Festival di Sanremo

Notizie, foto, curiosità, anticipazioni, artisti in gara, testi delle canzoni, conduttori, vallette e tutto ciò che si può sapere sul Festival di Sanremo, la kermesse canora più famosa d’Italia.


30
luglio

DM LIVE24: 30 LUGLIO 2014. FACCHINETTI PAPA’ PER LA SECONDA VOLTA – AREA SANREMO: CANDIDATURE APERTE

Francesco Facchinetti

Francesco Facchinetti

Facchinetti papà per la seconda volta

Principessa_Vespa ha scritto alle 19:06

[Tgcom24] “Sono felice. Una nuova vita è un dono di Dio, un grande dono. Diventare padre per la seconda volta mi fa sentire al settimo cielo. Mi dedicherò con tutte le forze alla mia compagna e ai miei figli”. Così Francesco Facchinetti ha annunciato in esclusiva al settimanale Chi, che sta per diventare padre per la seconda volta. La sua compagna, Wilma Helena Faissol, brasiliana, è al quinto mese di gravidanza.

E così mentre la sua ex, Alessia Marcuzzi ha cominciato una nuova storia d’amore con Paolo Calabresi, Francesco Facchinetti riparte da Wilma e da una nuova vita. Dopo la piccola Mia, avuta dalla Marcuzzi, Facchinetti in autunno sarà di nuovo papà. Anche la sua compagna, Wilma Faissol, che è una esperta in strategia di comunicazione, ha una bambina, Charlotte, nata da una precedente relazione. “Ho sempre amato più di quanto il mio cuore potesse amare. Ai miei figli insegnerò che la vita è una cosa meravigliosa”, ha commentato raggiante Facchinetti.

Area Sanremo: candidature entro il 30 settembre

Il Bando ufficiale per partecipare ad AREA SANREMO 2014, l’unico concorso che porta i giovani sul palco del Festival della Canzone Italiana, è scaricabile dal sito www.areasanremo.it: occorre inviare la domanda e il materiale richiesto tassativamente entro il 30 settembre 2014 (non saranno effettuate proroghe) a SANREMO PROMOTION Srl – Direzione AREA SANREMO  presso il Palafiori – Corso Giuseppe Garibaldi, snc 18038 Sanremo (IM). Sono ammessi giovani dai 16 ai 36 anni.




21
luglio

CARLO CONTI: SARA’ UN SANREMO NORMALE, IL FESTIVAL NON E’ IL G7. AL MIO FIANCO MAGARI UNA CO-CONDUTTRICE

Carlo Conti

In tanti si sono impegnati per rivoluzionare il Festival di Sanremo, svecchiarlo, modernizzarlo e togliergli di dosso quel sapore nazionalpopolare che Pippo Baudo ci aveva incollato su. Ed ecco che Carlo Conti, conduttore della 65° edizione, spiazza annunciando proprio uno spettacolo di quel genere, un Sanremo “nor-ma-le“: “non dimentichiamoci mai, che Sanremo non è il G7 o un intervento a cuore aperto“.

Carlo Conti ridimensiona l’attesa sul Festival di Sanremo 2015

Un inatteso modo di ridimensionare quest’attesa snervante di cui evidentemente il conduttore toscano non vuole finire vittima, pur sentendo sicuramente il peso della responsabilità. Responsabilità che, stando a quanto dichiarato a Il Secolo XIX, ha rifiutato per ben due volte prima di decidersi ad accettare (“non avevo sentito l’accordo pieno sul mio nome. E ho evitato“). Ora però si è impegnato a confezionare la nuova edizione che sarà come sempre l’evento mediatico Rai dell’anno. Ma come sarà questo Sanremo?

“[...]vecchio stile. Con 16 cantanti, più i giovani.[...] Non precludo nessun genere. Sarà una ricerca sulle canzoni con vari sapori della musica italiana, dalla romanza al pop. Passando per il rock. Mi piacerebbe uscire dal “brano sanremese”. [...] Ora pensiamo al regolamento. Io sono uno che ha un suo metodo. Per ora siamo impegnati a sentire i legali, le case discografiche, per creare il meccanismo. Poi tutti gli altri tasselli. Da settembre a metà dicembre”.

