Fiction


1
aprile

MARIA DI NAZARETH: LA VITA DELLA MADONNA E DI MARIA MADDALENA QUESTA SERA E DOMANI SU RAI1

Maria di Nazareth

La vicinanza con le feste Pasquali e la firma della Lux Vide, casa di produzione celebre per la realizzazione di fiction a carattere religioso, ne fanno uno degli appuntamenti di punta della stagione. Parliamo di Maria di Nazareth, la miniserie in due puntate in onda questa sera e domani in prima serata su Rai1.

La fiction diretta da Giacomo Campiotti, che ha già firmato in passato titoli religiosi come Bakhita e Preferisco il Paradiso, narrerà la storia della Madonna da un inedito punto di vista, l’amicizia con Maria Maddalena. Una miniserie, dunque, incentrata sulla vita delle due donne, entrambe originarie della Galilea, le cui strade si separano e successivamente si riuniscono grazie a Gesù.

Coprodotta in collaborazione con Rai Fiction, BetaFilm, Tellux, Bayerischer Rundfunk, e Telecinco Cinema, per un budget complessivo di 9 milioni di euro, la miniserie avrà per protagoniste Alissa Jung (protagonista della soap tedesca Cuori tra le nuvole) nei panni della Madonna, e la sexy Paz Vega in quelli della Maddalena. Luca Marinelli rivestirà il ruolo di Giuseppe, mentre Gesù avrà il volto sin troppo delicato dell’attore tedesco Andreas Pietscmann.




29
marzo

TUTTI PAZZI PER ANTONIA. TEATRO E TANTA TV PER LA LISKOVA

Antonia Liskova

Dal tv movie drammatico al kolossal in costume, passando per il fantasy, la commedia e il teatro. Periodo d’oro per Antonia Liskova, reduce dal buon riscontro del film tv Troppo amore, prima pellicola del ciclo Mai per amore, interamente dedicato alla violenza sulle donne, in onda martedi sera su Rai1. Un ruolo particolarmente forte e toccante quello della Liskova, che a riguardo ha dichiarato:

“E’ stato devastante, quando la sera tornavo in albergo, non stavo benissimo. E’ una situazione che smuove dentro, emozioni, paure, rabbia”

Niente a che vedere con la solare e allegra Laura Del Fiore, protagonista femminile di Tutti pazzi per Amore, la cui terza stagione è andata in onda lo scorso autunno sempre su Rai1. Della serie prodotta dalla Publispei, con protagonisti tra gli altri, Emilio Solfrizzi, Ricky Memphis, Carlotta Natoli e Martina Stella, la Liskova non è ancora in grado di anticipare un eventuale quarto capitolo, limitandosi a dichiarare: “Non si sa. Sono cose che accadono tra i produttori e le reti”

Al di là di “Tutti pazzi”, alla bella attrice di origini slovacche, da ben 19 anni in Italia, non mancano certo le offerte di lavoro. Il 1° e 2 aprile, la vedremo, infatti, vestire i panni di Erodiade, nella miniserie Maria di Nazareth, la fiction prodotta da Lux Vide con protagoniste Alissa Jung e Paz Vega, incentrata sull’amicizia tra la Madonna e Maria Maddalena. Una grande amicizia minacciata proprio dalle trame della perfida Erodiade, ruolo che la Liskova dichiara di essersi divertita a rivestire.

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29
marzo

IL GIOVANE MONTALBANO: ULTIMO APPUNTAMENTO CON MICHELE RIONDINO E SARAH FELBERBAUM

Il Giovane Montalbano (Foto Fabrizio Di Giulio)

Ultimo appuntamento questa sera alle 21.10 su Rai1 con Il Giovane Montalbano, la serie con protagonista Michele Riondino nei panni del celebre commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri. Il prequel, ambientato negli anni della giovinezza di Salvo Montalbano, può definirsi a tutti gli effetti una scommessa vinta per la Rai e per la Palomar di Carlo Degli Esposti.

Il pubblico, da sempre affascinato dal commissario interpretato da Luca Zingaretti, è rimasto incuriosito dall’idea di conoscere la sua vita da ragazzo nei primi anni 90, regalando alla serie una media di circa 7 milioni di telespettatori e quasi il 27% di share. Esame superato anche per Michele Riondino, il riccioluto attore che con Zingaretti non ha nulla in comune fisicamente, ma che, grazie ad una recitazione decisa e precisa, non ha fatto assolutamente rimpiangere il suo collega.

Ottime anche le interpretazioni di contorno, da Alessio Vassallo nel ruolo di Mimì Augello a Sarah Felberbaum nei panni di Livia, e Andrea Tidona in quelli di Carmine Fazio, tutti perfettamente calati nella parte. Difficile sapere sin d’ora se, visto il successo, si procederà alla realizzazione di una nuova stagione che possa proseguire in maniera indipendente dalla serie madre, o se invece il prequel rappresenterà un unico fortunato esperimento.





