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5
febbraio

NON FIDARTI DELLA STRONZA DI FOX

Non fidarti della stronza dell'appartamento 23

L’amica di Blair Waldorf in Gossip Girl, Dreama Walker, e quella di Rory Gilmore in Una mamma per amica, Krysten Ritter, fanno upgrade e diventano coprotagoniste in una originale serie tv. A parti invertite, perché Dreama Walker risente dell’influsso di Rory e diventa la dolce e ingenua June, Krysten Ritter invece prende le cattive influenze di Blair e la sua interpretazione di Chloe ispira il titolo della serie, Non fidarti della st***** dell’appartamento 23, in cui lei interpreta appunto il ruolo  della st*****. Titolo interessante, ma vi sfidiamo a scriverlo o ripeterlo correttamente. Noi qui ormai, per comodità, parliamo di st***** e basta. E ovviamente pronunciamo le lettere corrispondenti, non gli asterischi.

June, una brava ragazza dell’Indiana che, piena di grandi ambizioni e sani principi, si è trasferita a New York e Chloe, una perfida manipolatrice, ladra e truffatrice, si ritrovano a dividere un appartamento, il numero 23 appunto, nella Grande Mela con le inevitabili conseguenze che una tale convivenza può comportare. Noi di certo non ci aspettiamo Kill Bill, però siamo confidenti nell’originalità del prodotto anche se già sappiamo che in fondo in fondo Chloe sarà molto meno bad girl di come appare e magari June, meno good girl.

Humour nero e un pizzico di politicamente scorretto sono gli ingredienti di questa serie che ha altresì la particolarità di coinvolgere personaggi dello star system che interpretano se stessi. Primo fra tutti, l’altro protagonista oltre alle due ragazze, James Van Der Beek, l’iperglicemico e super sensibile Dawson Leery di Dawson Creek. L’attore interpreta se stesso costretto a fare i conti con il personaggio che gli ha dato il successo ma che lo ha anche etichettato come quello che lo guardi e ti fa venire una carie immediata.





5
febbraio

VIOLETTA: TORNA SU RAI1 LA FICTION CON VITTORIA PUCCINI E RODRIGO DIAZ

Violetta

Lo scorso dicembre ha terminato di girare la miniserie Rai Anna Karenina, mentre in primavera tornerà sul primo canale della tv di Stato con Altri tempi, fiction in due puntate incentrata sul tema della prostituzione e più nello specifico dell’abolizione delle case chiuse. Al cinema è stata invece recentemente applaudita per il ruolo di Beatrice nel film Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek. Parliamo di Vittoria Puccini la cui carriera, esplosa nel 2002 con Elisa di Rivombrosa, non sembra conoscere crisi o momenti d’arresto.

L’attrice fiorentina tornerà questa sera alle 21,10 su Rai1 nei panni della sensuale Violetta nell’omonimo tv movie (mutuato dalla miniserie di due parti del 2011) diretto da Antonio Frazzi. La coproduzione Magnolia Fiction e Beta Film, con soggetto e sceneggiatura a firma di Sandro Petraglia, sceneggiatore di pellicole di successo come La meglio gioventù e di serie tv record d’ascolti come La Piovra, s’ispira al celebre romanzo La Signora delle Camelie di Alexandre Dumas (figlio), opera da cui Giuseppe Verdi trasse ispirazione per La Traviata. Nel cast, oltre a Vittoria Puccini nei panni di Violetta Valery, l’argentino Rodrigo Guirao Diaz, nel ruolo di Alfredo, Andrea Giordana nelle vesti del Duca di Sagrado, e Tobias Moretti nella parte di Antonio Caleffi.

La storia si svolge a Milano nel 1948. Alfredo Germont, giovane attraente studente di legge, animato da una forte passione civile e impegnato nella lotta contro gli austriaci, si innamora di Violetta Valery, una giovane e disillusa ragazza che, in pieno ottocento, per sfuggire ad un’infanzia povera e piena di privazioni, trova il suo riscatto “concedendo le sue grazie” a ricchi amanti ammaliati dalla sua straordinaria bellezza.