Festival di Sanremo 2015: è ancora presto per le vallette

Troppo presto insomma per sapere quali artisti gareggeranno, ma di certo ognuno lo farà con un solo brano, abbandonando la novità delle due canzoni ormai sorpassata. Prematuro sapere anche chi affiancherà Conti che, dopo aver dichiarato che non ci saranno Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, non esclude davvero nulla per il suo Sanremo “all’insegna della leggerezza“.

“(Le vallette, ndDM) Ci saranno. E’ una caratteristica. Magari una co-conduttrice, non so. Si deciderà tutto dopo settembre”

Carlo Conti: Maria De Filippi a Sanremo 2015, perchè no?


3
giugno

CARLO CONTI: A SANREMO 2015 NON CI SARANNO PANARIELLO E PIERACCIONI. L’EREDITA’ D’ORA IN POI AVRA’ DUE PILOTI

Carlo Conti con Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello

Carlo Conti con Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello

Carlo Conti è già al lavoro per il Festival di Sanremo 2015, che lo vedrà gran cerimoniere dopo anni di corteggiamenti da parte della Rai. A Sanremo, in effetti, ci sono passati quasi tutti  i “big” attuali della televisione italiana, mancava solo l’asso nella manica di Rai1, l’uomo dai mille programmi che garantisce ascolti a qualsiasi produzione metta mano (e faccia).

Festival di Sanremo 2015: addio alle due canzoni per ciascun big. Porte aperte agli ex talent

E in occasione della presentazione dei Music Awards, in onda stasera su Rai1, Conti non poteva non parlare della kermesse, che – rivela – sarà molto “pop”, termine che fa  “giovane” e chic, a differenza di nazionalpopolare. L’idea (assolutamente condivisibile), dunque, sembrerebbe quella di trasformare il Festival in un evento che possa piacere sì a tutti, ma in particolar modo ai più giovani, ovvero i maggiori fruitori di musica del Belpaese. Per questo ben vengano gli ex talent, da Marco Mengoni ad Alessandra Amoroso, ma anche a rapper come Moreno Donadoni.

“Cambieremo il regolamento, penso che non ci saranno più due canzoni in gara per ogni cantante ma il Festival sarà sempre spalmato su cinque serate. Una cosa è certa: ci sarà spazio per tutti i generi. Io non ho preclusioni. Voglio che sia una vetrina per tutti, anche per chi proviene dai talent show. Io non ho preclusioni, alcuni di loro, come Alessandra Amoroso, Marco Mengoni o Moreno Donadoni, sono una straordinaria realtà della musica italiana, sarebbe assurdo non prenderli in considerazione”.





24
aprile

FESTIVAL DI SANREMO 2015: CARLO CONTI SARA’ IL CONDUTTORE

Carlo Conti

Circa due mesi fa abbiamo archiviato il 64° Festival di Sanremo chiedendoci chi avrebbe condotto l’edizione del prossimo anno, e oggi è arrivato il momento della “risposta definitiva”: il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, come dichiarato poco fa nel corso della conferenza stampa di presentazione di Si può fare, ha offerto l’incarico a Carlo Conti.

“Ho parlato con Fabio Fazio nei giorni scorsi e lui ha ritenuto di non lavorare sul prossimo Festival di Sanremo, quello 2015, ma di fare comunque altre cose. Avevo detto che la prima scelta sarebbe stato Carlo Conti ed infatti ho chiamato Carlo e sono certo che realizzeremo un bellissimo progetto.”

Carlo Conti condurrà il Festival di Sanremo 2015

Il conduttore toscano era effettivamente in pole position, in quanto volto simbolo di Rai 1 ancora mai visto all’opera sul palco dell’Ariston. Prima di lui c’era in lizza anche Fiorello, ma si trattava di una sorta di sogno ad occhi aperti del direttore Leone, che ha poi preso la decisione di affidarsi a mani sicure, quelle di Conti, che con il sorriso e un bel po’ di abbronzatura consegnano da anni all’azienda pubblica successi: I migliori anni, Tale e Quale e, naturalmente, L’Eredità.

