pulita

In Italia c’è una parolina che nessuno (o quasi) ha il coraggio di pronunciare: default. Anzi, qualcuno avrà fatto gli scongiuri anche solo a leggerla, perché il fantasma della Grecia va tenuto ben lontano e poi no, è meglio non pensarci. Stasera, però, La7 scoperchierà in diretta il vaso di Pandora, rompendo il silenzio sull’argomento: a partire dalle 22.20, infatti, l’emittente terzopolista trasmetterà un appuntamento speciale con Piazza Pulita intitolato “Crack” e dedicato all’incandescente situazione socio-economica del Paese.

Il programma di Corrado Formigli, che il giovedì sera ha ceduto il posto a Servizio Pubblico di Santoro, tornerà eccezionalmente con un film-inchiesta che documenterà le conseguenze della crisi nel settore lavorativo, in quello della Sanità pubblica e dell’Istruzione, alla luce delle manovre lacrime e sangue varate dal Governo tecnico di Mario Monti. Il ritratto che ne emergerà sarà quello di un Paese in affanno, forse già arrivato all’ultima spiaggia, con le imprese costrette a chiudere o a cancellare da un giorno all’altro dei posti di lavoro.

Mentre la Pubblica Amministrazione fa i conti con i suoi debiti, i ricchi italiani fuggono a Malindi e gli operai si riversano nelle piazze per manifestare il loro disagio. Il premier Monti, intanto, sostiene che il tunnel della crisi stia volgendo al termine, ma è davvero così? Stasera, il film-inchiesta di Piazza Pulita proverà a capire se l’Italia sia sull’orlo del fallimento o meno, nel corso di una puntata in diretta che coinvolgerà anche gli utenti della rete.





15
novembre

PRESA DIRETTA RIPARTE A GENNAIO DA UN’INCHIESTA SULLE CASE COSTRUITE DA BERLUSCONI A L’AQUILA

Presa diretta

Presa diretta gioca d’anticipo per non perdere la scia. Riccardo Iacona non va in letargo, abile osservatore di questa stagione televisiva che sta celebrando ancora una volta un buonissimo riscontro per la programmazione di inchiesta e di approfondimento di prima serata, memore della buona strategia di Formigli e Del Debbio, capaci di anticipare tutti con una riaccensione della lucina rossa prematura e molto partecipata. Di qui il lancio on line di una delle chicche di stagione, destinate a far parlare del programma.

Anche se tornerà fisicamente a padroneggiare la prima serata della domenica di Rai 3 solo dal 6 gennaio 2013, con un ciclo di dodici puntate, il giornalista della terza rete, che gioca a far staffetta con l’inaffondabile Report di Milena Gabanelli, ha diffuso in questi giorni un piccolo ‘antipasto’ dell’anno che verrà. Si riparte da L’Aquila, il capoluogo abruzzese tristemente noto per il terremoto e tornato alla ribalta per la sentenza choc a danno della Commissione Grandi Rischi.

Nel video diffuso in rete dalla redazione del programma viene proposto un estratto dell’intervista a Gianmario Benzoni, il direttore dell’unico laboratorio al mondo di simulazione dei terremoti. Lo staff di Presa diretta è volato fino a San Diego per chiedere lumi all’ingegnere sulla notizia diffusasi nella nostra cronaca riguardo alle possibili problematiche future nelle costruzioni antisismiche promosse dal governo Berlusconi nei mesi successivi all’emergenza di quell’aprile.


15
novembre

MARCO TRAVAGLIO TIRA LE ORECCHIE ALLA GABANELLI SUL CASO DI PIETRO: ”TENDENZIOSO E POCO PRECISO”

Report su Antonio Di Pietro

Fuoco amico su Milena Gabanelli dopo il servizio che ha fatto sprofondare il gradimento popolare dell’Italia dei Valori, spingendo anzitempo il partito ad una riflessione per la riorganizzazione. A tirare le orecchie a Report per l’inchiesta sull’ex magistrato è Marco Travaglio, che chiarisce quali siano le parti più attaccabili nel lavoro della redazione del programma d’inchiesta di Rai 3.

In una sorta di lettera dal tono amichevole pubblicata su A di Maria Latella, comunque spuria da qualsiasi fervore che il sapiente giornalista ha spolverato negli anni più densi del berlusconismo, Travaglio non nasconde la necessità di verificare meglio alcune fonti e alcuni accostamenti, che nel montaggio serrato della messa in onda in prima serata hanno avuto effetti dirompenti.

Lasciamo però che parlino i passaggi più argomentativi dell’epistola del protagonista di centinaia di monologhi televisivi e teatrali ad una collega di cui riconosce l’assoluto merito e l’estrema autorevolezza d’indagine:

”So bene quanto sia difficile controllare la veridicità, l’accuratezza e la precisione di un’inchiesta condotta da un collaboratore. Può capitare a tutti di sbagliare e quando accade non resta che precisare, rettificare e scusarsi. E’ il caso del servizio di Report, tendenzioso e poco preciso, su Di Pietro.”