28
marzo

VITE IN OSTAGGIO: L’ULTIMO DEI “SEI PASSI NEL GIALLO” QUESTA SERA SU CANALE 5

Vite in Ostaggio - Sei passi nel Giallo

Sesto ed ultimo appuntamento, questa sera alle 21,10 su Canale 5, con il ciclo Sei passi nel giallo, la collana di film dalle atmosfere noir e thriller, diretti da maestri del cinema del settore, come Edoardo Margheriti, Lamberto Bava e dal figlio di quest’ultimo Roy, al suo debutto alla regia. La serie di pellicole, coprodotte da R.T.I. e Leader Film Company, non ha ottenuto grandi consensi di pubblico e critica, rimanendo ancorata nei primi cinque appuntamenti ad una media di poco più di 3 milioni di spettatori e del 12% di share.

Non è stato evidentemente sufficiente cambiare genere rispetto alla normale offerta della fiction tv, e neppure guardare al passato glorioso del cinema italiano degli anni 70 e 80 per confezionare un prodotto vincente. Un miglior sviluppo dei personaggi, una maggiore solidità dell’intreccio narrativo, spesso troppo prevedibile, e in generale più coraggio nella scelta delle storie da raccontare avrebbero senz’altro aiutato le pellicole ad ottenere risultati più importanti.

L’ultimo film del ciclo, dal titolo Vite in Ostaggio, diretta da Lamberto Bava, vede per protagonisti Antonio Cupo, Christoph Hulsen, Andrea Miglio Risi, Kevin Sorbo e Jane Alexander. A Malta, Matthias Caruana e Kyle Borg rubano l’incasso di una discoteca de La Valletta. Il figlio del proprietario cerca di fermarli e loro lo uccidono.


27
marzo

TROPPO AMORE: ANTONIA LISKOVA VITTIMA DI STALKING NEL FILM TV IN ONDA QUESTA SERA SU RAI1

Antonia Liskova in Troppo Amore

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per lo Stalking a essere oggetto di molestie sono, nell’86% dei casi, donne (circa 3 milioni secondo l’ISTAT). Il 10% degli omicidi dolosi sono preceduti da atti di stalking. La vittima nell’80% dei casi conosce l’autore della persecuzione. Dai dati dei Centri Antiviolenza emerge che soltanto il 20% delle vittime sporge denuncia. Sono questi solo alcuni dei dati a dir poco allarmanti su una delle forme di violenza in assoluto più subdole e dilanianti.

Stando ai dati della polizia, infatti, gli uomini picchiatori sono molto più numerosi di quanto si possa credere, ma soprattutto non si tratta di farabutti o delinquenti, bensì di persone all’apparenza “normali”, spesso con carriere da professionisti eccellenti. Riconoscere un uomo violento non è sempre facile: la donna tende a pensare che il compagno sia solo geloso, ma che in fondo la ami, confondendo l’amore con la violenza e l’annullamento di se stessa. A questo spinoso tema è dedicato Troppo Amore, primo film tv del ciclo Mai per amore, una collana di tv movie prodotta dalla Ciao Ragazzi di Claudia Mori, che vuole indagare in profondità i temi legati alle diverse forme di violenza sulle donne.

In Troppo amore, film diretto da Liliana Cavani, con protagonisti Antonia Liskova e Massimo Poggio, si racconta la storia di Livia, una ragazza di 28 anni, e di Umberto, 40 anni, bello e affascinante. Tra loro nasce un grande amore. In principio è una storia come tante, ma poi lentamente l’amore di Umberto diventa eccessivo, totale, ossessivo. E piano piano Umberto si impadronisce della vita di Livia e della sua anima, fino al punto di distruggere la sua esistenza.

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26
marzo

LA SANA NORMALITA’ CHIAVE DEL SUCCESSO DI QUESTA STAGIONE TV

Don Matteo 8

di Massimo Dorati – [Hai perso la prima parte? Clicca qui] Abbiate pietà, so benissimo che è come farvi fare un’escursione in rafting. Vi sto facendo saltare sulle rapide degli ascolti zappingando da un argomento all’altro, ma credo sia necessario per capire certe dinamiche. Come dice il mio amico Fiorello (ancora lui…) “Chiedo Schiuma”. Io direi “Chiedo tenia”.