5
febbraio

PRIVATE PRACTICE 6: ULTIMA STAGIONE PER LO SPIN OFF DI GREY’S ANATOMY

Private Practice

Sono tempi duri per gli amanti delle serie tv. Ancora non ci riprendiamo dalla morte di Mark nella nona stagione di Grey’s Anatomy che già dobbiamo riprendere in mano i kleenex per la prima puntata della sesta e ultima stagione di Private Practice, in cui un altro personaggio ci abbandona. Si tratta di Pete che passerà a miglior vita. E ci sta, perché, insomma, solo le stimmate non gli erano venute durante il difficilissimo intervento che lo ha visto protagonista all’inizio della quinta stagione. Ma passiamo oltre poiché stasera, dalle 21:00 su Fox Life, avremo tutto il tempo per commuoverci della sua dipartita.

Insomma, sembra ieri che la dottoressa Addison Montgomery, interpretata da Kate Walsh, è arrivata all’Oceanside di Los Angeles dopo aver lasciato il Seattle Grace, in cui la ricordiamo felicemente confusa passare dal marito Derek al suo migliore amico Mark, buonanima, con la stessa libertà di un globulo bianco che si aggira spensierato nel plasma. Lo stesso mood da globulo bianco libero lo ha comunque mantenuto anche a Los Angeles, dove, tra colleghi medici, amici e pazienti, diciamo che Addison non si è mai annoiata. D’altronde, si sa, l’uomo giusto mica si trova al primo tentativo.

Comunque, quello che ci rimarrà, alla fine di questa serie, saranno quelli che non possono che essere definiti “pipponi”, sfoderati dai medici per qualsiasi questione etica e morale, utilizzando il metodo di scrittura della par condicio. Se tre medici sono favorevoli all’intervento per trasportare un feto dalla pancia della madre, che causa una malformazione congenita non riesce a portare avanti la gravidanza, a quella del padre, che invece con la giusta dose di placenta potrebbe dare alla luce un bambino sano, gli altri tre sono assolutamente contrari. La conseguenza è una puntata intera in cui tutti argomentano le proprie posizioni fino allo sfinimento. E comunque era un esempio amplificato. Al momento, nemmeno Shonda Rhymes, sebbene autrice anche di Grey’s Anatomy e Scandal,  è riuscita a far partorire un uomo.





4
febbraio

SANREMO 2013: LA CONFERENZA STAMPA IN DIRETTA WEB SU DM. TRA GLI OSPITI CARLA BRUNI, BAREMBOIM, LE PARODI, CRACCO, ILARIA D’AMICO. TORNA EMMA

Festival di Sanremo 2013, conferenza stampa di presentazione

Ci siamo! Sta per iniziare la conferenza stampa di presentazione della 63° edizione del Festival di Sanremo. E noi di DM la seguiremo in diretta dalle 13.00, con continui aggiornamenti sugli ultimi tasselli (i nomi degli ospiti in primis) che la squadra di Fabio Fazio si appresta a svelare. Oltre al conduttore, presenti per l’occasione al Casinò di Sanremo anche Luciana Littizzetto, il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, il direttore musicale Mauro Pagani e il presidente di Ipsos Nando Pagnocelli.

Le ultime indiscrezioni, a pochi istanti dall’ufficialità, vogliono sul palco dell’Ariston, insieme a Bianca Balti e Bar Refaeli, anche Laura Chiatti, Martina Stella e Valeria Bilello, chiudendo così il cerchio delle cinque bellezze per le cinque serate. Altri nomi: sembra in dirittura d’arrivo Maurizio Crozza, con Beppe Fiorello e Neri Marcorè.

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FESTIVAL DI SANREMO 2013

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Ore 12.40: Prove audio al Teatro Ariston. Tutto è pronto per il via alla conferenza stampa.

Ore 13.02: Si inizia, puntuali. Fazio, Littizzetto e Leone prendono il loro posto. In prima fila Anna Oxa (a fare cosa?). Breve saluto iniziale di Marco Cambiaso, amministratore delegato del Casinò di Sanremo, e del sindaco della città.

Ore 13.08: Dopo aver mostrato i promo del Festival, prende la parola Fabio Fazio: “Speriamo di essere allegri, divertenti. E’ un onore essere chiamati a condurre il Festival di Sanremo”. Il conduttore spiega il nuovo regolamento, rimarcando il raddoppio di canzoni “per riportare la musica al centro”.

Ore 13.13: Parola a Luciana Littizzetto: “Non corrispondo ai canoni delle gnocche che sono state qua. Faccio quello che sono, l’imbecille. Ho uno spazio fisso, faccio il mio pezzo, il mio monologo. Difficile che io intervenga con gli ospiti”. Parla (e non twitta) Giancarlo Leone, ricordando l’epoca felice del Festival dal 2009 ad oggi.