14
novembre

BALLARÒ: MAURIZIO CROZZA COMMENTA IL CONFRONTO TV TRA I LEADER DEL CENTROSINISTRA (VIDEO)

Maurizio Crozza e Nichi Vendola

Se Ballarò insiste e picchia duro sulla Casta e i suoi presunti sprechi, Maurizio Crozza, nella sua copertina, si concentra sul tema del giorno, il confronto tv tra i leader del centrosinistra, tenutosi lunedi sera su Skytg24 e Cielo. In studio, tra gli altri ospiti, anche Nichi Vendola, reduce dal confronto tv. Ecco il video integrale della copertina di Maurizio Crozza e qualche sua battuta sui leader del centrosinistra.

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13
novembre

IL CONFRONTO PRIMARIE CENTROSINISTRA DI SKY TG24 REALIZZATO DALLA FREMANTLE DI LORENZO MIELI, INTERVENUTO AL BIG BANG DI RENZI

Il Confronto - Primarie Centrosinistra

Il Confronto - Primarie Centrosinistra

Pensate un po’: per mettere 5 politici in piedi davanti ad un leggìo in plexiglass nello studio di XFactor ed interrogarli a turno sulle questioni politiche e sociali più spinose, cronometrando le risposte, Sky si è dovuta affidare ad una produzione esterna. La realizzazione tecnica (studio e parte del personale tecnico) del Confronto di Sky TG24 sulle Primarie del Centrosinistra per la scelta del candidato Premier alle prossime elezioni è stato affidato alla Fremantle di Lorenzo Mieli.

La stessa società che in sostanza co-produce XFactor per SkyUno – assieme a Magnolia -, ma anche Un posto al sole per Rai3, The Apprentice per Cielo e Per tutta la vita per Rai1. L’inedito format (produzione e contenuti di Sky Tg 24) è stato messo a punto proprio in vista di questo atteso Confronto, seguito da più di 1.8 milioni di spettatori totali tra la all news e il canale in chiaro Cielo.

Sky TG24 è da diversi anni la “casa dei confronti televisivi”, la all news diretta da Sarah Varetto ha fatto dei faccia a faccia politici un suo cavallo di battaglia e in passato ne ha ospitati davvero tanti con i candidati per le regionali. Quindi, vista l’esperienza pregressa, per quale motivo per le Primarie del centrosinistra si è reso necessario affidarsi ad una produzione esterna? Da Sky ci dicono per questioni logistiche.


13
novembre

CONFRONTO PRIMARIE: SKY INNOVA E RISCUOTE CONSENSI. E LA RAI?

Confronto centrosinistra (da sky.it)

No Puppato, per favore, così parte il talk show”. Si sa, bisogna saper dire anche di no, e Gianluca Semprini, ieri sera, c’è riuscito. Nel malcontento generale verso i talk show, dove si dibatte molto e si impara molto poco -ne avevamo scritto qui- il “Confronto” di ieri sera è stato uno sprazzo di luce nella notte buia della televisione italiana. Il talk, ormai, viene dopo. Prima, se possibile, ci sono i contenuti.

È questo il messaggio che Sky ha voluto far arrivare al pubblico in occasione del confronto tv tra i candidati alla primarie del centro-sinistra. E pazienza se, poi, la tv satellitare ha rappresentato lo scontro tra i “Fantastici 5″ (cit.) come se fosse un concorso canoro. Il web ha colto la palla al balzo, e le ironie sulla mancanza del televoto si sono sprecate. Ma, al di là del responso Auditel di questa mattina, ieri sera si è respirata aria nuova. Perciò, a prescindere da chi abbia prevalso tra i contendenti, hanno vinto un po’ tutti: la tv, la politica, ma soprattutto i cittadini, che hanno potuto giudicare contenuti e idee.

Positive, anche, le poche interruzioni pubblicitarie andate in onda durante le due ore di diretta, che non hanno mai spezzato il ritmo di una serata che è andata via tutta d’un fiato. Merito, soprattutto, delle 13 regole condivise dai comitati elettorali dei leader con Sky, che hanno permesso al conduttore (giudicato all’altezza da più parti) di togliere la parola a tutti i candidati dopo il minuto e mezzo a loro disposizione per ogni risposta. Così Semprini è riuscito a mantenere una certa distanza dai leader, senza mai dar loro del tu, tuttavia non senza qualche piacevole intermezzo come quello con la svagata sostenitrice di Vendola, ripresa dal conduttore per aver chiamato “Giannetto” Oscar Giannino.