Il Festival di Sanremo costerà sempre meno e produrrà sempre più utili alla Rai. Un primo indizio? La convezione tra la tv di Stato e il comune di Sanremo, che dal 2015 scenderà dai 7 milioni di euro di oggi a 5,2 milioni. Ma questo, chiaramente, non basta. Non basta ad evitare le polemiche su compensi e “spese folli” che ogni anno arrivano puntuali a ridosso della kermesse canora. Per la 64° edizione, su Rai 1 dal 18 al 22 febbraio, si vocifera di costi che sfiorano i 20 milioni. Tutto vero? A parlarne è il direttore della rete ammiraglia pubblica Giancarlo Leone.
Leone assicura: il Festival di Sanremo è pagato con le pubblicità e non con il canone
Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore di Rai 1 – di cui abbiamo parlato ieri a proposito di altre eventuali reunion dopo quella di Al Bano e Romina – non smentisce affatto la cifra sopra indicata precisando, però, che non sarà speso nemmeno un euro dei soldi che arrivano dal pagamento del canone da parte dei cittadini:
“Non siamo soliti confermare cifre che poi non sono mai state smentite. Ma anche quest’anno il Festival non costerà un solo euro di canone. Tutte le spese, ripeto, tutte, saranno finanziate dalla pubblicità. Eppure parliamo dello spettacolo più seguito dell’anno [...] Il Festival costerà sempre meno e produrrà utili alla Rai”.
Dunque, nessuna protesta da chi paga il canone se lustrini e paillettes saranno ancora di casa al Teatro Ariston. Così come non c’è da alterarsi più di tanto per i compensi di Fabio Fazio, che Leone giustifica così: