Il sindacato dei deretani è sul piede di guerra: il paragone con le facce degli esemplari italiani che questo Grande Fratello propina è troppo anche per la parte del corpo umano più vituperata. Non basta nemmeno la chiave di brillanti della bambola Rosy, incastonata per bene nel cofanetto posteriore a placare il malcontento. Tra pensavo fosse amore invece era un Baroncini, che ormai vuole piantare la sua bandierina in tutti gli Stati dell’Eurasia, manco stesse giocando a Risiko, e Nando, che con un’epistola smonta la recita dell’aristocratica innamorata, Margherita, che già sognava turbamenti sensuali sulle spiagge di Ladispoli.
Al grido di ridatemi Carlotta la panzana del secolo scrive (speriamo!) il suo ultimo capitolo… a casa Zanatta si stappa il miglior prosecco della cantina. Potrà consolarsi però con il gemello separato alla nascita di Nando, tale Raoul, che nonostante la prova simil Soliti Ignoti, è già noto alle cronache per la sfilata in mutande a Ciao Darwin (prontamente denunciata da Guendalina conosci tutti) e protagonista della celebre gaffe, nel medesimo programma, dell’OCEANO Adriatico.
Nella settimana dei fidanzamenti che spuntano come i funghi, anche la new entry Roberto butta indecentemente l’amo su una Rosa già parecchio turbata dalle sue ex fiamme. Il terzo colpo in canna che ha in serbo il Cavalier della Tromba Davide è, invece, Erinela: la coppia sembra già destinata a battere in antipatia i promessi sposi dell’anno scorso. La fucina dell’Etna che un tempo sfornava le armi del Pelide Achille, adesso con Baroncini è declassata a nido di un pavone, simpatico come un quintale di lapilli sul parabrezza dell’auto appena uscita dal concessionario.