Fiction


14
gennaio

NON E’ MAI TROPPO TARDI: LA RAI FESTEGGIA I SUOI 60 CON UNA FICTION SUL MAESTRO MANZI

claudio santamaria

Claudio Santamaria

Tra i tanti appuntamenti che la Rai ha preparato per festeggiare i suoi 60 anni di vita, grande attesa è riservata per la miniserie Non è mai troppo tardi, incentrata sulla vita del Maestro Manzi, il celebre maestro-conduttore che negli anni ‘60 “alfabetizzò”gli italiani. La fiction, in due puntate, andrà in onda a febbraio, e vedrà nei panni del popolare insegnante Claudio Santamaria. Intervistato dal quotidiano La Repubblica, l’attore racconta come si è avvicinato ad un personaggio molto amato come Alberto Manzi.

“Ero consapevole della responsabilità, in diversi punti della sceneggiatura mi sono anche commosso: Manzi voleva una società migliore, cercava di dare dignità alle persone attraverso il sapere, sognava una scuola che insegnasse a diventare cittadini. Oggi tutto questo è sparito. Mi sono documentato ma non ho fatto un lavoro d’imitazione, ho cercato di restituire l’umanità. Manzi aveva grande rispetto per chi lo guardava. Oggi il rispetto si è perso.”

La fiction diretta da Giacomo Campiotti, a breve su Rai1 anche con Braccialetti Rossi, è scritta da Monica Zapelli e Claudio Fava. Nel cast insieme a Claudio Santamaria, anche Nicole Grimaudo, Giorgio Colangeli, Emanuela Grimalda, Edoardo Pesce, Andrea Tidona, Lucia Mascino e Roberto Citran. La storia sarà concentrata in due momenti: il dopoguerra e l’esperienza nella televisione italiana ancora agli albori. Una tv nella quale il Maestro Manzi, grazie alla sua trasmissione Non è mai troppo tardi, in onda dal 1959 al 1968 per un totale di 484 puntate, riuscì, stando a delle stime dell’epoca, a far conseguire la licenza elementare quasi un milione e mezzo di persone. Il programma, che riproduceva in tv delle vere e proprie lezioni di scuola primaria a distanza, ottenne in quegli anni un successo rilevante, rendendo il maestro Manzi un volto più che familiare.




14
gennaio

BRACCIALETTI ROSSI: LA PRIMA FICTION SOCIAL E’ RAI

Braccialetti Rossi

Braccialetti Rossi

Carlo Degli Esposti è un uomo di 60 anni. Per molti probabilmente è un perfetto “signor nessuno”, per altri è il deus ex machina de Il Commissario Montalbano. Noi, invece, vogliamo presentarlo oggi come il produttore con Palomar della nuova serie tv di Rai1 Braccialetti Rossi, in partenza domenica 26 gennaio. Non solo per presentare la fiction, di cui torneremo a parlare in maniera più approfondita, ma perché ci interessa mettere in risalto tutto quell’ottimo contorno che è stato preparato per l’occasione.

E’ curioso che nonostante l’imprenditoria televisiva italiana sia sorretta da tante “giovani” leve, potrebbe essere un uomo navigato a rivoluzionare il modello di fruizione della fiction italiana, per giunta in Rai. Si tratta, se prenderà piede, di un passaggio estremamente importante: gli spettatori non più intesi come soli soggetti passivi ma anche attivi e partecipi grazie agli strumenti tecnologici oggi disponibili, nonostante un genere – quello della fiction – che poco si presterebbe a tale modello.

Braccialetti Rossi, remake della serie spagnola Pulseras Rojas, che racconta le vicende di alcuni ragazzi conosciutisi tra i corridoi di un ospedale, è forse la prima fiction social della tv italiana. Ed è a tratti incredibile il lavoro pensato da Palomar: la serie è già da tempo su Facebook, Twitter e Instagram con gli account ufficiali, per dare notizie, anticipazioni, far conoscere i personaggi, mostrare alcune foto di scena e interagire con il pubblico. Ed è online, su web e su app per smartphone e tablet. Ma soprattutto è gioco.


