Editoriali


6
marzo

Rai chiude (di nuovo) le porte a Barbara D’Urso. Si riapriranno?

barbara d'urso domenica in

Barbara D'Urso

“Il progetto potrebbe essere più un desiderio che una concreta casella dei prossimi palinsesti”. Chiosavamo così svelandovi il clamoroso progetto per portare Barbara D’urso nel sabato sera di Rai1. Le ragioni per le quali il “Carramba dursiano” potrebbe essere più sogno che realtà sono state ben riassunte dal sempre attento Roberto D’Agostino sul suo Dagospia.

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21
febbraio

Mezzogiorno di fuoco. L’unica fascia roccaforte della tv generalista

I protagonisti del mezzogiorno

Dal mezzogiorno non si passa. La frammentazione dell’offerta ha cambiato tutto e la tv generalista, anche se ha retto, è innegabile che abbia accusato il colpo. C’è però una fascia oraria che è rimasta stoica, quasi imperturbabile alle mutazioni del contesto. E’ il mezzogiorno, che vede schierati tutti i canali tradizioni in prima linea con risultati nel complesso sopra la media e con titoli storici.

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13
febbraio

La maledizione del Segreto

Terra Amara

Terra Amara

Punto e a capo. Era il 2017 quando, alla presentazione palinsesti Mediaset, fu individuato nell’abuso di prodotti di qualità più bassa, con implicito riferimento a Il Segreto, uno dei motivi del crollo della fiction. Sono passati anni e la serialità del Biscione ha vissuto fasi alterne senza mai trovare veramente pace. E così si contano con le dita di una sola mano i titoli che sono riusciti a superare i record della saga spagnola (prima serata: 4.857.000 in valori assoluti, 20.36% in share; daytime: 3.993.000 in valori assoluti, 35.57% in share).

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17
gennaio

Perchè non sfruttare di più Fiorello?

viva rai2 fiorello dito nella piaga

Viva Rai2 del 17 gennaio 2024 (Us Rai)

Bello, balla benissimo e potrebbe farlo ancora di più. Un programma di successo, ma dalla ‘visibilità limitata‘ e non all’altezza della fama del conduttore, un programma che si presuppone abbia un costo importante, rispetto ad introiti pubblicitari e alla fascia di messa in onda, un programma che è il fenomeno di una rete sulla graticola. E’ Viva Rai2, lo show di Fiorello che ha acceso la mattina della seconda rete, che, considerate le premesse di cui sopra, potrebbe essere capitalizzato meglio.  Perchè non provare a sfruttarlo di più? Senza strafare, si intende.

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9
gennaio

Le falle della divisione per generi Rai

Rai

Il sorpasso storico di Mediaset, seppur con tutte le attenuanti del caso, qualcosa deve dirci. La mole di flop, per lo più concentrati su Rai2, qualcosa deve dirci. I dietrofront sulla programmazione pure. Le ragioni sono molteplici e non sempre semplici da individuare ma, partendo dalle fondamenta, un problema evidente c’è: la divisione per generi. Possiamo dire che la tanto agognata “riforma”, votata all’unanimità nell’ottobre 2021, è un fallimento o, se non lo è, è quanto meno inefficace.

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28
dicembre

Prendi un The Jackal e piazzalo ovunque

The Jackal

The Jackal (locandina di Pesci Piccoli)

Dappertutto. Sono anni che i The Jackal infestano palinsesti e cataloghi. Qualunque rete, qualunque piattaforma, qualunque casa di produzione. E se all’inizio la spinta data dal successo sul web quasi giustificava il loro impiego, ora, performance alla mano, si fatica a comprendere il perchè continuino ad imperversare sul piccolo schermo in maniera così prepotente.

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27
dicembre

I 10 programmi del 2023

10 programmi del 2023

10 programmi del 2023

Il 2023 è stato un anno di grossi smottamenti catiodici. Tanto rumore che ha contribuito a vivacizzare la scena anche se, palinsesti alla mano, l’innovazione si è vista più nella forma che nella sostanza. Abbiamo scelto 10 titoli emblematici per il pubblico, con particolare attenzione al successo e alle novità che hanno portato. Diteci pure qual è il vosto preferito. Di seguito l’elenco in ordine alfabetico.


20
dicembre

L’effetto Fazio

Fabio Fazio

Fabio Fazio ha aperto un varco. Almeno in linea teorica. Finora i passaggi di rete dei big della tv erano accompagnati da fiumi di scetticismo; per dirla in maniera prosaica, per qualcuno portavano sfiga. Nell’immaginario collettivo ci sono ancora gli insuccessi di Pippo Baudo e Raffaella Carrà di fine anni 80, ai quali sono seguite nuove avventure altrettanto nefaste di personaggi blasonati (compreso lo stesso Fazio che lasciò la Rai per la nascente La7). Ancora di più l’operazione sembra insidiosa quando ci si confronta con streamers o neo generaliste che rischiano di farti sparire dai radar anche se il programma è di successo.

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