Festival di Sanremo 2013

Tutto sul Festival di Sanremo 2013, in programma dal 12 al 16 febbraio con la conduzione di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Foto, anticipazioni, testi delle canzoni, artisti in gara, indiscrezioni e notizie sulla kermesse canora più famosa d’Italia.


22
febbraio

SANREMO 2013, ANCHE BEPPE FIORELLO CRITICA LA GIURIA DI QUALITA’: NON ERAVAMO ADATTI

Sanremo 2013 - Eleonora Abbagnato e Beppe Fiorello

Marco Mengoni a DM l’ha definita una sorta di elemento per equilibrare i fenomeni legati solo al momento e alla popolarità, mentre Eleonora Abbagnato non ha più intenzione di prenderne parte. E’ la giuria di qualità del Festival di Sanremo 2013 a finire nell’occhio del ciclone, più del tanto chiacchierato televoto. E dopo l’accusa della ballerina, un altro giurato alza bandiera bianca; si tratta di Beppe Fiorello, in giuria nella serata finale della kermesse (in sostituzione di Carlo Verdone):

“Con gli altri giurati ci sono state diverse discussioni – ha rivelato l’attore a Novella 2000 – Alla fine, mi sono scocciato e ho detto che avrei votato seguendo le mie emozioni, scegliendo la canzone e l’artista che preferivo. Della stessa mia idea era Eleonora Abbagnato. Anche se credo che al dunque nessuno di noi abbia votato per Mengoni”.

Ed invece, come lei stessa ha ammesso, è stata proprio l’etoile la sola a scegliere quello che, da lì a poco, sarebbe stato proclamato vincitore. E Beppe Fiorello, a tal proposito, fa dura autocritica e promuove nuovi criteri di selezione nel comporre una giuria di qualità che sia realmente competente ed imparziale:




21
febbraio

SANREMO 2013, ELEONORA ABBAGNATO CONTRO LA GIURIA DI QUALITA’: SPINGEVANO TUTTI PER ELIO E LE STORIE TESE

Eleonora Abbagnato

Una ballerina fuori dal comune; una voce (e un voto) fuori dal coro. L’etoile Eleonora Abbagnato, reduce dall’esperienza sanremese in giuria di qualità, si allinea al volere del popolo televotante ed “attacca” i suoi colleghi al Festival di Sanremo, rei di aver ostacolato fino all’ultimo la vittoria di Marco Mengoni (leggi qui le dichiarazioni a DM del cantante). La querelle sui talent, dunque, ha creato più di un malcontento anche, e soprattutto, dietro le quinte della kermesse:

Sono felice per Marco, se lo merita. La sua canzone è la più bella e poi l’interpretazione che ha fatto venerdì sera del brano di Luigi Tenco ‘Ciao amore ciao’ mi ha fatto venire i brividi”. Dichiara la ballerina a Novella 2000, confessando di essere stata la sola a votare per Mengoni: Spingevano tutti per Elio e le Storie Tese. Per carità, bravissimi, ma io ho votato con il cuore. E poi largo ai giovani”.

Dispiaciuta anche per l’esclusione de Il Cile nella finale tra i giovani (“visto che nessuno come lui rappresenta meglio in Italia il futuro dei cantautori” dice), Eleonora Abbagnato solleva più di un dubbio sull’operato della giuria di qualità; senza, però, andare a fondo. La sua la considera un’esperienza unica… in quanto non si ripeterà mai più:


20
febbraio

MARCO MENGONI HA VINTO. TUTTO IL RESTO E’ MODA(‘)

Luciana Littizzetto, Marco Mengoni e Bianca Balti

L’attenzione è tutta catalizzata su di lui, in quel modo morboso e “popolano” rappresentato dai tristissimi  ”collegamenti con la città natale”. Marco però non è un personaggio da circo mediatico. Dosa le dichiarazioni e le presenze in tv. Così chi vorrà sapere come sta il vincitore di Sanremo a una settimana dalla vittoria dovrà sintonizzarsi sabato su Rai3, dove Marco Mengoni sarà ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa.

Dopo l’esperienza di due anni fa in cui era salito sul palco dell’Ariston da pischello vincitore di XFactor 3, interpretando Credimi Ancora, Marco Mengoni è tornato in Riviera con una personalità artistica più definita. L’aria sofisticata, il look elegante ma non scontato, l’emozione durante l’interpretazione di Ciao Amore Ciao di Luigi Tenco e una vena interpretativa intensa spostano la discussione su di lui dal “però mi arriva” al “però canta”.

Paradossalmente, pur essendo Marco uno dei figli di talent di quest’anno, bersaglio di quelli che “siamo tutti musicisti con tanto di diploma del Conservatorio” sono i Modà, che stanno alla sessantatreesima edizione di Sanremo, come Valerio Scanu era stato alla sessantesima, Marco Carta alla cinquantanovesima e la Marrone alla sessantaduesima. Tutti insieme nella categoria “hanno fan invasati su internet“, che, nel prossimo festival, si potrebbe aggiungere a quelle dei Big e dei Giovani.