13
gennaio

GLI ANNI SPEZZATI – IL GIUDICE: ANTICIPAZIONI SECONDA PUNTATA

Gli Anni Spezzati - Il Giudice

Domani sera in prima serata su Rai1 andrà in onda la seconda ed ultima parte de Gli Anni Spezzati – Il Giudice, la miniserie con protagonista Alessandro Preziosi nei panni di Mario Sossi, il sostituto procuratore rapito a Genova il 18 aprile 1974 dalle Brigate Rosse. Al suo fianco nel ruolo della moglie Grazia, morta proprio lo scorso 9 gennaio, a pochi giorni dalla messa in onda della fiction, Stefania Rocca che con Preziosi aveva già  diviso la scena in Edda Ciano e il Comunista,  tv movie diretto, come Gli anni Spezzati, da Graziano Diana. E’ lo stesso regista – come dichiarato all’Ansa – ad aver voluto puntare nuovamente sulla coppia d’attori ed in particolare su Alessandro Preziosi.

“Ho scelto Preziosi perché, dopo aver lavorato con lui e Stefania Rocca in “Edda Ciano e il comunista”, ho pensato di riproporli come i coniugi Sossi. E poi Alessandro – che ha l’età di Sossi al momento del rapimento – è alto con gli occhi chiari come lui, ed è figlio di avvocati e laureato in legge anche lui. Ma soprattutto l’ho scelto perché è molto bravo nel rendere la “sprezzatura borghese” del personaggio, e il sottile cambiamento che ha nel corso della storia, dalla sicurezza iniziale alla fragilità ma anche alla forza che dimostra nel corso del rapimento, dimostrano la sua bravura di attore. E alla fine questo è quello che conta di più”.

Nel cast anche Ennio Fantastichini nella parte del Procuratore Generale e fedele amico di Sossi, Francesco Coco, Alessio Vassallo nel ruolo di Roberto Nigro, un giovane allievo del Giudice. Ma vediamo le anticipazioni della seconda ed ultima parte in onda domani sera alle 21,10 su Rai1.

Gli Anni Spezzati – Il Giudice – Foto

Gli Anni Spezzati – Il Giudice – Anticipazioni seconda puntata- 14 gennaio 2014





13
gennaio

IL PECCATO E LA VERGOGNA 2: ANTICIPAZIONI TERZA PUNTATA – MARTEDÌ 14 GENNAIO 2014

Il Peccato e la Vergogna 2

Il debutto c’è stato ma i grandi numeri della prima stagione sono lontani (media 27,01%). Il Peccato e la Vergogna 2, fiction melò con Manuela Arcuri e Gabriel Garko si è aggiudicato la sfida degli ascolti con 4.352.000 spettatori e il 16,3% di share, vincendo però di misura su Rai1 che, con l’ultima puntata di Così lontani così vicini, ha totalizzato 4.063.000 spettatori e il 15,04% di share.

Il Peccato e la Vergogna 2 – Recensione

Difficile esprimere un giudizio sulla serie senza doversi ripetere. Basterebbe rimandarvi con un link alle recensioni fatte in occasione della messa in onda de L’Onore e il Rispetto, piuttosto che di Pupetta – Il Coraggio e la Passione, giusto per citare due tra le ultime e più note produzioni Ares. Lo stile delle fiction partorite dalla mente di Teodosio Losito e prodotte da Alberto Tarallo è ormai più che noto. Un impianto melodrammatico, spesso retorico, arricchito da violenze, sangue, bassi istinti e momenti di pathos eccessivi, quasi caricaturali, nei quali si destreggiano ormai con grande sicurezza Arcuri, Garko e i tanti volti noti della casa di produzione, la cui bellezza è nella maggior parte dei casi indirettamente proporzionale al livello di recitazione.

Uno stile fedele a se stesso, pronto a conquistare i cultori del genere, e far rabbrividire chi invece è abituato alle produzioni straniere di tutt’altro calibro e fattura. Ma quale sarà il verdetto del pubblico nei confronti del secondo episodio che, questa sera, si è andato a scontrare con la prima parte della miniserie Rai Gli Anni Spezzati – Il Giudice? Come andrà a finire la sfida a distanza tra Gabriel Garko e Alessandro Preziosi? In attesa del verdetto Auditel, scopriamo insieme le anticipazioni della terza puntata, in onda domani, martedì 14 gennaio a partire dalle 21,10 su Canale5, e non più venerdì 17, in modo tale così da evitare lo scontro con Don Matteo 9, che raddoppia la messa in onda in seguito all’enorme successo ottenuto al debutto.

