E’ stata la notte di Breaking Bad. L’ultima stagione della serie capolavoro di AMC trionfa agli Emmy Awards 2014 portandosi a casa i premi – nella macro categoria delle Serie Drammatiche – come miglior serie, miglior attore protagonista, miglior attore e attrice non protagonista e miglior sceneggiatura.
Emmy Awards 2014 vincitori (drama): delusione True Detective
La serie con Bryan Cranston surclassa la rivelazione di questa stagione televisiva, True Detective, che deve accontentarsi del premio per la miglior regia. Non è riuscita, dunque, a Matthew McConaughey l’impresa di conquistare in uno stesso anno Oscar ed Emmy Awards. Nella categoria drama spicca altresì il secondo Emmy come miglior attrice protagonista di Julianna Margulies, premiata per la sua interpretazione in The Good Wife.
Emmy Awards 2014 vincitori (comedy): Jim Parsons miglior attore
Miglior comedy è per l’ennesimo anno Modern Family, che batte Orange is The New Black e porta, altresì, a casa il premio per miglior attore non protagonista, andato a Ty Burrel. Migliore attore protagonista di una comedy è, invece, Jim Parsons, inconfondibile Sheldon Cooper di The Big Bang Theory (ruolo che gli vale anche il titolo di attore tv più pagato d’America) mentre Julia Louis Drefyus è la miglior attrice femminile in una sitcom. La protagonista di Veep, a sorpresa, prima di salire sul palco ha ricevuto un bacio appassionato (e organizzatissimo) da Bryan Cranston.
Emmy Awards 2014 vincitori (miniserie): Kathy Bates batte Julia Roberts
Miglior miniserie è Fargo mentre il miglior tv movie, come prevedibile, è The Normal Heart, con Mark Ruffalo e Julia Roberts. Quest’ultima – che ha annunciato la vittoria di Cranston – perde il confronto nella categoria miglior attrice non protagonista di una miniserie o tv movie, vinta da Kathy Bates per American Horror Story: Coven. La saga del terrore porta nuovamente un Emmy anche nelle mani della migliore attrice protagonista Jessica Lange.
Emmy Awards 2014: bocciato il commento di Gene Gnocchi
Se la serata americana è apparsa piacevole, snella e veloce nonostante i numerosi break pubblicitari, le ben 26 categorie e la durata 3 ore e mezza, lo stesso non può dirsi per il commento offerto da Rai4. La rete che, con merito, ha riportato in tv gli Emmy (e per di più in chiaro) non ha saputo scegliere le “voci” giuste per il commento della serata. Tralasciando il “povero” esperto Andrea Fornasiero (interpellato poche volte nel corso della serata), Joe Violanti è apparso volenteroso ma non abbastanza da risultare idoneo al contesto e Gene Gnocchi è stata una vera e propria nota dolente. Il comico si è lasciato andare a commenti inoppotuni e gaffes che denotavano una scarsa conoscenza dell’argomento seriale; se tra queste ultime c’è da annoverare American Horror Show, versione gnocchesca di American Horror Story, tra i commenti inopportuni c’è sicuramente l’ironica celebrazione della morte del leone della Metro Goldwin Mayer per alopecia, avvenuta dopo l’omaggio dedicato dall’Academy ai celebri attori scomparsi (Robin Williams su tutti). Vista la trasmissione su Rai4 e l’argomento seriale, non sarebbe stato più interessante affidarsi a giovani conduttori e comici?
Di seguito l’elenco di tutti i vincitori (indicati in grassetto).