Ora svisceriamo l’argomento di natura sociologica, un pò pesante ma utile a capire alcune sfumature delle problematiche che stiamo trattando. E’ indiscutibile il senso di grave precarietà che ci sta attanagliando, una sorta di paura endemica si è impossessata del nostro vissuto quotidiano. Se poi ci aggiungiamo il lavoro che manca, i soldi che scarseggiano, una non visione del futuro, cosa ci resta da fare se non restare a casa la sera a guardare il vecchio caro televisore 600 pollici al plasma con 18 telecomandi che non servono a nulla? E se poi ci aggiungiamo che questa nostra povera Italia è un paese di anziani, di over 65 in continuo aumento, questo elemento chiude drammaticamente il cerchio.

La gente comune non è, per capirci, il popolo di twitter o dei social network; il “popolo” come negli anni 60 cerca in tv l’emozione, la risata, utilizza la stessa come strumento di compagnia. In definitiva la gente cerca rassicurazione, cerca storie o programmi in cui possa riconoscersi, emozionarsi, divertirsi; cerca cose che là fuori non trova perche là fuori c’è quel senso incombente di paura misto a precarietà. La gente ha bisogno di certezze, cerca quel “passato” che tanto bene conosce, e anche in tv rifiuta il futuro perchè non lo conosce mentre preferisce adagiarsi su cose già viste ma che gli infondano tranquillità e stati emotivi che non accrescano ulteriormente l’ansia del vivere.


25
marzo

BARBAROSSA: QUESTA SERA E DOMANI SU RAI1 LA FICTION CALDEGGIATA DALLA LEGA

Kasia Smutniak e Raz Degan in Barbarossa

Definita da molti come una “fiction di regime”, va in onda questa sera e domani in prima serata su Rai1, la miniserie Barbarossa. La pellicola, incentrata sulle gesta della lega di Alberto da Giussano e realizzata in un doppio formato per cinema e tv, fu infatti, fortemente caldeggiata dal Senatore Umberto Bossi (presente in un piccolo cameo). Le intercettazioni audio tra Agostino Saccà, all’epoca alla guida di RaiFiction e il Premier Silvio Berlusconi, scossero non poco le fondamenta di Viale Mazzini, segnando la fine dell’era Saccà, e alimentando, se mai ve ne fosse bisogno, la lunga inchiesta sui presunti legami tra politica e tv pubblica.

Girata nel 2008 e finanziata per 4,5 milioni di euro da Rai Fiction e 2,6 da Rai Cinema, Barbarossa sbarcò nelle sale italiane il 9 ottobre 2009, totalizzando un incasso totale di 830 mila euro a fronte di un costo di ben 12 milioni. La miniserie, diretta da Renzo Martinelli, ha per protagonista Rutger Hauer, nei panni del cattivo Federico Barbarossa, e Raz Degan in quelli del prode condottiero Alberto Da Giussano.

Nel cast internazionale, anche Kasia Smutniak nel ruolo della bella Eleonora, Hristo Shopov (Rainaldo di Dassel), Cecile Cassel (Beatrice), Antonio Cupo (il Console dell’Orto), Angela Molina (Hildegard von Bingen), F. Murray Abraham (il Siniscalco Barozzi) e Federica Martinelli (Tessa).


23
marzo

L’UNIONE EUROPEA CONTRO MONTALBANO: “NON MANGI IL NOVELLAME!”

Il Commissario Montalbano (Foto Fabrizio di Giulio)

Una sfida a distanza tra commissari. Da una parte quello europeo per la pesca, Maria Damanaki, dall’altra il celebre Salvo Montalbano, personaggio letterario creato da Andrea Camilleri, portato al successo televisivo da Luca Zingaretti, e in questo periodo sul piccolo schermo nella versione young, interpretato da Michele Riondino. Oggetto della discordia, la mai nascosta passione del commissario per il pesce, in particolare per il novellame.

Al ristorante o a casa, il poliziotto più popolare e seguito della tv non rinuncia mai a un buon piatto di pasta condito con il bianchetto, termine con il quale in genere ci si riferisce al novellame di pesce azzurro (alici e sarde), che ancora non hanno raggiunto l’età per la riproduzione. Un’abitudine, quella di Montalbano, tipica dei paesi del sud dell’Europa, dove da sempre ci si delizia consumando pesce sotto taglia. Un’usanza, che visto lo stato d’impoverimento ittico in cui versano attualmente i mari del Mediterraneo, denoterebbe scarsa sensibilità nei confronti dell’ambiente. Non a caso la pesca del novellame in Italia è vietata dal giugno 2010.

Il comportamento del commissario è dunque fuori legge, e Maria Damanaki, pur ammettendo di essere una grande fan di Montalbano, ha annunciato ieri a Bruxelles, nel corso di una conferenza sulla biodiversità nel Mediterraneo, di aver preso carta e penna e aver scritto una lettera ad Andrea Camilleri, chiedendogli di dare il buon esempio ed evitare di far mangiare al suo personaggio più celebre, la pasta condita con il novellame di pesce, una cosa “inaccettabile nel Mediterraneo”.