Ore 13.18: Ecco il momento più atteso, il capitolo ospiti. Fazio dichiara che nella prima serata ci sarà un omaggio a Verdi, mentre nella finale arriva il direttore d’orchestra britannico Daniel Harding. Toto Cutugno, I Ricchi e i Poveri e Al Bano nelle prime tre serate. Andrea Bocelli all’ultima. Ci saranno anche Carla Bruni, Caetano Veloso, il pianista Daniel Baremboim, Asaf Avidan, Antony Hegarty e Lutz Forster. Presenti Beppe Fiorello, Neri Marcorè, Roberto Baggio e Claudio Bisio.


3
febbraio

TUTTA LA MUSICA DEL CUORE: FRANCESCA CAVALLIN TRA SETTE NOTE E MAFIA TORNA SU RAI1

Francesca Cavallin

In attesa della partenza del nuovo periodo di garanzia, previsto come ogni anno in concomitanza con il debutto del Festival di Sanremo, la Rai, attenta a preservare i prodotti di punta ai sempre più esigenti investitori pubblicitari, ne approfitta per fare pulizia nei propri magazzini. E così dopo L’isola, serie tv rivelatasi – complice la mancata concorrenza – più fortunata del previsto, è il turno di Tutta la musica del cuore.

La nuova fiction in 6 puntate, scontata un’anticamera di oltre 2 anni, debutterà questa sera alle 21.10 su Rai1. Prodotta dalla Casanova Multimedia, Tutta la musica del cuore ha per protagonista Francesca Cavallin (qui la nostra intervista), attrice nota al pubblico di Rai1 per il ruolo di Bianca in Un medico in Famiglia, fiction tra le più amate e popolari, la cui partenza è prevista per domenica 3 marzo.

La Cavallin veste i panni di Angela, una giovane funzionaria del Ministero dell’Istruzione relegata in uno sperduto Conservatorio della Puglia a verificare che i conti procedano come si deve. Nell’istituto, però, alla musica classica si affianca un’altra musica fatta di regole non scritte, pronte a soffocare sogni e speranze di tanti giovani. Nell’omertà generale soltanto Mattia (Johannes Brandrup), un docente locale, rivendica ad alta voce la legalità. Dopo un iniziale scontro, tra Angela e Mattia nasce un’alleanza decisiva per difendere la scuola: la battaglia per la musica è, infatti, forse l’ultima occasione per non far tacere per sempre la musica silenziosa (primo titolo dato alla serie) ovvero la speranza.





1
febbraio

IL CLAN DEI CAMORRISTI: BUONA LA PRIMA (ANCHE SE LENTA)

Il Clan dei camorristi

Questa sera alle 21,10 su Canale5 andrà in onda la seconda puntata de Il Clan dei Camorristi, la fiction Taodue partita venerdì scorso e seguita nel suo primo appuntamento da 4.986.000 spettatori con il 18.61% di share. La nuova avventura firmata da Pietro Valsecchi non ha proposto al pubblico la solita carrellata di buoni e cattivi, ma al contrario ha offerto una fotografia lucida e reale della camorra. Dimenticate dunque lo stereotipo del malavitoso affascinante e mascalzone, che tanta fortuna ha portato a Gabriel Garko in L’Onore e Il Rispetto. Francesco Russo detto ‘O Malese, il personaggio interpretato da Giuseppe Zeno, non ha nulla in comune con Tonio Fortebracci.

Zeno, che proprio nella fiction Ares interpretava Santi Fortebracci, il fratello di Tonio, nella nuova veste di malavitoso, pur brutale e spietato, sta ben lontano dal calcare gli stereotipi del cattivo in tv, che tante polemiche hanno creato intorno al presunto rischio di mitizzazione del male. Merito della sceneggiatura a firma di Daniele Cesarano, Claudio Fava, Barbara Petronio e Leonardo Valenti, asciutta e diretta, priva di retorica e d’inutile buonismo. Lo stesso Magistrato Andrea Esposito interpretato da Stefano Accorsi, utopista e irreprensibile nella sua lotta alla camorra, non appare mai sopra le righe, né tantomeno avvolto da quell’aurea di santità che spesso circonda i tanti commissari, ispettori, medici e parroci di campagna che popolano la serialità italiana.