18
febbraio

SANREMO 2013: MARCO MENGONI STABILE AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA I TUNES

Marco Mengoni con Lorella Cuccarini a Domenica In

Passata la “sbornia” sanremese è il momento di fare i primi bilanci. Il gusto del pubblico fruitore di musica sembra rispecchiare la classifica finale del Festival. La classifica dei singoli più scaricati da I tunes vede infatti stabile al primo posto Marco Mengoni con “L’essenziale”. Invertiti il secondo e il terzo gradino del podio: al n.2 troviamo infatti i Modà con “Se si potesse non morire”e al n.3 Elio e le Storie Tese con “La canzone mononota”. Buon piazzamento in top 10 per il vincitore dei giovani Antonio Maggio come si può notare nelle varie posizioni della chart:

1. Marco Mengoni – “L’essenziale”
2. Modà – “Se si potesse non morire”
3. Elio e le Storie Tese – “La canzone mononota”
4. Max Gazzè – “Sotto casa”
5. Malika Ayane – “E se poi”
6. Antonio Maggio – “Mi servirebbe sapere”
8. Annalisa -  “Scintille”
9. Simona Molinari & Peter Cincotti – “La felicità”

La coppia Molinari-Cincotti, finita in fondo alla classifica per televoto e Giuria di qualità, nelle vendite riesce a superare Chiara che con la sua “Il futuro che sarà” è “solo” undicesima. Seguono Raphael Gualazzi con “Sai (ci basta un sogno) al numero 15, Daniele Silvestri con “A bocca chiusa” al n.16 e Simone Cristicchi con “La prima volta (che sono morto)” al n.17. Alla posizione n.18 c’è ancora Mengoni con “Bellissimo”.


18
febbraio

SANREMO 2013: I RISULTATI DELLE VOTAZIONI. L’ESSENZIALE DI MENGONI ELIMINATO DALLA SALA STAMPA

Marco Mengoni

Il Festival di Sanremo 2013 avrebbe potuto avere un finale diverso se Marco Mengoni fosse stato in gara con “Bellissimo” invece che “L’essenziale”. La sala stampa, infatti, nella prima serata ha preferito il primo brano scritto da Gianna Nannini e Pacifico con il 51.43% dei voti. A salvare la canzone vincitrice ci ha pensato il tanto discusso televoto con il 55.76%. Risultato? Il brano “L’essenziale” è passato con il 52.17% e Mengoni ha puntato dritto alla vittoria finale (qui la classifica completa).

E’ questo il primo dato che salta all’occhio nel resoconto di tutte le votazioni delle cinque serate. La sala stampa si è trovata in disaccordo con il pubblico anche nel caso di Simona Molinari e Peter Cincotti – i giornalisti avrebbero preferito Dr Jeckill e Mr. Hide (52.38%) mentre il televoto ha premiato La felicità (61.13%) – e degli Almamegretta, stavolta per questione di decimali.

Passando al televoto Marco Mengoni e i Modà nella sommatoria delle serate di giovedì e sabato hanno totalizzato insieme oltre il 45% dei voti (23% il primo, 22.68% i secondi). Agli altri sono rimaste le briciole. Si sono difese bene le ex talent Annalisa (terza con l’8.90%) e Chiara (al quarto posto con il 6.92%). Segue ravvicinato, a sorpresa, Raphael Gualazzi (6.13%).





17
febbraio

SANREMO 2013, GIANCARLO LEONE: “DA BELEN A CHOPIN? MAI DETTO”. E BACCHETTA IL CORRIERE

Belen Rodriguez, Sanremo

Un conto è Belen, un conto sono il femminicidio e Chopin“. A poche ore dalla finalissima del Festival di Sanremo vinta da Marco Mengoni, Giancarlo Leone ha messo sotto chiave ogni polemica, smentendo di aver pronunciato lo scivoloso accostamento di cui sopra, attribuitogli dal Corriere. “Non ho mai detto una cosa del genere” ha affermato il direttore di Rai1, negando di aver confrontato le performance sanremesi della soubrette argentina alle scelte artistiche dello show di Fabio Fazio.

Per ribadire il concetto, il dirigente Rai ha definito la Rodriguez una professionista, che come tale va rispettata“. Poche ore prima, Leone aveva espresso la propria posizione anche su Twitter (mezzo che gli è molto familiare): “Sanremo. Si dicono tante cose. Ma una sciocchezza come ‘Da Belen a Chopin’, quella proprio no” aveva cinguettato, in modo da soffocare sul nascere ogni possibile polemica o fraintendimento. E questa è semplice cronaca…

In realtà, però, c’è pure un dietro le quinte. Secondo quando captato da alcune orecchie attente, infatti, Leone si sarebbe indispettito non poco per la “sciocchezza” riportata dalla stampa, forse consapevole del cortocircuito che avrebbe potuto innescare. Interloquendo con un collaboratore all’Ariston Roof, il direttore di Rai1 si sarebbe lasciato sfuggire uno sfogo dai toni schietti, recepito dai microfoni aperti per la conferenza stampa:


17
febbraio

SANREMO 2013: LE PAGELLE DELLA FINALE. PROMOSSI MENGONI E LITTIZZETTO, BOCCIATI IL MECCANISMO DI VOTAZIONE E GLI OSPITI

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

10 a Marco Mengoni. Il già dominatore di XFactor 3 ha vinto il Festival di Sanremo 2013 ma quel che più conta è che ha dato dimostrazione di talento e capacità.

