La Strada Dritta, di cui Rai 1 ha trasmesso ieri sera la prima delle due puntate, racconta la creazione dell’Autostrada del Sole a cinquant’anni dalla sua inaugurazione. La miniserie, prodotta da Rai Fiction e Cattleya, è ispirata all’omonimo romanzo pubblicato nel 2011 da Francesco Pinto, il direttore del Centro di Produzione Rai di Napoli che all’epoca pubblicizzò lo stesso nel salotto di Che Tempo che Fa con Fabio Fazio.
La Strada dritta: il racconto di un’impresa epica
La regia è invece affidata a Carmine Elia, già dietro la macchina da presa per Nati ieri e Terapia d’urgenza e prossimo a tornare in tv con le sei puntate de Il segreto di san Leonardo (La dama velata). Il regista ha così commentato la lavorazione de La Strada Dritta:
“Confesso che quando mi parlarono per la prima volta del progetto rimasi perplesso, avevo paura di fare un documentario sulla costruzione dell’Autostrada, senz’altro interessante, ma forse un po’ noioso. Mi sono trovato invece di fronte ad una storia piena di forza, coraggio, fiducia nel futuro, visionarietà e passione che mi ha totalmente coinvolto. Soprattutto mi ha colpito che la costruzione dell’Autostrada del Sole sia stata nella realtà un’impresa immensa. E mi ha colpito che il libro di Pinto prima, e la sceneggiatura di Petraglia e Signorile poi, la raccontassero, come è giusto, come un’impresa epica e senza precedenti, come una storia in cui c’è il Grande Evento, ma anche, e soprattutto, gli Uomini e le Donne che vi parteciparono”