La fiction di Canale5 non assolve né condanna, ma si limita a raccontare, senza necessariamente riportare in maniera fedele tutti i fatti accaduti, il clima di totale sovversivismo che caratterizzò il post terremoto dell’Irpinia. Un clima nel quale la camorra riuscì a prendere sempre più piede, ramificandosi in ogni ambiente, senza temere ostacoli, pur di soddisfare la propria sete di potere.


1
febbraio

LA GRANDE MAGIA – THE ILLUSIONIST: VINCE SAS PETROSYAN JR. LO SHOW MERITA UNA SECONDA EDIZIONE?

Teo Mammucari con il vincitore Sas Petrosyan Jr

Appena 15 anni, eppure nel suo futuro immediato c’è già Las Vegas. La Grande Magia – The Illusionist, il programma di Canale 5 condotto da Teo Mammucari, ha incoronato ieri sera il suo vincitore: si tratta di Sas Petrosyan Jr, giovane tedesco di origine russe. E’ lui, tra i dieci finalisti scelti, a convincere la giuria e a guadagnare un contratto che lo porta dritto nella città della magia ad esibirsi negli spettacoli di Paul Stone, uno dei più grandi illusionisti di tutto il mondo.

Un sogno che si avvera, dunque, e che diventa realtà. Anzi, magia. E proprio grazie al suo talento è riuscito a sferrare il “colpo” decisivo e conquistare il gradino più alto del podio nello scontro finale contro il coreano Han Seoul Wi: Sas Petrosyan Jr ha coinvolto Teo facendogli firmare un fazzoletto, che poi il conduttore ha visto uscire da un panino. E le parole del giovane artista a pochi minuti dalla proclamazione non nascondono trucchi, ma evidenziano la grande passione che lo spinge a questo “magico” mestiere:

“La magia è importantissima per me. Mi piace quello che faccio. Mi piace rendere felici le persone. Quando faccio magie le persone, non so come dire, sono sorprese. E’ per questo che amo la magia”.


30
gennaio

HOMELAND 2: LA CACCIA ALLA SPIA CONTINUA

Homeland

Stasera parte su Fox la seconda stagione, ma se credete che tutte le vostre domande troveranno risposte, vi sbagliate. Homeland-Caccia alla spia è stata già rinnovata per un terzo ciclo di episodi, quindi supponiamo che nuove verità e nuove menzogne tormenteranno i protagonisti e, inevitabilmente, lo spettatore, completamente catturato da una storia di terrorismo raccontata da una prospettiva originale. Eh si, Homeland è una di quelle serie che, dopo aver visto la prima puntata, uno pensa che gli autori nella sceneggiatura ci abbiano messo l’ingrediente segreto del Big Mac, quello che sviluppa una inspiegabile dipendenza.

La prima stagione ci ha preso talmente tanto che, a un certo punto, ci è venuto il dubbio che la spia che Carrie Mathison (Claire Danes) cercava in modo così ossessivo fossimo proprio noi.  Ma poi, no. Passi essere tv addicted, ma terroristi per empatia con una serie tv sarebbe davvero troppo. E poi nessuno è venuto a prelevarci. Il titolo è esplicativo. C’è una spia. O meglio un soldato americano convertito in terrorista. Questo è quello che viene confidato all’agente Carrie Mathison nella prima puntata della prima stagione. Il confidente probabilmente non sapeva soffrisse di un disturbo bipolare, si imbottisse di psicofarmaci per tenerlo nascosto non all’oratorio non alla scuola di pilates ma bensì alla CIA e che avrebbe scatenato un’ossessione che al confronto quella di Carrie Bradshaw per le scarpe è un hobby.

Vittima dell’ossessione è Nicholas Brody (Damian Lewis), marine americano tornato in patria come eroe dopo essere stato prigioniero di Al-Qaeda per ben otto anni. Ed effettivamente, il personaggio è controverso fin dall’inizio. A parte il momento in cui abbiamo sospettato di Saul Berenson (Mandy Patinkin), mentore di Carrie, anche noi abbiamo sempre sospettato di lui. Qualche volta con dispiacere. Come d’altronde anche Carrie (Damian Lewis) che lo ha messo alla prova su più fronti, chiamiamoli così, per dare fondamento ai suoi sospetti.

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