Roberto Farnesi
Lo abbiamo intercettato “on the road” a poche ore dalla messa in onda della premiere de Le Tre Rose di Eva 2, fiction nella quale interpreta il protagonista Alessandro Monforte. Ma a differenza dei panni in cui siamo abituati a vederlo, Roberto Farnesi è in realtà un… “bischero“, come direbbero i suoi conterranei. Iniziare la nostra chiacchierata chiedendo come gli piacerebbe che la stampa commentasse domani la prima de Le Tre Rose di Eva 2.
“Grande successo”. Mi farebbe piacere perché noi attori, la troupe, la rete, i produttori ci abbiamo investito molto. L’ambizione è quella della lunga serialità, anche per questo spero sia premiato lo sforzo di noi tutti per abbreviare i tempi di lavorazione. Abbiamo fatto in 4 mesi, il lavoro di 8.
Tempi ristretti e veloci per le riprese in un’ottica di risparmio. La maggiore difficoltà che hai incontrato?
Cu vuole molta concentrazione e molto impegno da parte di tutti. Personalmente ho lavorato in parecchie produzioni con il regista Raffaele Mertes, dalla serie Carabinieri a Questa è la mia terra, a cui sono molto affezionato, ad Al di là del Lago fino a Le tre Rose. Raffaele è un bravissimo regista e io sono abituato a lavorare con lui. Poi, i tempi stretti mi stimolano. E’ chiaro che quando hai tempi più dilatati puoi dedicarti di più al personaggio e ripetere eventualmente le scene, ma se lavori sulla sceneggiatura anche da solo, nel senso che in quei 4 mesi ti concentri e la sera studi per il giorno dopo, riesci a ottenere ugualmente un buon risultato.
Tu e Anna Safroncik sembrate molto affiatati. Quanto è importante la sintonia con il partner in una serie come Le tre rose di Eva?
Fondamentale. Poi si riesce a fare tutto, si può diventare diplomatici e lavorare anche se non c’è un feeling straordinario. Io sono stato molto fortunato perchè ho avuto molte partner, tutte belle donne oltretutto, e mi sono sempre trovato bene. Nel mio percorso ho sempre riso e scherzato con tutte. Con lei (Anna Safroncik, ndDM), in particolare, c’è un rapporto eccezionale anche fuori dal set. Anche se ci sentiamo poco, è un rapporto di grande stima e, per quanto io creda poco all’amicizia tra uomo e donna, anche di amicizia.
Un pregio e un difetto della Safroncik?
Difetti? Non lo so… le si sarà spezzata un’unghia qualche volta. E’ una gran brava ragazza. Il suo pregio è essere buona e disponibile; e poi, è sotto gli occhi di tutti, è di una bellezza fuori dalla norma.
Con chi guarderai la puntata stasera?
Non so se riuscirò a guardarla. Sto andando a Milano e dopo l’intervista a Pomeriggio 5 tornerò in Toscana. Spero di farcela, perchè mi piace guardare la puntata quando va in onda in televisione.
Nell’edizione dei Teleratti di quest’anno abbiamo inserito la categoria “Peggior attore di fiction”. Finora il tuo nome è stato segnalato pochissime volte. Come reagiresti se vincessi un Teleratto?