Quest’ultimo programma è stato da poco lasciato in corso d’opera e la cosa ha da subito destato qualche sospetto: va bene il desiderio di occuparsi del figlio Matteo, avuto l’8 febbraio scorso dalla moglie Francesca, va bene il lancio del nuovo show Si può fare, ma Conti non poteva aspettare un paio di mesi e portare a termine quest’edizione del fortunato preserale di Rai 1? Forse no, perché all’orizzonte stava spuntando un impegno speciale che richiedeva gran parte della sua attenzione. E Leone ha confermato quest’ipotesi.

Festival di Sanremo 2015: con la conduzione di Conti, Frizzi resterà a L’Eredità?


3
marzo

SANREMO 2014, FABIO FAZIO VS DOMENICA IN. LITTIZZETTO: L’ANNO SCORSO ERAVAMO GENI, ORA COGL*ONI

Fabio Fazio, Luciana Littizzetto Che tempo che fa

Che Sanremo che fa. E’ ormai passata una settimana dalla conclusione del Festival della Canzone italiana, ma Fabio Fazio non ne ha ancora smaltito la sbornia. Proprio ieri, nel suo programma serale su Rai3, con una operazione amarcord il conduttore ha ospitato i vincitori della rassegna – Arisa e Rocco Hunt – ed è tornato a parlare della kermesse anche con tono velatamente polemico nei confronti dei detrattori.

Sanremo 2014: Fabio Fazio vs Domenica In

A giudicare dalle frecciatine, sembra infatti che il buon Fabio non abbia digerito le critiche per un Festival, il suo, caratterizzato da ascolti non esaltanti e da una formula apparsa fuori sincrono. E ad infastidire il conduttore sarebbero state soprattutto alcune opinioni espresse in programmi Rai. A Domenica In, ad esempio. Ieri sera, dialogando con Arisa – di recente ospite proprio nel programma di Mara Venier – il conduttore ha commentato: “so che hanno parlato tanto bene di noi e mi dispiace tanto“. E la cantante: “anche di me, ce ne faremo una ragione“.

Una stoccata diretta al programma domenicale della rete ammiraglia, che Fazio ha sferrato col tono pungente di un (ex) buonista determinato a difendere il proprio lavoro. In effetti, su Rai1 erano stati pronunciati alcuni giudizi critici sul Festival 2014, ma è pur vero che da sempre i programmi del servizio pubblico hanno ospitato opinioni dissenzienti sulla kermesse. Non è la prima volta che accade ma ora la ferita brucia, soprattutto se il fuoco amico lambisce un conduttore ritenuto sino a ieri di indiscutibile successo.

Sanremo 2014: il commento al vetriolo di Luciana Littizzetto





25
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2014, DEBACLE DA 6 MILIONI DI EURO? LA RAI SMENTISCE: CONTI IN ATTIVO

Fabio Fazio, Festival di Sanremo 2014

E’ calato il sipario sul Festival di Sanremo 2014, ma l’orchestra delle polemiche continua a suonare le sue dolenti note. Le critiche, in particolare, riguardano gli ascolti in drastico calo registrati della kermesse, che potrebbero aver innescato un effetto boomerang dannoso per il futuro prossimo della Rai. A conti fatti, la rassegna condotta da Fabio Fazio ha perso per strada 3 milioni di spettatori rispetto all’anno scorso, pari al 28% in meno di ricavi. Secondo La Stampa, questa débâcle potrebbe costare circa 6 milioni di euro al servizio pubblico.

Sanremo 2014, la Rai: i conti sono in attivo

Ma da Viale Mazzini tengono a precisare che i conti del Festival sono in attivo. Dunque, nessun problema (almeno in apparenza). In una nota divulgata ieri dalla Rai si legge:

“A fronte di costi per l’intera manifestazione 2014 pari a € 18 milioni (11 milioni Rai e 7 per il costo della Convenzione con il Comune di Sanremo), i ricavi sono i seguenti: ricavi pubblicitari lordi di € 23.700.000 pari ad un ricavo netto di € 20.140.000. Ricavi netti da vendita biglietti del Teatro Ariston pari a € 600.000. Il totale dei ricavi netti Rai è stato quindi di € 20.740.000. E’ pertanto non veritiero  e fuorviante affermare che non vi sia un saldo attivo per questa edizione della manifestazione sanremese, che è stato invece di € 2.740.000″.