9 a Luciana Littizzetto. Ha portato brio e vitalità in Riviera spezzando la tipica monotonia della kermesse canora, che quest’anno era ancor più in agguato per via di un meccanismo nelle prime serate poco snello. Brava sia a stuzzicare il “serioso” Fabio Fazio sia ad interloquire con gli ospiti e i cantanti in gara.

8 a Elio e le storie Tese. La vittoria sarebbe stata eccessiva ma il podio è meritato per degli ottimi musicisti che hanno la capacità di saper intrattenere.

7 a Fabio Fazio. Pazienza per alcune dichiarazioni discutibili e pazienza se il Festival di Sanremo non è stato perfetto: gli ascolti – unico vero obiettivo (o quasi) della kermesse – gli hanno dato ragione. Apprezzabile il tentativo di lasciarsi andare in qualche occasione.

7 al Festival di Sanremo 2013. Al di là degli ascolti record, l’edizione non ha offerto grandi sussulti. Non sono mancati momenti di elevato coinvolgimento ma nemmeno gli sbadigli. La qualità delle canzoni tanto sbandierata non s’è vista o meglio il livello non si discosta molto quello degli altri anni.

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17
febbraio

SANREMO 2013: I COMMENTI DELLE RADIO ALLA SERATA FINALE (LA PINA – DEEJAY, RENNA – RDS, BERRINO – RMC, CARLETTO, CAPUTI, PARPIGLIA – RTL 102.5, PETRA, RADIO ITALIA))

Sanremo 2013: Fazio, Littizzetto e Balti

Sanremo 2013: Fazio, Littizzetto e Balti

LA PINA – DEEJAY

Ecco fatto! Anche questo è andato… Mi dispiace per Maria nazionale che ho adorato ma il pezzo di Marco è fortissimo e lo sentiremo accompagnare le esterne di Maria de Filippi e gli rvm del gf per moooolto tempo ancora… La Balti era veramente una figa pazzesca … Outfit e capelli pazzeschi… Alla prossima… E speriamo nella rivoluzione che non arrivó!

ROSARIA RENNA – RDS

Ma…è già finito? Che peccato, ora che cominciavo a prenderci gusto!

Ultima puntata meno briosa e divertente rispetto a Sanremo Story, ma è normale, non ci sono più quelle canzoni così amate e conosciute e ritorna pure il meccanismo della gara. Tutti sono più tesi e formali. Cominciamo col dire che condivido il risultato finale. Ho tifato Marco Mengoni dalla prima volta che l’ho sentito cantare ad X Factor, credo sia un magnifico talento da coltivare e non osteggiare come vedo fare a tanta stampa specializzata. Mi sembra che non gli perdonino la giovane età e il grande successo: perché Marco è amatissimo e ha un gran seguito. Sarei stata contenta anche se avesse vinto Malika o Daniele Silvestri, che avrei premiato con il Mia Martini della critica. Certo le performance degli Elii e la loro Canzone mononota sono stati i momenti più godibili, esilaranti e musicalmente validi della manifestazione, ma il Premio dell’Orchestra sarebbe stato sufficiente, secondo me. Mi spiace un po’ che non ci sia stata una donna nel trio dei finalisti, ma evidentemente il pubblico e la giuria di qualità hanno deciso altrimenti. Poi desidero chiedere scusa pubblicamente a Maria Nazionale. La prima sera l’ho odiata, ora la amo. Mi cospargo il capo di cenere e mi pento con tutto il cuore: Maria, sei una grande cantante e la canzone è tutto sentimento! Come qualcuno ha scritto “Maria Nazionale non si critica, si ama”. E’ o’veero’! Interessanti gli ospiti, da Bocelli a Harding, passando per Birdy, la sedicenne inglese. Un po’ sottotono Claudio Bisio: forse quel palco per i comici è come la kryptonite per Superman. Per la prossima edizione mi sa che loro non ne avranno voglia, ma non sarebbe male ritrovare i Sandra e Raimondo 2.0. Un grande merito però glielo si deve riconoscere: hanno fatto apparire la scontata formula uomo parlante donna semplicemente portatrice di farfallina e beltà,  obsoleta e antica. Speriamo nessuno abbia la tentazione di ritornarvi.

Detto questo, è stato un piacere esprimere i miei pareri sul Festival per voi, e ringrazio Davide per avermi coinvolto in questa rubrica. Grazie anche a chi mi ha letta. Vi aspetto in radio, se vi va.

LUISELLA BERRINO – RMC

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