Il Peccato e la Vergogna 2 – Foto

Il Peccato e la Vergogna 2 – Anticipazioni terza puntata – 14 gennaio 2014


13
gennaio

GLI ANNI SPEZZATI – IL GIUDICE: ALESSANDRO PREZIOSI VESTE I PANNI DI MARIO SOSSI

Alessandro Preziosi - Gli Anni Spezzati - Il Giudice

Questa sera e domani in prima serata su Rai1 andrà in onda Gli Anni SpezzatiIl Giudice, seconda miniserie della trilogia diretta da Graziano Diana, ambientata negli anni 70. Dopo aver visto la scorsa settimana Emilio Solfrizzi nei panni del Commissario Luigi Calabresi, questa volta toccherà ad Alessandro Preziosi vestire i panni del Giudice Mario Sossi, procuratore del Tribunale di Genova, sequestrato nel 1974 dalle Brigate Rosse. La sua storia si lega a quella del Procuratore Generale e suo fedele amico, Francesco Coco, interpretato da Ennio Fantastichini, che sacrificherà la propria vita pur di non consentire allo Stato di cedere al ricatto terroristico.

La storia di due amici che, in quegli ormai lontani anni settanta, hanno vissuto una tragica vicenda su posizioni solo apparentemente contrapposte: Coco e Sossi si sarebbero comportati allo stesso modo se i ruoli del difensore della legge e della vittima del sequestro delle Brigate Rosse si fossero invertiti. I due magistrati hanno affrontato la tragedia del terrorismo senza dimenticarsi di quello che erano: due servitori dello Stato, due amici, e due padri di famiglia. Nel cast della miniserie, che porta la firma del soggetto e della sceneggiatura di Diana, Stefano Marcocci e Domenico Tommasetti, troviamo Stefania Rocca nel ruolo di Grazia, la moglie del Giudice Sossi, Alessio Vassallo nel ruolo di un giovane collaboratore, e Anna Safroncik nella parte di un giovane Magistrato.

Gli Anni Spezzati – Il Giudice – Trama

Mario Sossi è uno dei Procuratori più competenti e brillanti del Tribunale di Genova. Il suo unico “torto” è quello di aver condotto le indagini e sostenuto la pubblica accusa nel processo alla brigata XXII Ottobre, una formazione dell’ultra sinistra genovese autrice di un barbaro delitto, ottenendo il massimo della pena per gli imputati. Da quel momento si scatena contro di lui una violenta campagna d’odio fatta di slogan urlati e scritti sui muri, in cui il giudice viene minacciato di morte. Il grado di allerta preoccupa i suoi più stretti collaboratori: il Procuratore Generale e suo fedele amico, Francesco Coco; il suo giovane allievo, Roberto Nigro, e naturalmente la moglie Grazia. Sossi però continua dritto per la sua strada e decide di non modificare le proprie abitudini. Non sa che Franceschini, Curcio e la Cagol, i tre fondatori del nuovo gruppo terroristico Brigate Rosse, stanno organizzando il suo sequestro.

Gli Anni Spezzati – Il Giudice – Foto





13
gennaio

IL PECCATO E LA VERGOGNA 2 SCAPPA DA DON MATTEO. LA TERZA PUNTATA ANTICIPATA A DOMANI

il peccato e la vergogna 2 manuela arcuri

Manuela Arcuri

Anno nuovo, vecchie abitudini a Cologno Monzese. Non si contano più, infatti, le variazioni di palinsesto che hanno e stanno caratterizzando l’inizio del 2014 in casa Mediaset. L’ultima è, per certi versi, quella più clamorosa: dopo aver rinviato di una settimana la partenza de Il Tredicesimo Apostolo e de I Segreti di Borgo Larici, Canale 5 last minute sceglie di mandare in onda domani - martedì 14 gennaio -, anzichè venerdì, la terza puntata de Il Peccato e la Vergogna 2 (qui le anticipazioni).

Dopo l’esordio sottotono, Il peccato e la vergogna 2 si sposta

Ebbene sì, visto l’esordio sottotono (share del 16.3% con un vistoso calo di spettatori rispetto alla prima stagione) e temendo ulteriori tracolli, Manuela Arcuri e Gabriel Garko si sottraggono alla sfida tra “sacro e profano” con la fiction dei record Don Matteo 9, programmata eccezionalmente per venerdì 17 gennaio 2014 su Raiuno.

Don Matteo 9 contro Benvenuti al Sud

A sfidare il prete in bicicletta, interpretato da Terence Hill, ci penserà Benvenuti al Sud, la pellicola campioni di incassi che ha debuttato in prima tv su Canale 5 lo scorso 7 marzo totalizzando oltre 6 milioni di spettatori. Riusciranno Bisio e Siani a frenare Don Matteo?