L’azienda di Viale Mazzini ha inoltre fatto sapere che non corrisponde a verità che Rai Pubblicità procederà a ad assegnare spazi pubblicitari compensativi ai clienti in relazione agli ascolti del Festival.


25
febbraio

EZIO GREGGIO SPARA A ZERO SU SANREMO 2014 E SI CANDIDA ALLA CONDUZIONE: CON ME, IACCHETTI E HUNZIKER GLI ASCOLTI VOLEREBBERO

Ezio Greggio con Michelle Hunziker

Sparare a zero sul Festival di Sanremo 2014 sembra andare ormai di moda. C’è persino chi si candida addirittura alla conduzione, promettendo grandi numeri sul fronte ascolti. Eh si, Ezio Greggio – che nella settimana sanremese era impegnato a MonteCarlo per il Festival della comicità – rivela di avere la formula segreta per risollevare le sorti auditel di Sanremo. Verrebbe da chiedersi perché tale formula non la applichi, nel frattempo, a Striscia la Notizia, visto che gli ascolti quest’anno non sorridono neppure allo storico tg satirico di Antonio Ricci.

Greggio su Sanremo: non ha fatto paura a nessuno, sembrava il Festival dell’Inps

Ezio Greggio, in Francia durante la settimana di Sanremo per il MonteCarlo Film Festival de la Comédie, non ha temuto che la sua kermesse perdesse di attenzione da parte dei media a causa della contemporaneità con il 64° Festival della Canzone Italiana. Anzi:

Sanremo quest’anno non avrebbe fatto paura a nessuno, con il calo di ascolti che ha avuto in questa edizione e, d’altra parte, come poteva essere diversamente – dichiara in un’intervista a Il Tempo – visto che sembrava proprio il Festival dell’Inps: al posto dei fiori sulle bancarelle circolavano ossigeno e pannoloni”.

Greggio su Sanremo: con me, Iacchetti e Hunziker gli ascolti volerebbero


24
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO: BASTA CON IL TELEVOTO A PAGAMENTO

Giancarlo Leone, Festival di Sanremo 2014

Giancarlo Leone, Festival di Sanremo 2014

Basta con il televoto a pagamento, non solo nei talent show, ma soprattutto al Festival di Sanremo. La kermesse è un evento popolare e come tale dovrebbe eleggere l’artista più pop del Belpaese. Ma, affinché ciò avvenga, non è assolutamente pensabile che tale scelta sia appannaggio di una cerchia ristretta del pubblico da casa. Perché, e continuiamo a ribadirlo, il televoto a pagamento non è e non sarà mai lo strumento idoneo per qualsivoglia competizione.

Lo ha capito sin da subito Sky che, appena accaparratosi X Factor, ha fatto fuori in men che non si dica le vecchie abitudini trasformando il talent nello show più interattivo dell’etere televisivo. Forse cercare di coinvolgere una platea per sua natura ridotta, ma questa è un’altra storia. App, MySky e televoto, tutto gratis. Perché se è il pubblico che deve scegliere, è giusto che il broadcaster faccia un “sacrificio” e rinunci ad una voce, più o meno interessante, di guadagno. E se è lecito affermare che la scelta di Sky sia dovuta al canone mensile degli abbonati, è altrettanto lecito ricordare che anche all’estero, tra le tv generaliste free, sta diventando una piacevole consuetudine.

E invece la Rai e Giancarlo Leone stanno già pensando a come… eliminare le preferenze del pubblico. “Bisogna riflettere se il televoto debba avere un peso così rilevante nella valutazione”, questa è stata la dichiarazione di Leone nella conferenza conclusiva di Sanremo 2014. Come a voler sottolineare che alla Rai, dei gusti del pubblico – che poi è quello che determina il successo degli artisti in gara sul mercato -, interessa relativamente. Oggi più che mai, invece, non c’è sistema alternativo al televoto gratuito. E anche utilizzare l’acquisto dei brani su iTunes o altri store musicali a mo’ di voto è assolutamente anacronistico (e appannaggio di pochi) senza considerare il serio rischio che tale sistema restituisca risultati ancora meno veritieri del sistema a pagamento attuale: tra Spotify, Deezer e YouTube, la musica si fa sempre più free (e legale, per chi l’ascolta) rendendo superfluo qualsivoglia acquisto.