La paura e la debolezza di Canale 5


12
gennaio

UN MATRIMONIO: ANTICIPAZIONI QUINTA PUNTATA

Un Matrimonio

Si avvia alla conclusione su Rai1 in questi minuti la quarta puntata di Un Matrimonio, la fiction diretta da Pupi Avati, con protagonisti Micaela Ramazzotti e Flavio Parenti. Intervistato recentemente dall’Ansa per il successo ottenuto dalla serie da lui diretta, il regista – che in primavera tornerà nelle sale cinematografiche con Un ragazzo d’oro – ha dichiarato:

Il mestiere di regista va vissuto con lo spirito di un giocatore d’azzardo, sentendo salire l’adrenalina in attesa del risultato, perché sai che ogni volta ti giochi tutto. Sconfessiamo, senza presunzione né trionfalismo, tutti quei miei amici, colleghi, a volte compagni di lavoro anche di una vita, dell’ambito cinematografico, per i quali la qualità in ambito di fiction non ha diritto di cittadinanza. Non è vero che il Paese sia così rassegnato e che chieda solo prodotti scontati fatti per compiacere le masse. Il fatto sia piaciuta la mia proposta narrativa, che non si sposta di una virgola dal mio cinema, è molto confortante”.

Avati, che per il piccolo schermo ha diretto recentemente anche il tv movie Il Bambino Cattivo, prosegue aggiungendo:

“Dovrebbe essere incoraggiante nei riguardi dei committenti, per investire e dare spazio sempre più a produzioni originali e di qualità, e anche nei riguardi di quei colleghi che guardano con schizzinosità alla fiction e la considerano sottoprodotto. In paesi come l’America i migliori registi dirigono le serie, dovremmo riconsiderare e ridare prestigio e ambizione a questo format”.

Chissà che qualcuno dei tanti colleghi registi non seguano l’esempio di Avati, dando così nuova linfa alla fiction televisiva. Nel frattempo vediamo insieme la anticipazioni della quinta e penultima puntata di Un Matrimonio, in onda il 19 gennaio in prima serata su Rai1.

Un Matrimonio – Foto


12
gennaio

GLI ANNI SPEZZATI – IL COMMISSARIO: POLEMICHE E ACCUSE DI REVISIONISMO STORICO PER LA MINISERIE CON EMILIO SOLFRIZZI

Gli Anni Spezzati - Il Commissario

Revisionismo storico, appiattimento dei personaggi, sviste nella ricostruzione degli ambienti. Queste sono solo alcune delle critiche piovute su Gli Anni Spezzati – Il Commissario, prima ‘atto’ della trilogia incentrata sugli anni 70, diretta da Graziano Diana, in onda su Rai 1. Come buona parte delle fiction dal taglio biografico, anche la miniserie con protagonista Emilio Solfrizzi nei panni del Commissario Calabresi si è dovuta scontrare con il ricordo di chi quel periodo l’ha vissuto in prima linea, di chi quegli anni li ha studiati e analizzati a fondo, e di chi ha conosciuto di persona Luigi Calabresi. Particolarmente critico, Mauro Decortes, portavoce del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa che, come riportato da La Repubblica, ha dichiarato:

“Si difenderanno dicendo che una fiction è un’opera di fantasia, ma allora non dovevano chiamare il commissario col nome di Calabresi e non dovevano ambientarla a Milano ma in una città di fantasia. Hanno fatto un’operazione orribile che ci ha ferito. Il bar degli anarchici a Milano non è mai esistito. Ma l’operazione è sottile: lo spettatore ha l’impressione di entrare in un bar di malviventi. Se alla fine si fa capire che non hanno messo la bomba, restano lo stesso delinquenti e drogati”.

Altrettanto critico Guido Crainz, docente di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Teramo che, sempre sulle pagine de La Repubblica, boccia la serie:

“Nel momento in cui scompare il clima dell’autunno caldo, quello che accade dopo resta incomprensibile. Questo per me è l’aspetto centrale. Non se ne fa cenno e risulta incomprensibile, nella seconda puntata, l’emergere della pista nera. All’inizio del racconto non si spiega mai che la stragrande parte degli atti violenti sono fascisti: penso alle bombe dell’aprile e dell’agosto ‘69. La responsabilità principale è far scomparire le offensive di quei mesi, ignorare la pista nera, che era battibile da subito”.

Pur criticando gli autori, rei di non essere riusciti a restituire l’immagine autentica dell’Italia di quegli anni, Crainz salva alcuni punti della fiction.